tag:blogger.com,1999:blog-46209447181048664952024-03-13T05:17:07.647+01:00la valigia sul lettola mia vita tra Italia, Olanda e Franciarobertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.comBlogger260125tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-16079277847515381502015-01-01T19:40:00.003+01:002015-01-01T19:40:45.563+01:00...e per augurare a tutti i miei, nonostante tutto, affezionati lettori un 2015 da favola, lascio la parola alla figliuola che con l'arrivo del nuovo anno torna a bloggare:<br />
<br />
<a href="http://the-songlines.blogspot.nl/2015/01/tirando-le-somme.html">Tirando le somme</a>. di Martina Bertelli del blog <a href="http://the-songlines.blogspot.nl/">The Songlines</a>robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com34tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-85931785410980030882014-05-18T13:40:00.000+02:002014-11-08T22:19:26.637+01:00Il babà ai frutti tropicali per il mio ultimo MTC<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<i><b><a href="https://www.youtube.com/watch?v=-bdtuwPpQIk"> Famous Last Words, Billy Joel</a></b></i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-26ATp8V3HtM/U3hnG-I-e-I/AAAAAAAADfU/NEIzlyC_5Lo/s1600/bab%C3%A0+3+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-26ATp8V3HtM/U3hnG-I-e-I/AAAAAAAADfU/NEIzlyC_5Lo/s1600/bab%C3%A0+3+ritocco.JPG" height="400" width="352" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Irrequieta, inquieta, incostante, a volte inconcludente, facile alla noia. Insieme all'immancabile " molto intelligente, ma non si applica" questi aggettivi sono sempre comparsi, singolarmente o tutti insieme, nei miei giudizi scolastici. Crescendo non sono cambiata: ho fatto mille lavori diversi, ho vissuto in otto case diverse....Quello che dà serenità e tranquillità alla maggior parte delle persone, mi spaventa a morte. Quello che spaventa i più, mi è necessario come l'aria che respiro. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Quindi anche questa avventura del blog, è giunta alla sua naturale fine. Avrei potuto andarmene in silenzio, ma mi hanno insegnato che si saluta sempre quando si entra o si esce da un luogo in cui si trovano altre persone. Inoltre a me personalmente mette molta tristezza imbattermi in un blog abbandonato, con l'ultimo post che risale a mesi se non anni prima e nessuna parola di commiato e che giustifichi l'abbandono. Nel mio caso il motivo è che non mi diverte più, che lo sento ormai più un obbligo che un piacere e trovo che questo sia profondamente insensato e anche ingiusto nei confronti di chi mi legge e di tutte le persone che, invece, curano i loro blog con passione traendone soddisfazioni e piacere. Ringrazio tutti, veramente tutti, dalle fedeli e sempre presenti bloggamiche agli spammer coreani, per aver trovato il tempo e la voglia di venirmi a leggere. Ringrazio, ovviamente, anche chi continuerà a farlo da oggi in poi. Finiscono qui le parole, ma sicuramente continueranno le relazioni nate tramite questo blog, che sono il motivo principale per cui sono veramente felice di aver fatto questa esperienza. Abbraccio virtualmente, ma con sincero e reale affetto, soprattutto tutti i partecipanti all'<a href="http://www.mtchallenge.it/">MT Challenge</a>: condividere con voi la mia passione per il cibo e la cucina è stato un vero piacere, un grande divertimento e un onore. Nessuna parola può esprimere fino in fondo la profonda gratitudine che provo nei confronti di tutti quelli che in questi mesi hanno proposto le loro ricette, riversando in questo gioco, che poi solo un gioco non è, tutta la loro competenza ed esperienza, accogliendo ogni singola proposta con entusiasmo e gratitudine, dispensando con umiltà e gioia consigli e conoscenze. Grazie a voi ho imparato moltissimo nel modo migliore: divertendomi! Siete forse i primi, tra tutti gli insegnanti che ho avuto in vita mia, a poter dire che mi sono davvero applicata in qualcosa. Siatene fieri! Avrei sempre desiderato frequentare una scuola di cucina e l'MTC è quanto di più vicino ad essa mi sia mai capitato di imbattermi. Ovviamente non smetterò di seguirvi e di sperimentare insieme a voi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Anche tu <a href="http://latrappolagolosa.blogspot.it/">Antonietta</a>: credi che se non fosse stato per te e per la tua fantastica ricetta, mi sarei mai cimentata in una preparazione così complessa e che non può non incutere un certo timore reverenziale? Io ti assicuro di no. Il babà avrei continuato ad andarmelo a comprare in pasticceria, fidati! Invece l'ho fatto e senza nemmeno tanta paura, ti dirò, confortata dalla tua esperienza e dai tuoi magnifici risultati. E sono anche contenta del mio, di risultato, credimi. Contenta e stupita. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E così posso dire che me ne vado con il botto! Vi lascio con una delle cose più buone che siano mai uscite dalla mia cucina e che di sicuro entreranno a far parte del mio repertorio classico, una di quelle che mi verranno più spesso richieste, una di quelle che più spesso farò quando avrò bisogno di gratificarmi e dare una spintarella alla mia autostima, ma soprattutto quando vorrò fare una dannatissima, Vanpeltianissima porca figura:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Il Babà al rum </i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con </i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>sciroppo al lime</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>gelatina di anans e guava</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>cremoso al mango</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-c6ppSrNztGk/U3hnHeiOGaI/AAAAAAAADfM/sfHNLRnJzFg/s1600/bab%C3%A0+fetta+2+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-c6ppSrNztGk/U3hnHeiOGaI/AAAAAAAADfM/sfHNLRnJzFg/s1600/bab%C3%A0+fetta+2+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Per la ricetta del babà, vi rimando al chiarissimo e dettagliatissimo post di Antonietta che trovate sul suo blog <a href="http://latrappolagolosa.blogspot.it/2014/05/for-mtchallenge-n-39-il-baba.html">La Trappola Golosa</a>. Seguitela passo passo con fiducia e vedrete che non avrete problemi. Io ho optato per la versione con il lievito di birra. Anche per lo sciroppo al lime ho seguito le indicazioni di Antonietta, sostituendo solo il limone con due lime, succo e scorza prelevata con un rigalimoni. In omaggio alla mia adorata Francia, ho utilizzato un <a href="http://plantationrhum.com/fr/section/view/204">Rhum Agricole </a>bianco, detto anche rum francese, per la particolarità della sua produzione fatta a partire dal succo di canna da zucchero anziché dalla melassa, come avviene nel rum tradizionale. </i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-RwDDgmKcVsg/U3hnSeBPTJI/AAAAAAAADfg/GsGL56UAFAM/s1600/bab%C3%A0+fetta+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-RwDDgmKcVsg/U3hnSeBPTJI/AAAAAAAADfg/GsGL56UAFAM/s1600/bab%C3%A0+fetta+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Gelatina di anans e guava</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 ml di succo di ananas e guava non zuccherato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 g di zucchero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2013/03/confettura-di-pere-con-gelatina-di-mele.html">gelatina di bucce di mela</a></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mescolate tutti gli ingredienti, possibilmente in una pentola in rame o alluminio per marmellate, oppure in una casseruola di acciaio dal fondo spesso. Portate ad ebollizione a fiamma media, poi proseguite la cottura a fiamma dolce, mescolando e schiumando spesso, fino a che sulla superficie non cominceranno a comparire grosse bolle. Se avete un termometro per la cottura degli sciroppi, dovrà arrivare a 108° altrimenti provate a versare una goccia di gelatina su un piattino freddo di frigorifero: se si rapprende subito e inclinando il piatto non cola, è pronta. Lasciatela intiepidire e poi usatela per lucidare il vostro babà, dopo averlo irrorato con il rum. Ovviamente quella che avanza è ottima spalmata sul pane!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>Cremoso al mango</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>270 g di polpa di mango frullata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>15 ml di succo di lime</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 uova piccole</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>90 g di zucchero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 fogli di gelatina ammollati in acqua fredda</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di burro morbido</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="background-color: white; color: #4f4f4f; line-height: 18.479999542236328px; text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">Mettete la purea di mango e il succo di lime in un pentolino e scaldatela a fuoco molto dolce, mescolando spesso. Nel frattempo preparate un bagno maria e sbattete leggermente le uova e lo zucchero in un contenitore adatto a questo tipo di cottura. Quando la purea comincera' appena a sobbollire ai bordi, versatela sulle uova e mescolate bene con una spatola di gomma. Portate la ciotola sulla pentola di acqua che dovra' appena fremere, mai bollire. Continuate a cuocere, sempre mescolando, fino a che il composto avra' preso consistenza: se avete un termometro, dovra' arrivare a 87°. Togliete dal bagno e lasciate raffreddare un po' ( 81°), poi unite i fogli di gelatina ben strizzati. Ponete la ciotola in acqua molto fredda e fate raffreddare fino a 50° prima di unire il burro. Mescolate ancora accuratamente e fate raffreddare in frigorifero, in recipiente coperto, per almeno due ore. Prima di servire, frullate con un frullatore ad immersione per aumentare la cremosita'. </span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #4f4f4f; line-height: 18.479999542236328px; text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">Utilizzatela per decorare il babà servendovi di una tasca da pasticcere senza bocchetta e servite la crema rimanente come accompagnamento ad ogni porzione.</span></i></div>
<div style="background-color: white; color: #4f4f4f; line-height: 18.479999542236328px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #4f4f4f; line-height: 18.479999542236328px; text-align: center;">
<i>Finite la decorazione del babà. distribuendo sul cremoso al mango dei pezzettini di papaya e ananas disidratati e dei triangolini di lime fresco.</i></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-GnIcplHU5mk/U3hnWByUjhI/AAAAAAAADfo/IlN97ma0tqQ/s1600/bab%C3%A0+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-GnIcplHU5mk/U3hnWByUjhI/AAAAAAAADfo/IlN97ma0tqQ/s1600/bab%C3%A0+ritocco.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Con questa ricetta partecipo ancora una volta all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/05/mtc-n-39-la-ricetta-della-sfida-di.html">MT Challenge</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
che per questo mese ha per oggetto della sfida</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
IL BABA'</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
proposto da Antonietta Golino del blog La trappola golosa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-oLsrx1WkVsk/U3iDmysyh_I/AAAAAAAADf0/-2BQP63NohM/s1600/mtc+maggio+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-oLsrx1WkVsk/U3iDmysyh_I/AAAAAAAADf0/-2BQP63NohM/s1600/mtc+maggio+2014.jpg" height="242" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com55tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-70196504946368324922014-05-09T17:49:00.000+02:002014-11-08T22:20:09.287+01:00Insalata calda di riso e piselli blu con vinaigrette al miele e cumino per il 100% Gluten Free (Fri)Day<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-attqv1nS29E/U2vyaz3lGpI/AAAAAAAADdo/aJkS855WTuM/s1600/insalata+tiepida+di+riso+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-attqv1nS29E/U2vyaz3lGpI/AAAAAAAADdo/aJkS855WTuM/s1600/insalata+tiepida+di+riso+003+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Che poi si fa in fretta a dire cumino, ma c'è cumino e cumino. Lo sapevate? Il cumino vero e proprio non deve essere confuso con il carvi o cumino dei prati: i due semi sono molto simili nell'aspetto, ma il sapore è del tutto differente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
I semi di cumino si ricavano dalla pianta omonima, Cuminum cyminum, della famiglia delle Apiacee, originaria del Mediterraneo Orientale e dell'India. Hanno una forma allungata e sottile e colore marrone con sfumature più chiare. La coltivazione del cumino richiede temperature molto elevate ed avviene principalmente in Egitto, Iran, India, Siria, Turchia, Messico e Cile. Ovviamente è una spezia largamente utilizzata nella gastronomia tipica di ciascuno di questi paesi, è quella che dà l'inconfondibile sapore a piatti come il chili messicano e che interviene nella composizione del curry e del garam masala. Il carvi, invece, o cumino dei prati, è il seme del Carum carvi che cresce spontaneamente anche in zone più temperate o decisamente fredde come i Paesi scandinavi, dove è anche ampiamente coltivata. Il maggior produttore ed esportatore, però, pare siano i Paesi Bassi. Come dicevo prima, l'aspetto dei semi è molto simile a quelli del cumino, con forma allungata, sottile e ricurva, ma il colore è più chiaro ed il sapore molto simile a quello dell'anice, ma più pungente e leggermente piccante. Nel Nord Europa viene tradizionalmente utilizzato per aromatizzare dei pani, anche di segale, e in Germania è usato per la produzione del famoso Kummel. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ma io lo so che state ancora tutti pensando ai piselli blu. Non posso darvi torto: detto così sorprende e fa un po' sorridere, lo ammetto. Io non c'entro, il nome non gliel'ho mica dato io. Si chiamano così per via del colore scuro del loro baccello. Sono molto diffusi qui nei Paesi Bassi dove vengono chiamati Kapucijners, Cappuccini, pare proprio per via del loro colore che ricorda quello della tonaca dei frati Cappuccini appunto. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<img alt="Kapucijners in de dop 1" src="http://www.mooiemoestuin.nl/wp-content/photos/Kapucijners_in_de_dop_1.jpg" /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In realtà il seme è verde, come qualunque altro pisello, anche se seccando diventa più scuro. Il sapore è più simile a quello dei ceci e anche la consistenza è leggermente più carnosa e farinosa rispetto a quello dei piselli verdi. Qui si trovano solo conservati sotto vetro ed è per questo motivo che non li consumo spesso, preferendo i legumi freschi o secchi. Però mi piacciono molto, così ogni tanto me li concedo e li uso o in ricette tradizionali olandesi, buonissime, o al posto dei ceci quando ne sono sprovvista o quando non ho tempo di aspettare i tempi di ammollo e cottura. Come in questo caso: quando mi sono imbattuta in<a href="http://www.canadianliving.com/reader-recipe/warm_chickpea_and_wild_rice_salad_with_honey_cumin_vinaigrette.php"> questa ricetta </a>non ho potuto fare a meno di provarla subito, però mi mancavano alcuni ingredienti, come i ceci, appunto, il formaggio di capra e la rucola. Fa niente, la provo lo stesso sostituendo con quel che avevo in casa: Kapucijners e feta. Della rucola facciamo senza. E' davvero buonissima ed è per questo che, dopo averla assaggiata, ho pensato che sarebbe stato bello condividerla con le amiche sglutinate in occasione del 100% Gluten Free (Fri)day. E' anche vegetariana e togliendo il formaggio diventa pure vegana. Approfittatene, che sono cose che non capitano spesso da queste parti!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Insalata calda di riso e piselli blu</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con vinaigrette al miele e cumino</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-pm2F9p2mNrg/U2vya4X16qI/AAAAAAAADds/yxYdHQY1e1Q/s1600/insalata+tiepida+di+riso+022+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-pm2F9p2mNrg/U2vya4X16qI/AAAAAAAADds/yxYdHQY1e1Q/s1600/insalata+tiepida+di+riso+022+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per due:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 tazza di riso misto Jasmine, rosso e selvaggio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 tazze di acqua fredda</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di sale grosso</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>200 g di piselli blu o ceci già cotti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>8 pomodori datterini gialli</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>prezzemolo ed erba cipollina tritati</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale e pepe macinato al momento</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>per il condimento:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di olio di nocciole</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di aceto di mele</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaini di miele</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiaini di semi di cumino</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>per servire:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>formaggio feta sbriciolato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di pinoli tostati</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-78bLqj0Gxzw/U2vyZzmDS3I/AAAAAAAADdg/jTXfiHpYSPo/s1600/insalata+tiepida+di+riso+026+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-78bLqj0Gxzw/U2vyZzmDS3I/AAAAAAAADdg/jTXfiHpYSPo/s1600/insalata+tiepida+di+riso+026+ritocco.JPG" height="574" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Sciacquate bene il riso sotto l'acqua corrente, mettetelo nella pentola con l'acqua e il sale grosso, coprite, portate a bollore e lasciate cuocere fino a quando l'acqua sarà quasi completamente assorbita ed il riso quasi completamente cotto. Unite i piselli blu o i ceci e completate la cottura a pentola scoperta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Se fosse necessario aggiungete pochissima acqua bollente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Nel frattempo fate scaldare i semi di cumino in un padellino antiaderente a fiamma media e per un paio di minuti, poi schiacciateli in un mortaio o riduceteli in polvere in un macina spezie. Versateli nella ciotola in cui condirete il riso ed unitevi l'olio di nocciole, l'aceto di mele e il miele, mescolando bene con una piccola frusta o con due forchette per emulsionare il tutto. Aggiungete anche le erbe aromatiche e i pomodorini tagliati a metà. Una volta cotto unite anche il riso, mescolate delicatamente e distribuite nei piatti, cospargendo poi con il feta sbriciolato e i pinoli tostati.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Con questa ricetta finalmente riesco a partecipare al <a href="http://www.glutenfreetravelandliving.it/100-gluten-free-friday-food-revolution-day/">100% Gluten Free (Fri)day</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_Ux3oF5d4JI/U2v6FIWgDsI/AAAAAAAADeA/V1pFzsFHvPQ/s1600/100GlutenFreeFriDay1-225x300.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-_Ux3oF5d4JI/U2v6FIWgDsI/AAAAAAAADeA/V1pFzsFHvPQ/s1600/100GlutenFreeFriDay1-225x300.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-24031555354738313652014-04-28T10:45:00.000+02:002014-11-08T22:20:30.826+01:00Colpo di coda: Ochsenschwanzsuppe! ...sempre per l'MTC di Cristiana... <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-zm8cr0kMnDg/U0uJKiwtfuI/AAAAAAAADbU/PRx9FJ6m2pE/s1600/consomm%C3%A9+004+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-zm8cr0kMnDg/U0uJKiwtfuI/AAAAAAAADbU/PRx9FJ6m2pE/s1600/consomm%C3%A9+004+ritocco.JPG" height="636" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
In extremis, nonostante abbia la ricetta pronta fin dall'inizio della gara. In questi giorni proprio non gira: le parole ancora faticano a trovare la strada di casa. O forse manca solo la voglia di metterle insieme e poi scriverle. La tentazione di non pubblicare è stata forte, ma non potevo far torto a questa ricetta.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Tra le tre presentate per <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html">la sfida sul quinto quarto </a>voluta dalla mia bloggamica Cristiana, questa è quella che più mi ha stupita, coinvolta, appassionata e soddisfatta. Non mi vergogno a dire che ad un certo punto della preparazione, mi sono proprio commossa. Mi ha molto emozionato il pensiero che un tempo qualcuno si sia dato tanta pena per elaborare una ricetta così complessa, lenta e piena di passaggi fondamentali per poter godere di un taglio di carne così poco nobile. Quanto rispetto presuppone e sottintende un simile atteggiamento? La povera, piccola, nodosa, bistrattata coda diventa protagonista di un piatto da re. Davvero non vedrei male questo consommé inserito in un menù principesco tra un foie gras e un pregiato filetto, per dire, magari servita alla maniera francese con una royale tagliata a piccoli rombi o in altre forme decorative oppure con dei minuscoli bignè al formaggio. Dalle stalle alle stelle, insomma. Proprio come <i>"quella gran culo di Cenerentola" </i>( cit. ) </div>
<div style="text-align: justify;">
Per chi si fosse, per l'ennesima volta, incagliato sul titolo della ricetta,<b> Ochsenschwanzsuppe</b> altro non è che <b>Zuppa di coda di manzo</b> in tedesco. Questa ricetta in particolare è dello chef Alexander Kroll del Widder Hotel di Zurigo, ma una zuppa simile è comune a tutta l'Europa centrale sin dal Medio Evo e l'utilizzo della coda di manzo nel brodo è diffuso in tutto il continente, proprio per le caratteristiche di questo particolare taglio, non ultimo il suo alto contenuto in collagene che conferisce corpo e sostanza al liquido di cottura. Anche in Olanda è un piatto molto popolare, al punto che in commercio si trova già confezionata di molte marche diverse, sia pronta che liofilizzata (....) e la coda è uno dei pochi tagli appartententi al cosiddetto quinto quarto che è facile reperire anche nei banchi del supermercato. Nella sua versione casalinga, data la lunga preparazione, è considerato un piatto delle grandi occasioni e in alcune famiglie costituisce la portata principale del pranzo di Pasqua. La Ossenstaartsoep, però, è proprio una zuppa, addensata con la farina, rustica, cremosa e sotanziosa. Io invece ho adorato il contrasto tra la povertà del taglio di carne e la sontuosità del limpido ed elegante consommé. In questo modo la preparazione da lunga diventa praticamente infinita, ma la soddisfazione è stata davvero immensa e il risultato valeva tutto il tempo impiegato. Oltre che alle caratteristiche proprie della coda di manzo, questo brodo deve la suà corposità ed il suo sapore ad alcune classiche tecniche culinarie che ormai raramente vengono impiegate in cucina, come il Pincage, che consiste nella caramellizazione del concentrato di pomodoro, cosa che permette di conferire dolcezza alla preparazione senza che questa conservi uno spiccato gusto di pomodoro. Altro passaggio secondo me fondamentale è la realizzazione del mirepoix, cioè il trito di sedano, cipolla e carota, rigorosamente a mano, col coltello, perchè anche le verdure meritano rispetto! Infine c'è la chiarificazione del brodo con quello che gli inglesi chiamano raft, zattera, e i francesi couvercle, coperchio, o chapeau, cappello....in ogni caso, qualcosa che sta sopra qualcos'altro. Ho già utilizzato questa tecnica e ne ho anche parlato in un <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/search?q=chiarificare+il+brodo">post</a> agli albori del blog. Ho già anche postato una ricetta di consommé, ma tutte le foto dei primi post sono andate perse nel passaggio da Wordpress a Blogger, così ho approfittato dell'occasione per ripubblicarlo. La ricetta suggerita da Kroll non mi convinceva tanto, con tutte quelle chiare d'uovo....così mi sono affidata a quella dello chef Simon che cura una rubrica su Le Monde. Il suo articolo fa anche riferimento alla nuova tecnica di chiarificazione del brodo introdotta dalla cucina molecolare e resa popolare dal giornalista americano Harold McGee tramite un articolo apparso sul New York Times nel 2007: si aggiunge al brodo una quantità minima di gelatina in polvere o in fogli, dopodiché si congela il tutto fino a completa solidificazione. Si dispone poi il blocco ghiacciato in un colino rivestito di etamina appoggiato sopra ad un contenitore e si lascia scongelare il brodo in frigorifero, lentamente. Quello che si ottiene è un liquido limpidissimo che sa di brodo. A mio avviso lo svantaggio di questo metodo è che così facendo si elimina tutto il collagene, togliendo al consommé la sua caratteristica corposità e la peculiare sensazione piacevolmente grassa che lascia in bocca. Essendo però un metodo a freddo o che comunque non richiede alte temperature, si può applicare anche a quegli alimenti che patiscono il calore, come alcuni succhi di frutta. Questa tecnica innovativa, ha permesso la creazione di tutta una serie di originali consommé che non prevedono un brodo come base di partenza, tra i quali, ad esempio, il consommé di pretzels o quello di burro nocciola o ancora di zucca speziata. Ovviamente la mancanza di collagene ha effetti anche sulle caratteristiche fisiche del brodo: un consommé realizzato con il metodo tradizionale gelifica alle basse temperature, mentre quelli realizzati con il metodo della gelatina filtrata restano allo stato liquido.<br />
Con il metodo classico, invece, la magia della chiarificazione avviene grazie alle proteine e all'acidità presenti nel miscuglio di carne, verdure e albumi: queste intrappolano tutte le impurità disciolte nel brodo di partenza e che vengono spinte e galla dalla lenta bollitura.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Consommé di coda di manzo</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>con julienne di porro e carota</i></b></div>
<br />
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-0PtTFeOrDqk/U0uJKzc0w0I/AAAAAAAADbY/J7COpcy0GDU/s1600/consomm%C3%A9+024+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-0PtTFeOrDqk/U0uJKzc0w0I/AAAAAAAADbY/J7COpcy0GDU/s1600/consomm%C3%A9+024+ritocco.JPG" height="360" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 kg di coda di manzo tagliata a pezzi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>80 ml di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale fino e pepe macinato al momento</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 grosso gambo di sedano</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 carota</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 porro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cipolla gialla</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di concentrato di pomodoro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 foglie di alloro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 rametto di rosmarino</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>8 grani di pepe nero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 ml di vino rosso</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 l di brodo di vitello</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per chiarificare il brodo:</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 g di carne macinata di manzo o vitello</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 piccola carota</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 piccolo porro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 piccolo gambo di sedano</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 albumi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per servire:</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 carota</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 porro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cipollotto</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-e4kbK0VZ4dI/U0uJSBVuS5I/AAAAAAAADbk/-nN2K3iqS4A/s1600/consomm%C3%A9+035+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-e4kbK0VZ4dI/U0uJSBVuS5I/AAAAAAAADbk/-nN2K3iqS4A/s1600/consomm%C3%A9+035+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ungete bene i pezzi di coda con un po' d'olio extravergine, salate e pepate e trasferiteli in una teglia che possa andare in forno. Infornate a 170°C per circa un'ora, girando i pezzi a metà cottura affinché si rosolino in maniera uniforme. Togliete la carne dalla teglia e tenetela da parte. Versate il brodo nella teglia raschiandone il fondo con una spatola di legno per staccare tutti i pezzetti eventualmente attaccati. Mettete da parte. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Lavate, mondate e cubettate a coltello le verdure. Scaldate il rimantente olio in una capace casseruola dal fondo spesso, versateci il mirepoix e lasciatelo cuocere a fiamma media fino a caramellizazione, circa 20 minuti. Unite anche il concentrato di pomodoro, l'alloro, il rosmarino e i grani di pepe e proseguite la cottura per altri due o tre minuti, mescolando continuamente. Aggiungete il vino e fate ridurre della metà a fuoco medio alto, circa due minuti. Versate il brodo tenuto da parte e i pezzi di coda, portate a bollore, poi abbassate la fiamma al minimo, coprite e lasciate cuocere fino a quando la carne sarà tenera, circa un'ora.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Togliete la coda dal brodo, lasciate intiepidire, poi avvolgetela in carta forno e quindi in alluminio, in modo che non si secchi, e tenetela al fresco.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Filtrate il brodo con un colino a maglie fitte, poi fatelo raffreddare rapidamente, immergendo il contenitore in un bagno di acqua e ghiaccio. Trasferitelo in una ciotola di vetro o ceramica, coprite e mettetelo in frigorifero per almeno 6 ore, poi eliminate il grasso che si sarà solidificato in superficie.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Preparate ora il raft per la chiarificazione: lavate, mondate e tritate grossolanamente le verdure. Mescolate bene alla carne macinata, unite anche gli albumi, sempre mescolando bene e poi versate tutto in una casseruola. Aggiungete anche il brodo freddo, mescolate ancora accuratamente e quindi portate al fuoco. Fate prendere bollore mescolando lentamente e in continuazione, poi abbassate la fiamma al minimo e lasciate sobbollire dolcemente per almeno 45 minuti, ma meglio un'ora. A questo punto si sarà formato il coperchio proteico sopra al brodo: con un cucchiaio e lavorando con molta delicatezza, aprite una sorta di cratere nel centro, grande abbastanza da farci passare comodamente un piccolo mestolo. Appoggiate un colino sopra un contenitore che resista alle alte temperature e poi rivestitelo con un doppio strato di etamina inumidita e ben strizzata. Lavorando con molta delicatezza e facendo ben attenzione a non toccare il bordi del cratere aperto nel raft, prelevate il brodo chiarificato un mestolo alla volta e versatelo nel colino, per filtrarlo ulteriormente.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Eliminate le ossa dai pezzi di coda e tagliate la carne a dadini. Con una mandolina affettate sottilmente la carota, poi ricavatene delle striscioline. Ricavate altre striscioline dalle foglie più interne e tenere del porro e e degli anelli, anch'essi sottilissimi, dal gambo del cipollotto.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Disponete i cubetti di carne e le verdure a julienne in un piatto fondo, coprite con il consommé bollente e servite subito.</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-png86Nll8BQ/U0uJJOXnOcI/AAAAAAAADbM/BPtPVDH4nHI/s1600/consomm%C3%A9+026+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-png86Nll8BQ/U0uJJOXnOcI/AAAAAAAADbM/BPtPVDH4nHI/s1600/consomm%C3%A9+026+ritocco.JPG" height="262" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Anche questa emozionante ricetta partecipa all'MT Challenge di Aprile 2014</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html">IL QUINTO QUARTO</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-V_Gtoe6l5pg/U1zuuDyGKjI/AAAAAAAADdM/p8uR9oZUJ14/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-V_Gtoe6l5pg/U1zuuDyGKjI/AAAAAAAADdM/p8uR9oZUJ14/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" height="245" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-1857312864402089032014-04-27T13:51:00.000+02:002014-11-08T22:21:01.622+01:00Si è mangiato il fegato!...ovvero: Terrina di carne con fegato di maiale e mele al sidro per l'MT Challenge di Cristiana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-sOqPlfnEXVM/U0gD08eCrEI/AAAAAAAADao/-VoWRJBgxDQ/s1600/quinto+quarto+bis+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-sOqPlfnEXVM/U0gD08eCrEI/AAAAAAAADao/-VoWRJBgxDQ/s1600/quinto+quarto+bis+003+ritocco.JPG" height="440" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Esci di casa inviperita: come al solito tuo marito ti farà arrivare con mezz'ora di ritardo! Sì, questa è solo una delle molte cose che in casa La Valigia non sono come nel resto del mondo, dove mariti al limite della sopportazione tamburellano con dita nervose su maniglie di porte tenute speranzosamente aperte o sopra volanti di automobili ferme col motore acceso mentre attendono la ritardataria di turno. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Qui, invece, la sottoscritta, vestita di tutto punto e con ben due porta torte, uno in ogni mano e ovviamente pieni, percorre a grandi passi, come un leone in gabbia, il corridoio della bomboniera olandese: 4 grandi passi avanti e 4 grandi passi indietro, tanti ce ne vogliono per andare dalla cucina alla porta d'ingresso e ritorno. E ogni volta che si riaffaccia sulla soglia di cucina, vede il maritino che attraversa di corsa la stanza per andare dalla camera al bagno o dal bagno alla camera, nell'affannoso quanto inutile tentativo di uscire di casa <b>in tempo</b> per arrivare<b> in tempo </b>a casa dell'amica maniaca della puntualità.... <i>Già mi pare di sentire le sue frecciatine acide all'indirizzo della sottoscritta, mai puntuale. La sincera ammissione di colpa del mio colpevole accompagnatore passa come gesto di pura e cavalleresca galanteria. Così lui si becca la gloria e io il biasimo.... </i>A questo stai pensando, magari non proprio con queste esatte parole, mentre lui, finalmente pronto, con una mano agguanta la giacca e con l'altra le chiavi e siete fuori. Sali in macchina rifiutando sdegnata il suo aiuto e rischi di rovesciare le torte. Sei talmente incavolata che con uno sguardo potresti pietrificare Medusa e incenerire Ciclope degli X-Men e surgelare la sua amichetta Tempesta allo stesso tempo. Si parte. Dolorosamente piano. Perché le strette vie pavimentate a mattoncini rossi del vecchio quartiere di pescatori dove vivi non si possono certo percorrere a tutta birra. E poi non servirebbe: a quest'ora dovreste essere già a destinazione! Nemmeno sull'ampia strada che collega il mare al centro della città si può correre, ovviamente, e tu cominci a rassegnarti, tanto non ci puoi fare nulla. Fermi all'ennesimo semaforo rosso, il maritino ne approfitta per mettere un cd e schiacciare l'interruttore dell'impianto fai da te da millemila watt, perché la musica o la si ascolta come si deve, potendo distinguere anche il battito di ciglia finte della corista o il ruttino trattenuto del trombettista, oppure meglio lasciar stare. Fortuna che non siamo di quelli che ascoltano la musica fatta di <i>untz untz untz</i>, quelli che li senti arrivare da un chilometro di distanza: prima con la bocca dello stomaco e poi con le orecchie. Verde. Svoltiamo a destra e mentre dalle casse escono a palla le note dei Toto "absolutely live", imbocchiamo il lungo viale del World Forum,</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-o9lFWFClV9E/U1vcMoUlBII/AAAAAAAADcw/BRp8Hsgioeo/s1600/bandiere+world+forum.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-o9lFWFClV9E/U1vcMoUlBII/AAAAAAAADcw/BRp8Hsgioeo/s1600/bandiere+world+forum.jpg" height="266" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
