lunedì 27 gennaio 2014

Spezzatino di maiale al sidro con pastinaca, stomppot di rutabaga e knot rolls alle patate....con tutta la buccia....



Ho gia' avuto modo di dire che non credo alla fortuna. Pero' per essere una che non crede alla fortuna, nella vita sono stata piuttosto fortunata. In primo luogo per essere nata in un Paese relativamente pacifico e prospero e in una famiglia che si e' sempre presa cura di me e non mi ha mai fatto mancare nulla, anche a prezzo di grandi sacrifici personali.  Ho avuto la mia bella dose di sofferenze, dolori e problemi, ma anche la fortuna di riuscire ad affrontare e superare tutto ritrovandomi ogni volta piu' forte e piu' fiduciosa in me stessa e nelle mie possibilita'. Quando avevo domande, ho trovato risposte. Quando avevo bisogno di imparare, ho trovato maestri disposti ad insegnarmi. Ho messo al mondo una figlia ( una sola, purtroppo, e questo va nella colonna dei crediti ) sana, intelligente e indipendente. Ho incontrato e sposato l'uomo della mia vita, anche se il fatto che siamo insieme da trent'anni non ha nulla a che vedere con la fortuna!! Ho la vita che sognavo di avere e non ne vorrei una diversa....ma anche qui non so quanto c'entri la buona sorte, in effetti....Invece posso considerare come la classica botta di culo fortuna l'acquisto della casina francese. E' perfetta: stile, dimensioni, terreno, vista, prossimita' ai servizi...non le manca nulla. Soprattutto l'ho trovata piena di ogni bendiddio!!




Cose semplici, addirittura umili, ma che per me hanno un valore inestimabile. Sono stata incredibilimente fortunata che la casa abbia avuto un solo proprietario e che si sia trattato di una famiglia di persone che amavano conservare tutto. Oltre ai mobili che arredavano ogni singola stanza, abbiamo trovato interi corredi di biancheria ricamata a mano, lenzuola cosi' antiche da avere ancora la cucitura nel mezzo, perche' tessute in casa, con telai non abbastanza grandi da produrre teli sufficientemente larghi a coprire un materasso matrimoniale, per quanto allora fossero molto piu' stretti dei nostri. Molte sono rammendate o addirittura rattoppate, segno di una frugalita' che per me e' commovente nell'insensato consumismo dei giorni nostri. Vestiti di ogni epoca, persino due paia di mutandoni da uomo in lino, mai usati, e giacche da gendarme dei primi del '900. Due maschere antigas della Prima Guerra Mondiale. Quaderni di scuola dagli anni venti fino agli anni quaranta. Pile e pile di riviste di moda e di attualita' degli anni cinquanta, un centinaio di libri dal 1798 agli anni settanta. Dischi 78 giri e spartiti musicali vecchi di un secolo. Cartamodelli e trasferelli per ricamo, schemi per crochet e riviste di agricoltura....Grosse e pesanti chiavi arrugginite e monete del 1850....e poi porcellane di Limoges, ceramiche del Marais e Digoin Sarreguemines...e poi bottiglie, vasi per conserve, mezze damigiane rivestite in vimini, orci e vasi in ceramica per conservare il confit o per fare l'aceto...e poi teiere, caffettiere e zuccheriere e brocche in metallo smaltato dipinte a mano...e poi pentole di coccio, padelle di ferro pesante, pentoloni in ghisa per il camino, una casera per il formaggio...e poi lei, il mio tessssoooooroooooo: una Le Creuset degli anni '50! ...Piccola, solo 20 cm, di un improponibile tonalita' di marrone quasi triste, se paragonata agli sfolgoranti colori a cui siamo abituati, un modello che mai avrei acquistato, e con lo smalto interno un po' rovinato dall'uso e da una pulizia forse non adeguati....ma e' pur sempre Lei,  una delle signore dei fornelli, uno dei sogni proibiti di molte moderne massaie....e ora e' mia...gratis!...vabbe', abbiamo pagato la casa e' vero, ma il contenuto, a conti fatti, e' gratis!  Si', sono decisamente "una ragazza fortunata, perche' m'hanno regalato un sogno"...Fino ad ora me la sono solo rimirata, coccolata, vezzeggiata....e non fingete di stupirvi perche' coccolo e vezzeggio le pentole!!...L'ho pulita al meglio e l'ho fatta bollire con acqua e bicarbonato per disinfettarla perfettamente. Pero' non ho mai avuto il coraggio di usarla: ci voleva un'occasione speciale, ci voleva, ancora una volta, l'MTC delle Calugi sisters!!
Ho voluto e cercato qualcosa di speciale per inaugurare la mia nuova vecchia Le Creuset e per onorare la sfida proposta dalle due bellissime e bravissime sorelle Calugi: lo spezzatino. Ho usato il nostro sidro, quello che abbiamo fatto il maritino ed io con le mele raccolte dai nostri alberi a Thiviers. Ci ho messo la pastinaca, perche' penso che, dopo le mele, sia quella che meglio si abbina al maiale e al sidro. Ho optato per la cottura in forno, poco utilizzata da noi per gli umidi, ma molto diffusa nei paesi anglosassoni ed anche in Francia. Il profumo che si spande per la casa e' indescrivibile ed inebriante....Ho continuato sul tema delle radici dimenticate usando la rutabaga in una ricetta tipicamente olandese, lo stomppot, ma che solitamente si fa con le patate. Siccome le patate per lo spezzatino sono la morte sua, le ho messe nel pane, ma dato che ho usato la Ratte du Touquet, varieta' piccola a buccia sottilissima, le ho bollite e poi passate con la buccia e tutto e ne ho fatto dei morbidissimi e profumatissimi nodi, perfetti per fare la puccia. Tutto questo, visto che qui siamo a dieta, ci costera' un paio di giorni di digiuno, ma credetemi quando vi dico che ne vale la pena. 


