giovedì 22 settembre 2011

Airbags al rosmarino

Gli airbags sono utili, indispensabili, salvano la vita. Quelli di cui parlo io, a me hanno salvato solo una cena.



BBQ con amici a casa nostra nel nostro minuscolo cortile. Tutto pronto: la tavola apparecchiata, il vino in fresco, gli stuzzichini per l'aperitivo e le verdure  per il contorno sono sui loro vassoi, il maritino sorveglia la carne che sfrigola sulla griglia...si', perche' noi siamo tradizionalisti e, a quanto pare, la tradizione vuole che la grigliata sia lavoro da uomini...o almeno questo e' quello di cui e' convinto il mio di uomo. Cosi', mentre non si avvicinerebbe ad un fornello nemmeno se ne andasse della propria sopravvivenza, la carne alla brace e' compito suo e non ammette intromissioni da parte della sottoscritta. Quindi a me, figlia di un ex fuochista della Regia Marina Italiana, che ho imparato ad accendere un fuoco prima ancora che ad andare in bicicletta senza rotelle, non resta che farmi da parte, cercando di dominare l'ansia che mi assale ogni volta che lo vedo armeggiare intorno a quei legnetti immancabilmente troppo verdi, che raccoglie durante le nostre passeggiate nel parco vicino a casa e che poi impila in piccole piramidi, con una tecnica tutta sua che sfida e vince ogni legge della fisica, forza di gravita' compresa,  sulle quali infierisce con caparbia determinazione, armato di accendino, torce di carta di giornale attorcigliata e quant'altro ritenga utile allo scopo, al fine di ricavarne fiamme abbastanza vigorose da far "prendere" la carbonella. Niente scorciatoie con puzzolenti derivati dal petrolio, ma un vero e prorio fuoco da campo da Giovane Marmotta pluridecorata.  A questo punto mi corre l'obbligo di dire che la sua tecnica, per quanto insolita, ha sempre successo e, visto che si diverte un mondo e che i vicini hanno chiamato i pompieri solo una volta, giuro, non sto scherzando, mia mamma puo' confermarlo, a me non resta che lasciarlo fare.  Tornando alla sera in questione, era tutto pronto, dicevo, e il pane...ohmammasantissima! Il pane...mi sono dimenticata di mettere in forno il pane. E adesso? Troppo tardi, gli ospiti saranno qui tra meno di un quarto d'ora...e poi cosa ne faccio di tutta quella pasta lievitata? Per fortuna la mia imperfettudine ( neologismo composto da imperfezione e inettitudine ), mai migliorata con gli anni, mi ha abituata a gestire il panico e a trovare rapidamente una soluzione. Agendo d'istinto metto a scaldare una padella antiaderente, con una mano agguanto il pacco della farina e con l'altra la ciotola con la pasta lievitata, infarino il piano di lavoro e ci rovescio sopra l'impasto, lo lavoro un po' per togliere l'aria, lo mozzo in palline di circa 50 g l'una, a occhio ovvio, una alla volta le stendo in una sfoglia sottilissima che poi lancio a mo' di freesbee dritta dentro alla padella ormai calda, torno alla spianatoia e ricomincio con un altra pallina. In quell'istante, preceduto da un intenso profumo di grigliata, leggi dense volute di fumo grigio n.d.t., entra mio marito: " Guarda!" esclama "sembra un airbag!". Mi volto di scatto e dentro alla padella vedo dondolare un bel cuscino bianco gonfio d'aria. Con una paletta lo giro e lo sforacchio con la punta di un coltello, scottandomi con l'aria rovente che esce sibilando dai fori, altrimenti si cuoce solo il centro e i bordi restano crudi. Pochi secondi ancora, lo tolgo dalla padella e lo appoggio su un piatto. Ne provo la consistenza premendo con un dito su una delle bolle: non e' male. Ne strappo un pezzetto, non ho tempo per coltelli o rotelle taglia pizza, e lo assaggio: maddai!! E' buono, sa di pane, e' croccante e morbido allo stesso tempo, pero'....olio! si'...e anche un po' di sale....e magari...del rosmarino, ecco! Vado avanti a stendere e cuocere tutte le palline. Man mano che sono cotte le spennello d'olio buono e le cospargo di sale, poco, e aghi di rosmarino. Quando sono tutte impilate una sull'altra, le taglio in triangoli. Gli amici arrivano, mi scuso per la cucina imbiancata di farina e li accompagno fuori, dove ad accoglierli, pinza alla mano e aria compiaciuta, trovano il maritino cuocoperunasera. Alla fine gli airbags hanno avuto successo, i nostri amici non finivano di stupirsi per quanto fossero insoliti e buoni, con me che mi producevo in una interpetazione da Oscar, mentendo spudoratamente su quanto avessi meditato per trovare un' alternativa al solito pane, su quanti esperimenti con diverse miscele di farine avessi dovuto fare prima di arrivare ad un risultato che mi convincesse. Mio marito, che ovviamente sapeva la verita', mi guardava con aria complice, annuendo come per dire "sissi', tutto vero, l'ho vista io..."...ruffiano! Come se non lo conoscessi. Era chiaro il tacito ricatto: se mi dici ancora che io non so fare la brace per la griglia, dico a tutti che e' una balla...Gli ultimi 4 spicchi di airbag ce li siamo mangiati con scaglie di grana e fette di pera che avevo messo a grigliare sulle ultime braci morenti di quella che fino a pochi minuti prima era stata la piu' gagliarda, la piu' vivace, la meglio realizzata brace di carbonella di tutta la mia vita. Mio marito e' il Re delle Grigliate!...Fin qui ho scherzato: della griglia si occupa lui, perche'  io proprio non ci acchiappo e la mia carne e' sempre bruciacchiata fuori e cruda dentro, mentre la sua e' davvero ottima...mica tutti siamo perfetti, ognuno ci abbiamo i nostri difetti! Col tempo ho perfezionato la ricetta degli airbags e oggi li cuocio in forno a 220°. Quando si gonfiano, li giro e li lascio cuocere ancora 20 secondi, non devono colorire altrimenti seccano. Comunque dovrete fare delle prove col vostro forno.



Ovviamente di possono accompagnare a qualunque piatto e sono ottimi con salumi e formaggi. Se cuocendo si seccano troppo o se avanzano e...si seccano troppo, li potete sbriciolare nel brodo, magari alternandoli a strati con del formaggio,



oppure li potete inumidire, sia con del brodo freddo che semplicemente in acqua, scolarli, lasciare che si ammollino un po' e poi condirli con olio sale e aceto e farcirli con quello che vi pare.

4 commenti:

  1. Stupefacenti questi airbag...lo sai cosa ci diceva lo che al corso? Che un bravo chef si riconosce dall'abilità di non perdere la testa in cucina e di trovare una soluzione....quindi bravissima!!!! Li rifarò. Poi con cacio e pere grigliate...uhmmmm, devono essere buonissimi.
    Brava!!!
    Sabina

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  2. @Sabina:
    Caspita!! Che complimentone! Mi devo montare la testa? Ma si' va, io me la monto...Grazie cara, un abbraccio

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  3. Ma zia è vero che sei UN CHEF!!!

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  4. wow!!!!! non vedo l'ora di assaggiare questi airbag......

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