con la larga e continua aiuola spartitraffico che è tutto un tripudio di alti e candidi narcisi e di tulipani gialli e rossi che ondeggiano nella brezza provocata dal passaggio delle automobili. Molto sopra di loro le bandiere di tutti i Paesi del Mondo garriscono al vento allegre e fiere. Il sole che si sta abbassando all'orizzonte, riesce a penetrare con i suoi raggi gialli tra gli ultimi nuvoloni del temporale appena passato e l'aria si colora d'oro. Mio malgrado, mi ritrovo a sorridere in risposta al bronzeo sorriso di Mandela:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-xvDHYbdxg5o/U1vcQSrgf0I/AAAAAAAADc8/crJDvp3nnTQ/s1600/Nelson-Mandela-Statue-Johan-de-Wittlaan-The-Hague-4409.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-xvDHYbdxg5o/U1vcQSrgf0I/AAAAAAAADc8/crJDvp3nnTQ/s1600/Nelson-Mandela-Statue-Johan-de-Wittlaan-The-Hague-4409.jpg" height="400" width="266" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<i>ora cammini verso l'infinito Madiba, ma qui sulla Terra nessuno ti dimenticherà....</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Saranno i suoni che le rapidissime e agili dita di Paich riescono a scovare tra i tasti, ma il verde nuovo delle giovani foglie degli alberi del parco non mi è mai sembrato così brillante e mi pare di accorgermi per la prima volta del filare di viburni che costeggia il laghetto.... e anche quei biancospini stracarichi di fiori bianchi, ci son sempre stati? E le forstizie gialle? E tutti quei lillà?!?....Adesso il sorriso va da un orecchio all'altro. Mentre Steve Lukather lancia incantesimi dalla sua chitarra, io mi bilancio bene i porta torte sulle ginocchia, giusto un attimo, il tempo di assestare all'autista un bel pugno sul braccio. Mannaggia alla musica e a questa bellissima città che ci accoglie! Non riesco a rimanere arrabbiata. Ma domani me la paghi. Domani ti mangerai il fegato. Promesso!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Terrina di carne mista, fegato di maiale </i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e mele al sidro</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-kqcT1C1V8T8/U0gD0R5C7AI/AAAAAAAADak/kc7yoKU9uEY/s1600/quinto+quarto+bis+011+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-kqcT1C1V8T8/U0gD0R5C7AI/AAAAAAAADak/kc7yoKU9uEY/s1600/quinto+quarto+bis+011+ritocco.JPG" height="375" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>200 g di fegato di maiale</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 g di salsiccia fresca</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 g di fesa di tacchino o altra carne bianca</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 albume</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 piccola cipolla bianca</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 mela granny smith </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 ml di sidro artigianale</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 pezzetto di stecca di cannella</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>un rametto di timo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 foglie di alloro</i> </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1/2 cucchiaino di sale</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>pepe bianco macinato al momento</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cImX1uTAfDw/U0gEBtNmG2I/AAAAAAAADa8/wHDzzr1lwsw/s1600/quinto+quarto+bis+022+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cImX1uTAfDw/U0gEBtNmG2I/AAAAAAAADa8/wHDzzr1lwsw/s1600/quinto+quarto+bis+022+ritocco.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Lavate e pelate la mela, tagliatela in 8 spicchi, eliminate il torsolo e poi dividete ogni spicchio in 4 parti. Mettetela in una casseruola con la cipolla, pelata e divisa a metà, il sidro e la cannella. Portate ad ebollizione, poi abbassate la fiamma e proseguite la cottura per circa 15 minuti: la mela dovrà essere tenera, ma non sfatta. Passate da un colino, eliminando la cipolla e la cannella e raccogliendo il liquido, che riporterete al fuoco a fiamma dolce fino a che avrà preso una consistenza sciropposa, circa 20 minuti. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Dividete la carne bianca in due parti. Tritatene una metà insieme al fegato e alla salsiccia privata della pelle e tagliate l'altra metà a dadini piccoli. In una ciotola, mischiate bene la carne tritata, quella a dadini, l'albume, un cucchiaino di foglie di timo, il sale e il pepe. Aggiungete anche la mela e, volendo, due cucchiai di sciroppo di sidro. Versate il composto in una terrine o in ramequin di porcellana, badando a rimanere un centimetro sotto al bordo. Coprite e mettete la terrina o i ramequin in una teglia dai bordi alti. Versate dell'acqua bollente fino ai due terzi dell'altezza dei recipienti e mettete in forno a 200° per circa 45 minuti. Scoperchiate e proseguite la cottura per altri 10 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Sfornate e lasciate raffreddare completamente, poi coprite nuovamente e conservate in frigorifero per almeno 24 ore prima di servire. La terrina andrà poi sformata e tagliata in fette piuttosto spesse, accompagnata da pane casareccio e una salsa a piacere, anche una mostarda di frutta o un chutney. Io l'ho servita con una confettura di fichi e pesche gialle al pepe e vaniglia fatta la scorsa estate con la frutta raccolta a Thiviers.</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-zQF9dPnp6cU/U0gD7NdwbHI/AAAAAAAADa0/wmw64Cy-jVc/s1600/quinto+quarto+bis+028+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-zQF9dPnp6cU/U0gD7NdwbHI/AAAAAAAADa0/wmw64Cy-jVc/s1600/quinto+quarto+bis+028+ritocco.JPG" height="372" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
...e se è piaciuta al maritino quintoquartofobo, buona terrina a tutti!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Con questa ricetta partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html">MT Challenge </a>di Aprile 2014</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
IL QUINTO QUARTO</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-V_Gtoe6l5pg/U1zuuDyGKjI/AAAAAAAADdI/dl05wNtKMwU/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-V_Gtoe6l5pg/U1zuuDyGKjI/AAAAAAAADdI/dl05wNtKMwU/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" height="246" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
voluto da Cristiana del blog <a href="http://beufalamode.blogspot.it/">Beuf à la mode</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-63184981462339708242014-04-23T08:00:00.000+02:002014-11-08T22:21:17.917+01:00Le cialde di riso e patate di Fabiana con il patè di interiora di coniglio, le sue rillettes, la sua gelatina e il purè di sedano rapa per l'MTC di Cristiana<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Pioz20uTk8A/U0MUQijKDII/AAAAAAAADZU/HL6nNXiPawM/s1600/quinto+quarto+015+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Pioz20uTk8A/U0MUQijKDII/AAAAAAAADZU/HL6nNXiPawM/s1600/quinto+quarto+015+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
Come dire: " Noblesse oblige!" Ho vinto o non ho vinto un premio per il titolo più lungo della passata edizione? Quindi devo onorare questa vittoria impegnandomi a trovare ogni volta titoli lunghissimi, a dimostrazione del fatto che tanta stima e considerazione furono ben riposte.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<i>Ma ti senti? Ma la vuoi smettere, per piacere?....che mi stai facendo l'effetto delle unghie sulla lavagna!! Mamma mia quando attacchi con 'ste manfrine sei peggio di un gatto attaccato ai...</i><br />
No!! Niente parolacce!!<br />
<i>Guarda che stavo per dire "ai granelli"! E comunque a Tragedy le lasci dire le parolacce!!</i><br />
A Tragedy l'ha ordinato il medico, fa parte della terapia. Tu, invece, ormai sei incurabile, irrecuperabile, irreversibile...<br />
<i>Se vai avanti ancora, te la sbocco sulle ciabatte la bile!</i><br />
Sempre la solita signora, complimenti!..."Non son bella, ma son fine", vero?<br />
<i>Mica è colpa mia se ogni volta che apri bocca mi fai venire mal di fegato, mi fai intorcinare le budella, mi mandi in pappa il cervello, mi squagli le ossa e mi fai accapponare la pelle!</i><br />
Ecco, se hai finito di elencare le tue frattaglie, io comincerei a cucinarle<br />
<i>Le mie frattaglie?!?!</i><br />
Non mi tentare.....No, non le tue cretina! Quelle del coniglio<br />
<i>Sì, voglio proprio vedere come farai a farle mangiare al maritino...</i><br />
Donna di poca fede....aspetta e vedrai!<br />
<br />
Sì, perché così come io adoro frattaglie, rigaglie, interiora e in generale tutto quello che oggi va sotto il nome di quinto quarto, il maritino proprio non ne vuole sentir parlare. Confido però nelle sue papille avventurose, che negli ultimi anni lo hanno portato ad assaggiare qualunque cosa. Magari per non mangiarla mai più, ma almeno un tentativo lo fa. Soprattutto se presentato in modo creativo e originale. E quando si parla di creatività ed originalità in cucina a me viene subito in mente lei: <a href="http://fabianadelnero.blogspot.nl/">Fabiana Del Nero</a>. Siccome lo dobbiamo a Fabiana se ora all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html">MTC</a> ci troviamo a sfidarci sul quinto quarto sotto l'occhio esperto di <a href="http://beufalamode.blogspot.it/">Cristiana</a>, mi è sembrata una cosa simpatica riunire le due signore nello stesso piatto. Inoltre proprio la passata sfida ci ha visto approfondire il tema dei fondi e delle grandi salse che sono alla base della gastronomia classica e non solo, quindi l'esperienza era ancora fresca nella mia memoria. Perchè non sommare il tutto in un'unica, articolata proposta? Ho anche la fortuna di avere ancora nel congelatore un bel coniglio comprato in Francia, così posso evitare di fare il giro di supermercati e macellerie in cerca dell'ingrediente di base....<br />
Il coniglio l'ho fatto arrosto, ma ho tenuto la testa e le ossa e ne ho fatto un fondo bruno dal quale ho ricavato sia le rillettes che la gelatina. Le interiora, invece, sono diventate un delicatissimo e profumatissimo patè. Per servirli ho pensato alle meravigliose cialde croccanti, quelle fatte da Fabiana in occasione della sfida sulla tiella di riso patate e cozze, e a un purè di sedano rapa, perchè ormai l'utilizzo delle radici è diventato una costante della mie proposte per l'MTC e poi il sapore fresco e vivace del sedano rapa si sposa benissimo con la delicatezza della carne di coniglio.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Cialde di riso con paté di interiora di coniglio</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>rillettes e gelatina di coniglio</i></b><br />
<b><i>e</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>purè di sedano rapa</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-i3jS9dxNL1E/U0MUhLsIHBI/AAAAAAAADZk/XjNp7RBo670/s1600/quinto+quarto+023+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-i3jS9dxNL1E/U0MUhLsIHBI/AAAAAAAADZk/XjNp7RBo670/s1600/quinto+quarto+023+ritocco.JPG" height="640" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per il paté</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>fegato, rognoni, cuore e polmone di coniglio</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 scalogno</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>70 g di burro morbido</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di olio extra vergine</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 foglie di salvia</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 rametto di timo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 ml di vino bianco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>5 o 6 grani di pepe rosa</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di cognac o armagnac</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per le rillettes e la gelatina</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>ossa, testa e scarti di coniglio</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 piccola carota</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 gambo di sedano</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cipolla</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 scalogno</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiaini di concentrato di pomodoro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 bouquet garnì con gambi di prezzemolo, alloro e timo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per le cialde di riso</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>200 g di riso Jasmine</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 piccole patate rosse</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 fettina di barbabietola</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale grosso</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>abbondante olio per friggere</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per il purè</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 g di sedano rapa pulito</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di burro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 ml di latte</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale, pepe e noce moscata</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-u9bIsbJjYMc/U0MUe6K26VI/AAAAAAAADZc/-jt2DHtipxk/s1600/quinto+quarto+028+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-u9bIsbJjYMc/U0MUe6K26VI/AAAAAAAADZc/-jt2DHtipxk/s1600/quinto+quarto+028+ritocco.JPG" height="520" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Eliminate con cura il sacchetto della bile dal fegato di coniglio, poi sciacquate bene tutte le interiora e asciugatele bene tamponandole con carta da cucina. Fate scaldare 20 g di burro e l'olio in un padellino antiaderente e fateci stufare lo scalogno a fuoco dolce. Unite anche la salvia e il timo e quindi i rognoni e il cuore. Lasciate rosolare la carne per quattro o cinque minuti, a fuoco medio, poi unite anche il fegato e i polmoni. Continuate a far cuocere la carne girando la spesso in modo che si rosoli in maniere uniforme. Salate e pepate, bagnate con il vino, abbassate la fiamma e proseguite la cottura fino a quando il vino non sarà completamente evaporato. In ogni caso non superate i cinque minuti di cottura per il fegato, altrimenti diventerà duro e granuloso. Togliete dal fuoco e lasciate raffreddare. Eliminate la salvia e i rametti del timo e frullate la carne fino ad avere una consistenza cremosa e senza grumi. Aggiungete il liquore scelto e frullate ancora. Unite anche il rimanente burro e i grani di pepe rosa schiacciati col pestello e frullate giusto il tempo di amalgamare bene il tutto o, ancora meglio, incorporate il burro mescolando a mano con una spatola o un cucchiaio di legno. Trasferite il paté in un contenitore a chiusura ermetica e conservatelo in frigorifero fino al momento di servire.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Eliminate la testa del coniglio e tenetela da parte. Il resto lavatelo ed asciugatelo bene, poi dividetelo in otto parti. Eliminate anche i lembi di carne attaccati ai lati dei lombi e conservateli insieme alla testa. Arrostite il coniglio seguendo la vostra ricetta preferita, ma conservate le ossa che avanzeranno nei piatti e le parti più sottili del costato. Versate un bicchiere d'acqua nella penstola dove avrete cotto il coniglio, raschiando bene il fondo per staccare le parti eventualmente attaccate. Portate a bollore, togliete dal fuoco, filtrate e tenete da parte. In una casseruola dal fondo spesso, fate rosolare con un filo d'olio la testa e la carne tenuta da parte, Unite poi anche gli scarti del coniglio e fate rosolare ancora per una ventina di minuti, a fuoco moderato e sorvegliando bene che non bruci. Nel frattempo mondate, lavate e tagliate a dadini piccoli le verdure. Unitele alla carne nella pentola e fare rosolare finché diventano tenere e colorite. Aggiungete anche il concentrato di pomodoro e proseguite la cottura per un paio di minuti, mescolando bene e spesso. Coprite tutto con acqua fredda, aggiungete il bouquet garnì, salate e pepate, coprite, portate a bollore poi abbassate la fiamma al minimo e fate sobbollire dolcemente per almeno tre ore, schiumando spesso. Con un mestolo forato recuperate tutta la carne e le ossa e tenetele da parte. Filtrate il brodo con un colino a maglie fitte, premendo bene quel che resta nel colino con il dorso di un cucchiaio per recuperare la maggior parte dei liquidi. Inumidite e strizzate bene un'etamina e mettetela doppia su un colino pulito. Filtrate nuovamente il brodo facendolo passare lentamente attraverso il tessuto. Riportatelo al fuoco e fatelo ridurre della metà a fuoco bassissimo. Filtratelo un'ultima volta, fatelo raffreddare e versatelo in un contenitore a chiusura ermetica in cui possa stare nello spessore di un paio di centimetri al massimo. Conservate la gelatina in frigorifero, ben coperta, fino al momento dell'utilizzo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Non appena la carne di coniglio si sarà intiepidita a sufficienza da poterla maneggiare senza scottarvi, armatevi di moltissima pazienza e separate ogni singolo pezzetto di carne dalla miriade di minuscoli ossicini: se la prendete per il verso giusto, quest'operazione può essere molto zen....fidatevi! Raccogliete gli sfilacci di carne in un contenitore e conservate in frigorifero.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Sciacquate bene il riso sotto acqua fredda corrente, mettetelo in una casseruola e coprite con 1 litro di acqua fredda. Lavate benissimo le patate rosse, strofinandole con uno spazzolino sotto l'acqua corrente. Tagliatele a dadini senza sbucciarle e unitele al riso. Aggiungete anche la fettina di barbabietola: serve più che altro a dare colore, quindi regolatevi a vostro gusto. Portate a bollore, salate pochissimo e poi, come dice Fabiana, lasciate cuocere, scuocere e stracuocere....almeno 40 minuti. Eventualmente aggiungete altra acqua bollente man mano si dovesse consumare quella nella pentola. A stracottura ultimata, frullate il tutto con un frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema liscia, omogenea e piuttosto fluida. Non preoccupatevi se dovessero rimanere dei pezzetti di buccia di patata in evidenza. Ritagliate un pezzo di carta da forno in misura della vostra teglia, inumiditelo, strizzatelo bene e usatelo per rivestire la teglia, lisciandolo bene con le mani. Versateci la crema di riso e lasciatela spandere in uno strato sottile, un paio di millimetri al massimo. Accendete il forno a 50°C e lasciateci asciugare la crema per almeno 5 ore. Io dopo tre ore sono riuscita, con moltissima cautela, a staccarla, aiutandomi con una spatola di silicone, e a girarla per farla asciugare anche sotto. Quando sarà completamente asciutta, spaccatela in pezzi. Al momento di servire tuffate un pezzo alla volta nell'olio a 190°C: basteranno pochissimo secondi perché si "gonfino" diventando delle nuvole rosa!! Scolatele dall'olio e fatele asciugare su fogli di carta da cucina.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Cuocete a vapore il sedano rapa per una ventina di minuti o finché non sarà tenero e ben cotto. Frullatelo, unite il latte e il burro mescolando bene con una frusta, salate e pepate a piacere e volendo unire anche una spolverata di noce moscata.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Io ho servito ogni cialda con una pallina di rillettes e una quenelle di paté. Accanto ho disposto il purè spremendolo da un sac a poche e ho decorato il piatto con pezzetti irregolari di gelatina tritata a coltello molto grossolanamente. Ho aggiunto anche delle minuscole cipolline sottaceto e dei cetriolini mignon che sono una specialità di Amsterdam.</i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8dnZ9yBLSI8/U0MUl9CK9RI/AAAAAAAADZs/RYJjMe07ddU/s1600/quinto+quarto+030+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-8dnZ9yBLSI8/U0MUl9CK9RI/AAAAAAAADZs/RYJjMe07ddU/s1600/quinto+quarto+030+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Cialda, paté, gelatina e purè: difficile da dimenticare....</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-sWT4J6a8tHE/U0MUwc8OEHI/AAAAAAAADZ0/Vnf5oZTE5XM/s1600/quinto+quarto+033+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-sWT4J6a8tHE/U0MUwc8OEHI/AAAAAAAADZ0/Vnf5oZTE5XM/s1600/quinto+quarto+033+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
....anche se devo dire che cialda, rillettes e sottaceti sono stati tra i più sublimi "bocconi perfetti" che mi sia mai capitato di assaggiare....</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-uAibBiItXHI/U0MUwcj7guI/AAAAAAAADZ4/CAKU1vUe47I/s1600/quinto+quarto+037+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-uAibBiItXHI/U0MUwcj7guI/AAAAAAAADZ4/CAKU1vUe47I/s1600/quinto+quarto+037+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
....ma anche la gelatina saporitissima che si scioglie nel caldo abbraccio del purè....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
E allora grazie a Cristiana del blog<a href="http://beufalamode.blogspot.it/"> <i><b>Beuf a la mode</b></i></a> e a tutta la grande scuola di cucina che è l'MT Challenge per questa ennesima fantastica esperienza ai fornelli e a tavola.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Con questa ricetta felicemente partecipo all'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/04/mtc-n-38-la-ricetta-della-sfida-e.html">MTC del mese di Aprile 2014</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
IL QUINTO QUARTO!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-tlDkrVbyOpI/U1bXp3mOelI/AAAAAAAADcg/h1P43RjIeFE/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-tlDkrVbyOpI/U1bXp3mOelI/AAAAAAAADcg/h1P43RjIeFE/s1600/MTC+aprile+2014.jpg" height="246" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="background-color: white;"><br /></span></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com26tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-86321667407074497492014-04-06T16:26:00.001+02:002014-04-06T16:26:53.725+02:00Arrivederci a Domani!<div style="text-align: justify;">
Una volta, in un documentario, ho visto come una casa possa letteralmente esplodere a causa di un tornado. Non solo nel caso in cui venga investita dai forti venti che accompagnano il fenomeno, ma in molti casi anche perché il vortice richiama a sé tutta l'aria intorno, creando il vuoto. Ubbidiente alle leggi della fisica, l'aria intrappolata in una casa chiusa preme per andare a riempire quel vuoto, esercitando sulle pareti una pressione tale da farle cedere. Ecco. E' un po' come mi sento io in questo periodo: come se un tornado mi fosse passato accanto risucchiando a sé tutto ciò che avevo dentro, lasciandomi svuotata, senza pensieri, senza parole. O meglio, li vedo i miei pensieri e vedo le parole con le quali esprimerli, ma sono tutti sparpagliati intorno a me, alcuni lontanissimi, gettati alla rinfusa qua e là, ridotti a brandelli, rotti, ammaccati, mischiati ai ricordi del passato ed ai progetti per il futuro. Mi sento un po' smarrita. Da qualche parte c'è come un fremito, un barlume, una scintilla di coscienza che mi dice che è tutto passato e che è ora di ricominciare, di rimboccarsi le maniche, piegare la schiena e iniziare a raccogliere i pensieri e le parole sparsi in giro, magari dividendoli in mucchi ordinati: quel che ancora è buono, quello che si può aggiustare, quello che è meglio buttare. Però c'è anche questa grande stanchezza, che ti fa piegare le gambe e cercare qualcosa su cui accasciarti per non correre il rischio di cadere, che ti rende difficile anche solo respirare. Me ne sto qui seduta, respirando appena, a guardare le macerie di quel che ero, senza voglia di ricominciare. I miei pensieri li lascio lì, sparpagliati intorno a me, ancora per un po'. Nessuno me li porterà via. Io ora ho solo voglia di rannicchiarmi nella sicurezza di un abbraccio. Ho solo bisogno della certezza di una carezza. Domani. Domani mi scioglierò dall'abbraccio e comincerò a ricostruire. Domani. Che per fortuna c'è ancora, un domani....</div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com15tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-50686376691893274142014-03-24T07:30:00.000+01:002014-11-08T22:22:05.072+01:00Linguine con crema di falsa ortica, pistacchi e chevre<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-XtiDokG9Dzs/Uy3rdsV9CrI/AAAAAAAADX0/KcSO_ApMSwc/s1600/linguine+con+pesto+di+falsa+ortica+008+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-XtiDokG9Dzs/Uy3rdsV9CrI/AAAAAAAADX0/KcSO_ApMSwc/s1600/linguine+con+pesto+di+falsa+ortica+008+ritocco.JPG" height="536" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Lo chiamano "foraging", figologismo che sta per "andar per erbe". Ma voi lo sapete che nel bel mezzo di New York, a Central Park, c'e' un tizio che se volete vi insegna a riconoscere e raccogliere erbe spontanee, fiori e frutti di piante selvatiche e anche radici? Come per farne che? Ma per mangiarli, no?<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Anche qui, nulla di nuovo: i nostri nonni lo facevano d'abitudine e chi di noi non ha mai provato la soddisfazione di tornare a casa da una gita in campagna con un sacchetto di castagne o un cestino di more, dei fiori di sambuco in primavera o le sue bacche in estate? E se sono in quantità sufficiente si possono conservare in confetture o sciroppi, che poi centelliniamo come fosse cibo degli dei. In un agricoltura di sussistenza, in regime di autosufficienza alimentare, la raccolta di ciò che la natura offre spontaneamente riveste un ruolo molto importante, così come la sua conservazione. Non solo erbe, radici, fiori e frutti, ma anche funghi, semi, noci e selvaggina. Non ci vuole una grande fantasia per immaginare situazioni in cui saper riconoscere, procacciare e utilizzare questi alimenti può fare una grande differenza. Io invidio e stimo tantissimo chi ancora possiede queste conoscenze. Le mie sono limitatissime, così scarse che difficilmente mi fido abbastanza di me stessa da raccogliere qualcosa nei campi. Se a questo aggiungete che, oltre ad essere assolutamente sicuri di quel che si sta facendo, la raccolta va effettuata in zone lontane da strade percorse da automobili e magari anche poco frequentate dai proprietari di cani, le occasioni di godere dei doni della natura, per una ragazza di città come me , sono davvero sporadiche. Quando capitano, non me lascio scappare. E così, da una delle nostre quotidiane passeggiate nel parco vicino a casa, sono ritornata con due belle manciate di falsa ortica o lamio purpureo, che ho subito usato per condire un ottimo piatto di pasta. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Linguine con crema di falsa ortica,</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>pistacchi e chevre</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-A1hiz_u7Ors/Uy3rdeNunxI/AAAAAAAADXw/M5E4Vu08pHo/s1600/linguine+con+pesto+di+falsa+ortica+014+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-A1hiz_u7Ors/Uy3rdeNunxI/AAAAAAAADXw/M5E4Vu08pHo/s1600/linguine+con+pesto+di+falsa+ortica+014+ritocco.JPG" height="504" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>60 g di falsa ortica, apici e fiori</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di erba cipollina tritata</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>40 g di pistacchi sgusciati</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>100 ml di olio extra vergine di oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>120 g di formaggio di capra fresco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>qualche foglia e fiorellino di falsa ortica per decorare i piatti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Frullare le erbe e i pistacchi fino a renderli in una sorta di purea non troppo fine. Con le lame in funzione aggiungere l'olio a filo e fatelo assorbire del tutto.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Trasferire il composto in una ciotola e unire anche il formaggio di capra, mescolando bene con una forchetta per amalgamarlo al resto degli ingredienti. Aggiustare di sale e pepe e per servire, allungare con due o tre cucchiai di acqua di cottura della pasta.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Decorare i piatti con le foglie e i fiorellini tenuti da parte.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-11212885814988432072014-03-23T10:00:00.000+01:002014-11-08T22:22:42.869+01:00Sua Ariosita' il Soufflé di anatra confit con salsa Thiviers e fichi sciroppati per l'MTC di Fabiana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-WmdUMBbsD5g/UyY0FOXGNvI/AAAAAAAADVI/SxaemPJkZT8/s1600/souffle+d'anatra+011+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-WmdUMBbsD5g/UyY0FOXGNvI/AAAAAAAADVI/SxaemPJkZT8/s1600/souffle+d'anatra+011+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questo e' il primo che abbia fatto. Non dico solo per l<span id="goog_338724509"></span>'<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-di.html">MT Challenge </a><span id="goog_338724510"></span>di questo mese. Proprio il primo in assoluto. Il primo soufflé della mia vita. Lo pubblico come ultimo dei tre fatti per la sfida, perché è quello che mi ha dato più soddisfazione, è quello nel quale ho messo maggior cura ed attenzione, quello che mi ha fatto tremare le mani per l'ansia di far bene, per l'incertezza del risultato, per la curiosità del gusto sconosciuto....