Spezzatino di maiale al sidro con pastinaca
stomppot di rutabaga
e knot rolls alle patate



Ingredienti per lo spezzatino per 2
500 g di spalla di maiale
1 cipolla rossa
1 gamba di sedano
1 grossa pastinaca
1 bicchiere di sidro dolce
500 ml di brodo di pollo leggero
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 rametto di timo
2 foglie di alloro
sale e pepe bianco macinato fresco

Accendete il forno a 180°C.
Mettete a scaldare il brodo di pollo.
Tagliate la carne in pezzi regolari di circa 2 cm. In una casseruola che possa andare in forno, scaldate l'olio e rosolate la carne da tutti i lati: se fosse troppa per stare in un solo strato, agite in due tempi rosolandone meta' per volta. Togliete la carne dalla pentola e fateci stufare a fuoco basso la cipolla e il sedano affettati sottilmente. Rimettete al fuoco la carne, salate e pepate e fate insaporire per un paio di minuti. Aggiungete il sidro ed alzate la fiamma, lasciando sobbollire per circa cinque minuti o finche' il sidro si sara' ridotto della meta'. Mescolate di tanto in tanto per assicurarvi che la carne non si attacchi al fondo. Unite anche il brodo, che deve arrivare a velare la carne, il rametto di timo e le foglie di alloro. Coprite e mettete in forno per un'ora e mezza, controllando la cottura di tanto in tanto: se il brodo si fosse ridotto, aggiungetene dell'altro. Unite anche la pastinaca tagliata in tocchi non troppo piccoli e proseguite la cottura per altri 40 o 50 minuti o finche' la pastinaca sara' tenera e ben cotta.
Togliete dal forno, aggiustate eventualmente di sale e pepe e lasciate riposare per una decina di minuti. Servite cosparso di foglioline di timo fresco.

Stomppot di rutabaga


Ingredienti:
1 grossa rutabaga
2 carote
2 cipolle rosse
30 g di burro
sale, pepe, noce moscata

Sbucciate la rutabaga servendovi di un pelatate, eliminate le estremita' e lavatela bene sotto l'acqua corrente. Dividetela in 4 spicchi e poi affettate ciascuno spicchio in fette spesse pochi millimetri, ma non troppo sottili.
Disponete le fettine in una casseruola ed aggiungete acqua fino piu' o meno alla meta': dovrete poterla vedere, ma non dovra' coprire la rutabaga.
Pulite ed affettate anche le carote e disponetele sopra la rutabaga. Terminate con le cipolle affettate sottilmente. Portate a bollore, coperto, e proseguite la cottura a fiamma bassa per almeno 50 minuti o finche' tutte le verdure risulteranno molto tenere. Non mescolate mai, ma assicuratevi che il liquido di cottura sia sempre sufficiente: eventualmente aggiungete altra acqua bollente.
Quando le verdure saranno cotte, inclinate la pentola per eliminare l'acqua in eccesso. Fatelo sopra ad un colino per raccogliere eventuali pezzi di verdura che potrebbero cadervi fuori dalla pentola.
A questo punto potete decidere se schiacciare le verdure con un masher o se frullarle con un frullatore ad immersione, a seconda che vogliate un composto rustico e grumoso, come ho fatto io, o piu' liscio ed omogeneo. In entrambi i casi, prima di schiacciare le verdure, salate, pepate, aggiungete una grattatina di noce moscata ed una grossa noce di burro.
Servite caldo nappato con due cucchiai di sugo dello spezzatino.