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ve lo dico subito: ci sono tre giorni di lavoro qui dentro. Non tanto perché strettamente richiesti dalla ricetta. Voglio dire, un <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/01/confit-di-cosce-danatra.html">confit d'anatra</a> dura fino a due mesi in frigorifero, volendo lo si potrebbe avere sempre pronto all'occorrenza. Ma io non ce l'avevo, l'ho dovuto fare apposta. Cosi' ne ho approfittato per fare anche il brodo d'anatra e di conseguenza le rillettes. Ho fatto anche il fondo bruno di anatra. Siccome mi serviva il grasso per cuocere il confit, ne ho ricavato anche i grattons o fritons che dir si voglia, i ciccioli di pelle croccanti che restano una volta che tutto il grasso s'è sciolto per bene. Gia' questo ha richiesto due giorni di lavoro. Poi tra salsa e soufflé, complice l'ansia da prestazione, è partita un'altra mezza giornata....Ne e' valsa la pena. Volevo una prima volta che potessi ricordare con tenerezza e l'ho avuta. Con l'impaccio di ogni prima volta che si rispetti. Con i piccoli errori dovuti all'emozione. Come l'essermi dimenticata di aggiungere il burro alla crema di panna e maizena, ad esempio. Fortuna che me lo sono ricordato prima di aggiungere gli albumi montati: l'ho sciolto a bagno maria e l'ho unito per ultimo, dopo tutti gli altri ingredienti. Quei 18 minuti passati in ginocchio davanti al forno, li ricorderò fin che avrò vita! L'ansia che via via lascia il posto allo stupore prima e alla gioia poi. Quel senso di sereno appagamento che sempre deriva dalla consapevolezza di aver portato a termine un lavoro ben fatto! Il mio primo soufflé, anzi, i miei primi soufflés sono lì, illuminati dalla luce calda del forno, alti, gonfi e belli! Solo il tempo di godere di questa vista spettacolare, di assaporare il gusto del successo e subito l'ansia ti attanaglia ancora. Ti aspetta la prova più difficile: sfornarli e riuscire a immortalarli in uno scatto prima che si affloscino perdendo quell'aspetto spavaldo, tronfio e orgoglioso, quella boria da prima donna della gastronomia, quella vanità sfrontata che trae ragion d'essere da un'oggettiva e universalmente riconosciuta bellezza... Il soufflé: suprema metafora della caducità delle cose terrene... Non ce l'ho fatta, ovviamente. Appena fuori dal forno, nemmeno il tempo di appoggiarlo sul tavolo e gia' parte del suo turgore era persa per sempre.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Kv6NEYm9b3k/UyY0FUb6vzI/AAAAAAAADVM/MxfNjENsfqg/s1600/souffle+d'anatra+005+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Kv6NEYm9b3k/UyY0FUb6vzI/AAAAAAAADVM/MxfNjENsfqg/s1600/souffle+d'anatra+005+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-e-KCwceeriM/UyY0HGbsuwI/AAAAAAAADVY/zM3hYqtujbU/s1600/souffle+d'anatra+018+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-e-KCwceeriM/UyY0HGbsuwI/AAAAAAAADVY/zM3hYqtujbU/s1600/souffle+d'anatra+018+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"> Eppure, non senza stupore, mi sono accorta di non provare tristezza, come quando ci si trova davanti ad un'inevitabile e giusta fine, una naturale conclusione di un ciclo, una trasformazione, un passaggio, un cambiamento. Senza drammi, senza tragedie... In fin dei conti quel che si perde, e' solo un pò d'aria. La sostanza resta. Resta il sapore. Resta il profumo. Resta la cremosa sofficità. Resta l'estasi di quel primo, irripetibile boccone....</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b><i>Soufflé di anatra confit</i></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b><i>con salsa Thiviers</i></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><b><i> </i></b></span><b style="text-align: justify;"><i>e</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b style="text-align: justify;"><i>fichi sciroppati</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b style="text-align: justify;"><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Z6HyTv6nq7A/UyY0MVTws7I/AAAAAAAADVk/2KPe5frKPDY/s1600/souffle+d%2527anatra+023+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Z6HyTv6nq7A/UyY0MVTws7I/AAAAAAAADVk/2KPe5frKPDY/s1600/souffle+d%2527anatra+023+ritocco.JPG" height="388" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti per 6 ramequin</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 ml di panna fresca liquida</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di maizena</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di burro + altro per ungere gli stampi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di cantal grattugiato, o Asiago</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100g di <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/01/confit-di-cosce-danatra.html">anatra confit</a></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>6 uova </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 cucchiai di Cantal grattugiato per gli stampi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Per il procedimento vi rimando direttamente al <a href="http://fabianadelnero.blogspot.nl/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-eil.html">post di Fabiana.</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Ovviamente io all'impasto del soufflé, al posto del gorgonzola, ho aggiunto il Cantal grattugiato e la carne d'anatra confit, che prima ho sfilacciato con i rebbi di una forchetta. Il Cantal grattugiato l'ho usato anche per spolverizzare gli stampi dopo averli imburrati.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per la salsa ho studiato. Mi sono lasciata ispirare dalle grandi salse francesi e soprattutto da due delle mie preferite: la sauce Perigueux e la sauce perigourdine. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Perigueux e' la capitale, la prefecture in francese, del dipartimento della Dordogna. Con il termine Dordogna, si identifica, amministrativamente parlando, un'area geografica denominata Perigord, che a sua volta si suddivide in quatto sotto aree, diciamo cosi', che vanno sotto i nimi di Perigord Vert, Perigord Blanc, Perigord Rouge e Perigord Noir, ognuna contraddistinta da peculiari caratteristiche morfologiche, architettoniche, economiche e persino culturali, quindi pure gastronomiche, anche molto diverse tra loro. Perigueux si trova nel Perigord Blanc, Bianco, cosi' chiamato per la candida pietra calcarea che si estrae dai fianchi delle sue colline. Di fatto Perigueux appare come una città tutta bianca, non fosse altro che per l'imponente cattedrale che la sovrasta. E' una delle mie mete preferite e non rinuncio mai ad un'occasione per passeggiare per le sue vie lastricate che o si snodano strette in mezzo a signorili palazzi cinquecenteschi, che qua e là regalano scorci su ombreggiati e silenziosi cortili, o si allargano in deliziose piazzette quasi interamente occupate dai dehors di bar e ristoranti, dove e' sempre bello sedere per mangiare un gelato o bere una bibita fresca nei caldi pomeriggi estivi. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La sauce Perigueux e la sauce perigourdine, appartengono alla grande famiglia delle cosiddette salse brune, realizzate cioe' a partire da un fondo bruno di carne: un brodo ristretto, cotto lentamente per molte ore, fatto con ossa di manzo o vitello, ma anche di pollo o altri volatili, che vengono dapprima fatte rosolare in forno e poi bollite a lungo, in modo da estrarne tutti i succhi contenuti nel midollo e nelle cartilagini. Questi fondi servono come base per realizzare svariate salse. Vi si possono aggiungere vini sia rossi che bianchi, anche liquorosi, vengono addensate con farina o amido, aromatizzate con verdure o erbe, aggiunte a un roux di burro e farina....La letteratura legata a questo argomento penso sia praticamente infinita, impossibile ridurlo a poche righe in un post scritto, per giunta, da un'impacciata dilettante. Molto meglio, se volete accostarvi all'argomento insieme ad una guida molto piu' esperta e competente, che vi leggiate il bel post di <a href="http://www.saporidielisa.it/">Elisa</a> che trovate <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/02/tips-le-salse-calde-e-i-fondi.html">QUI</a> e anche i consigli di <a href="http://laapplepiedimarypie.blogspot.nl/">Maria Pia</a> che invece trovate <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/03/tips-le-salse-brune-di-base-salsa.html">QUI</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Comunque ho tratto ispirazioni da questo interessante quanto vasto capitolo della gastronomia francese, per realizzare una salsa che potesse fare da degno accompagnamento al primo soufflé della mia vita. Per restare almeno geograficamente vicina ai due grandi classici, ho deciso di chiamarla come il villaggio del Perigord Vert dove ho trovato la casa dei miei sogni: Thiviers. L'ho realizzata partendo dal fondo bruno di anatra per il quale ho seguito le chiare indicazioni che trovate <a href="http://lesotlylaisse.over-blog.com/article-realiser-un-fond-brun-clair-de-canard-en-images-99297540.html">QUI</a>.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Salsa Thiviers</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-KrghUThbUA8/UyYz2jH9L1I/AAAAAAAADVE/8_Flap4Ovr8/s1600/souffle+d%2527anatra+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-KrghUThbUA8/UyYz2jH9L1I/AAAAAAAADVE/8_Flap4Ovr8/s1600/souffle+d%2527anatra+003+ritocco.JPG" height="398" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 scalogni</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiai di grasso d'anatra o d'oca</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 ml di vino rosso corposo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>15 g di farina</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>200 ml di fondo bruno d'anatra</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 rametto di timo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Affettare gli scalogni molto finemente. Scaldare 1 cucchiaio di grasso in un padellino antiaderente, versarci gli scalogni, coprire e lasciar stufare, coperto e a fiamma molto dolce, per circa 10 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Unire quindi anche il vino e il rametto di timo e far ridurre a fuoco moderato fino ad una consistenza sciropposa, circa 5 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Nel frattempo, in una piccola casseruola a fondo spesso, far scaldare il rimanente grasso d'anatra, unire la farina e far cuocere a fuoco dolce, mescolando sempre, fino a che avra' assunto un bel colore nocciola chiaro. Allontanare dal fuoco e aggiungere il fondo bruno, meglio se caldo, mescolando energicamente con una frusta per evitare che si formino dei grumi. Riportare al fuoco e lasciar addensare la salsa, sempre a fuoco molto dolce e mescolando spesso. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Unire le due salse, avendo cura di eliminare il rametto di timo, mescolare accuratamente per amalgamarle perfettamente e lasciar sobbollire sempre dolcemente per un paio di minuti. Tenere in caldo fino al momento di servire.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Vi consiglio di disporre prima nei piatti la salsa ed i fichi sciroppati divisi in due o in quattro se sono grossi, in modo che siano gia' pronti al momento di andare in tavola. In alternativa potete servire i soufflé ancora nelle loro cocottine con la salsa in un contenitore a parte.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di Marzo 2014</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><a href="http://www.mtchallenge.it/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-di.html">IL SOUFFLE'</a></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VWQuGVm8uu4/Uy34Uza7_9I/AAAAAAAADYI/8lo1vFkOTG8/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-VWQuGVm8uu4/Uy34Uza7_9I/AAAAAAAADYI/8lo1vFkOTG8/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
<div>
<br /></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-10552181718823361752014-03-21T10:47:00.000+01:002014-11-08T22:24:32.944+01:00Soufflé di trota affumicata e formaggio casalingo, con bisque di gamberi al siero di latte, gelatina di mango e granita di barbabietola al rafano<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Qrqbx1wLriM/UytX14wQCoI/AAAAAAAADXQ/xumJuQElWYE/s1600/souffle+di+trota+affumicata+018+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Qrqbx1wLriM/UytX14wQCoI/AAAAAAAADXQ/xumJuQElWYE/s1600/souffle+di+trota+affumicata+018+ritocco.JPG" height="228" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Rido. Son qui che tento di mettere in fila due frasi di senso compiuto e intanto rido. Rido per il lunghissimo titolo di questo post e perche' mi immagino l'espressione di sconforto della Gennaro quando le tocchera' leggerlo: "Belin!....la Cornali e i suoi titoli....quando non sono in ostrogoto son lunghi una Quaresima.....Ancora un po' e ci scrive anche dove ha comprato il sale fino e come si chiamava la cassiera che le ha fatto il conto....Non ce la posso fare...." Dai Genny, guarda il lato positivo: almeno e' in italiano questa volta! E gli ingredienti li conosci tutti! E ho evitato di scrivere che nel soufflé ho messo anche l'aneto e la scorza di limone e che nella bisque c'e' il Piment d'Espelette....Apprezza lo sforzo, su! .... </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Passata l'ilarita' suscitata dal titolo chilometrico, arrivano le foto. E qui mi rivolgo all'altra giudice: " Dani, quand'e' che metti il premio per la foto piu' brutta? Comunque vorrei farti notare che qui oltre che con il soufflé che sgonfia, ero alle prese anche con la granita che squaglia....no cosi', giusto per dire. E poi il giallo e il rosso non son proprio i miei colori, guarda...." Senza offesa per i romanisti, che la loro squadra mi e' anche simpatica....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ecco, esauriti i convenevoli veniamo al sodo. Seconda proposta per <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-di.html">l'MTC n*37</a> che vede come oggetto della sfida il Soufflé proposto da Fabiana del blog Tagli e Intagli, che con il suo inimitabile<a href="http://fabianadelnero.blogspot.it/2014/02/tattoo-strudel.html"> strucolo tatuato</a> ha meritatamente vinto la gara precedente.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questa volta pesce, dentro e fuori. Siccome volevo anche del formaggio, che mi da l'idea di fare da impalcatura di sostegno alla delicata struttura del soufflé, ho pensato di usare il mio<a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2014/03/formaggi-casalinghi-con-il-buttermilk.html?utm_source=BP_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent"> "tomino" fatto in casa, </a>sapido, ma dal gusto non troppo pronunciato, in modo che non si mettesse a litigare con quello del pesce. Per la salsa ho pensato subito alla bisque di gamberi, perche' con la sua dolcezza avrebbe accompagnato degnamente la nota pungente dell'affumicato, ma visto che avevo un bel po' di siero avanzato dalla produzione casearia casalinga, ho usato quello al posto dell'acqua e non ne sono pentita. Qui al Nord, la trota affumicata va sempre o quasi a braccetto con la barbabietola e non volevo che mancasse all'appello. Il mango mi fa sempre pensare a Fabiana e al suo <a href="http://fabianadelnero.blogspot.nl/2013/06/tamburo-di-mango.html">"Tamburo" </a>con tanto di affumicatura a freddo con gli aghi di pino.....E il rafano? Uffa, ce l'avevo in casa! E' stato un impulso del momento, pero' devo dire che in questo gioco di contrasti ci stava bene. La vera sfida e' stato comporre il piatto, con il caldo caldo del soufflé e il freddo freddo della granita. In questo caso, eccezione che conferma la regola, tra i due litiganti il terzo ci ha rimesso: ho rinunciato al gonfio gonfio e ho optato per dei mini soufflé quasi one bite da servire sformati accompagnati dalla bisque fredda, dal mango sottoforma di gelatina e da una granita di barbabietola a contrasto di sapore, temperatura e consistenza. Dalle foto uno non lo direbbe mai, ma erano anche graziosi! Aggiungo solo una cosa a questa lunga spiegazione di " Come la Cornali partorisce certe idee strampalate": mi sento davvero fortunata ad avere il perfetto compagno di funamboliche performances culinarie. Mai una volta che mi senta dire "Questa volta hai davvero esagerato!" Le sue papille sono avventurose quanto le mie....e pensare che quando l'ho incontrato non sopportava nemmeno l'odore del pesce, non mangiava formaggio, pasteggiava a birra o coca-cola.....Questi trent'anni insieme non sono trascorsi invano a quanto pare....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Soufflé di trota affumicata</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con bisque di gamberi</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>gelatina di mango</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e granita di brababietola</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-wBjlW9Ya1sM/UytXIgQS0oI/AAAAAAAADXI/e9Nw2M_oGZ8/s1600/souffle+di+trota+affumicata+005+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-wBjlW9Ya1sM/UytXIgQS0oI/AAAAAAAADXI/e9Nw2M_oGZ8/s1600/souffle+di+trota+affumicata+005+ritocco.JPG" height="382" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per 3 persone:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u><b>per il soufflé:</b></u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>100 ml di panna fresca liquida</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>10 g di maizena</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>10 g di burro, piu' altro per imburrare gli stampi</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>60 g di <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2014/03/formaggi-casalinghi-con-il-buttermilk.html?utm_source=BP_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent">formaggio casalingo</a></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>70 g di filetto di trota affumicata</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di parmigiano grattugiato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di aneto tritato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u><b>per la bisque</b></u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 piccola carota</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 piccola cipolla</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 costa di sedano</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>4 gambi di prezzemolo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>8 gamberi interi</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 bicchiere di vino bianco secco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 cucchiaino di concentrato di pomodoro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 l di <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2014/03/formaggi-casalinghi-con-il-buttermilk.html?utm_source=BP_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent">siero di latte</a></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di panna acida</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Piment d'Espelette</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u><b>per la gelatina</b></u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 mango maturo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 foglio di gelatina</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u><b>per la granita</b></u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 barbabietola cruda</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>3 cm di radice di rafano</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di salsa di rafano</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>15 g di zucchero</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-Q6kuylxX1Wk/UytXCxzHlvI/AAAAAAAADW8/crpi8Yl1qLE/s1600/souffle+di+trota+affumicata+014+da+finire.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-Q6kuylxX1Wk/UytXCxzHlvI/AAAAAAAADW8/crpi8Yl1qLE/s1600/souffle+di+trota+affumicata+014+da+finire.JPG" height="385" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sia la bisque che la gelatina e la granita, possono essere preparate con un giorno o due di anticipo e conservate in frigorifero le prime due e in freezer l'ultima, sempre in contenitori chiusi che le riparino dall'aria, ovviamente. La bisque l'ho preparata seguendo le indicazioni date dalla bravissima <a href="http://www.saporidielisa.it/">Elisa</a> nel suo post sui brodi di pesce che trovate <a href="http://www.mtchallenge.it/2013/03/tips-tricks-tutto-fa-brodo-parte-ii.html">QUI</a>. Unica variante, ho usato anche la polpa dei gamberi ed ho aggiunto il concentrato di pomodoro prima di versare il siero freddo. Al termine ho frullato tutto a lungo con il frullatore ad immersione, ho passato da un colino a maglie fitte ed ho poi fatto addensare sul fuoco, mescolando sempre. Alla fine ho aggiunto due cucchiai di panna acida e un generoso pizzico di piment d'Espelette. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>Gelatina di mango</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Affettate il mango ed eliminate la buccia. Tagliatelo a dadini e mettetelo in una casseruola coperto da un velo d'acqua. Coprite e portate ad ebollizione, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per circa 15 minuti o finche' il mango sia abbastanza tenero da poterlo schiacciare con una forchetta. Nel frattempo mettete a bagno in acqua fredda il foglio di gelatina. Frullate il mango cotto fino ad ottenere una crema abbastanza fluida, pesatene 100 g rimettetelo sul fuoco e appena ricomincia a bollire toglietelo dalla fiamma e uniteci il foglio di gelatina ben strizzato. Lasciate intiepidire e poi versate in un contenitore dove possa stare in uno spessore di poco piu' di 1 cm. Tenete il frigorifero fino al momento di servire e poi ricavatene le forme che preferite con dei tagliabiscotti riscaldati in acqua calda, ma perfettamente asciutti, oppure tagliatela a coltello.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>Granita di barbabietola al rafano</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Pelate la barbabietola e il rafano e tagliateli a fettine sottili. Metteteli in una casseruola coperti da un dito d'acqua fredda. Portate ad ebollizione e fate cuocere , a fiamma bassa e pentola coperta, per almeno 20 minuti o finche' saranno entrambi teneri. Scolateli con un colino a maglie fitte raccogliendo il liquido di cottura in una ciotola. Pesatene 150 g e poi unite al liquido il cucchiaino di salsa di rafano e pochissimo sale, coprite e lasciate intiepire per una decina di minuti. In un pentolino a fondo spesso, sciogliete lo zucchero con due cucchiai di acqua e portate ad ebollizione a fiamma bassissima. Lasciate sobboliire per un minuto e poi versate lo sciroppo nel liquido della barbabietola. Fate raffreddare completamente, versate in un contenitore di plastica adatto agli alimenti e mettete in frezzer. Dopo circa mezz'ora tiratelo fuori e con una forchetta staccate i cristalli che si saranno formati sui bordi e mescolateli con il resto che sara' ancora morbido. Ripetete quest'operazione un paio di volte. Al momento di servire, togliete la granita dal freezer e lasciatela un paio di minuti a temperatura ambienta, prima di mescolarla ancora una volta con i rebbi della forchetta.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>Soufflé di trota affumicata</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>copio e incollo il procedimento spiegato da Fabiana</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>aggiungendo le mie varianti</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b style="background-color: #da9aba; color: #343434; font-family: Arvo; font-size: 14px; line-height: 19.600000381469727px; text-align: start;"><span style="color: #990000;"></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: #da9aba; color: #343434; font-family: Arvo; font-size: 14px; line-height: 19.600000381469727px; text-align: start;"><span style="color: #343434;">-</span><span style="background-color: white; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><i><span style="color: #343434; text-align: start;">Innanzi tutto scaldare il forno a 200°</span></i></span></span></b></div>
<br />
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i>-Con una pennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi....questo è assolutamente fondamentale!</i></span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px;">
<div style="text-align: center;">
<i style="background-color: white; font-family: inherit;">-Con lo stesso criterio spargere il formaggio grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.</i></div>
<span style="background-color: white;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><i style="font-family: inherit;">-Riporre in frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare questo passaggio!!</i></span></div>
<span style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"></span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i style="font-family: inherit;">-Ripassare ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente</i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">
</span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i>-Mescolare la maizena con poca panna fresca fuori fuoco.</i></span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i>-Portare ad ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena mescolando sempre.</i></span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i>-Abbassare la fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.</i></span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i>-Allontanare dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.</i></span></span></div>
<div style="color: #343434; line-height: 19.600000381469727px;">
<div style="text-align: center;">
<i style="background-color: white; font-family: inherit;">-Rompere le uova tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.</i></div>
<div style="background-color: white; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Unire i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.</i></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="background-color: white; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i style="font-family: inherit;">Tritare il formaggio casalingo, unire alla massa e mescolare.</i></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">Sminuzzare il filetto di trota affumicata e mescolarlo con la scorza di limone e l'aneto, prima di unirlo al resto.</span></div>
<span style="font-family: inherit;">
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-L'ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato:((</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Ci si può aiutare unendo qualche goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici in certe situazioni:))))</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Sconsiglio invece la famosa presa di sale, in realtà a meno che non si monti a mano( faticando come bestie) non ha una reale utilità, anzi, il cloruro di sodio ha proprietà igroscopiche, quindi alla lunga sottrae acqua e destabilizza la struttura.</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant;))))</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-La massa deve risultare ben omogenea.</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Versare negli stampi ( o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Io ho usato 6 stampi da muffin versando tre cucchiai di composto in ciascuno. Ne e' avanzato un po' che ho cotto separatamente in un ramequin.</i></div>
<div style="background-color: white; font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Lisciare delicatamente la superficie con la spatola.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;"></i><br />
<div style="display: inline !important;">
<i style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">-Infornare immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccoli oppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.</span></span></span></i></div>
<i style="font-family: inherit;">
</i></div>
<span style="background-color: white;"></span><br />
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i></span><br />
<div style="display: inline !important;">
<span style="background-color: white;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">-In ogni caso sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.</span></span></i></span></div>
<span style="background-color: white;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></span></div>
<span style="background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"></span></span>
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i><br /></span></span>
<div style="display: inline !important;">
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">L'esterno deve essere compatto, l'interno morbidissimo, umido e soffice come una nuvola.</span></span></i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">
<span style="font-style: italic; text-align: start;"><div style="text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">-Per accentuare la colorazione si può cospargere la superficie con un cucchiaino di formaggio grattugiato prima di infornare.</span></span></i></div>
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></div>
</span><span style="font-style: italic; text-align: start;"><div style="text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">- A voi la scelta se mantenere il soufflé nel suo contenitore od estrarlo, questo non creerà difficoltà alcuna.</span></span></i></div>
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></div>
</span><span style="text-align: start;"><div style="font-style: italic; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">-Potete anche tenerlo un paio di minuti a forno spento, lo sbalzo termico sarà inferiore ed è possibile che con una "gran botta di culo" facciate in tempo a sorprendere i vostri ospiti ed a sorprendere voi stessi della magia del soffiaggio....tempo di accorgersene e sarà già passata;))</span></span></i></div>
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></div>
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></i><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;"><br /></span></span></i></div>
<i style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></span><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">E finalmente siamo alla fine di questo lunghissimo, anche per i miei standard, post con il quale partecipo all'MT Challenge di questo mese:</span></span></span></div>
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></span><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;">IL SOUFFLE'</span></span></span></div>
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-VKfmXfFlpKc/UywF-jKatxI/AAAAAAAADXg/mmoosr2Nrhk/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-VKfmXfFlpKc/UywF-jKatxI/AAAAAAAADXg/mmoosr2Nrhk/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"></span><br />
<div style="display: inline !important; text-align: center;">
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: start;"><br /></span></span></span></div>
<span style="background-color: transparent; font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="font-style: italic; text-align: center;">
<a href="http://fabianadelnero.blogspot.it/">di Fabiana Del Nero</a></div>
</span></span></span></div>