Knot rolls alle patate


Ingredienti:
500 g di farina 0
1 bustina di lievito di birra secco
260 ml di latte
250 g di purea di patate
60 g di burro
1 uovo
2 cucchiaini di zucchero
1 cucchiaino di sale

Mescolate il lievito alla farina. Scaldate il latte con il burro e lo zucchero fino a quando il burro avra' cominciato a sciogliersi. Togliete dal fuoco e mescolate per far sciogliere completamente il burro. Uniteci la purea di patate e l'uovo sbattuto, mescolando bene per amalgamare il tutto. Versate il composto nella miscela di farina e lievito e cominciate ad impastare. Aggiungete il sale e continuate ad impastate a lungo, fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso. Raccoglietelo a palla e mettetelo in una ciotola imburrata, rotolandolo un paio di volte affinche' tutta la superficie risulti unta di burro. Coprite e mettete a lievitare in luogo caldo per un'ora o fino a raddoppio del volume.
Rovesciate l'impasto su un piano infarinato e appiattitelo con le mani. Lasciatelo riposare 5 minuti poi dividetelo in porzioni di circa 50 g l'una. Arrotolate ogni pezzo a formare un cordone spesso un dito, annodatelo al centro e poi rivoltate un'estremita' al di sotto del nodo e l'altra al di sopra, inserendola nel centro. Questa operazione risultera' piu' facile se infarinerete leggermente i cordoni prima di annodarli.
Metteteli a lievitare su una teglia coperta di carta da forno, copriteli con un panno umido e lasciate lievitare per 45 minuti.
Scaldate il forno a 200°C e infornate i nodi per 17/18 minuti o finche' ben dorati.
 Toglieteli dal forno e spennellateli di burro fuso.

ATTENZIONE: chi li mangia appena sfornati e ancora tiepidi puo' sviluppare dipendenza!!


Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di Gennaio 2014: lo spezzatino!
in collaborazione con il blog La cucina spontanea di Marta e Chiara Calugi

E se non credo alla fortuna, ancora non ho deciso cosa pensare del destino....pero' quando capitano certe cose il dubbio di essere guidati in una direzione piuttosto che un'altra da un disegno superiore mi sfiora. La biancheria trovata nella casina francese, e' ricamata con le sigle M B e B C: le prime sono le iniziali di Marthe Barthot, la suocera dell'arzilla ottantenne dalla quale abbiamo acquistato la casa, le altre le iniziali del suo cognome e di quello del marito, Cedric Cipierre. Le prime sono anche le iniziali di mia figlia, Martina Bertelli, mentre le seconde dei cognomi del maritino e mio.....Ma son solo coincidenze....








43 commenti:

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  2. Roberta, attrata qua dal titolo del post che presenta una ricetta molto invitante scopro un mondo meraviglioso che hai trovato nella tua casina francese (non ti nego che un po' mi son emozionata leggendo delle iniziali...rimango sempre colpita da queste meravigliose coincidenze) e la Le Creuset!
    Mi madre ne ha un set malconcio (che ha portato nella casa di vacanze) e per parecchio tempo l'ho sognata...l'anno scorso una botta di fortuna e per pochissimo ne ho presa una verde chiaro.
    Sono mitiche non per nulla, e averne trovata una con tutta questa storia beh le da' ancora più valore.
    Pastinaca e mela sono perfette con il maiale, la rutabaga l'ho mangiata di rado ma so che il fruttivendolo/verduraio ce l'ha e vedrò di procurarmela.
    In bocca al lupo per l'MTC :)
    Un abbraccio
    Lou

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    1. Oh caspita, cerca di recuperarle le pentole della tua mamma!! Grazie per la visita e il commento. Ti abbraccio anch'io, a presto.