</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Grazie ancora Fabiana! Mi sa che la mia prossima cena la apro cosi'!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com30tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-80505367774621050062014-03-19T19:08:00.005+01:002014-11-08T22:50:41.393+01:00Formaggi casalinghi con il buttermilk<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GMIaDEPNTaU/UygkCprYPuI/AAAAAAAADV4/9oidKi6TL6U/s1600/bocconcini+di+formaggio+sott'olio+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-GMIaDEPNTaU/UygkCprYPuI/AAAAAAAADV4/9oidKi6TL6U/s1600/bocconcini+di+formaggio+sott'olio+2.JPG" height="400" width="352" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nonostante viva nel paese delle piu' famose e diffuse vacche da latte del pianeta, nonostante la simpatica muccona bianca e nera sia uno dei simboli dei Paesi Bassi, trovare un litro di latte crudo qui, e' impresa impossibile. Anche il latte marcato come "verse", fresco, ha scadenza di quindici giorni minimo....il che mi fa pensare che qualche manipolazione l'abbia subita. Invece a me piace da matti il latte crudo e intero.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Potete mettervi in fila e non smetterla di dirmi che fa male, che va bene solo per i vitelli, che e' responsabile di tutti i mali dell'umanita' intera. Io vi ascoltero' in silenzio, senza ribattere, con un sorriso cordiale stampato sul viso....incorniciato da due bei baffi bianchi lasciati dal velo di panna del mio bicchierone di latte freddo di frigorifero! Ah si', nessuna colite, nessuna intolleranza al lattosio, nessuna acidita' di stomaco potra' mai tenermi lontana da latte e latticini. Amen! Vivro' una settimana in meno, ma ne sara' valsa la pena!</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi potete immaginare la mia gioia quando ho scoperto che in tutti i supermercati e negozi di alimentari di Thiviers, si trova sempre il latte crudo, consegnato quotidianamente dalla locale fattoria lattiera La ferme des Ages, dove si allevano le belle Montbeliard che vediamo pascolare anche dalle finestre della casina francese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nella mia ultima scorribanda gastronomica ne ho fatto incetta, lasciando il vuoto dove prima stavano in bella mostra ben 6 bottiglie. Ma si sa, il latte crudo ha vita breve e una volta arrivata a casa ho dovuto decidere come impiegare il mio deperibilissimo acquisto compulsivo. Un litro ce lo siamo lappato tout court, ovviamente, un litro e' diventato morbido, denso, vellutato e dolcissimo<a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/03/yogurt-homemade-senza-yogurtiera.html"> yogurt</a>, un litro e' andato per la <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/09/latte-cagliato-e-cosa-tenere-presente.html">giuncata al limone</a> e i rimanenti 3 son diventati formaggi. Compro spesso il cultured buttermilk, una sorta di yogurt molto liquido ottenuto addizionando il latte vaccino con fermenti lattici come il Lactococcus lacti o Lactobacillus bulgaricus. Qui lo utilizzano come bevanda o al posto di latte e yogurt come accompagnamento ai cereali della prima colazione. Io lo uso prevalentemente in ricette americane di pancakes, torte, muffins o bisquit. Ma se ne usano sempre dosi minime e qui la confezione piu' diffusa e' da 1 litro. Cosi' mi sono ritrovata a fare ricerche in rete per trovare consigli su come utilizzare i surplus di buttermilk che rischiano di andare a male nel frigorifero. Ricordavo, tra le tante proposte, che si poteva utilizzare per farne anche una sorta di formaggio casalingo e avevo giusto un cartone di buttermilk gia' aperto. Quindi formaggio e' stato! Solo che questi latticini si mantengono solo per pochissimi giorni, non si prestano certo ad esser stagionati, cosi' per allungarne un po' la vita, ho pensato di conservarli qualche giorno in piu' mettendoli sott'olio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Formaggi casalinghi </i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>sott'olio</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-UhjAedLw2Mo/UygkACMkexI/AAAAAAAADVw/tYsAAMnyPpo/s1600/bocconcini+di+formaggio+sott'olio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-UhjAedLw2Mo/UygkACMkexI/AAAAAAAADVw/tYsAAMnyPpo/s1600/bocconcini+di+formaggio+sott'olio.JPG" height="400" width="298" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 l di latte intero crudo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>700 ml di cultured buttermilk</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>20 g di sale fino</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Versare il latte e i buttermilk in una casseruola larga e dal fondo spesso. Aggiungere anche il sale e portare ad ebollizione a calore moderato e a pentola scoperta. Lasciar sobbollire fino a quando la cagliata comincera' a separarsi dal siero, circa 8/10 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Togliere dal fuoco e lasciare riposare la cagliata per 3 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Posizionare un colino sopra ad un contenitore che possa raccogliere tutto il siero e rivestire il colino con un etamina messa doppia o un canovaccio sottile e a trama non troppo fitta, inumiditi e ben strizzati.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Versare la cagliata nel colino in modo da separarla dal siero. Lasciar sgocciolare per quanlche minuto, dopodiché raccogliere i quattro angoli del canovaccio e sollevare il fagotto, premendo delicatamente per far uscire quanto piu' siero possibile, ma senza asciugare troppo il formaggio.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>a questo punto potete scegliere se servire il formaggio ancora caldo, magari condito com olio extra vergine ed erbe aromatiche a piacere, oppure se consumarlo freddo, conservandolo in frigorifero per un massimo di due giorni.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Io, come vi dicevo, ho voluto provare a conservarlo un po' piu' a lungo mettendolo sott'olio ed ho fatto un paio di esperimenti: nel primo caso ho lavorato brevemente il formaggio appena ottenuto e ne ho ricavato delle palline delle dimensioni di una noce, che ho poi lasciato asciugare all'aria per 24 ore. Le ho poi messe in un vasetto di vetro, ovviamente pulitissimo e perfettamente sciutto, che le conteneva di misura. Ho ditribuito negli spazi rimasti vuoti due piccole foglie di alloro, qualche grano di pepe rosa leggermente schiacciato, tre bacche di ginepro e due spicchi d'aglio e ho riempito di olio extravergine di oliva fino a ricoprire completamente le palline di formaggio; nel secondo caso ho invece riempito con il formaggio fresco tre coppapasta di 7 cm di diametro, premendo bene perche' si compattasse. Ho messo poi i miei formaggi su una stuoietta pulitissima e li ho lasciati asciugare 48 ore, rigirandoli due volte al giorno. Ho preparato una salamoia con 3 l di acqua fredda e 180g di sale, mescolando a lungo fino a dissolverlo completamente. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-yLMH5epJXTA/UygkEP-eohI/AAAAAAAADWA/GqJLFYii2r4/s1600/tomini+sott'olio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-yLMH5epJXTA/UygkEP-eohI/AAAAAAAADWA/GqJLFYii2r4/s1600/tomini+sott'olio.JPG" height="240" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ho versato la salamoia in un contenitore abbastanza profondo da permettere ai miei formaggini di galleggiare e li ho lasciati a mollo per 2 ore, rigirandoli dopo un'ora. Li ho lasciati asciugare per 24 ore sempre sulla stuoietta, anche in questo caso rigirandoli dopo 12 ore. Ho messo sul fondo di una vasetto di vetro una foglia di limone leggermente stropicciate tra le mani, ho deposto sulla foglia uno dei formaggi ed ho proseguito allo stesso modo con gli altri due, frapponendo tra loro altre due foglie di limone di limone. Ho aggiunto dei ramentti di timo e 4 fettine sottili di zenzero. Ho ricoperto di olio EVO, messo il coperchio e riposto entrmbi i vasi in frigorifero. Anche in questo caso non si conservano per piu' di 10 giorni, perche' una volta infuso l'olio questo e' il tempo massimo entro il quale lo si puo' consumare, dato che i liquidi contenuti nelle erbe aromatiche possono guastarlo. Abbiamo consumato le palline dopo una settimana, trovandole cremose, leggermente acide e con una nota lievemente amarognola lasciata dall'extra vergine. Gli altri formaggi, invece, li abbiamo consumati dopo 10 giorni ed avevano una crosta leggera e abbastanza secca e una pasta molto compatta, una sapidita' piu' spiccata dovuta alla salamoia e un piacevolissimo aroma di timo. Gli olio ovviamente non li ho buttati, ma filtrati e rimessi in frigorifero, li ho poi utilizzati per cucinare nei giorni immediatamente successivi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-cSWLf4pDkgg/Uygl7ApQZhI/AAAAAAAADWM/d2FJE7B5U1o/s1600/tomini+sott'olio.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-cSWLf4pDkgg/Uygl7ApQZhI/AAAAAAAADWM/d2FJE7B5U1o/s1600/tomini+sott'olio.JPG" height="400" width="300" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Anche il siero di latte l'ho conservato: una parte l'ho versata nelle vaschette del ghiaccio per averla pronta per usi futuri. Il resto l'ho usato per un paio di zuppe di verudra e per una bisque di crostacei, ma l'ho anche bevuto, freddo di frigorifero: e' molto dissetante e puo' avere un blando effetto lassativo. Lo si puo' utilizzare anche per fare frullati, smoothies di frutta o anche per cuocere il porridge, al posto del latte.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-53667262598974387992014-03-17T00:12:00.000+01:002014-11-08T23:02:02.151+01:00Soufflé di Selles sur Cher con crema di topinambur e scorzonera alla malva ed emulsione di prugne mirabella per l'MTC di Fabiana<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-iAljvYGrKv0/UySYMTTiY1I/AAAAAAAADTE/xbU02XoHrbk/s1600/souffle'+di+chevre+030+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-iAljvYGrKv0/UySYMTTiY1I/AAAAAAAADTE/xbU02XoHrbk/s1600/souffle'+di+chevre+030+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Posso dirlo che sono felicissima che Fabiana abbia vinto l'MT Challenge del mese scorso? Ma posso dirlo? </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Di questo scrigno di tesori che e' la blogsfera, Fabiana e' una delle gemme piu' preziose, per me. Come persona, come cuoca e come amica. Ora basta, altrimenti mi si accusa di volermi ingraziare il terzo giudice. E che giudice ragazzi!...no no, basta complimenti....tanto è sufficiente andare a dare un'occhiata al suo blog per rendersi conto di quello che vorrei e potrei dire sul suo modo di stare ai fornelli e sul livello della sua cucina.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"></span></div>
<a name='more'></a><span style="color: #666666;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Quando e' uscita la ricetta della sfida di questo mese, mi trovavo in Francia, nella mia amata vecchia casina di campagna in quel di Thiviers. Appena arrivati siamo andati a salutare il contadino che da quasi 60 anni si prende cura del nostro piccolo appezzamento di terra, insieme a quelli di quasi tutti i nostri vicini. Siamo tornati a casa con 5 susini Mirabella e uno di regina Claudia, che abbiamo subito trapiantato nel nostro piccolo frutteto, e inoltre ben tre chili di topinambur, una quindicina di uova freschissime, una bottiglia di pineau e un vasone di mirabella sciroppate. Una volta a casa, mentre rimiravo estasiata il mio prezioso bottino, ho deciso che una o piu' di quelle cose sarebbe entrata a far parte della lista degli ingredienti del <a href="http://fabianadelnero.blogspot.it/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-eil.html">Souffle'</a> per l'MTC n°37. E perche' non tutte?</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-dsnoG_-ClZc/UySpGMlqHuI/AAAAAAAADTg/q7QybFiC3tY/s1600/uova+e+topinambur+008.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-dsnoG_-ClZc/UySpGMlqHuI/AAAAAAAADTg/q7QybFiC3tY/s1600/uova+e+topinambur+008.JPG" height="300" width="400" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Mai fatto un soufflé in vita mia. Non ricordo nemmeno di averne mai mangiati, ma mi potrei sbagliare. Del resto dei 20 MT Challenge ai quali ho partecipato fino ad ora, solo le crepes, le scaloppine, la tiella e lo spezzatino mi erano famigliari, tutti gli altri sono stati delle prime volte. Tutte emozionanti. A me piace mettermi alla prova, mi piace provare cose nuove e sono stata felicissima della proposta fatta da Fabiana, assolutamente entusiasta ed estasiata. Pero' siamo sinceri, il soufflé è universalmente noto come uno degli spauracchi della cucina! Come difficolta' aggiuntiva, ammesso che se ne sentisse il bisogno, e' stato calato anche il carico da 90 della salsa....e vorrei che si notasse bene che mi son tenuta sull'indefinito per quanto riguarda il soggetto della precedente frase....chi ha orecchie per intendere....Mica una salsetta sciue' sciue', ma una salsa adulta, seria, strutturata e con un brodo come base.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;">Quindi su come destinare le uova delle galline di Mme Malmanche ovviamente non avevo dubbi. I topinambur di M. Malmanche, invece?...dentro il soufflé e nella salsa?...e le mirabella sciroppate?....e che formaggio uso? La visita al supermercato locale, gia' sulla via per tornare in Olanda, mi ha chiarito gli ultimi dubbi e quindi e' con grandissimo entusiasmo che vi offro il mio:</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #666666;">Soufflé au Selles sur Cher</span></i></b></div>
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><br /></span></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><br /></span></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><br /></span></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><br /></span></a><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><br /></span></a><br />
<span style="color: #666666;"><br /></span>
<span style="color: #666666;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666;"> <a href="http://3.bp.blogspot.com/--KjwE40KxkU/UyScrnkmsZI/AAAAAAAADTQ/LOptTu6ZDw0/s1600/souffle'+di+chevre+020+ritocco+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/--KjwE40KxkU/UyScrnkmsZI/AAAAAAAADTQ/LOptTu6ZDw0/s1600/souffle'+di+chevre+020+ritocco+2.JPG" height="400" width="380" /></a></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>Ingredienti:</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>ho dimezzato le dosi della ricetta di Fabiana</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>150 ml di panna fresca liquida</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>15 g di maizena</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>3 uova, tuorlo e albume separati</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>20 g di burro piu' altro per ungere lo stampo*</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>110 g di formaggio di capra <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2014/03/comment-voulez-vous-gouverner-un-pays.html?utm_source=bp_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent">Selles sur Cher </a></i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>2 cucchiai di grana grattugiato per lo stampo</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>*ho aumentato leggermente la quantita' perche' lo chevre e' meno grasso dello zola</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span>
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i>Per il procedimento mi limito a copiare quello ben descritto da Fabiana</i></span></span><br />
<span style="color: #666666;"><span style="background-color: white;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i><span style="line-height: 19.600000381469727px;">-Innanzi tutto scaldare il forno a 200°</span></i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i>-Con una pennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi....questo è assolutamente fondamentale!</i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px;">
<div style="text-align: center;">
<i style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="color: #666666;">-Con lo stesso criterio spargere il formaggio grattugiato negli stampi in modo che ne siano interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.</span></i></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"></span></span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"><i style="font-family: inherit;">-Riporre in frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare questo passaggio!!</i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;">
<span style="font-family: inherit;"></span></span></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"><span style="font-family: inherit;"><i style="font-family: inherit;">-Ripassare ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente</i></span></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"><span style="font-family: inherit;">
</span></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i>-Mescolare la maizena con poca panna fresca fuori fuoco.</i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i>-Portare ad ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena mescolando sempre.</i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i>-Abbassare la fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad ottenere una crema spessa.</i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><i>-Allontanare dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.</i></span></span></div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<br /></div>
<div>
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="background-color: white; font-family: inherit;"><span style="color: #666666;">-Rompere le uova tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo cura di non toccare questi ultimi con le mani.</span></i></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"></span></span><br />
<div style="line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"><i style="font-family: inherit;">-Unire i tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il successivo.</i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;">
</span></span>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;"><i style="font-family: inherit;">-Sbriciolare il Selles sur Cher o il formaggio da voi scelto</i></span></span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="color: #666666;">
<i><div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Salare, pepare, aggiungere la noce moscata e mescolare bene.</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-L'ultima indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Devono essere ben stabili, ma non di cemento armato:((</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Ci si può aiutare unendo qualche goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici in certe situazioni:))))</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Sconsiglio invece la famosa presa di sale, in realtà a meno che non si monti a mano( faticando come bestie) non ha una reale utilità, anzi, il cloruro di sodio ha proprietà igroscopiche, quindi alla lunga sottrae acqua e destabilizza la struttura.</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant;))))</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-La massa deve risultare ben omogenea.</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Versare negli stampi ( o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.</i></div>
<div style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">-Lisciare delicatamente la superficie con la spatola.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="line-height: 19.600000381469727px;"><br /></span></div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">Intermezzo</span></i></div>
</span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-C'è chi sostiene che sia opportuno passare la lama di un coltello tutt'intorno agli stampi per fare in modo che il soufflé cresca dritto.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-C'è addirittura chi sostiene d'aprire il forno dopo 3/4 minuti per eseguire questa operazione in rapidità.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-E c'è pure chi suggerisce una cottura bagno maria al forno passando dai 200° iniziali ai 180° dopo 10 minuti.</span></i></div>
</span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">Ma noi seguiamo la scuola classica e quindi proseguiamo decidendo di:</span></i></div>
</span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-Infornare immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccoli oppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-In ogni caso sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">L'esterno deve essere compatto, l'interno morbidissimo, umido e soffice come una nuvola.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-Per accentuare la colorazione si può cospargere la superficie con un cucchiaino di formaggio grattugiato prima di infornare.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">- A voi la scelta se mantenere il soufflé nel suo contenitore od estrarlo, questo non creerà difficoltà alcuna.</span></i></div>
</span><span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">-Potete anche tenerlo un paio di minuti a forno spento, lo sbalzo termico sarà inferiore ed è possibile che con una "gran botta di culo" facciate in tempo a sorprendere i vostri ospiti ed a sorprendere voi stessi della magia del soffiaggio....tempo di accorgersene e sarà già passata;))</span></i></div>
</span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-family: inherit; line-height: 19.600000381469727px;"><div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">In ogni caso .....ZERO PROBLEMI!!!!!!!!</span></i></div>
</span><div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Crema di topinambur e scorzonera alla malva</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>e</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b>emulsione di mirabella sciroppate</b></div>
</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-iOG0bivRZLo/UySX-w_3NoI/AAAAAAAADS4/N-nTgX5MK4o/s1600/souffle%2527+di+chevre+007+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-iOG0bivRZLo/UySX-w_3NoI/AAAAAAAADS4/N-nTgX5MK4o/s1600/souffle%2527+di+chevre+007+ritocco.JPG" height="270" width="400" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Ingredienti:</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1 carota</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1/2 gambo di sedano</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1 piccola cipolla</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1 rametto di timo</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">2 o 3 topinambur</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1 scorzonera</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">1 cucchiaio di fiori di malva</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-8HRHImeSlCo/UySX8H_obeI/AAAAAAAADSk/fpmpsQRfICI/s1600/souffle'+di+chevre+004.JPG" height="300" width="400" /></a></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Affettate la carota in rondelle sottili, tagliate il sedano a tocchetti e la cipolla a spicchi. Mettete tutte le verdure in una casseruola insieme al timo e coprire con circa 1,5 l di acqua fredda e mettete al fuoco. Ho preferito non salare il brodo e non aggiungere altre aromatiche per lasciare che emergessero la malva e il topinambur, salando solo pochissimo e solo alla fine.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Lavate bene i topinambur sotto l'acqua corrente, pelateli e tagliateli a tocchetti mettendoli a bagno in acqua acidulata con succo di limone per evitare che scuriscano. Lavate la scorzonera, pelatela con l'aiuto di un pelapatate e tagliatela a tocchetti. Mettete entrambi nel cestello per cuocere a vapore, coprite e posizionate sulla pentola dove stanno cuocendo le verdure. </span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Riducete il calore perche' il brodo sobbolla appena e fate cuocere per 40 minuti o fino a quando topinambur e scorzonera sarnno teneri e ben cotti.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Togliete dal fuoco, versate cira 150 ml di brodo di verdura in una tazza, passandola da un colino a maglie fitte, unite i fiori di malva, coprite e lasciate in infusione per almeno 10 minuti. </span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Passato questo tempo mettete i topinambur e la scorzonera nel bicchiere del frullatore e cominciate a frullare unendo il brodo infuso con i fiori poco alla volta, fino a raggiungere la consistenza desiderata, Se volete intensificare il colore viola, aggiungete anche i fiori macerati, sempre pochi per volta fino a che la crema sara' del colore e del gusto che preferite. </span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Aggiustate di sale.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-uxJeLFVE8pE/UySYLTCSwzI/AAAAAAAADS8/gLmhz_46Z60/s1600/souffle'+di+chevre+035+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="color: #666666;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-uxJeLFVE8pE/UySYLTCSwzI/AAAAAAAADS8/gLmhz_46Z60/s1600/souffle'+di+chevre+035+ritocco.JPG" height="400" width="300" /></span></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #666666;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Per l'emulsione di mirabella, non dovrete far altro che frullare, meglio se con un frullatore a immersione, una dozzina di prugne mirabella sciroppate denocciolate con circa 60 ml di olio extra vergine di oliva.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Servite il souffle' immediatamente appena tolto dal forno accompagnato dalle due salse.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Noi ce lo siamo gustato spolverizzato di Piment d'Espelette.</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;">Con questa ricetta partecipo all'MTC di Marzo 2014</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666;"><a href="http://www.mtchallenge.it/2014/03/mtc-n-37-la-ricetta-della-sfida-di.html">IL SOUFFLE'</a></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-z-ZPB2V1l-s/UyYt9rcOyVI/AAAAAAAADUw/c-ZXnaWt72M/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-z-ZPB2V1l-s/UyYt9rcOyVI/AAAAAAAADUw/c-ZXnaWt72M/s1600/MTC+marzo+2014.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://fabianadelnero.blogspot.it/">con il blog Tagli e Intagli di Fabiana Del Nero</a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com48tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-874242289510571632014-03-16T18:35:00.001+01:002014-11-08T22:51:08.654+01:00Comment voulez-vous gouverner un pays ou il existe 258 variétés de fromage? (Charles De Gaulle)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-HYcj1WEMZ28/UyWIKrpF8lI/AAAAAAAADT4/MQC5NaYwJF4/s1600/formaggi+di+capra+2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-HYcj1WEMZ28/UyWIKrpF8lI/AAAAAAAADT4/MQC5NaYwJF4/s1600/formaggi+di+capra+2.JPG" height="296" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-K7dBw2pGjM8/UyWIMs2iQHI/AAAAAAAADUA/UR3aaut5Kwc/s1600/formaggi+di+capra+3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-K7dBw2pGjM8/UyWIMs2iQHI/AAAAAAAADUA/UR3aaut5Kwc/s1600/formaggi+di+capra+3.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
....e oggi son persino di piu', caro il mio Carletto! Tra le 350 e le 400 varieta'....ma non penso che sia questo il motivo per cui i suoi successori faticano anche piu' di quanto abbia fatto lei, caro generale, a governare il suo grande e bel Paese. Comunque e' mal comune ai nostri giorni, mi creda....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questi due fotografati qui sopra, sono due formaggi di capra nei quali mi sono imbattuta nel mio ultimo viaggetto a Thiviers. Adoro questi fortunati incontri casuali e per facilitare le cose all'Universo, io cerco di mantenere un atteggiamento sempre aperto e disponibile...e non manco mai di scandagliare con occhio attento e antenne vigili il reparto formaggi di ogni supermercato del paesino! Vi assicuro che andar per formaggi in Francia regala sempre qualche piacevole sorpresa. Sempre che, come me, voi amiate il formaggio. Non c'e' nemmeno bisogno di " far santelle " per le varie aziende agricole che punteggiano la vasta campagna circostante, dato che il famoso orgoglio nazionale francese si esprime al suo massimo nella protezione e promozione delle tante eccellenze alimentari che quindi sono ben posizionate anche nella grande distribuzione. Oltretutto Thiviers si trova nella punta settentrionale del dipartimento della Dordogna, quella che si incunea tra la regione del Poitou-Charente e quella del Limousin. Praticamente un Paradiso Terrestre per i golosi, altro che gironi danteschi! Trovare latte crudo e uova fresche di giornata, non e' impresa impossibile, anzi. Formaggi, salumi e conserve artigianali riempono interi scaffali e la maggior parte dei vini sono imbottigliati a pochi chilometri di distanza. Certo, non mancano i soliti articoli tipici della grande distribuzione, quelli prodotti industrialmente con materie prime di provenienza incerta, ma per chi ha voglia di mangiar bene, le occasioni sono a portata di mano. Proprio come e' successo a me con questi due formaggi, che mi hanno incuriosito per il loro aspetto: uno con la sua bella fogliolina di castagno e l'altro con quella crosta dalle sfumature nero blu velata di vellutata muffa bianca.... </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il primo e' un Mothais sur feuille : originario di La Mothe Saint Heray ( un comune del dipartimento del Deux Sevres in Poitou-Charente ) e degli immediati dintorni, si produceva gia' nell'VIII secolo con latte di capra intero. Si pensa sia contemporaneo degli antichi chabis di capra, la cui produzione inizio' subito dopo che i conquistatori arabi abbandonarono il territorio francese. Oggigiorno viene prodotto in tutta la zona centrale del Poitou-Charente e piu' precisamente nel sud della Vienne e del Deux Sevres e nel nord della Charente e della Charente Maritime.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ancora oggi si produce a partire da latte di capra intero e ha la forma di un disco di circa 10/12 cm di diametro e 2/3 cm di spessore e ha un peso, a fine stagionatura, che puo' variare tra i 180 e i 200 g con un contenuto in grassi del 45% . La cagliatura del latte e' molto lenta e l'affinamento di quattro settimane avviene su foglie di castagno o di platano, che regolano l'umidita' e donano al Mothais una pasta morbida e cremosa ed una crosta sottile. Il profumo e' intenso ed il gusto leggermente piccante e con una piacevole nota di nocciola.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il mio giudizio: buonissimo! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-ZhxgLRtrf7w/UyWIBQFRzqI/AAAAAAAADTw/_9IKPKuOBxY/s1600/formaggi+di+capra+4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-ZhxgLRtrf7w/UyWIBQFRzqI/AAAAAAAADTw/_9IKPKuOBxY/s1600/formaggi+di+capra+4.JPG" height="262" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-DyRA2Vg_3EA/UyWIOPMThKI/AAAAAAAADUI/1vRL6Ekg15A/s1600/formaggi+di+capra+5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-DyRA2Vg_3EA/UyWIOPMThKI/AAAAAAAADUI/1vRL6Ekg15A/s1600/formaggi+di+capra+5.JPG" height="337" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il secondo, invece, e' un Selles sur Cher. Si produce con latte di capra intero e crudo, al quale viene aggiunta una piccola quantita' di caglio. La formazione della cagliata avviene in 24/48 ore ad una temperatura di 18/20°C. Un tempo si utilizzavano contenitori di terracotta, ma ora si utilizza della plastica alimentare. Il caglio viene delicatamente trasferito in fiscelle bucherellate dalla caratteristica forma troncoconica, che poi restano a sgocciolare dalle 24 alle 48 ore. Una volta tolte dalle fiscelle, le forme vengono cosparse con una miscela di polvere di carbone vegetale e sale, cosa che conferisce il caratteristico colore grigio blu alla crosta e favorisce la formazione delle nobili muffe. L'affinamento dura da un minimo di dieci giorni ad un massimo di tre settimane ed avviene in celle mantenute ad una temperatura tra i 10 e i 15°C e ad un tasso di umidita' dell'85/90°C. I Selles sur Cher hanno una forma a tronco di cono di circa 9/10 cm di diametro e 2/3 cm di spessore.</div>
<div style="text-align: justify;">
La pasta e' compatta e molto fine, di colore bianco latteo e si scioglie in bocca. La crosta sottilissima non va rimossa, dato che e' proprio quella che conferisce al formaggio il suo caratteristico sapore pronunciato, ma dolce, con note di funghi e nocciole. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il Selles sur Cher si produce nella Champagne Berrichonne, nella Basse-Sologne e nella Valle del Cher, zone tradizionalmente vocate all'allevamento delle capre. In origine era il tipico formaggio di fattoria, prodotto dalle donne come parte delle loro attivita' domestiche. Verso la fine del 1800, i cosiddetti coquetiers che giravano le campagne per acquistare uova fresche e pollame da rivendere nelle citta', presero l'abitudine di comprare anche i formaggi prodotti nelle fattorie. La richiesta divenne tanto importante, che alcuni di loro si specializzarono in quest'unico commercio. Il centro di raccolta di questi formaggi divenne il villaggio di Selles sur Cher, che di conseguenza diede il nome anche al prodotto. Per estensione si prese l'abitudine di chiamare Selles tutti i formaggi di capra dalla forma rotonda, per distinguerli dai carre' che sono invece a forma troncopiramidale. Dal 1975 il Selles sur Cher ha l'Appellation d'Origine Controlée ed ogni singola forma deve essere etichettata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio giudizio: buonissimo!....si' lo so, sono totalmente priva di fantasia nei miei giudizi sui formaggi </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-U-5COCpTrgU/UyWIidEcQnI/AAAAAAAADUQ/bxgrtk_GgLA/s1600/formaggi+di+capra+6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-U-5COCpTrgU/UyWIidEcQnI/AAAAAAAADUQ/bxgrtk_GgLA/s1600/formaggi+di+capra+6.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-lwc2pWbwf6A/UyWIjfPNJyI/AAAAAAAADUc/UVWgeBxQb-M/s1600/formaggi+di+capra+7.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-lwc2pWbwf6A/UyWIjfPNJyI/AAAAAAAADUc/UVWgeBxQb-M/s1600/formaggi+di+capra+7.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-pVTbUIFPSBk/UyWIi850TtI/AAAAAAAADUU/G4rgVuzkutc/s1600/formaggi+di+capra.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-pVTbUIFPSBk/UyWIi850TtI/AAAAAAAADUU/G4rgVuzkutc/s1600/formaggi+di+capra.JPG" height="291" width="400" /></a></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-40063288460566874982014-03-08T09:00:00.000+01:002014-11-08T22:51:56.664+01:00La mia torta sottosopra di lamponi e rabarbaro per ulamponelcuore<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-P-o6KbF4R5U/UxmfYGeA4rI/AAAAAAAADRU/BzKevHtdPiU/s1600/unlamponelcuore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-P-o6KbF4R5U/UxmfYGeA4rI/AAAAAAAADRU/BzKevHtdPiU/s1600/unlamponelcuore.jpg" height="448" width="640" /></a></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-GUYTB2-aby8/UxmcENLP1VI/AAAAAAAADQc/0L2bES6USGc/s1600/sorrisi+di+donne.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-GUYTB2-aby8/UxmcENLP1VI/AAAAAAAADQc/0L2bES6USGc/s1600/sorrisi+di+donne.jpg" height="211" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Il tuo sorriso</span></i></b></div>
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">Toglimi il pane, se vuoi,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">toglimi l’aria, ma</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">non togliermi il tuo sorriso.</span><br />