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  3. Eh eh cara Roberta, secondo me il tuo spezzatino è una bomba ma in Italia credo non sia facile reperire tutti gli ingredienti, comunque me la segno qualora li trovassi perchè mi ispira tantissimo!! Brava!! Ops, ho cancellato il commento precedente perché stavo chiacchierando col marito di una nostra amica ed ho sbagliato il nome!!

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    1. Guarda Silvia, la pastinaca la puoi sostituire con il sedano di Verona e lo stamppot lo puoi fare con le patate e per avere una similitudine di gusto con quello di rutabaga, potresti aggiungere due foglie di verza bianca affettate sottili, messe come ultimo strato.

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  4. Niente da fare. Non ce la faccio a passare veloce solo per lasciare un commento. Me lo sono assaporata bene questo post riconoscendomi anche un po‘ in questo tuo stato d‘animo di donna riconoscente con la vita e con il destino. Tutto ha un suo perché e niente è dovuto al caso, ma su questo argomento potremmo parlare per ore. Intanto ti dico che questa tua ricetta mi piace molto anche se non sono certa di aver capito bene che cosa sia qualche ingrediente :) ma solo per il fatto del sidro fatto in casa e dell' abbinamento alla carne di maiale, la cottura in forno, la pentola vintage e quei deliziosi panini intrecciati...per me è una grande, anzi grandissima, ricetta.

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    1. Gli ingredienti non potrebbero essere piu' semplici di cosi', anzi, proprio poveri. Sono rape, quelle che sfamavano i contadini di un tempo nei lunghi mesi invernali. Solo che la rigogliosa offerta tipica del clima mediterraneo ce le ha fatte dimenticare, ma qui al Nord sono ancora molto diffuse e fanno parte delle tradizioni gastronomiche locali. Cucinare col sidro mi sta piacendo sempre di piu' e sta sicura che questa non sara' l'ultima ricetta che vedrai qui sopra. Grazie di cuore per essere passata, Mari. A presto!

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  5. Ti dico la verità, ho letto con tanto interesse la storia della tua bella casetta francese, che ho saltato la descrizione della ricetta... la leggero con più calma, perché ho visto che ha ingredienti particolari e poco noti. Veramente hai avuto una gran bella botta di c..o, non solo per la casa, ma, forse ancor di più, per il suo contenuto! Ciao, a presto

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    1. Andrea, capita spesso anche a me di restare cosi' rapita dall'argomento di un'introduzione, da dimenticarmi di approfondire la ricetta. Non ti devi giustificare e nemmeno tornarci su, mi fa immensamente piacere che tu abbia trovato il tempo e la voglia di passare e di lasciarmi un commento. Grazie.

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  6. Non è sicuramente una coincidenza che questo tuo post sia, al solito, incredibile! La scelta degli ingredienti, la cottura in forno, il sidro, le patate ratte...e una Le Creuset d'epoca!!Che meraviglia!
    Sulla casina e sul tesoro che contiene non mi pronuncio neppure...posso solo immaginare il vostro stupore e la vostra contentezza!
    Bravissima!
    Mariangela

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    1. Grazie Mariangela! Sai, gli ingredienti possono anche suonare esotici ad orecchi italiani, ma qui sono molto comuni e tradizionali. Si tratta di sapersi arrangiare con quel che passa il convento. Per quanto riguarda i tesori della casina, immagini giusto: ogni volta che affrontiamo lo sgombero e la pulizia di un locale lo facciamo con l'aspettativa di bimbi la mattina di Natale....

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  7. Certo Che I proprietari precedenti oltre ad essere speciali sono stati anche molto generosi con voi! E trovare una Le Creuset anni 50 dev'essere stato un gran c..o una grande fortuna ;-) oltre che piacere immagino! La tua ricetta come sempre mi lascia stordita piacevolmente Roberta

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    1. ad essere del tutto onesti, la casa era disabitata da piu' di 15 anni e noi l'abbiamo acquistata dagli eredi i quali, evidentemente, non avevano a cuore le sorti degli oggetti rimasti nella casina. Si', direi che e' stato un gran colpo di c..o!! Grazie della visita Ilaria!!

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  8. Eccomi qui, finalmente, alla una e trentanove...di una domenica opssss lunedì notte che ha tutta l'aria di voler arrivare a mattino inoltrato.
    Per forza! Con tutti sti spezzatini già la digestione (stasera dieta = pastina n.d.r.) poi l'idea dei tesori che hai trovato: sai come galippa la mia fantasia?! Non è che la tua ottantaquattrenne ha un'amica, una cugina, un'altra proprietaria di tesori sepolti? Perchè magari riesco a convincere il Martirio a venire in Francia a dipingere (che fa figo!) e io intanto mi faccio svelare tutti i segreti della pastinaca da te, meravigliosa donna!
    Smettila! Fai vincere anche le altre!!!!
    Baci
    Nora

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    1. Quando verrai a trovarmi ti portero' a vistare la casa di Madame Cipierre....e poi ne riparliamo con calma, mentre cuciniamo pastinache, rutabaghe e cavoli rapa......

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  9. I miei carciofi sono effettivamente buoni e da te saranno anche rari... Ma li cambierei volentieri con uno solo dei tuoi ingredienti così inusuali! L'idea di cucinare con ingredienti insoliti mi affascina sempre. E vogliamo parlare della casa con i suoi tesori? No comment!! Comunque se capiti a Genova ti faccio trovare un bel mazzo di carciofi di Albenga che sono i migliori! A presto! Valentina

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    1. Non fatico a crederlo: 30 anni di vacanze ad Andora mi hanno insegnato quanto meno ad apprezzare la qualita' degli ortaggi locali....oltretutto il mio papa', quando si e' sentito troppo vecchio per uscire a pescare, si e' messo a fare l'orto con un suo amico del posto....le meglio scorpacciate della mia vita!! Appena capito dalle tue parti, passo a farti un saluto e magari scambio una cassetta di carciofi con una di prodotti olandesi, che anche loro hanno il loro bel perche'....

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  10. Robi la trovarobe!!!!!
    L'attività più bella, divertente ed entusiasmante del mondo....scavare nei solai, ma anche semplicemente in fondo agli armadi altrui:))
    Nella casupola di Pornassio anch'io ho trovato dei pezzettini mica da ridere, era la casa della maestra del paese, ho scoperto armadi pieni zeppi di registri e quaderni con esercizi di calligrafia che nemmeno sapevo esistessero!
    I pezzi più belli per me sono stati la prima edizione de "La vera cuciniera genovese" , un Divina Commedia del 1811 ed un incredibile Manuale di filotea del sacerdote giuseppe Riva PENITENZIERE NELLA METROPOLITANA.......Questa definizione mi ha fatta ridere per anni!!!
    Chiaro che per una giacchetta da gendarme darei via il pacchetto completo!!!! Deve essere super!
    Torniamo al piatto; erano giorni che mi domandavo( attività di chi non ha altro da fare!) quando sarebbe stata cucinata la pastinaca, sarà che Blumenthal ne fa un "uso smodato", ma avevo proprio in mente un bel pezzo di carne con la pastinaca, invece.....la rutabaga neanche sapevo fosse al mondo!
    Hai anche fregato le Ratte a Robuchon....e lui ora che ci mette nel suo puré, senza quello "non era nessuno"!!!!

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    1. Quand'ero piccola avevamo un solaio e noi bambini ci sgattaiolavamo spesso per rovistare tra le vecchie cose abbandonate la' sopra. Poi abbiamo traslocato e tutte quelle cose sono sparite. Credo che mi sia nata allora la passione per i tesori nascosti, per compensare la perdita dei tesori della mia infanzia. Infatti a Thiviers c'e' un sottotetto troppo basso per essere reso abitabile che ho intenzione di riempire con vecchi bauli pieni di oggetti meravigliosi per i bambini che verrano....
      Solo tu potevi mettere Blumenthal, Robuchon e me nello stesso commento!!

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  11. Che culo...hem, volevo dire, fortuna! E' capitato anche ai miei nonni, quando comprarono un mezzo rudere: niente pentole, ricami o mutandoni, ma cassapanche e una bellissima madia! Entrare in un casa con tutto quei ricordi, è come andare a disneyland!!!
    Che buono lo spezzatino con il sidro! Capisco la dipendenza da questi panini: per questo li faccio mooolto raramente!
    Isabel

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    1. No no, chiamiamo le cose col loro vero nome!! Hai ragione Isabel: perdersi in mezzo a quei piccoli tesori, ti fa dimenticare che c'e' un mondo la' fuori, proprio quello che succede quando si entra a Disneyland!....Anch'io evito di fare i rolls troppo spesso: uno tira l'altro e non riesco a fermarmi finche' non sono spariti....terribile!!