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-KBkcfdhtY1Q/UxmdXzLkznI/AAAAAAAADQo/B5V5DpLM6gE/s1600/sorrisi+di+donne+2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-KBkcfdhtY1Q/UxmdXzLkznI/AAAAAAAADQo/B5V5DpLM6gE/s1600/sorrisi+di+donne+2.jpg" height="213" width="320" /></span></a><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Non togliermi la rosa,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">la lancia che sgrani,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">l’acqua che d’improvviso</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">scoppia nella tua gioia,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">la repentina onda</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">d’argento che ti nasce.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-5tW9-YhGv4A/UxmdYUy0nhI/AAAAAAAADQs/2lJ4i2WiBic/s1600/sorrisi+di+donne+3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-5tW9-YhGv4A/UxmdYUy0nhI/AAAAAAAADQs/2lJ4i2WiBic/s1600/sorrisi+di+donne+3.jpg" height="213" width="320" /></span></a><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Dura è la mia lotta e torno</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">con gli occhi stanchi,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">a volte, d’aver visto</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">la terra che non cambia,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ma entrando il tuo sorriso</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">sale al cielo cercandomi</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ed apre per me tutte</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">le porte della vita.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-8CWGM8UuZ9k/UxmdY8IPyQI/AAAAAAAADQ0/YIANWVjntno/s1600/sorrisi+di+donne+4.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-8CWGM8UuZ9k/UxmdY8IPyQI/AAAAAAAADQ0/YIANWVjntno/s1600/sorrisi+di+donne+4.jpg" height="213" width="320" /></span></a><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Amor mio, nell’ora</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">più oscura sgrana</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">il tuo sorriso, e se d’improvviso</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">vedi che il mio sangue macchia</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">le pietre della strada,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ridi, perché il tuo riso</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">sarà per le mie mani</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">come una spada fresca.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gn7bMFcCsSg/Uxmdasof_pI/AAAAAAAADRA/D02_2-zlesc/s1600/sorrisi+di+donne+5.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-gn7bMFcCsSg/Uxmdasof_pI/AAAAAAAADRA/D02_2-zlesc/s1600/sorrisi+di+donne+5.jpg" height="213" width="320" /></span></a><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Vicino al mare, d’autunno,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">il tuo riso deve innalzare</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">la sua cascata di spuma,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">e in primavera, amore,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">voglio il tuo riso come</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">il fiore che attendevo,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">il fiore azzurro, la rosa</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">della mia patria sonora.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-_WU3z9z93hk/UxmdbEEVIuI/AAAAAAAADRI/-ybbMJSohk0/s1600/sorrisi+di+donne+6.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-_WU3z9z93hk/UxmdbEEVIuI/AAAAAAAADRI/-ybbMJSohk0/s1600/sorrisi+di+donne+6.jpg" height="213" width="320" /></span></a><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Riditela della notte,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">del giorno, della luna,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">riditela delle strade</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">contorte dell’isola,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">riditela di questo rozzo</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ragazzo che ti ama,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ma quando apro gli occhi</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">e quando li richiudo,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">quando i miei passi vanno,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">quando tornano i miei passi,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">negami il pane, l’aria,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">la luce, la primavera,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ma il tuo sorriso mai,</span><br />
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">perché io ne morrei.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px;">
<strong><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Pablo Neruda</span></i></strong></div>
<div style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<em style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;"><span style="color: #666666;"></span></em><br />
<a name='more'></a><em style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;"><span style="color: #666666;"><br /></span></em>
<em style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px; text-align: left;"><span style="color: #666666;">Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore" intendono far conoscere il progetto "lamponi di pace" della Cooperativa Agricola Insieme (<a href="http://coop-insieme.com/" rel="nofollow" style="cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://coop-insieme.com/</a>),nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare".</span></em></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;">Torta sottosopra con lamponi e rabarbaro</span></i></b><br />
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;">e sciroppo degli stessi frutti</span></i></b><br />
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></i></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GnSF2ln1CNI/Uxmo0NM7diI/AAAAAAAADRk/nylqJuliQpY/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+009+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-GnSF2ln1CNI/Uxmo0NM7diI/AAAAAAAADRk/nylqJuliQpY/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+009+ritocco.JPG" height="368" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Una torta semplicissima, ma pensata per l'occasione. Intanto e' sottosopra..... Poi due frutti, anche se il rabarbaro non e' propriamente un frutto, dato che della pianta si utilizza il lungo picciolo delle foglie. Due frutti, dicevo, ognuno con le proprie caratteristiche e un sapore unico, riconoscibilissimo e inconfondibile. Tre consistenze diverse: la morbidezza dei frutti cotti, la sofficita' della pasta, la croccantezza del crumble. Gli altri ingredienti, ciascuno con il proprio carattere forte e la propria identita': l'arancia, lo zenzero, le mandorle tostate. Tutti felicemente riuniti. Insieme. In armonia. Senza prevaricazioni. Un delicato equilibrio che non sarebbe possibile raggiungere se anche uno solo di questi elementi venisse a mancare. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>per una tortiera da 20 cm:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 g di rabarbaro, circa 4 o 5 gambi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di lamponi freschi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>4 cucchiai di zucchero semolato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di burro a dadini</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>120 g di farina</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>120 g di zucchero semolato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>120 g di burro ammorbidito</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiaini di lievito per dolci</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 uova</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 ml di succo di zenzero*</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>la buccia grattugiata di un'arancia</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>per il crumble:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di farina</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di zucchero semolato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 g di burro freddo di frigorifero tagliato a cubetti</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di mandorle intere, tostate e tritate</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>per lo sciroppo:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di lamponi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di rabarbaro a dadini</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di zucchero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di acqua</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-aIMk2UismNs/Uxm-i-AgL9I/AAAAAAAADR0/OjN4v3AFYwM/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+017+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-aIMk2UismNs/Uxm-i-AgL9I/AAAAAAAADR0/OjN4v3AFYwM/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+017+ritocco.JPG" height="403" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>*Il succo di zenzero, si ottiene grattugiando circa 100 g di zenzero fresco, preventivamente privato della scorza esterna, raccogliendo poi la polpa grattugiata in una garza e strizzando forte per farne uscire tutti i liquidi.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Lavate, asciugate e mondate il rabarbaro. Praticando dei tagli obliqui, dividetelo in pezzi di cira 3 cm di lunghezza. Mettetelo in una ciotola e coprite con un piatto o della pellicola. Mettete i lamponi in un colino e passateli velocemente sotto l'acqua corrente. Rovesciateli sopra un canovaccio pulitissimo e poi metteteli un un'altra ciotola. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Nel bicchiere del mixer frullate lo zucchero semolato previsto per l'impasto (120 g) fino a renderlo quasi impalpabile come zucchero a velo. Unitelo al burro morbido e cominciate a lavorare con uno sbattitore elettrico a bassa velocita'. Montate il composto per un paio di minuti a velocita' media, poi iniziate ad unire le uova, una alla volta, attendendo che siano ben incorporate prima di aggiungere la successiva. Unite anche la farina setacciata con il lievito e a cui avrete aggiunto la buccia d'arancia. Per ultimo unite il succo di zenzero e mescolate fino a completo assorbimento.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ungete bene una tortiera a cerchio apribile di 20 cm di diametro e distribuite uniformemente sul fondo i 50 g di burro a dadini. Versate due cucchiai di zucchero nella ciotola del rabarbaro e i rimanenti due cucchiai in quella dei lamponi. Mescolate delicatamente con le mani fino a che la frutta sia ricoperta di zucchero. Attendete due minuti e poi mescolate ancora. Versate il rabarbaro sul fondo della tortiera e riempite gli spazi con i lamponi.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ricoprite la frutta con il composto della torta.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Nel bicchiere del mixer versate gli ingredienti per il crumble e con la funzione pulse mescolateli fino ad ottenere un impasto simile a grosse briciole: e' importante, affinche' il crumble resti friabile e croccante, che l'impasto non sia sovralavorato e che non si scaldi, quindi lavorate in fretta e per pochissimi secondi alla volta.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Distribuite il crumble sopra l'impasto ed infornate a 170° per 45/50 minuti o finche' uno stuzzicadente inserito nel centro non esca pulito.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Sfornate il dolce ed attendete 5 minuti prima di rovesciarlo su un piatto: appena sfornato correreste il rischio di scottarvi con lo sciroppo che potrebbe colare, ma non aspettate troppo, altrimenti non riuscirete a staccare la frutta dal fondo della tortiera!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mentre il dolce cuoce, preparate lo sciroppo: versate lo zucchero e l'acqua in un pentolino dal fondo spesso. Fate sciogliere lo zucchero e poi portate a bollore. Lasciate sobbollire a fuoco dolce per circa tre minuti. Unite anche i lamponi e il rabarbaro, fate riprendere il bollore e proseguite la cottura per circa 15 minuti, finche' la frutta sara' completamente sfatta. Passate da un colino a maglie fitte, premendo bene con il dorso di un cucchiaio per raccogliere la maggior quantita' di sciroppo possibile. Lasciate raffreddare completamente prima di utilizzare lo sciroppo per nappare il dolce; volendo potete servire la torta con una cucchiaiata di panna poco montata e non zuccherata.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-_9QnLsXmUUw/UxnVBQ6M7xI/AAAAAAAADSE/GyveYX_Qfrw/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+033+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-_9QnLsXmUUw/UxnVBQ6M7xI/AAAAAAAADSE/GyveYX_Qfrw/s1600/upside+down+lamponi+e+rabarbaro+033+ritocco.JPG" height="256" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
L'iniziativa "unlamponelcuore" ha preso il via dal bellissimo post di Anna Maria Pellegrino del blog <a href="http://www.lacucinadiqb.com/2014/02/burek-di-ricotta-e-marmellata-ai-frutti.html">La cucina di qb</a>, che consiglio a tutti di leggere con attenzione, mentre tutte le informazioni sulla Cooperativa Agricola Insieme, la sua storia, i criteri che ispirano le colture e l'evoluzione del progetto, vi rimando al loro sito:</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://coop-insieme.com/">coop-insieme.com</a><span style="color: #666666; font-family: inherit; line-height: 20px;"> </span></div>
<div style="line-height: 20px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></div>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">Di seguito vi preciso dove si possono trovare i prodotti della Cooperativa Agricola Insieme: - sono distribuiti da Coop-Adriatica e NordEst quindi si trovano più facilmente nel Veneto, Friuli Venezia Giulia, parte dell'Emilia e della Lombardia al confinte.</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">I punti vendita che hanno in assortimento i prodotti partono dai 1000mq in su;</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">- sono distribuiti anche da Altromercato e dal commercio equosolidale e dal loro sito (altromercato.it) è possibile, tramite anche una richiesta via email, ottenere i punti vendita;</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">- nel milanese vengono distribuito da MioBio (<a href="https://www.facebook.com/notes/lamponi-di-pace/attenzioneeeee/413998948734998#" role="button" style="cursor: pointer; text-decoration: none;"></a><a href="http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.mio-bio.it%2F&h=BAQG7dCry&s=1" rel="nofollow" style="cursor: pointer; text-decoration: none;" target="_blank">http://www.mio-bio.it/</a>), un gas molto attivo;</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">- Rada Zarcovick, la responsabile della cooperativa, sta prendendo accordi con le Coop che si occupano dei punti vendita della Lombardia e della Toscana per poter distribuire anche in queste zone i loro prodotti.</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;"> Per quanto riguarda Coop Adriatica le confetture dei frutti della pace è in assortimento solo nel canale iper:</span></blockquote>
<br />
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA BOLOGNA IPER BORGO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA BOLOGNA NOVA</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA BOLOGNA LAME</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA VENETO SAN DONA'</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA VENETO SCHIO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA VENETO CONEGLIANO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA VENETO VIGONZA</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ROMAGNA IMOLA</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ROMAGNA RIMINI</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ROMAGNA LUGO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ROMAGNA FAENZA</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ROMAGNA RAVENNA</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA MARCHE PESARO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA MARCHE CESANO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ABRUZZO SAN BENEDETTO</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ABRUZZO CHIETI</span></blockquote>
<blockquote style="border-left-color: rgb(221, 221, 221); border-left-style: solid; border-left-width: 5px; line-height: 20px; margin: 0px; padding: 0px 15px; text-align: left;">
<span style="color: #666666; font-family: inherit;">ADRIATICA ABRUZZO ASCOLI</span></blockquote>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-WxUTnyzer8s/Uxsq7uOey3I/AAAAAAAADSU/0s3J4hY21Q8/s1600/header+ulamponelcuore.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-WxUTnyzer8s/Uxsq7uOey3I/AAAAAAAADSU/0s3J4hY21Q8/s1600/header+ulamponelcuore.jpg" height="201" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="color: #666666; font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></b></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: left;">
<br /></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #737375; font-family: Arial, Helvetica, Tahoma, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 1.7142857142857142em; margin-bottom: 2em; padding: 0px; text-align: right;">
<br /></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-48850588074820577002014-02-22T09:00:00.000+01:002014-11-08T23:00:53.611+01:00Le strudel du Perigord avec son sirop de pelure de pomme pour l'MTC de Mari Lasagnefou<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-xQ0kvQU43BA/UwXkMsJgOLI/AAAAAAAADO0/KbxUsgnepyc/s1600/strudel+mele+e+noci+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-xQ0kvQU43BA/UwXkMsJgOLI/AAAAAAAADO0/KbxUsgnepyc/s1600/strudel+mele+e+noci+003+ritocco.JPG" height="443" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E lo so, ve lo abbiamo ripetuto fino alla nausea: l'MTC non e' solo un gioco tra appassionati di cucina, e' una famiglia virtuale, un gruppo di amici cosi' diversi tra loro eppure cosi' simili per certi aspetti. Come dire: chi si somiglia si piglia. E noi che ci somigliamo, ci pigliamo. Per i fondelli, principalmente. Ma non solo. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel senso che nella nostra pagina di FB le battutacce si sprecano, si rincorrono e rimbalzano da una all'altro, ma sempre bonariamente e nel piu' assoluto e spensierato buon umore. Pero' ci capita anche di essere seri, di condividere momenti non proprio felici, perdite, malattie, grattacapi, fisiologici momenti di tristezza esistenziale. Cosi' come partecipiamo con entusiasmo alle gioie di ognuno: una nascita, un successo professionale, una qualsiasi esperienza positiva. So perfettamente che il virtuale in generale non puo' e non deve sostituirsi alla realta', ma ci sono situazioni in cui cio' e' non solo possibile, ma direi anche auspicabile. Chiunque abbia una sensibilita' appena più sviluppata di quella di un paramecio avra' passato periodi o anche solo attimi di profonda insofferenza nei confronti dei propri simili. Momenti in cui ci sentiamo nudi ed indifesi esposti allo sguardo quasi mai benevolo del prossimo. Oppure, soprattutto di questi tempi, ci puo' capitare di doverci trasferire, di doverci allontanare dalla famiglia, dagli amici, da tutto cio' che conosciamo e che ci da' sicurezza e protezione e identita'. Anche una malattia, la convalescenza dopo un'operazione o un incidente ci possono costringere all'isolamento. A volte invece lo scegliamo volontariamente per poterci concentrare in vista di un esame, di un impegno di lavoro o qualsiasi altra prova ci sia chiesto di superare. Ecco, in questi momenti, quando stare con gli altri fisicamente nella realta' non ci va o non e' possibile, i contatti virtuali stabiliti grazie ad internet possono venirci in aiuto. Una parola, un cuoricino, una faccina sorridente a volte bastano. Sono discreti, non invadenti, non impegnativi, ma ci sono e hanno il loro peso. Da quando ho aperto il blog e soprattutto da quando partecipo all'MTC ho potuto "incontrare" persone deliziose, con le quali, anche grazie alla frequentazione virtuale su FB, ho scoperto di avere in comune molto piu' che la sola passione per la cucina. Alcune le ho incontrate anche nella realta' e in queste occasioni ho sempre visto confermate le mie sensazioni. Ed e' bello ritrovarsi tutti i mesi per l'<a href="http://www.mtchallenge.it/">MTC</a>. E poi e' bellissimo quando, andando a leggere i post delle tue bloggamiche, trovi la sorpresa di vederti dedicare un pensiero. E quando poi sono addirittura in quattro a farlo, allora ti senti proprio al settimo cielo! E quindi per questa seconda proposta dello<a href="http://lasagnapazza.blogspot.nl/2014/02/mtc-n-36-lo-strudel.html"> strudel di Mari</a>, ho voluto anch'io dedicare un pensiero alle mie bloggamiche.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Cosi' a <a href="http://www.andantecongusto.it/">Patty Pat</a>, ho dedicato l'utilizzo del basterd suiker nel ripieno, per ringraziare<a href="http://www.labarchettadicartadizucchero.com/"> Lara</a> ho rifatto la sua crema al latte mentre per <a href="http://burroezucchero.blogspot.nl/">Francesca</a> ho sostituito l'acqua dell'impasto con il sidro. <a href="http://beufalamode.blogspot.it/">Cristiana</a> e' arrivata dopo che lo strudel era stato fatto e mangiato, ma fortunatamente anche lei come Patty ha usato lo zucchero scuro che ho portato ad entrambe dall'Olanda in occasione del nostro incontro romano e quindi, si puo' dividere il pensiero con Patty Pat. E siccome non so cosa darei per averle tutte a Thivers con me, a tutte e quattro loro insieme dedico il mio strudel " perigordino ", che in questomodo ricorda molto nei suoi ingredienti un dolce tipico della Dordogna, il Pastis, fatto con una sfoglia sottilissima simile a quella che Mari ci ha insegnato a fare e con un ripieno di mele profumate con l'Armagnac, un'acquavite prodotta nella vicina Guascogna che e' considerata come la piu' antica di Francia e forse d'Europa. Anche le noci sono un prodotto tipico del Perigord, soprattutto del Perigord Noir. Le ho messe nel ripieno, ma ho anche usato il loro olio al posto di quello extravergine d'oliva nell'impasto. Seguendo le indicazioni di Mari, che dice che si puo' scegliere una manitoba come farina per la sfoglia, ho optato questa volta per una strong flour, farina forte di una marca inglese, per pane e lievitati dolci, dato che qui in Olanda la manitoba non si trova, e devo dire che mi sono trovata benissimo riuscendo a tirare la sfoglia sottilissima fino alla trasparenza, ma ancora ben elastica e resistente. Il sidro le ha conferito un leggerissimo retrogusto di lievito, ma lo si avverte solo se assaggia la pasta sola, senza il ripieno. Devo registrare comunque un piccolo flop, dovuto, credo io, a un paio di fattori: in primo luogo penso di aver affettato le mele troppo sottilmente e poi di non aver arrotolato lo strudel ben stretto. In cottura le mele piu' sottili si sono un po' sfatte, perdendo di consistenza e quindi volume, e le spire della sfoglia hanno "mollato" dando al mio strudel un aspetto un po' spampanato. Nessuna di queste cose ha minimamente influito sul sapore, ovviamente. Un ultima cosa sullo sciroppo: quando ho la necessita' di sbucciare le mele, detesto gettare le bucce e i torsoli. Di solito li conservo in freezer, in un contenitore ermetico, fino a quando ne ho abbastanza per farne<a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2013/03/confettura-di-pere-con-gelatina-di-mele.html"> un'ottima gelatina</a>, ma in questa occasione ho voluto usarle subito per farne uno sciroppo da servire in sieme allo strudel ed alla crema.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Zjnfvmzb77Y/UwXkNEIdk6I/AAAAAAAADO4/OB8F-G9-LQ8/s1600/strudel+mele+e+noci+008+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Zjnfvmzb77Y/UwXkNEIdk6I/AAAAAAAADO4/OB8F-G9-LQ8/s1600/strudel+mele+e+noci+008+ritocco.JPG" height="640" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Strudel di mele all'Armagnac</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e noci</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con crema di latte</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e sciroppo di bucce di mele</i></b></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-hchFBJ9MUpI/UwXkMXOY0KI/AAAAAAAADOw/v1QRm0IXRgY/s1600/strudel+mele+e+noci+020+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-hchFBJ9MUpI/UwXkMXOY0KI/AAAAAAAADOw/v1QRm0IXRgY/s1600/strudel+mele+e+noci+020+ritocco.JPG" height="321" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u>per la pasta</u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>150 g di farina forte tipo manitoba</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>100 ml di sidro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>15 ml di olio di noci</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 pizzico di sale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u>per il ripieno</u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>750 g di mele</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>40 g di pane grattugiato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>40 gr di noci tritate grossolanamente</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>80 g di zucchero scuro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>30 ml di Armagnac</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>30 g di noci spezzettate</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>30 g di burro fuso</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u>per la crema di latte</u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><a href="http://www.labarchettadicartadizucchero.com/2014/02/topfenstrudel-con-crema-di-latte-e.html">la ricetta la trovate da Lara</a></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><u>per lo sciroppo di bucce di mela</u></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>le bucce e i torsoli delle mele</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>che avete usato per il ripieno</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 foglia di alloro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 stella di anice stellato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 pezzetto di cannella</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>3 bacche di ginepro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>6 grani di pepe bianco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>zucchero pari al peso del succo ottenuto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Preparate la pasta: scaldate il sidro senza portarlo a bollore. Setacciate la farina con il sale in una ciotola, fate un buco nel mezzo e versateci l'olio di noci. Cominciate ad impastare e contemporaneamente versate il sidro caldo, poco per volta. Quando i liquidi saranno completamente incorporati nella farina, versate l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e continuate ad impastare fino ad avere un panetto liscio ed omogeneo. Avvolgetelo nella pellicola e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Nel frattempo preparate il ripieno: lavate ed asciugate le mele, pelatele, dividetele in quattro spicchi, e togliete il torsolo. Mettete bucce e torsoli in una casseruola non troppo grande e copriteli d'acqua.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tagliate gli spicchi di mela in fette non troppo sottili e mettetele in una ciotola, aggiungete i due cucchiai di Armagnac e tenete da parte.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Unite il pane grattugiato alle noci tritate e mescolate bene.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Accendete il forno a 180°C</i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Stendete la sfoglia: m</i></span><i style="font-family: inherit;">ettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: center;">
<i style="font-family: inherit;">Spennellatela con un velo sottilissimo di burro fuso e cospargetela di pane grattugiato con le noci su tutta la superficie lasciando liberi 2 cm abbondanti su tutti i lati. Distribuite le mele il piu' uniformemente possibile, cospargetele di zucchero scuro e poi di noci spezzettate.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;"><i>A questo punto, aiutandovi con la tovaglia, cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno.</i></span> </span></span><span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine.</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Riponete lo strudel in una teglia precedentemente imburrata, spennellate la superficie della sfoglia con il burro fuso e mettete a cuocere. Fate cuocere a 180°C per 30 o 35 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e poi cospargete lo strudel di zucchero a velo. </i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Preparate lo sciroppo.</i></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><br /></i></span></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-7h6e3w9SPEc/UwfJmSvya3I/AAAAAAAADPg/pbWNwbZ1QA0/s1600/gelatina+di+bucce+di+mela+025+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-7h6e3w9SPEc/UwfJmSvya3I/AAAAAAAADPg/pbWNwbZ1QA0/s1600/gelatina+di+bucce+di+mela+025+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Mettete al fuoco la casseruola con le bucce e i torsoli delle mele, portate a bollore, abbassate la fiamma e fate sobbollire per 20 minuti. Scolare le bucce da un colino a maglie fitte, premendo con il dorso di un cucchiaio per raccogliere tutto il succo possibile che poi peserete. Aggiungete lo stesso peso in zucchero, unite la foglia di alloro e tutte le spezie. Rimettete al fuoco, fate bollire a fuoco dolce per una decina di minuti e lasciate raffreddare completamente lo sciroppo, lasciando le spezie in infusione, prima di utilizzarlo per nappare la crema di latte che fa da accompagnamento allo strudel.</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-2259_JfW3-8/UwXkVj4ftOI/AAAAAAAADPQ/Fmbky8y-EcQ/s1600/strudel+mele+e+noci+040+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-2259_JfW3-8/UwXkVj4ftOI/AAAAAAAADPQ/Fmbky8y-EcQ/s1600/strudel+mele+e+noci+040+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Anche questa ricetta partecipa all'MTC di Febbraio 2014</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/02/mtc-n-36-la-ricetta-della-sfida-di.html">LO STRUDEL</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-gTwCf4472MQ/UwXkO-bKDVI/AAAAAAAADPI/I5w4C7aLUUg/s1600/Strudel+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-gTwCf4472MQ/UwXkO-bKDVI/AAAAAAAADPI/I5w4C7aLUUg/s1600/Strudel+MTC.jpg" height="249" width="320" /></a></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com37tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-36466408905786896612014-02-20T10:28:00.001+01:002014-02-20T10:53:22.832+01:00Het nederlandse strucolo voor de MTC van Mari Lasagnegek<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-HfzZy0FY8z8/UwUrZsqieDI/AAAAAAAADNk/xafxo3rC6Q4/s1600/strucolo+con+cavolo+rosso+010+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-HfzZy0FY8z8/UwUrZsqieDI/AAAAAAAADNk/xafxo3rC6Q4/s1600/strucolo+con+cavolo+rosso+010+ritocco.JPG" height="255" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' impossibile pensare all'Olanda e non immaginare immediatamente i suoi verdi prati punteggiati di mucche bianche e nere che pascolano placidamente. Sono anche loro parte dell'identita' nazionale olandese al pari degli zoccoli, dei mulini a vento, delle cuffiette inamidate e dei tulipani....e si' Nora, anche di quella cosa li', lo sappiamo grazie.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa avete capito, maliziosi?<a href="http://tatanora.blogspot.nl/"> La Nora</a> ed io parlavamo del formaggio, vero Nora? </div>
<div style="text-align: justify;">
In Olanda si producono formaggi fin da 400 anni prima di Cristo e ai giorni nostri il Paese si trova ai primi posti delle classifiche mondiali dei produttori ed esportatori di latticini. Incontrastato re , per popolarita' e diffusione, dei formaggi olandesi e' sicuramente il Gouda <a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9a/Nl-Gouda.ogg">(ascolta la pronuncia )</a>, che deve il suo nome alla bella città della regione del Zuid Holland dove ancora sopravvive una delle ultime vere Borse del Formaggio, alquanto diversa delle rappresentazioni per turisti che si possono vedere, soprattutto nei mesi estivi, ad Alkmaar, Hoorn ed Edam. Il Gouda e' tradizionalmente prodotto con latte di mucca pastorizzato, anche se ci sono varieta' artigianali a base di latte di capra o di pecora. A pasta da semi dura a dura ha una media di grasso del 48% . Si presenta in grosse forme rotonde del peso di 12 kg, ma ci sono anche forme piu' piccole, da 250 o 500 g, chiamate Baby Gouda. A seconda della stagionatura il Gouda si distingue, dal piu' giovane al piu' stagionato, in Jong, Jong belegen, Belegen, Extra belegen e Oud. A mano a mano che si prolunga la stagionatura, la pasta diventa piu' compatta ed i profumi si intensificano. C'e' poi il Graskaas che viene prodotto con il latte della prima mungitura di primavera, quando le mucche tornano a pascolare nei prati dopo essere rimaste al chiuso nelle stalle nei mesi piu' freddi. Si consuma relativamente fresco, dopo una stagionatura di solo 4 settimane. Al suo opposto troviamo l'Overjarig, stagionato fino a due anni, con la pasta gialla, dura e saporitissima da gustare a scaglie con dell'ottima senape forte e magari un sorso di sidro. I vari tipi di Gouda si distinguono anche dal colore della cera che ricopre le forme: dal giallo, all'arancione al rosso, mentre l'Overjarig e' nero.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-4klYooBkJEc/UwXIpSaXy0I/AAAAAAAADOE/4jkTRSmD7GU/s1600/gouda+cheese.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-4klYooBkJEc/UwXIpSaXy0I/AAAAAAAADOE/4jkTRSmD7GU/s1600/gouda+cheese.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-7E0CEreSce8/UwXKlIvcfKI/AAAAAAAADOg/yLAeJZObnJc/s1600/graskaas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-7E0CEreSce8/UwXKlIvcfKI/AAAAAAAADOg/yLAeJZObnJc/s1600/graskaas.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-N-8fyAcmrXU/UwXKj3T3SlI/AAAAAAAADOY/dixZYQ_BjzA/s1600/overjarig+kaas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-N-8fyAcmrXU/UwXKj3T3SlI/AAAAAAAADOY/dixZYQ_BjzA/s1600/overjarig+kaas.jpg" height="221" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Una citazione la merita anche il Boerenkaas, letteralmente formaggio del contadino, che per legge deve essere prodotto con latte crudo che provenga per non meno del 50% da mucche di proprieta' del produttore. Molto diffuse sono anche le varieta' aromatizzate con spezie ed erbe: basilico, ortica, fieno greco, semi di senape e cumino le piu' popolari. Ottimo anche il Gouda con le noci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per la mia seconda proposta salata per <a href="http://www.mtchallenge.it/2014/02/mtc-n-36-la-ricetta-della-sfida-di.html">l'MTC di questo mese,</a> ho pensato di fare una dedica a questo bellissimo Paese dove ho la fortuna di vivere. Il ripieno e' ispirato ad uno dei contorni di verdura piu' tradizionali della cucina olandese con una strizzatina d'occhio anche all'Italia - ormai sapete che la mia cucina e' inguaribilmente fusion - per la presenza della ricotta. Le bacche di goji usate al posto dell'uvetta danno un tocco di originalita' e sostengono l'equilibrio del piatto, che altrimenti avrebbe virato troppo al dolce. La crema di accompagnamento e' una fonduta fatta con Gouda alle noci e vino bianco. Quindi, come gia' chiaramente detto nel titolo, ecco la ricetta de<i> Lo strucolo olandese per l'MTC di<a href="http://lasagnapazza.blogspot.nl/"> Mari Lasagnapazza</a></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Strucolo di cavolo rosso</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>barbabietola e bacche di goji</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>con fonduta di Gouda alle noci</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aTmoFe-Yt6c/UwUrZosqReI/AAAAAAAADNg/MsYEOHTg9zY/s1600/strucolo+con+cavolo+rosso+022+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-aTmoFe-Yt6c/UwUrZosqReI/AAAAAAAADNg/MsYEOHTg9zY/s1600/strucolo+con+cavolo+rosso+022+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per la pasta</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 g di farina 0</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 ml di acqua</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 pizzico di sale</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per il ripieno</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 g di ricotta</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 g di Gouda stagionato (Oud)</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>500 g di cavolo rosso tagliato sottile</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 barbabietola gia' cotta</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di bacche di goji</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di olio di noci</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di semi di senape gialla</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di zucchero di canna</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 ml di aceto di vino rosso</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>noce moscata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>polvere di mandarino o scorza d'arancia grattugiata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>8 gherigli di noce spezzettati</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per la salsa</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>200 g di Gouda alle noci</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 g di Gouda stagionato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 ml di vino bianco secco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Preparate l'impasto</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #444444; font-family: inherit; line-height: 21px; text-align: justify;">Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #444444; font-family: inherit; line-height: 21px; text-align: justify;">Mentre la pasta riposa, preparate il ripieno:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #444444; font-family: inherit; line-height: 21px; text-align: justify;">in una ciotola lavorate la ricotta per renderla cremosa ed unite il formaggio Gouda grattugiato e una grattata di noce moscata. Aggiustate di sale e, volendo, di pepe bianco macinato al momento.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #444444; font-family: inherit; line-height: 21px; text-align: justify;">In una capace padella antiaderente, fate scaldare i semi di senape con i due olii per un paio di minuti. Unite anche le listarelle di cavolo rosso e salate leggermente. Coprite e lasciate cuocere a fuoco dolce per una trentina di minuti o finche' il cavolo sara' cotto e tenero. Aggiungete allora lo zucchero e l'aceto e proseguite la cottura per un paio di minuti. Aggiustate di sale e pepe. Togliete dal fuoco e unite anche la polvere di mandarino o la scorza d'arancia. Lasciate raffreddare completamente.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #444444; font-family: inherit; line-height: 21px; text-align: justify;">Tagliate la barbabietola a dadini di circa un centimetro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i> <span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;">Prima di cominciare a stendere la sfoglia mettete a bollire sul fuoco una pentola abbastanza larga e che possa contenere comodamente lo strudel. Disponete su una spianatoia un tovagliolo o uno strofinaccio pulito di lino o di cotone bianco (possibilmente lavato con sapone neutro e ben sciacquato) e infarinatelo. Prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi tiratelo aiutandovi con un mattarello. In questo caso basterà il mattarello per stendere la sfoglia che non dovrà essere sottile come quella preparata per lo strudel da cuocere al forno. Il risultato finale dovrebbe essere una sfoglia più o meno quadrata di 25 centimetri per lato.</span></i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i><span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;">Spalmate il composto di ricotta e Gouda su tutta la superficie della sfoglia, lasciando liberi due centimetri abboandanti su tutti i lati. Distribuite il cavolo rosso in maniera uniforme, poi i cubetti di barbabietola e per ultime le bacche di goji e le noci</span></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><i>Cominciate a sollevare la sfoglia per arrotolarla sul ripieno, se necessario aiutandovi con il tovagliolo. Fate fare un paio di giri, quindi ripiegate anche i due lembi esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. Avvolgete il rotolo così ottenuto nel tovagliolo senza lasciare vuoti e chiudete, con uno spago da cucina, i due lembi esterni; fate due giri di spago anche lungo il rotolo.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;"><br /></span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Salate l’acqua bollente e adagiatevi delicatamente lo strudel avvolto nel tovagliolo facendo attenzione che non tocchi troppo il fondo della pentola. Fate cuocere sobbollendo per 30 minuti, quindi togliete lo strudel dall’acqua e togliete il tovagliolo.</i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Mentre lo strudel cuoce, preparate la salsa: tritate a coltello il Gouda alle noci e grattugiate quello stagionato. Metteteli in una casseruolina a fondo spesso e copriteli con il vino bianco. Lasciate fondere i formaggi a fuoco bassissimo e mescolando in continuazione, fino ad avere una salsa morbida ed omogenea.</i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #444444; line-height: 21px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Tagliate lo strudel a fette piuttosto spesse e servitele nappate con la fonduta caldissima.</i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Anche questo strucolo partecipa all'MT Challenge di Febbraio 2014</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/02/mtc-n-36-la-ricetta-della-sfida-di.html">LO STRUDEL</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Ilp07iCP2K0/UwXHn_Q1mjI/AAAAAAAADN4/FtHzDmCzZZ8/s1600/Strudel+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Ilp07iCP2K0/UwXHn_Q1mjI/AAAAAAAADN4/FtHzDmCzZZ8/s1600/Strudel+MTC.jpg" height="249" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
di Mari del blog<a href="http://lasagnapazza.blogspot.nl/"> Lasagnapazza</a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-EzK88turAOA/UwXJI2_wx2I/AAAAAAAADOM/s-119f9qDgw/s1600/mucca+che+scalcia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-EzK88turAOA/UwXJI2_wx2I/AAAAAAAADOM/s-119f9qDgw/s1600/mucca+che+scalcia.jpg" height="188" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com30tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-71464159993147002682014-02-17T07:30:00.000+01:002014-02-17T10:55:22.676+01:00manzo nel coccio con salsa al pain d'epices<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-DUZaSK8LDGg/UwFEPxNlW1I/AAAAAAAADM0/aM3YUzmIK1o/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+011+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-DUZaSK8LDGg/UwFEPxNlW1I/AAAAAAAADM0/aM3YUzmIK1o/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+011+ritocco.JPG" height="566" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ricetta fantastica copiata pari pari da un ricettario meraviglioso: <i>Ricette & Segreti dei Monasteri</i>, di Laurence e Gilles Laurendon, Guido Tommasi Editore. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
I monasteri presi in esame sono, ovviamente, francesi, ma e' lecito pensare che molti dei cenni storici, degli aneddoti e delle regole descritte nel bel libro, siano comuni a molti cenobi in Europa e forse nel mondo.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Spesso gli autori fanno riferimento alla Regola Benedettina, quella che solitamente si riassume con il famoso motto <i>Ora et Labora</i>, cioe' Prega e Lavora, e che San Benedetto da Norcia detto' nel 534. Pare che il santo nel redigere la sua regola, facesse tesoro di una sua breve esperienza di vita eremitica che gli fece capire quanto le debolezze umane possano allontanare anche il piu' spirituale degli uomini dalla contemplazione di Dio. Penso' cosi' di combattere l'accidia, che si puo' definire come una certa noia dell'anima, disponendo che i monaci che seguivano la sua regola fossero costantemente occupati e che impiegassero il tempo lasciato libero dalla preghiera, comunitaria o individuale, in svariate attivita' di tipo pratico, la principale delle quali era, in molti monasteri, la copiatura dei testi sacri.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
" Il monastero poi - aggiunge San Benedetto - dev'essere organizzato in modo che al suo interno si trovi tutto l'occorrente, ossia l'acqua, il mulino, l'orto e i vari laboratori, per togliere ai monaci ogni necessita' di girellare fuori, il che non giova affatto alle loro anime." </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Un piccolo universo autosufficiente, insomma, e chi segue da un po' di tempo questo blog, chi mi conosce anche poco poco sa quanto questo argomento mi affascini e mi stia a cuore.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E chi cucina nei monasteri? Tutti! Nessuno e' dispensato dal servizio di cucina, a meno che sia malato o debba assolvere ad un compito di maggiore importanza. Si seguono turni settimanali e anche nel caso in cui qualcuno dei frati sia maggiormente dotato, perche' magari era un cuoco professionista nella sua vita secolare, non e' minimamente privilegiato, non diventa automaticamente il frate cuoco del monastero e questo vale, sempre secondo la Regola Benedettina, per tutti gli altri mestieri utili allo svolgimento della vita quotidiana dei monaci. Nonostante cio', nelle cucine dei monasteri, nel corso dei secoli, si e' andato formando un patrimonio culinario ricchissimo. Pensiamo solo a tutti i formaggi, i vini, i distillati, ma anche i dolci e i biscotti nati dalla creativita' degli uomini e delle donne che hanno vissuto in questi luoghi e che hanno creato una cucina che rispecchia il loro stile di vita: semplice, ma anche gustosa ed equilibrata e che coniuga aspetti sorprendentemente attuali, come l'attenzione alla qualita' degli ingredienti, che devono essere sempre freschi e di stagione, coltivati seguendo il piu' possibile i ritmi naturali e preparati poi senza ricorrere a troppi artifici. Con la loro esperienza e la loro straordinaria conoscenza delle piante medicinali, sono stati tra i primi ad abbinare ortaggi e salute. Cucinare diventa un esercizio spirituale, nutrire il corpo e' anche nutrire l'anima. I frati cantano mentre impastano il pane, la cucina diventa dono di se', ed al tempo stesso trasmissione di un sapere antico, di una "<i>conoscenza intrisa di umile saggezza</i>", come dicono gli autori di questo libro.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Questa ricetta e' una di quelle che mi hanno colpito maggiormente: l'idea di aggiungere dei sottaceti ad uno stufato di carne non mi avrebbe mai sfiorata e ovviamente mi ha molto incuriosito. E' preparata dai monaci della Champagne e per legare la salsa utilizza il pain d'epices fatto con farina di sola segale integrale. Di solito quando realizzo per la prima volta una ricetta presa da un libro, cerco di riprodurla fedelmente e solo in un secondo tempo, nel caso in cui meriti di essere replicata, mi discosto dall'originale per apportare qualche piccola modifica che me la faccia sentire piu' mia. Questa volta, invece, ho dovuto fin da subito fare un paio di varianti rispetto all'originale, dato che, nonostante il pain d'epices sia molto popolare e facilmente reperibile qui in Olanda e pur essendocene in commercio moltissimi tipi diversi, quello di sola segale pare non esista. Pero' si trova il pane di segale integrale, quello nero nero, umido e pesante e che io naturalmente amo molto. Cosi' ho pensato di usare quello, dandogli un gusto piu' simile a quello che suppongo dovrebbe avere un pan di spezie di segale, unendo un cucchiaino di<a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/12/sinterklaas-sta-arrivando-prepariamogli.html"> misto spezie</a> e un cucchiaio di miele. Inoltre ho aggiunto un po' di vino alla marinata della carne, in modo da avere una maggior quantita' di liquido in cui cuocerla rispetto a quello che avrei ottenuto con il solo olio previsto dalla ricetta. Le verdure della marinatura non le ho, ovviamente, buttate, ma le ho tritate e utilizzate per profumare la <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2014/02/ricetta-svuotafrigo-terrina-di-carne.html?utm_source=BP_recent&utm-medium=gadget&utm_campaign=bp_recent">terrina di carne</a> che ho pubblicato qualche giorno fa. Nel caso in cui vi andasse di provarla, vi consiglio caldamente di non omettere la cottura in forno nella pentola di terracotta: il profumo che si spande per tutta la casa e' davvero paradisiaco e la carne cotta in questo modo e' la piu' tenera e saporita che io abbia mai assaggiato in vita mia. Questo genere di cotture veniva utilizzato per rendere gradevoli anche le carni piu' coriacee: solitamente si aveva a disposizione carne di animali abbastanza anziani, dato che i manzi erano utili nei lavori dei campi e le pecore si tosavano per la lana e quindi venivano consumati quando non erano piu' produttivi. Solo il maiale si poteva consumare anche da giovane. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Manzo nel coccio</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con salsa al pain d'epices</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-ojM39xPvwMA/UuwFUcLSs2I/AAAAAAAADGg/9ijUXmox31s/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+006+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-ojM39xPvwMA/UuwFUcLSs2I/AAAAAAAADGg/9ijUXmox31s/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+006+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per 4</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1,2 kg di carne di manzo ( girello o spalla )</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>6 cucchiai di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>3 cipolle affettate</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 gambo di sedano a tocchetti</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 carota a rondelle</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 foglia di alloro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 rametto di timo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 spicchio d'aglio schiacciato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>300 ml di vino bianco secco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>5 cetriolini tagliati a rondelle</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>5 capperi dissalati</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 fette di pane di segale integrale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/12/sinterklaas-sta-arrivando-prepariamogli.html">misto spezie</a></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di miele d'acacia</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La sera prima, tagliare la carne a tocchetti di circa 2 cm e metterla in una terrina con 5 cucchiai di olio extravergine, due delle tre cipolle affettate, il sedano a tocchetti, la carota a rondelle, l'alloro, il timo e 150 ml di vino bianco. Mescolate bene, coprite e lasciate al fresco, mescolando un paio di volte. Il giorno seguente, preriscaldate il forno a 180°C. Togliete la carne dalla marinata, che filtrerete e terrete da parte, e asciugateli per bene.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>In una padella, scaldate il rimanente cucchiaio d'olio e fateci appassire la cipolla rimasta e lo spicchio d'aglio. Unite anche i pezzi di carne e dorateli bene su tutti i lati. Salate e pepate.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tresferite il tutto in una pentola di terracotta che possa andare in forno e bagnate con la marinata flitrata. Coprite il tegame e infornate per un'ora.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Aggiungete allora i cetriolini, i capperi e il rimanente vino bianco e proseguite la cottura per un'altra ora. Sfornate e togliete i pezzi di carne, tenendoli in caldo. Filtrate il fondo di cottura e legatela con il pane di segale sbriciolato molto finemente. Aggiungete anche le spezie e il miele e fate ridurre la salsa a fuoco dolce. Servire lo stufato nel coccio ben caldo accompagnato con la salsa. Se volete decorate con qualche fettina di cetriolino e dei fiori di cappero.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mJMSjbyNh6Y/UuwFTM9PtnI/AAAAAAAADGY/gH7PHrK8VzU/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+019+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-mJMSjbyNh6Y/UuwFTM9PtnI/AAAAAAAADGY/gH7PHrK8VzU/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+019+ritocco.JPG" height="531" width="640" /></a></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com14tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-61206088765281322062014-02-14T07:30:00.000+01:002014-02-17T10:55:43.135+01:00torta all'arancia e semi di papavero con glassa agli agrumi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-VKhzk0DHsVU/Uvft0ULHG6I/AAAAAAAADMM/kK8UFKhfDkc/s1600/varie+due+011+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-VKhzk0DHsVU/Uvft0ULHG6I/AAAAAAAADMM/kK8UFKhfDkc/s1600/varie+due+011+ritocco.JPG" height="640" width="480" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Eccone un'altra. Una di quelle che le leggi e subito ti dici : " Tze', questa non uscira' mai!" E sei anche compiaciuta della tua superiorita', del tuo occhio esperto e clinico che coglie le incogruenze di una ricetta cosi', al volo... piu' o meno con la stessa immediatezza e precisione con cui tuo marito rileva il fuorigioco della squadra avversaria, mentre tu hai difficolta' persino ad individuare il pallone....Ma questa ricetta e' decisamente sbagliata: troppe uova, troppo latte, troppo burro per cosi' poca farina! Cosa?!?..Tutto quello zucchero? Oh mammina santa, sara' stucchevole!! Qualcosa e' andato storto nella conversione da cups a grammi e millilitri. E quindi che fai? Volti pagina e ne cerchi un'altra che ti ispiri piu' fiducia. Giusto?. Sbagliato! Con il libro in mano ancora aperto sulla pagina della ricetta imputata, cominci a tirare fuori dalla dispensa tutti gli ingredienti. Perche' tu questa torta la devi fare, fosse anche solo per la soddisfazione di dire: " Ovvio che sarebbe uscita una schifezza, con quelle dosi!....l'avevo capito subito io....devo imparare a fidarmi delle mie sensazioni e della mia esperienza"....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Era da un po' che avevo voglia di provare un dolce con i semi di papavero. Li aggiungo spesso al pane, perche' mi piace sentirli scoppiettare sotti ai denti e, soprattutto quelli in superficie che si tostano per bene in forno, hanno un sapore fantastico. Nei dolci non li avevo ancora mai messi. Inoltre avevo proprio voglia di inaugurare i miei stampi di legno. Siccome sono rettangolari tipo stampo da plum cake, volevo una torta di quel genere. Un plum cake appunto o una quatre quart o una pound cake. La volevo con i semi di papavero. E l'arancia. Ricordavo di aver addocchiato questa torta sfogliando un bel librone sui dolci della Murdoch books che mia figlia mi ha regalato anni fa e al quale mi sono affidata in svariate occasioni e che non mi aveva mai deluso. Fino a quel giorno. Ma c'e' sempre una prima volta per tutto, giusto? Sbagliato!...oggi non ne azzeccate una, mi dispiace. Cioe', c'e' davvero una prima volta per tutto, ma la prima delusione da questo libro ancora deve arrivare. Quella che si sbagliava ero io! Soprattutto quando si parla di dolci sono una vera schiappa a valutare le ricette solo leggendo la lista e le quantita' degli ingredienti. L'ho fatta questa torta. Per sfida. E ho perso. Per fortuna.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Torta all'arancia e semi di papavero</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>con glassa agli agrumi</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-aIZlCJ1HL6s/UvfQE6JGMsI/AAAAAAAADLs/sEw4Hk8i_vI/s1600/varie+due+023+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-aIZlCJ1HL6s/UvfQE6JGMsI/AAAAAAAADLs/sEw4Hk8i_vI/s1600/varie+due+023+ritocco.JPG" height="464" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 g di semi di papavero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>185 ml di latte caldo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di zucchero semolato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 uova</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di farina 00</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>5 g di lievito per dolci</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>185 g di burro ammorbidito</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>20 g di scorza d'arancia grattugiata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per la glassa:</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di zucchero a velo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>20 g di burro fuso</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>15 ml di succo di lime filtrato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>15 ml di succo di limone filtrato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 ml di acqua</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>10 g di scorza di arancia grattugiata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Preriscaldate il forno a 180°C</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Verste i semi di papavero nel latte caldo e lasciateli in infusione per almeno 15 minuti. Questa operazione serve a rendere i semi piu' digeribili.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Passato questo tempo, mettete nella ciotola della planetaria lo zucchero semolato, le uova, la farina setacciata con il lievito, i 185 g di burro morbido e i 20 g di buccia d'arancia. Unire anche il composto di latte e semi di papavero e lavorate a velocita' minima fino a che gli ingrdienti saranno amalgamati. Proseguite a velocita' media per tre minuti o fino ad ottenere un composto chiaro, omogeneo e denso. Versare nello stampo precedentemente imburrato ed infornate al penultimo livello del forno. Cuocete la torta per 50 minuti o fino a che uno stuzzicadenti inserito al centro del dolce esce pulito. Sfornare e lasciar nello stampo per 5 minuti. Poi sformate la torta e posatela su una gratella che appoggerete su un foglio di carta da forno.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>In una ciotola mettete lo zucchero a velo e i 20 g di burro fuso, in un pentolino unite i succhi di agrumi e l'acqua e fate scaldare fino al primo bollore. Versate anche i liquidi caldi nella ciotola con il burro e lo zucchero, aggiungete i 10 g di buccia di arancia e mescolate nenergicamente per ottenere una glassa morbida che verserete sul dolce ancora caldo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Lasciare raffreddare completamente prima di servire.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Con queste dosi potete riempire uno stampo da ciambella scanalato da 23 cm o due stampi da plum cake da 20x10 cm</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-WoorAt5MWqs/UvfNa5xUt6I/AAAAAAAADLg/P1qygs1oqLw/s1600/varie+040+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-WoorAt5MWqs/UvfNa5xUt6I/AAAAAAAADLg/P1qygs1oqLw/s1600/varie+040+ritocco.JPG" height="452" width="640" /></a></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-78265526435074988102014-02-12T07:30:00.000+01:002014-02-17T10:55:59.689+01:00Ricetta svuotafrigo: terrina di carne con funghi e nocciole<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-FjXaU40OcJc/UuwGLPD4gnI/AAAAAAAADGw/X39ZflEw2Q4/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+022+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-FjXaU40OcJc/UuwGLPD4gnI/AAAAAAAADGw/X39ZflEw2Q4/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+022+ritocco.JPG" height="522" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Siamo alle solite: un pezzo di questo, un pezzo di quello e niente che basti per far due porzioni dello stesso piatto. Allora che si fa? Si va a far la spesa? NO, se prima non si finisce quel che c'e' gia' in casa, altrimenti poi si rischia che qualcosa vada a male e tocca buttarlo. Dover buttare il cibo e' una cosa che mi mette davvero di malumore. Allora ci si inventa una soluzione.</div>
<div style="text-align: justify;">
La terrina sta alla carne , come la zuppa sta alle verdure! E se quando devo svuotare i cassetti del frigo dai rimasugli dei contorni degli ultimi giorni la zuppa e' la soluzione ideale, quando si tratta di mettere a frutto pezzetti di carni varie, la terrina mi viene sempre in soccorso! Si puo' fare praticamente con tutto ed e' perfetta per far fuori anche avanzi di salumi.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Basta tenere presente alcune semplici cose, dettate piu' dal buon senso che da vere e proprie regole culinarie. Ad esempio se avete carni che richiedono tempi di cottura molto diversi, potete tritare quelle che andrebbero cotte piu' a lungo e tagliare a tocchetti piccoli quelle che invece cuociono piu' in fretta. Regolatevi con i condimenti a seconda dei sapori che dovete o volete mettere insieme. Rispettate l'equilibrio tra grasso e magro, perche' il troppo stroppia in ogni senso. Se le carni sono molto miste, unite un po' di pan grattato, se son troppo magre del pane bagnato nel latte o qualche cucchiaio di vino bianco le manterranno tenere e succose. Sapori blandi come il pollo, il tacchino e il vitello potranno essere vivacizzati con erbe aromatiche e spezie o anche un trito di verdure. Una salsiccia fresca ci sta sempre bene, ma regolatevi per il grasso come vi ho consigliato prima. Se poi avete in giro per casa una manciata di frutta secca o se vi sono avanzati 4 o 5 funghetti dal risotto di ieri sera, allora state certi che la vostra terrina sara' il modo di svuotare il frigorifero piu' raffinato ed elegante che si possa immaginare! E se non avete la cocottina giusta per questo tipo di preparazioni, non vi preoccupate. Avvolgete il composto, dopo avergli dato una forma cilindrica piuttosto tozza, in un foglio di carta da forno e poi in due fogli di alluminio e sistematelo dentro qualunque teglia o pirofila faccia al caso vostro. Servite la vostra terrina ancora calda dopo un breve riposo fuori dal forno: accompagnata da qualche verdura cotta o da un'insalata avrete un ottimo secondo; fredda su una fetta di pane leggermente tostato e magari con qualche sottaceto accanto sara' un antipasto originale e sfizioso. Pero' adesso aspettate un attimo, prima di infilare la testa nel frigorifero alla ricerca dell'avanzo perduto: ancora non vi ho dato la ricetta!!</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>Terrina di carni miste</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>con nocciole e funghi</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SgTikPqREIo/UuwGKWvU51I/AAAAAAAADGo/q0TJk_4Im2A/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+029+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-SgTikPqREIo/UuwGKWvU51I/AAAAAAAADGo/q0TJk_4Im2A/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+029+ritocco.JPG" height="490" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti: </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>300 g di filetto di maiale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>150 g di fesa di vitello</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>50 g di salsiccia fresca</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 piccola cipolla</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 piccola carota</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 gambo di sedano</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di foglie di timo fresco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>prezzemolo tritato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>40 g di nocciole intere</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>40 g di funghi champignon</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaio di cognac</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Accendere il forno a 200°C</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tritare il filettto di maiale insieme alle verdure..</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i> Eliminare la pelle alla salsiccia e sbriciolarla.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tagliare la fesa di vitello a tocchetti piccoli.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Pulire i funghi strofinandoli con un pezzo di carta da cucina e poi tritarli al coltello.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>In una ciotola riunire tutti gli ingredienti, aggiustare di sale e pepe e mesolare bene con un cucchiaio di legno per amalgamare bene il tutto. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Riempire con il composto una terrina da forno, facendo attenzione a restare almeno un cenitmetro al di sotto del bordo.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Coprire, mettere la terrina in una teglia piu' grande ed infornare sul ripaino piu' basso.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Far cuocere per un'ora, togliendo il coperchio negli ultimi 15 minuti.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Sfornare e lasciar riposare una decina di minuti prima di servire.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-yvV7D0HuMT8/UuwGLHuV3vI/AAAAAAAADG0/kL9TI-i6rZo/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+032+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-yvV7D0HuMT8/UuwGLHuV3vI/AAAAAAAADG0/kL9TI-i6rZo/s1600/manzo+nel+coccio+e+terrina+con+funghi+e+nocciole+032+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-57690917447759633262014-02-10T00:01:00.000+01:002014-02-17T10:56:21.493+01:00Il mio strucolo e il mio strudel per l'MTC di quella (Lasagna)pazza della Mari!!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-xDyIEcc43Zc/UvQgOunaovI/AAAAAAAADIg/jqX3xFaNVuU/s1600/strucolo+in+straza+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-xDyIEcc43Zc/UvQgOunaovI/AAAAAAAADIg/jqX3xFaNVuU/s1600/strucolo+in+straza+003+ritocco.JPG" height="400" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Intanto una cosa l'ho gia' vinta: per la primissima volta da quando partecipo all'MTC pubblico nel primissimo giorno utile per inviare le ricette!! Hurra'!! Merito dell'oggetto della sfida lanciata da <a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/">Mari Lasagnapazza</a>, che vincendo la scorsa edizione dell'MTC<strike> si e' tirata addosso la sfiga </strike> si e' aggiudicata l'onore di condurre le danze in questa 36° edizione del gioco piu' bello del web! E ci sta facendo ballare a ritmo di strudel, la bella triestina.... Non solo il classico dolce da forno tipico della ricca tradizione culinaria della sua citta', ma anche il cugino salato e bollito: lo strucolo in straza! E se di strudel qualcuno ne e' uscito da mio forno, mai pentolone fumante aveva sostenuto galleggianti salsicciotti di pasta ripiena fasciati in aderentissimi ed elegantissimi panni. Mai prima d'ora. Ma d'ora in poi si', sicuramente! Entusiasmo alle stelle per questa preparazione che mi ha conquistata a prima vista, che conoscevo e gia' da tempo desideravo provare, ma solo il vederla proposta da Mari per questo MTC ha fatto scattare la molla decisiva. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Per questo mio primo di molti strucoli che verranno, ho pensato di proseguire con la carrellata di ortaggi dei quali, come ormai sapete, in casa La Valigia siamo tutti golosi: dopo barbabietole, pastinache e rutabaghe varie, e' ora il turno del Kohlrabi, che qui in Olanda chiamano Koolraap e in Italia cavolo rapa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-22SGkpacnb4/UvehBNNobpI/AAAAAAAADK0/2qglvn5q7Hk/s1600/kohlrabi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-22SGkpacnb4/UvehBNNobpI/AAAAAAAADK0/2qglvn5q7Hk/s1600/kohlrabi.jpg" height="324" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
A dire la verita' non e' esatto definirlo rapa, dato che la parte che mangiamo si chiama torsa ed e' un ingrossamento del fusto che si forma poco al di sopra del terreno, quindi non e' propriamente una radice. A creare questa lieve confusione, penso siano l'aspetto, la consistenza e il sapore, molto simili a quelli delle rape bianche. In piu' il cavolo rapa ha un retrogusto abbastanza dolce che ricorda il cavolo, giustificandone il nome, e che si intensifica in cottura. Il Kohlrabi si puo' consumare crudo, affettato sottilmente in insalata oppure cotto: bollito, al vapore, in zuppe e minestre. Io ho optato per la cottura in forno che ne esalta la dolcezza e lascia la polpa piu' asciutta e saporita rispetto alla cottura in acqua. Inoltre con la cottura in forno gli zuccheri si caramellano conferendo un piacevolissimo aroma quasi di affumicato. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Zucca butternut, feta e yogurt greco, completano il ripieno in una bell'armonia di sapori che si contrastano e si bilanciano l'un l'altro. Armonia che si ripete anche nella salsa di porro cotto nel vino bianco, legata con un po' di yogurt greco. Solo due cucchiaini d'olio extravergine d'oliva oltre a quello presente nella pasta, che qui siamo ancora a dieta, volenti o nolenti. Considerando che le dosi bastano per 4 persone, direi che tutto sommato e' un piatto leggero, ma pieno di gusto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Strucolo in straza</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>di Kohlrabi e butternut squash arrosto</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con crema di feta al timo</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e salsa di porri cotti nel vino</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-MIp3-Y33oDc/UvQgIRoSYJI/AAAAAAAADIU/UC3WupVMGu4/s1600/strudel+di+pere+e+ciliege+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-MIp3-Y33oDc/UvQgIRoSYJI/AAAAAAAADIU/UC3WupVMGu4/s1600/strudel+di+pere+e+ciliege+003+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Per gli ingredienti e il procedimento per fare la sfoglia, vi rimando direttamente al<a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/2014/02/mtc-n-36-lo-strudel.html"> post di Mari</a>, dove troverete anche le foto del passo passo che vi saranno molto utili. </i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Uniche varianti apportate da me sono il tipo di farina ( io ho voluto provare una 0 artigianale che mi hanno regalato in Italia) e di conseguenza la quantita' di acqua che ho dovuto aumentare di circa 20 ml</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>Per il ripieno</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1/2 zucca butternut o 400 g di zucca gialla</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cavoli rapa</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiaini di olio extra vergine d'oliva</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di feta</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>100 g di yogurt greco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di foglioline di timo fresco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Accendete il forno a 200°C </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Eliminate la buccia e i semi alla zucca e sbucciate e mondate i cavoli rapa. Tagliateli entrambi in dadi di circa 1,5 cm. Versateli in una teglia da forno, unite i due cucchiaino d'olio, il sale e il pepe e mescolate bene per distribuire il condimento. Infornate in forno gia' caldo per almeno 20/25 minuti o finche' le verdure saranno tenere e ben cotte, ma non sfatte. Durante la cottura mescolate un paio di volte e fate attenzione che le rape, piu' asciutte della zucca, non scuriscano troppo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Nel frattempo sbriciolate il feta in una terrina e mescolatelo con lo yogurt e il timo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Quando le verdure saranno cotte, sfornatele e lasciatele raffreddare. Nel frattempo stendete la pasta nello spessore e nella misura indicate nella ricetta di Mari.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Distribuite il composto di feta e yogurt avendo l'accortezza di lasciare liberi due centimetri di sfoglia su tutti i lati.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Distribuite anche le verdure in modo uniforme sopra al formaggio, poi arrotolate lo strucolo ed avvolgetelo nel panno, sempre seguendo le indicazioni di Mari.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Io ho usato una mussola di cotone che tengo apposta per questi scopi, che faccio bollire dopo averla ben lavata con sapone naturale, in modo da eliminare ogni traccia di detersivo, e che poi conservo in un sacchetto per alimenti a chiusura ermetica. La trama non e' fitta come quella di un canovaccio da cucina, ma essendo molto grande ho potuto avvolgerla piu' volte intorno allostrucolo e non ho avuto il minimo problema. Inoltre, non avendo a disposizioni pentole abbastanza grandi da consetire allo strucolo di galleggiare, ho pensato di lasciare lo spago che legava le estremita' un po' piu' lungo per poterlo fissare ai manici della pentola in modo da sostenere il peso del salamotto ed impedire che si adagiasse sul fondo. L'ho fissato facendo in modo che lo strucolo fosse coperto da un dito abbondante d'acqua e durante la cottura ho tenuto sul fuoco un pentolino di acqua bollente, che ho aggiunto man mano che il livello scendeva.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Fate cuocere lo strucolo, con la pentola coperta, per 35 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/--QQXNh-qyhA/UveIozUubDI/AAAAAAAADKU/RqDKgiMqm70/s1600/strucolo+galleggiante.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/--QQXNh-qyhA/UveIozUubDI/AAAAAAAADKU/RqDKgiMqm70/s1600/strucolo+galleggiante.jpg" height="297" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
Mentre lo strucolo cuoce, preparate la salsa</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 porro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 ml di vino bianco secco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiai di yogurt greco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>50 ml di latte</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Eliminate le foglie esterne del porro e poi affettatene la parte bianca molto finemente. Mettetela in una piccola casseruola con il vino, coprite, portate a bollore a fuoco vivo, poi abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura fino a che quasi tutto il vino sara' evaporato ed il porro sara' ben cotto e abbastanza tenero da essere schiacciato con una forchetta. Ci vorranno piu' o meno 20 minuti. In una ciotola diluite lo yogurt con il latte e poi aggiungetelo al porro mescolando bene. Fate scaldare, ma non bollire. Aggiustate di sale e pepe e tenete in caldo fino al momento di servire.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Quando lo strucolo sara' cotto, scolatelo, liberatelo dal panno, tagliatelo a fette di circa due centimetri di spessore e servitelo accompagnato dalla salsa di porri.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Strudel di pere, ciliegie sciroppate</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e mandorle amare</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con salsa di sciroppo di ciliegie </i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-1o0uk1k7m9Y/UvQgNsrqoLI/AAAAAAAADIc/Zotx9AzZk9g/s1600/strudel+di+pere+e+ciliege+016+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-1o0uk1k7m9Y/UvQgNsrqoLI/AAAAAAAADIc/Zotx9AzZk9g/s1600/strudel+di+pere+e+ciliege+016+ritocco.JPG" height="594" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ed eccoci alla versione dolce, cotta in forno. Come ho detto all'inizio, di strudel ne ho fatti ben piu' d'uno in vita mia, seguendo varie ricette, ma senza trovare completa soddisfazione. Mari, invece, mi ha fatto scoprire l'acqua calda, e' proprio il caso di dirlo. Ammetto la mia ignoranza, ma io proprio non lo sapevo! Questa sfoglia e' una vera meraviglia, si tira senza difficolta' alcuna e diventa quasi trasparente pur mantenendo un'elasticita' stupefacente. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Qui per il ripieno ho deciso di metter mano a una delle conserve fatte la scorsa estate con la frutta raccolta a Thiviers, quella degli alberi del nostro piccolo frutteto. In questo caso si tratta di ciliegie che ho invasato insieme ad uno sciroppo molto leggero e delicatamente speziato, seguendo una ricetta americana che consente di avere il ripieno della famosa cherry pie, la tradizionale torta di ciliegie d'oltre oceano, sempre a disposizione, tutto l'anno. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel caso in cui voleste provare a fare questo strudel, penso che nei supermercati piu' forniti si possa trovare questo tipo di ciliegie conservate. Lo sciroppo e' molto liquido, tipo quello delle pesche sciroppate, per intenderci e i frutti sono morbidi, non canditi come quelli delle ciliegie sciroppate a cui siamo abituati noi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Le ciliegie le ho messe in vaso intere con loro nocciolo, perche' questo conferisce un delicato profumo di mandorla amara. Siccome questo aroma lo volevo ben presente nel dolce finale, ho aggiunto anche una mezza dozzina di armelline, le "mandorle" amare contenute nei noccioli delle pesche e delle albicocche: quest'estate ne ho marmellate a chili e di alcune ho faticosamente spaccato i noccioli per prelevarne il seme e farlo seccare. Aggiunte in piccole dosi alle mandorle vere, contribuiscono ad intensificarne il gusto ed a renderlo piu' " interessante". La pera poi, con la sua consistenza quasi cremosa e la sua dolcezza ci sta d'incanto in questo strudel e rende del tutto superflua l'aggiunta di zucchero. Scelta quasi obbligata per la salsa di accompagnamento: lo sciroppo di conservazione delle ciliegie, fatto ridurre, addensato con un cucchiaino di maizena e reso cremosissimo con un pezzetto di burro. Due ghirigori di panna fresca liquida e anche l'occhio e' accontentato.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-qTtGvL2IrnE/UvQgUrcWMOI/AAAAAAAADIs/1ZeTGi117Ng/s1600/strudel+005+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-qTtGvL2IrnE/UvQgUrcWMOI/AAAAAAAADIs/1ZeTGi117Ng/s1600/strudel+005+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Anche in questo caso vi rimando al<a href="http://lasagnapazza.blogspot.it/2014/02/mtc-n-36-lo-strudel.html"> post di Mari</a> per la preparazione della sfoglia.</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Io ho usato ancora la mia farina 0, ma non ho avuto bisogno di aumentare l'acqua.</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>per il ripieno</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>3 pere Conference, lavate, detorsolate e tagliate a dadini senza sbucciarle</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>300 g di ciliegie sciroppate, sgocciolate</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di pane grattugiato</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>40 g di mandorle intere non pelate</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>6 armelline</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>15 g di burro fuso</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>zucchero a velo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><u>per la salsa</u></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>150 ml di sciroppo di conservazione delle ciliege</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di maizena</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>20 g di burro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>panna fresca liquida per decorare</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Accendere il forno a 180°C</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Tritare le mandorle insieme alle armelline e poi unirle al pane grattugiato. Distribuire il composto sulla sfoglia gia' stesa, lasciando liberi almeno due centimetri su tutti i lati. Distribuire il piu' uniformemente possibile i dadini di pera e le ciliegie ben sgocciolate dal loro sciroppo. </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Arrotolare lo strudel come vi insegna a fare Mari e deponetelo su una teglia da forno. Per non dover usare altro burro io ne ho usata una antiaderente. Spennellatelo delicatamente con il burro fuso e infornate per 35/40 minuti. Fate attenzione che la superficie non scurisca troppo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Sfornatelo, cospargetelo di zucchero a velo e fatelo raffreddare completamente prima di affettarlo.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mentre lo strudel si raffredda, preparate la salsa mettendo lo sciroppo in un pentolino e facendolo sobbollire a fuoco basso per 5 minuti minuti perche' si riduca un po'. In una ciotolina diluite la maizenza con pochissima acqua e mescolate bene per assicurarvi che non ci siano grumi, quindi unitela allo sciroppo, proseguendo la cottura per un minuto o due, finche' la salsa si sara' addensata. Togliete dal fuoco ed aggiungete il burro, mescolando energicamente finche' si sara' sciolto completamente incorporandosi alla salsa. Se raffreddandosi la salsa dovesse rapprendersi troppo, prima di servire il dolce rimettetela al fuoco per pochi secondi, ma senza farla assolutamente bollire.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Versate due cucchiai di salsa su un piattino da dolce, decorate con qualche goccia di panna liquida e adagiate due fette di strudel spesse due dita sopra la salsa.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ed ecco il mio strucolo e il mio strudel per<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/02/mtc-n-36-la-ricetta-della-sfida-di.html"> l'MTC di questo mese:</a></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>LO STRUDEL!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-bX2Qd9nM7gY/UveYUlp5BwI/AAAAAAAADKk/d8w-iZmpv54/s1600/Strudel+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-bX2Qd9nM7gY/UveYUlp5BwI/AAAAAAAADKk/d8w-iZmpv54/s1600/Strudel+MTC.jpg" height="312" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com74tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-9686424485921714642014-02-09T11:41:00.001+01:002014-02-17T10:56:42.164+01:00Passato di fagioli bianchi con cavolo nero, mandorle tostate e piment d'Espelette<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-MdHZlLh08rE/Uu__iFm0krI/AAAAAAAADHo/xJ0O7cAf24E/s1600/zuppa+fagioli+cavolo+nero+003+ritocco+ingrandimento.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-MdHZlLh08rE/Uu__iFm0krI/AAAAAAAADHo/xJ0O7cAf24E/s1600/zuppa+fagioli+cavolo+nero+003+ritocco+ingrandimento.JPG" height="376" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il peperoncino di Espelette, piment d'Espelette in Francese e Ezpeletako biperra in lingua basca, e' una spezia originaria del Messico coltivata anche nel resto del Sud America. Venne introdotto in Europa nel XVII secolo, ma con poca fortuna, dato che non trovo' le condizioni climatiche ideali al suo sviluppo. Solo una minuscola aerea si rivelo' adatta alla sua coltivazione, un piccolo comune francese del dipartimento dei Pirenei Atlantici, nella regione dell'Aquitania: il comune di Espelette. Annidato ai piedi dei Pirenei, Espelette gode di un microclima particolare, caratterizzato da temperature miti ed abbondanti piogge, molto simile a quello dei luoghi di origine di questa specie di peperoncino. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso dei secoli, la coltivazione di questa spezia si e' estesa anche alle zone limitrofe e ad oggi sono una decina i comuni autorizzati a coltivare, trasformare e commercializzare il peperoncino d'Espelette AOP, che equivale alla nostra DOP, riconoscimento ottenuto nel 2000 e fortemente voluto dal consorzio dei produttori che si e' costituito nel 1983.<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io non lo conoscevo, dico la vertia', prima delle mie incursioni in terra francese. La Dordogna, dove abbiamo acquistato la casina di campagna che stiamo lentamente e faticosamente ristrutturando, e' uno dei dipartimenti dell'Aquitania e dato che il piment d'Espelette fa parte delle eccellenze alimentari di quella regione, mi ci sono imbattuta quasi subito. Ho titubato parecchio prima di acquistarlo, dato che il suo prezzo puo' sembrare eccessivo, anche se e' decisamente molto meno costoso dello zafferano, per dirla tutta. Pero' mi ha incusriosita e mi sono informata, scoprendo cosi' che il suo costo e' ampiamente giustificato da molteplici fattori. Primo fra tutti proprio la circoscritta zona di produzione che, comprensibilmente, consente quantitativi relativamente scarsi. Poi le tecniche colturali e di trasformazione, prevalentemente manuali e scrupolosissime: si parte con la selezione dei semi, che vengono scelti in base a severi criteri morfologici e qualitativi, per arrivare alle frequenti e ripetute analisi sensoriali, effettuate su ciascun lotto di prodotto finito, da parte di commissioni di esperti composte da produttori, consumatori e operatori del settore alimentare appositamente formati ed istruiti. </div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
La raccolta dei frutti si effettua da Agosto fino al 1° Dicembre incluso. I peperoncini vengono poi legati a mano per formare lunghi cordoni che sono lasciati asciugare all'aria per almeno 15 giorni, quindi l'essicaturea prosegue e si completa in forni appositi. Successivamente vengono sottoposti ad un particolare processo di affumicatura e quindi ridotti in polvere. In commercio si trovano, oltre alla polvere, anche altri prodotti a base di piment d'Espelette: paste e gelatine realizzate col prodotto fresco, peperoncini in salamoia e anche fleur de sel aromatizzato. E' possibile inoltre acquistare le trecce di peperoncini: freschi in estate ed essicati nel resto dell'anno. Tutti i prodotti devono reacare il marchio AOP che li certifica come autenticamente provenienti dalla zona di origine protetta e controllata.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-INax2ZEsb_M/UvdcLiPjQxI/AAAAAAAADKE/z87h7BoqvIM/s1600/espelette+aop.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-INax2ZEsb_M/UvdcLiPjQxI/AAAAAAAADKE/z87h7BoqvIM/s1600/espelette+aop.jpg" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In origine questa spezia era utilizzata principalmente come medicina, poi si comincio' ad usarla per conservare carni e prosciutti. Ha un aroma molto complesso, caratterizzato da note fruttate e fiorite, con un sentore di fieno appena tagliato, una piccantezza dolce, calda, non aggressiva e quell'idea di affumicatura che completa il tutto. Dico la verita': nonostante tutte queste sue belle qualita', la prima volta che l'ho utilizzato son rimasta delusa. Colpa mia pero', che l'ho affogato in mille altri sapori forti. Poi ho imparato ad usarlo e me ne sono innamorata. Ora lo spargo con parsimonia, come fosse polvere d'oro - come dice la mia amica <a href="http://burro-e-miele.blogspot.nl/">Eleonora</a>, che lei il piment d'Espelette lo conosce bene e lo adora e lo rispetta - su molti piatti dal gusto delicato, anche se non vedo l'ora che arrivi l'estate per provarlo nella tipica ricetta basca a base di pollo e peperoni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per il momento mi accontento di assaporarlo in quei piatti che piu' di ogni altra cosa scaldano il cuore e il corpo in queste fredde sere invernali. Col suo profumo di fiori e fieno e il suo calore che si aggiunge a quello della zuppa, ci ricorda che l'estate tornera' presto...e allora forse rimpiangeremo le temperature di questi giorni.....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Passato di fagioli bianchi</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>con cavolo nero</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>mandorle tostate e piment d'Espelette</i></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-I_K9LAHog84/Uu__kN7LwLI/AAAAAAAADHw/UMUfhOglZhA/s1600/zuppa+fagioli+cavolo+nero+003+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-I_K9LAHog84/Uu__kN7LwLI/AAAAAAAADHw/UMUfhOglZhA/s1600/zuppa+fagioli+cavolo+nero+003+ritocco.JPG" height="640" width="514" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per 2:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>180 g di fagioli bianchi secchi</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 spicchio d'aglio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 foglia di alloro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 scalogno</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>80 g circa di cavolo nero, privato della costa e tagliato a striscioline</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>500 ml di brodo vegetale o di pollo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di foglioline di timo fresco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di scaglie di mandorle</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 cucchiaino di piment d'Espelette </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>La sera prima mettere a bagno i fagioli in abbondante acqua fredda. La mattina dopo scolarli, metterli in una casseruola con due litri d'acqua, lo spicchio d'aglio e la foglia di allora. Portare a bollore e lasciar cuocere, coperto e a fuoco dolce, per almeno un'ora e mezza o finche' i fagioli saranno teneri e ben cotti.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Scolateli ed eliminate l'aglio e l'alloro. Nella stessa casseruola, fate scaldare i due cucchiai d'olio, aggiungete lo scalogno affettato finemente e lasciate stufare a fiamma bassa per circa cinque minuti. Unite i fagioli, le foglioline di timo e un pizzico di sale e lasciate insaporire per qualche minuto, poi coprite con il brodo caldo. Fate sobbollire dolcemente per una decina di minuti, poi frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Passate da un colino a maglie non troppo fitte, premendo bene con una spatola di silicone o il dorso di un cucchiaio per recuperare tutta la polpa. Dovrete avere un passato abbastanza fluido, eventualmente aggiungete altro brodo. Unite anche le striscioline di cavolo nero, aggiustate di sale e proseguite la cottura per una quindicina di minuti, fuoco dolce e pentola scoperta, mescolando di tanto in tanto, per verificare la consistenza ed evitare che il passato attacchi al fondo della pentola rischiando di bruciarsi. Nel frattempo fate scaldare un padellino antiaderente e tostate le mandorle in scaglie, muovendo spesso la padella e facendo attenzione che le mandorle non brucino. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Togliete la zuppa dal fuoco e lasciatela riposare una decina di minuti, servendola poi cosparsa di mandorle tostate e una spolverata di piment d'Espelette.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-59701962604951018532014-02-06T11:38:00.000+01:002014-02-06T11:38:52.858+01:00OGGI NASCE L'ASSOCIAZIONE ITALIANA FOOD BLOGGER: AUGURI!!<div style="background-color: white; color: #333333; line-height: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Vado ripetendolo da sempre, da quando ho cominciato questa webavventura, ma mi sono resa conto di non averlo mai specificato in queste pagine: non sono una food blogger e questo non e' un food blog! Dal mio punto di vista essere food blogger presuppone conoscenze, competenze ed esperienze che io non ho. Piu' di ogni altra cosa, per essere food blogger bisogna voler esserlo e io non lo voglio. Sono un'appassionata di cibo e di cucina e nulla di piu'. Tanto mi basta e questo voglio continuare ad essere. Ho pero' la fortuna e l'onore di meritare la stima, l'affetto e l'amicizia di molti food blogger italiani; persone meravigliose, appassionate, serie, competenti e bravissime ognuna in campi specifici e diversi, capaci di trasferire queste loro qualita' a cio' che le accomuna: la grande passione per il cibo e il desiderio di condividere al meglio esperienze, informazioni e conoscenze.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sono quindi davvero molto felice ed emozionata di poter annunciare oggi attraverso il mio bloggino, il coronamento di un sogno, la realizzazione di un progetto vagheggiato, sussurrato, discusso e coccolato gia' da tempo e che ora finalmente prende forma e vede la luce. La mia stima e la mia ammirazione, insieme all'affetto ed all'amicizia che mi lega loro, per le persone che hanno reso possibile la concretizzazione di questo progetto, cresce ogni giorno di piu' per la determinazione, l'impegno e la serieta' che quotidianamente profondono nel loro " non-lavoro" di food blogger. A mio modesto avviso, questi sono gli esempi da seguire per chiunque aspiri ad essere autore di un food blog. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Da oggi e' piu' facile, si puo' crescere insieme. Oggi nasce</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-H5LxTQFclCM/UvNhPHt2EfI/AAAAAAAADIA/srJA9epwXHU/s1600/banner+post+di+lancio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-H5LxTQFclCM/UvNhPHt2EfI/AAAAAAAADIA/srJA9epwXHU/s1600/banner+post+di+lancio.png" height="640" width="536" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<b>Ci siamo</b>. Emozionati, felici, ansiosi di condividere con voi un progetto in cui crediamo e che oggi viene alla luce dopo<b> due anni </b>di lavoro ‘dietro le quinte’.</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
L’<a href="http://www.aifb.it/" style="color: #337344; text-decoration: none;"><b>AIFB</b> - <b style="color: #3b5998; cursor: pointer;">Associazione Italiana Food Blogger</b></a> - è appena nata, ma il suo embrione pulsante di vita aspettava da tempo di venire alla luce. Questo embrione aveva bisogno di un nido accogliente, di un ‘luogo’ ideale per crescere. Un luogo in cui persone che <b>condividono </b>il medesimo modo di vivere il cibo possano ritrovarsi, <b>ufficializzare </b>la propria presenza e sentirsi riconosciute come parti di un medesimo e più <b>ampio progetto.</b> Per istituzionalizzare quello che noi food blogger facciamo da sempre quando ci incontriamo: condividere una <b>passione</b>, parlare di cibo, degustare, scambiarsi conoscenze e esperienze, <b>confrontarsi </b>con altri mondi.</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; text-align: justify;">
Fin dai suoi primi passi l’AIFB avrà bisogno di mani salde e amorevoli che l’aiutino a crescere sana e forte, all’insegna di <b>principi </b>che consentano reali <b>opportunità </b>di condivisione, incontro, crescita e conoscenza per tutti coloro che amano il cibo e lo celebrano attraverso un <b>blog</b>.</div>
</div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 20px;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Crediamo che tutto questo possa divenire realtà attraverso il vostro contributo e le vostre idee. Perché l’<b><a href="http://www.aifb.it/" style="color: #337344; text-decoration: none;">AIFB</a></b> è di <b>tutti </b>e <b>tutti noi</b> possiamo aiutarla a crescere e prendere forma.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Salite a bordo con noi e <b>AVANTI TUTTA</b>!</div>
<a href="http://www.aifb.it/">www.aifb.it</a></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-30565924825390367532014-02-03T09:00:00.000+01:002014-02-17T10:58:38.396+01:00E' di nuovo L'ORA DEL paTE'!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-KAZjDKgdVes/Uu6m6DUfY6I/AAAAAAAADHI/xSimNjAyEWw/s1600/presentazione+libro+mondadori+milano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-KAZjDKgdVes/Uu6m6DUfY6I/AAAAAAAADHI/xSimNjAyEWw/s1600/presentazione+libro+mondadori+milano.jpg" height="640" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Non sono un'esperta, anzi, non ne so proprio nulla sull'argomento. Pero' cosi', a naso, un libro che va in ristampa dopo meno di due mesi dalla sua prima edizione mi sembra una cosa notevole. A voi non sembra una cosa notevole? Per me e' davvero una cosa notevole! E non date retta alle malelingue che dicono che ce le siamo comprate noi MT Challengers tutte le copie. Il libro L'ORA DEL paTE' piace di suo anzicheno! Piace al punto che persino quelli di Armani lo hanno voluto nel loro bookstore che solitamente tiene solo libri d'arte. Piace al punto che il 10 di Febbraio i fortunati che si dovessero trovare da quelle parti a quell'ora, le 18,30, potranno assistere ad una presentazione del bellissimo volume nientepopodimenoche alla Libreiria Mondadori di Piazza del Duomo. E quelli che non si dovessero trovare a passare di li'? Be', che ci vadano apposta, che diaggine!! Potessi andarci io, potessi....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Festeggerei insieme ad Alessandra Gennaro la ristampa de L'ORA DEL paTE' ed il suo meritato successo e potrei stringere la mano a Daniela Lucisano, la direttrice della rivista A Tavola che nel numero di Febbraio, da pochi giorni in edicola, dedica un bell' articolo al nostro libro, ma non solo. Ascolterei molto volentieri e con grande interesse quello che il bravo Paolo Massobrio avra' da dire e lo ringrazierei per aver messo a disposizione di questo bellissimo progetto la sua competenza, la sua cultura e la sua passione. L'ORA DEL paTE' quando e' uscito nella sua prima edizione era un bellissimo sogno trasformato, grazie all'impegno ed al lavoro di Alessandra Gennaro, Roberta Sapino, Sabrina de Polo e del nostro super editor Fabrizio Fazzari, in una favolosa realta'. Ora che gia' e' alla sua prima ristampa, e' una favolosa realta' che ha il sapore e la magia di un sogno bellissimo...Ed e' solo la prima perla di una lunga collana di libri firmati MTC! Qui ci vuole un bel grazie anche alla SAGEP, coraggiosa e lungimirante casa editrice genovese, che ha creduto in questo progetto quanto noi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-liMj3IvL_Rc/Uu6yjfLXZzI/AAAAAAAADHY/Dq7F9H27g8o/s1600/copertina+libro+MTC.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-liMj3IvL_Rc/Uu6yjfLXZzI/AAAAAAAADHY/Dq7F9H27g8o/s1600/copertina+libro+MTC.jpg" height="640" width="454" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E non dimentichiamoci che anche tutte le nuove copie fresche di ristampa contribuiranno ad aiutare concretamente la onlus Aiutare i bambini, sostenendola nel progetto " Cuore di bimbi" che si prefigge di donare cure mediche e chirurgiche a 50 bambini cardiopatici in Cambogia. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Pitas a lievitazione naturale</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-aZKTZE_D_ug/UqsBSDlpPLI/AAAAAAAAC-Q/0spfZBuIEeI/s1600/garlic+yogurt+006.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-aZKTZE_D_ug/UqsBSDlpPLI/AAAAAAAAC-Q/0spfZBuIEeI/s640/garlic+yogurt+006.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
La prima volta le ho mangiate a Patrasso, 30 anni fa. Le aveva ordinate per noi Costas, l'amico greco del maritino. Si erano conosciuti diversi anni prima negli Stati Uniti, Costas e il maritino, dove ambedue avevano trascorso un anno come studenti in scambio. Erano diventanti molto amici durante il viaggio in pullmann che, a chiusura della loro esperienza di vita e studio negli USA , li aveva portati in giro per quel vasto e spettacolare Paese. Erano rimasti in contatto e proprio leggendo una delle lettere di Costas e visto che a Settembre di quell'anno l'allora futuro maritino avrebbe iniziato l'anno di leva obbligatoria, ci e' venuta l'idea di fare una vacanza in Grecia e cogliere cosi' l'occasione per riabbracciare il caro amico. Patrasso, dunque, e Costas. E le pitas! La prima mi lascio' perplessa, ad essere del tutto sincera. Non per la pita in se', ma per quello che conteneva. Che nemmeno mi ricordo bene, ma mi sono rimaste impresse una sorta di piccole sfogliatelle napoletane , ma salate, e le patatine fritte! Dentro, non a parte! Ho sempre mangiato anche i sassi, anche se all'epoca il cibo non rivestiva nella mia vita l'importanza che ha ora e mangiavo piu' per dovere che per piacere. Prova ne e' che pesavo 45 kg e indossavo la taglia 36. Ora sarei considerata a rischio di anoressia, suppongo. Allora ero solo inappetente. Comunque quella prima pita l'avevo trovata diversa dal solito, non entusiasmante, non disgustosa. Mangiabile e diversa.<br />
Costas ci aveva prenotato una camere in una pensione della citta', ma passavamo con lui tutto il nostro tempo e spesso siamo stati a cena a casa sua e anche della sorella maggiore, gia' sposata. Sia la madre che la sorella di Costas erano cuoche fantastiche ed io considero un'enorme fortuna aver potuto assaggiare le specialita' della splendida cucina greca cucinate in casa in maniera tradizionale. Della moussaka della mamma di Costas se ne parla ancora oggi! Cosi' come del souvlaki me pita della sorella e di quello tzatziki che ci si e' riproposto per i tre giorni successivi e ci ha fatto consumare qualche etto di gomme da masticare alla menta forte....Ma quelle pitas, ragazzi, che meraviglia! Da non riuscire a smettere di mangiarle. Nulla a che vedere con quelle mangiate al bar la sera del nostro arrivo e nulla a che vedere con quelle industriali che si comprano al supermercato.<br />
La loro fragranza e la loro morbidezza le ho ritrovate solo facendole in casa e visto che sono anche veloci da preprare le faccio abbastanza di frequente. Di solito uso il lievito di birra, quello secco in bustine che e' l'unico che trovo con facilita' qui in Olanda. Questa volta le ho provate con un esubero di pasta madre, quella avanzata dal primo rinfresco. Questo lievito naturale non puo' sostenere lunghe e impegnative lievitazioni, ma per pani semplici, crackers e grissini, va piu' che bene e sarebbe un peccato sprecarlo.<br />
Io vi consiglio di provare queste pitas come accompagnamento al <i>Pate' di lenticchie rosse </i>di pag. 88 oppure alla<i> Rilette di sgombro</i> che trovate a pag. 80, ma anche con il<i> Pate' di agnello ai carciofi</i> di pag. 54 o perche' no? la<i> Tapenade di pomodori secchi </i>a pag.100....ma non voglio far torto a nessuna delle fantastiche ricette de L'ORA DEL paTE'.... Provatele tutte, cosi' non sarete costretti a scegliere! Tanto sono tutte ricette supertestate e spiegate talmente bene che riescono al primo colpo, anche ad occhi bendati...be' ecco, quello forse no...ma se tenete gli occhi ben aperti, riescono di sicuro. Parola di condominio!<br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>500 g di farina 0</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>150 g di pasta madre rinfrescata una volta</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>250 ml di acqua a temperatura ambiente</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di olio Extra Vergine d'Oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di zucchero</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di sale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Mescolate acqua e zucchero e poi sciglieteci la pasta madre. Versate il lievito sciolto nella farina, unite anche l'olio ed il sale e impastate molto bene, lavorando l'impasto per almeno dieci minuti, fino ad ottenere un panetto morbido, ma non appiccicoso, liscio ed omeogeneo. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ungete una capace ciotola con un velo di olio e metteteci l'impasto raccolto a palla. Coprite con un panno umido e fate lievitare fino al raddoppio, dalle quattro alle sei ore.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Rovesciate l'impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato e sgonfiatelo, poi dividetelo in dieci parti uguali, che lavorerete per ottenerne delle palline. </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Lasciatele lievitare nuovamente coperte da un panno.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Quando avranno raddoppiato il loro volume, accendete il forno a 200°C, lasciando al suo interno una placca che dovra' essere ben calda.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Con le mani, stendete le palline di pasta in dischi di circa 1 cm di spessore.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Quando il forno sara' caldo, mettete un foglio di carta da forno sulla placca e disponetevi poche pitas per volta. Cuocetele per 8/10 minuti, finche' saranno ben gonfie e cominceranno a colorirsi, ma non lasciatele scurire o cuocere troppo, altrimenti si seccheranno.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Man mano che le togliete dal forno, mettetele in un sacchetto di carta e tenetele al riparo dall'aria fino al momento di servirle.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br /></div>
<br />
<br />robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-23053120902340663372014-01-27T08:00:00.000+01:002014-02-17T10:57:08.183+01:00Spezzatino di maiale al sidro con pastinaca, stomppot di rutabaga e knot rolls alle patate....con tutta la buccia....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gV25kcHbYtE/UuUGjjmB17I/AAAAAAAADEs/uFg_MP1LdLw/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+009+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-gV25kcHbYtE/UuUGjjmB17I/AAAAAAAADEs/uFg_MP1LdLw/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+009+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho gia' avuto modo di dire che<a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2011/09/perche-proprio-l.html"> non credo alla fortuna. </a>Pero' per essere una che non crede alla fortuna, nella vita sono stata piuttosto fortunata. In primo luogo per essere nata in un Paese relativamente pacifico e prospero e in una famiglia che si e' sempre presa cura di me e non mi ha mai fatto mancare nulla, anche a prezzo di grandi sacrifici personali. Ho avuto la mia bella dose di sofferenze, dolori e problemi, ma anche la fortuna di riuscire ad affrontare e superare tutto ritrovandomi ogni volta piu' forte e piu' fiduciosa in me stessa e nelle mie possibilita'. Quando avevo domande, ho trovato risposte. Quando avevo bisogno di imparare, ho trovato maestri disposti ad insegnarmi. Ho messo al mondo una figlia ( una sola, purtroppo, e questo va nella colonna dei crediti ) sana, intelligente e indipendente. Ho incontrato e sposato l'uomo della mia vita, anche se il fatto che siamo insieme da trent'anni non ha nulla a che vedere con la fortuna!! Ho la vita che sognavo di avere e non ne vorrei una diversa....ma anche qui non so quanto c'entri la buona sorte, in effetti....Invece posso considerare come la classica botta di <strike>culo</strike> fortuna l'acquisto della casina francese. E' perfetta: stile, dimensioni, terreno, vista, prossimita' ai servizi...non le manca nulla. Soprattutto l'ho trovata piena di ogni bendiddio!!<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<br />
Cose semplici, addirittura umili, ma che per me hanno un valore inestimabile. Sono stata incredibilimente fortunata che la casa abbia avuto un solo proprietario e che si sia trattato di una famiglia di persone che amavano conservare tutto. Oltre ai mobili che arredavano ogni singola stanza, abbiamo trovato interi corredi di biancheria ricamata a mano, lenzuola cosi' antiche da avere ancora la cucitura nel mezzo, perche' tessute in casa, con telai non abbastanza grandi da produrre teli sufficientemente larghi a coprire un materasso matrimoniale, per quanto allora fossero molto piu' stretti dei nostri. Molte sono rammendate o addirittura rattoppate, segno di una frugalita' che per me e' commovente nell'insensato consumismo dei giorni nostri. Vestiti di ogni epoca, persino due paia di mutandoni da uomo in lino, mai usati, e giacche da gendarme dei primi del '900. Due maschere antigas della Prima Guerra Mondiale. Quaderni di scuola dagli anni venti fino agli anni quaranta. Pile e pile di riviste di moda e di attualita' degli anni cinquanta, un centinaio di libri dal 1798 agli anni settanta. Dischi 78 giri e spartiti musicali vecchi di un secolo. Cartamodelli e trasferelli per ricamo, schemi per crochet e riviste di agricoltura....Grosse e pesanti chiavi arrugginite e monete del 1850....e poi porcellane di Limoges, ceramiche del Marais e Digoin Sarreguemines...e poi bottiglie, vasi per conserve, mezze damigiane rivestite in vimini, orci e vasi in ceramica per conservare il confit o per fare l'aceto...e poi teiere, caffettiere e zuccheriere e brocche in metallo smaltato dipinte a mano...e poi pentole di coccio, padelle di ferro pesante, pentoloni in ghisa per il camino, una casera per il formaggio...e poi lei, il mio tessssoooooroooooo: una Le Creuset degli anni '50! ...Piccola, solo 20 cm, di un improponibile tonalita' di marrone quasi triste, se paragonata agli sfolgoranti colori a cui siamo abituati, un modello che mai avrei acquistato, e con lo smalto interno un po' rovinato dall'uso e da una pulizia forse non adeguati....ma e' pur sempre Lei, una delle signore dei fornelli, uno dei sogni proibiti di molte moderne massaie....e ora e' mia...gratis!...vabbe', abbiamo pagato la casa e' vero, ma il contenuto, a conti fatti, e' gratis! Si', sono decisamente "una ragazza fortunata, perche' m'hanno regalato un sogno"...Fino ad ora me la sono solo rimirata, coccolata, vezzeggiata....e non fingete di stupirvi perche' coccolo e vezzeggio le pentole!!...L'ho pulita al meglio e l'ho fatta bollire con acqua e bicarbonato per disinfettarla perfettamente. Pero' non ho mai avuto il coraggio di usarla: ci voleva un'occasione speciale, ci voleva, ancora una volta, l<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/01/mtc-n-35-la-ricetta-della-sfida-di.html">'MTC delle Calugi sisters!!</a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho voluto e cercato qualcosa di speciale per inaugurare la mia nuova vecchia Le Creuset e per onorare la sfida proposta dalle due bellissime e bravissime sorelle Calugi: lo spezzatino. Ho usato il nostro sidro, quello che abbiamo fatto il maritino ed io con le mele raccolte dai nostri alberi a Thiviers. Ci ho messo la pastinaca, perche' penso che, dopo le mele, sia quella che meglio si abbina al maiale e al sidro. Ho optato per la cottura in forno, poco utilizzata da noi per gli umidi, ma molto diffusa nei paesi anglosassoni ed anche in Francia. Il profumo che si spande per la casa e' indescrivibile ed inebriante....Ho continuato sul tema delle radici dimenticate usando la rutabaga in una ricetta tipicamente olandese, lo stomppot, ma che solitamente si fa con le patate. Siccome le patate per lo spezzatino sono la morte sua, le ho messe nel pane, ma dato che ho usato la Ratte du Touquet, varieta' piccola a buccia sottilissima, le ho bollite e poi passate con la buccia e tutto e ne ho fatto dei morbidissimi e profumatissimi nodi, perfetti per fare la puccia. Tutto questo, visto che qui siamo a dieta, ci costera' un paio di giorni di digiuno, ma credetemi quando vi dico che ne vale la pena. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Spezzatino di maiale al sidro con pastinaca</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>stomppot di rutabaga</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>e knot rolls alle patate</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-gUQTA3J88Co/UuUHN7O-iJI/AAAAAAAADFY/Pc3GzUFvBkE/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+038+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-gUQTA3J88Co/UuUHN7O-iJI/AAAAAAAADFY/Pc3GzUFvBkE/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+038+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per lo spezzatino per 2</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>500 g di spalla di maiale</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cipolla rossa</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 gamba di sedano</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 grossa pastinaca</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 bicchiere di sidro dolce</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>500 ml di brodo di pollo leggero</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 cucchiai di olio extravergine d'oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 rametto di timo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 foglie di alloro</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale e pepe bianco macinato fresco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Accendete il forno a 180°C.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Mettete a scaldare il brodo di pollo.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tagliate la carne in pezzi regolari di circa 2 cm. In una casseruola che possa andare in forno, scaldate l'olio e rosolate la carne da tutti i lati: se fosse troppa per stare in un solo strato, agite in due tempi rosolandone meta' per volta. Togliete la carne dalla pentola e fateci stufare a fuoco basso la cipolla e il sedano affettati sottilmente. Rimettete al fuoco la carne, salate e pepate e fate insaporire per un paio di minuti. Aggiungete il sidro ed alzate la fiamma, lasciando sobbollire per circa cinque minuti o finche' il sidro si sara' ridotto della meta'. Mescolate di tanto in tanto per assicurarvi che la carne non si attacchi al fondo. Unite anche il brodo, che deve arrivare a velare la carne, il rametto di timo e le foglie di alloro. Coprite e mettete in forno per un'ora e mezza, controllando la cottura di tanto in tanto: se il brodo si fosse ridotto, aggiungetene dell'altro. Unite anche la pastinaca tagliata in tocchi non troppo piccoli e proseguite la cottura per altri 40 o 50 minuti o finche' la pastinaca sara' tenera e ben cotta.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Togliete dal forno, aggiustate eventualmente di sale e pepe e lasciate riposare per una decina di minuti. Servite cosparso di foglioline di timo fresco.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><b>Stomppot di rutabaga</b></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-b0rMswNpvPU/UuUG6k7TNsI/AAAAAAAADE8/xBxwMACzQiM/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+017+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-b0rMswNpvPU/UuUG6k7TNsI/AAAAAAAADE8/xBxwMACzQiM/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+017+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 grossa rutabaga</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 carote</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cipolle rosse</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>30 g di burro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>sale, pepe, noce moscata</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Sbucciate la rutabaga servendovi di un pelatate, eliminate le estremita' e lavatela bene sotto l'acqua corrente. Dividetela in 4 spicchi e poi affettate ciascuno spicchio in fette spesse pochi millimetri, ma non troppo sottili.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Disponete le fettine in una casseruola ed aggiungete acqua fino piu' o meno alla meta': dovrete poterla vedere, ma non dovra' coprire la rutabaga.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Pulite ed affettate anche le carote e disponetele sopra la rutabaga. Terminate con le cipolle affettate sottilmente. Portate a bollore, coperto, e proseguite la cottura a fiamma bassa per almeno 50 minuti o finche' tutte le verdure risulteranno molto tenere. Non mescolate mai, ma assicuratevi che il liquido di cottura sia sempre sufficiente: eventualmente aggiungete altra acqua bollente.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Quando le verdure saranno cotte, inclinate la pentola per eliminare l'acqua in eccesso. Fatelo sopra ad un colino per raccogliere eventuali pezzi di verdura che potrebbero cadervi fuori dalla pentola.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>A questo punto potete decidere se schiacciare le verdure con un masher o se frullarle con un frullatore ad immersione, a seconda che vogliate un composto rustico e grumoso, come ho fatto io, o piu' liscio ed omogeneo. In entrambi i casi, prima di schiacciare le verdure, salate, pepate, aggiungete una grattatina di noce moscata ed una grossa noce di burro.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Servite caldo nappato con due cucchiai di sugo dello spezzatino.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b>Knot rolls alle patate</b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-I_DTeTJHiPc/UuUG7A_4hMI/AAAAAAAADFA/_1EDPMVu-ig/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+026+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-I_DTeTJHiPc/UuUG7A_4hMI/AAAAAAAADFA/_1EDPMVu-ig/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+026+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><b><br /></b></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Ingredienti:</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>500 g di farina 0</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 bustina di lievito di birra secco</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>260 ml di latte</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>250 g di purea di patate</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>60 g di burro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 uovo</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>2 cucchiaini di zucchero</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>1 cucchiaino di sale</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Mescolate il lievito alla farina. Scaldate il latte con il burro e lo zucchero fino a quando il burro avra' cominciato a sciogliersi. Togliete dal fuoco e mescolate per far sciogliere completamente il burro. Uniteci la purea di patate e l'uovo sbattuto, mescolando bene per amalgamare il tutto. Versate il composto nella miscela di farina e lievito e cominciate ad impastare. Aggiungete il sale e continuate ad impastate a lungo, fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Raccoglietelo a palla e mettetelo in una ciotola imburrata, rotolandolo un paio di volte affinche' tutta la superficie risulti unta di burro. Coprite e mettete a lievitare in luogo caldo per un'ora o fino a raddoppio del volume.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Rovesciate l'impasto su un piano infarinato e appiattitelo con le mani. Lasciatelo riposare 5 minuti poi dividetelo in porzioni di circa 50 g l'una. Arrotolate ogni pezzo a formare un cordone spesso un dito, annodatelo al centro e poi rivoltate un'estremita' al di sotto del nodo e l'altra al di sopra, inserendola nel centro. Questa operazione risultera' piu' facile se infarinerete leggermente i cordoni prima di annodarli.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Metteteli a lievitare su una teglia coperta di carta da forno, copriteli con un panno umido e lasciate lievitare per 45 minuti.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Scaldate il forno a 200°C e infornate i nodi per 17/18 minuti o finche' ben dorati.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i> Toglieteli dal forno e spennellateli di burro fuso.</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>ATTENZIONE: chi li mangia appena sfornati e ancora tiepidi puo' sviluppare dipendenza!!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di Gennaio 2014: lo spezzatino!</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>in collaborazione con il blog<a href="http://www.lacucinaspontanea.com/"> La cucina spontanea</a> di Marta e Chiara Calugi</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-WoVvgy2AeBg/UuUb7HfpIvI/AAAAAAAADFk/w7RfuyFLl3s/s1600/mtc+gennaio+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-WoVvgy2AeBg/UuUb7HfpIvI/AAAAAAAADFk/w7RfuyFLl3s/s1600/mtc+gennaio+2014.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E se non credo alla fortuna, ancora non ho deciso cosa pensare del destino....pero' quando capitano certe cose il dubbio di essere guidati in una direzione piuttosto che un'altra da un disegno superiore mi sfiora. La biancheria trovata nella casina francese, e' ricamata con le sigle M B e B C: le prime sono le iniziali di Marthe Barthot, la suocera dell'arzilla ottantenne dalla quale abbiamo acquistato la casa, le altre le iniziali del suo cognome e di quello del marito, Cedric Cipierre. Le prime sono anche le iniziali di mia figlia, Martina Bertelli, mentre le seconde dei cognomi del maritino e mio.....Ma son solo coincidenze....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-w12LXFDK5KA/UuUG9QP5j1I/AAAAAAAADFI/deM98IUTBDc/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+034+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-w12LXFDK5KA/UuUG9QP5j1I/AAAAAAAADFI/deM98IUTBDc/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+034+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-dT6OUG943-g/UuUHM3xkF_I/AAAAAAAADFQ/W0IQnPMEEXA/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+035+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-dT6OUG943-g/UuUHM3xkF_I/AAAAAAAADFQ/W0IQnPMEEXA/s1600/spezzatino+di+maiale+al+sidro+035+ritocco.JPG" height="300" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com43tag:blogger.com,1999:blog-4620944718104866495.post-80215007248374856202014-01-18T18:07:00.000+01:002014-02-17T10:59:19.892+01:00Spezzatino di manzo al vino rosso con sedano rapa e prugne...e la vaniglia quasi non si sente....<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-dsp8KA3_NuM/UtMj0y_dgLI/AAAAAAAADDI/1rm7HH7prJY/s1600/stufato+con+sedano+rapa+012+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-dsp8KA3_NuM/UtMj0y_dgLI/AAAAAAAADDI/1rm7HH7prJY/s640/stufato+con+sedano+rapa+012+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
....cosi' ho potuto omettere di rivelare al maritino la sua presenza in un piatto a base di carne. Che se glielo avessi detto mi avrebbe guardato male e forse lo spezzatino nemmeno lo avrebbe assaggiato. Invece l'ha mangiato tutto e gli e' piaciuto. Pure parecchio! Alla frutta nei piatti salati, soprattutto insieme alla carne, e' gia' abituato da molto tempo. Per fortuna, perche' far passare delle prugne secche per qualsiasi altra cosa mi sarebbe risultato difficile. Un piatto insolito, ve lo concedo, ma che sicuramente merita una possibilita' e che sono certa piacera' molto a chi, come me, sia dotato di papille avventurose e curiose di nuovi sapori. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Ad esempio, la vaniglia la si usa a profusione nei dolci: biscotti, torte, dolci al cucchiaio, creme, gelati e persino una semplice macedonia, ci guadagnano parecchio con l'aggiunta di un pizzico di questa profumata spezia. Nei piatti salati, invece, il suo utilizzo e' praticamente sconosciuto, anche da parte degli chef professionisti. Eppure in molte cucine dei paesi tropicali la si trova spesso abbinata a pesce o carni. Pare che quello con la carne di maiale sia un matrimonio perfetto. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<a name='more'></a><br /><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Originaria del Messico, l'orchidea dalla specie <i>Vanilla Planifolia </i>e' oggi coltivata in varie parti del mondo, ma i primi tentativi di farla prosperare al di fuori dei confini della sua terra d'origine, andarono tutti falliti. Le piante avevano una rigogliosa crescita di foglie e fiori, ma non arrivavano mai a produrre i preziosi baccelli pieni di microscopici semi. Questo a causa della simbiotica relazione tra la pianta e il suo impollinatore naturale, l'ape della specie messicana <i>Melipona</i>. Fu Edmont Albius, uno schiavo dell'isola di Reunion, al largo delle coste del Madagascar, ad inventare una tecnica di impollinazione manuale largamente utilizzata ancora oggi. Questo fece dell'isola di Reunion la maggior produttrice di vaniglia intorno alla meta' del XIX secolo, fino a quando i coloni francesi introdussero la tecnica di impollinazione manuale inventata da Albius in Madagascar, che da allora detiene il primato. Se vi dico che Edmont Albius mori' in miseria a St. Suzanne nel 1880, nessuno di voi si stupirà, vero?</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
L'alto costo di questa profumatissima spezia, non dipende solo dalla necessita' di impollinare a mano i bellissimi fiori, ma anche dal fatto che i baccelli, una volta raccolti ad uno stadio di maturazione avanzata, vengono poi fatti fermentare per tre mesi e in condizioni ambientali severamente controllate, dato che un eccesso di umidita' o una sua carenza, ne compromettono irrimediabilmente la qualita'. Solo questo permette che si sviluppi il caratteristico, dolce e persistente profumo della vaniglia. Sembra incredibile, ma ne' i fiori ne' i baccelli ne' alcun altra parte della pianta profumano. Si puo' camminare in una foresta di <i>Vanilla Planifolia</i> senza avvertire il benche' minimo profumo se non quello tipico delle foreste pluviali. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Potrebbe sembrare superfluo, a questo punto, ma ripeterlo male non fa: usate sempre solo i baccelli di vaniglia, non la vanillina o tantomeno l'aroma artificiale. Magari fatevi <a href="http://roberta-lavaligiasulletto.blogspot.nl/2012/05/estratto-di-vaniglia-fatto-in-casa.html">l'estratto in casa:</a> e' semplicissimo, molto meno costoso e saprete di sicuro cosa c'e' dentro....</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>Spezzatino di manzo al vino rosso</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>con sedano rapa, prugne</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<b><i>e profumo di vaniglia</i></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-rdbfOfYy2Ac/UtMj1WTvxcI/AAAAAAAADDM/cyL95h3wOCw/s1600/stufato+con+sedano+rapa+008+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-rdbfOfYy2Ac/UtMj1WTvxcI/AAAAAAAADDM/cyL95h3wOCw/s640/stufato+con+sedano+rapa+008+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per 2:</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>500 g di biancostato di pancia o altro taglio di vostro gradimento</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 cipolla</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 spicchio d'aglio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>150 g di farina</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 bicchiere di vino rosso</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>200 ml di brodo di carne</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>2 rametti di timo fresco</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1/2 baccello di vaniglia</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>1 sedano rapa medio, circa 250 g pulito</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>8 prugne secche </i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>olio Extra Vergine d'Oliva</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>sale e pepe</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>prezzemolo tritato</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Tagliate la carne a cubi di circa due cm di lato. Scaldate due cucchiai di olio in una pentola possibilmente di ghisa e stufate la cipolla affettata sottilmente per una decina di minuti. Aggiungete lo spicchio d'aglio e proseguite la cottura per un altro minuto. Togliete il misto cipolla aglio dalla pentola e tenetelo da parte. Eliminate lo spicchio d'aglio. Versate la farina in un piatto fondo, aggiungete un pizzico di sale e pepe ed infarinate la carne. Eliminate l'eccesso di farina scuotendo la carne in un colino. Rimettete al fuoco la pentola, se necessario aggiungete un cucchiaio di olio e rosolate la carne su tutti i lati. Se i pezzi di carne sono troppi per stare in un unico strato, rosolateli in due tempi. Togliete la carne ed unitela alla cipolla tenuta da parte. Versate il vino nella pentola e portate ad ebollizione, mescolando bene per staccare eventuali parti attaccate. Lasciate sobollire per qualche minuto fino a quando il vino si sara' ridotto della meta'. Unite quindi la carne con la cipolla, il timo, la vaniglia e il brodo precedentemente scaldato. Portate lentamente ad ebollizione e aggiustate di sale e pepe. Incoperchiate, abbassate la fiamma al minimo e cuocete per un'ora. Eliminate il timo e la vaniglia, aggiungete il sedano rapa a cubetti e le prugne secche. Proseguite la cottura per un'altra ora, scoperchiate e cucete ancora finche' il liquido di cottura non si sara' addensato ad una consistenza di vostro gusto.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Servite caldissimo cosparso di prezzemolo tritato.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-SQYh6sq8Rmk/UtMjxfY5gDI/AAAAAAAADDA/zKNjeGK6fy8/s1600/stufato+con+sedano+rapa+018+ritocco.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-SQYh6sq8Rmk/UtMjxfY5gDI/AAAAAAAADDA/zKNjeGK6fy8/s640/stufato+con+sedano+rapa+018+ritocco.JPG" height="480" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa ricetta partecipa all<a href="http://www.mtchallenge.it/2014/01/mtc-n-35-la-ricetta-della-sfida-di.html">'MTC di questo mese</a>, il n°35, quello che passera' alla storia come l'MTC delle <a href="http://www.lacucinaspontanea.com/2014/01/a-fuoco-lento-lo-spezzatino-del-signor.html">Calugi sisters</a>, del blog La cucina spontanea, che hanno vinto la sfida sulle castagne del mese di novembre 2013. Vittoria della quale io personalmente sono stata particolarmente felice. Cosi' come sono felicissima della ricetta scelta dalle due bellissime e bravissime sorelle: inverno e spezzatino sono sempre andati a braccetto, per me. In origine c'erano gli spezzatini di vitello della mia mamma, con le patate o i piselli o i funghi o, raramente, gli spinaci come piaceva tanto al mio papa'. Ora mi piace variare sia le carni che le verdure o gli aromi, ma un piatto di umido fumante non manca mai sulla mia tavola invernale. Per questa sfida e' richiesto un accompagnamento che possa raccogliere il puccino dello spezzatino. Visto che il piatto gia' offre una bella gamma di sapori e profumi, un pane siocco a lievitazione naturale mi e' sembrato l'ideale e per farlo ho inaugurato il banneton nuovo di pacca. Quale occasione migliore?....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>Pane sciocco</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i>a lievitazione naturale</i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><i><br /></i></b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ingredienti per una pagnotta di circa 500 g</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>I impasto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>100 g di farina 0</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>55 g di acqua</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>35 g di pasta madre rinfrescata il giorno prima</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>II impasto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>tutto il I impasto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>150 g di farina 0</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>75 g di acqua</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>III impasto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>tutto il II impasto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>125 g di farina 0</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>70 g di acqua</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Unire gli ingredienti del primo impasto e lavorare per una decina di minuti. Mettere a lievitare per circa 10 ore. Sgonfiare un po' l'impasto e poi aggiungere farina e acqua indicate per il secondo impasto. Di nuovo lavorare a lungo e poi lasciar lievitare in frigo per tutta la notte o almeno 9 ore. Tenere l'impasto a temperatura ambiente per un'ora prima di aggiungere gli ultimi ingredienti. Impastare ancora con cura e dare all'impasto una forma a palla prima di metterlo nel banneton abbondantemente infarinato. Lasciar lievitare a temperatura ambiente per almeno 4 ore, coperto con un panno umido. Accendere il forno e portarlo ad una temperatura di 220° C. Stendere un foglio di carta da forno sopra il banneton, coprire con una teglia da forno e capovolgere l'impasto sulla teglia, con rapidita' e delicatezza, perche' non si sgonfi. Infornare abbassando la temperatura a 200°C dopo i primi dieci minuti. Far cuocere per altri 30 minuti. Sfornare e lasciar raffreddare la pagnotta prima di affettarla.</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-csMUf5Q0HoM/Utqg1a4wN1I/AAAAAAAADDs/ARL3WnXBf0w/s1600/mtc+gennaio+2014.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-csMUf5Q0HoM/Utqg1a4wN1I/AAAAAAAADDs/ARL3WnXBf0w/s1600/mtc+gennaio+2014.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
Buon <a href="http://www.mtchallenge.it/">MTC</a> a tutti!</div>
robertahttp://www.blogger.com/profile/10003509456318641957noreply@blogger.com49