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  12. che bello....davvero sei una persona fortunata ma è bello anche sentire che lo riconosci e sei felice di questo! Tutti noi abbiamo la nostra dose di problemi, ma godere delle positività è gran cosa!
    Conosco gente che non è mai contenta di quello che è e di quello che ha...
    Sai che non ho mai provato il sidro? Lo troverò al supermercato? Voglio provare a fare questo spezzatino...anche se fra le altre cose qua trovare la pastinaca è una bella impresa...
    Ti mando un mega abbraccio

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    1. Hai ragione Simo, problemi e dolori ne abbiamo tutti. Cambia il modo di affrontarli e in questo essere naturalmente dotati di una propensione all'ottimismo, non guasta di certo. Pero' io parlo cosi' ora che i problemi son risolti e me li sono lasciati alle spalle, ma quando mi ci trovavo dentro in pieno, mi stracciavo le vesti!!....ahahahahahahah...
      A quanto mi pare di capire il sidro sta tornando prepotentemente di moda anche in Italia, quindi secondo me non dovresti far fatica a trovarlo in un supermercato ben fornito o in una bottiglieria. La pastinaca la puoi sostituire con il sedano rapa o sedano Veronese e un paio di carote, che danno la nota dolce tipica anche della pastinaca. Oppure puoi usare le mele al posto delle carote!! Un abbraccione anche a te , bela tusa!

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  13. diciamo che forse imparare a godere delle piccole cose spesso diventa una necessità per rimanere sani, di spirito intendo, io ho imparato a farlo cucinando, riscoprendo tradizioni di famiglia e riconciliandomi con il mio centro, almeno quello del gusto ;P questo spezzatino devo provarlo assolutamente, ti assillerò un po per gli ingredienti, facciamo che comincio dai fornitori e se non li trovo poi tocca a te! :D

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    1. E diciamolo pure, Greta! Vivaddio la vita e' fatta anche di piccole cose delle quali gioire!...senti, non cominciare anche tu con la storia che queste rape non le trovi, che se attacco io con la lista di quello che non trovo in Olanda, facciamo notte e poi anche mattina....

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  14. Roberta adesso voglio venire a fare un tour dei tuoi ritrovamenti nella casina francese solo per curiosare in qua e la, quelle riviste di moda le vorrei vedere, per non parlare dei libri, delle porcellane o di tutti quei vari ammennicoli da cucina. Ed è bello sapere che ti reputi fortunata, e che comunque non è solo fortuna quello che hai. Ma parliamo di cose serie, anzi serissime, la ricetta. Mi piace moltissimo questo spezzatino, l'uso del sidro (pure homemade) la pastinaca, e le patate nel pane. Devo anche ringraziarti, ammetto la mia ignoranza, e confesso che non conoscevo la rutabaga, mi hai messo molta curiosità. Grazie per averci regalato questa delizia, brava.
    Marta

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    1. Magari Marta, niente mi farebbe piu'piacere che dividere i tesori della casina con le mie bloggamiche...Non devi giustificarti, nemmeno io avevo mai sentito parlare di pastinache e rutabaghe prima di venire a vivere in Olanda. In Italia l'offerta di frutta e verdura e' talmente vasta e varia, che certi ortaggi hanno perso un po' del loro fascino, ma qui, soprattutto in inverno, sono protagonisti. Grazie di cuore del commento Marta. Un abbraccione, a presto.

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  15. Io si che credo alla fortuna. Grazie per questo post e per la tua ricetta!

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    1. Ahahahah, forte! Mentre io ringraziavo te di la', tu stavi ringraziando me di qua. Che signore bene educate che siamo Anna Maria!

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  16. Ciao! Son venuta a vedere la ricetta perché voglio provare a ripeterla domani...non so perché avevo letto con le mele...ora mi tiri fuori la pastinaca che mi sa che qui non trovo, la rutabaga tanto meno! Ma a farlo lo faccio, casomai solo con le patate. Che invidia la casa: immagino che continua scoperta...tutti i tesori trovati ad uno ad uno. Poi la coincidenza delle iniziali....Domenica ho messo una tovaglia di lino, probabilmente di mia nonna, a tavola e aveva un bel rattoppo quadrato nel centro e con mio marito abbiamo notato come prima si aveva più rispetto delle cose, più attenzione....e che piano piano forse si sta tornando a quest'attenzione, a questo rispetto. Ogni volta che incontro una coppia che non ha fallito resto ammirata, spesso che è sposato e felice passa per sfigato....per me chi ci riesce è un gradino sopra gli altri: un unione lunga è segno di intelligenza, maturità, saggezza...mi è piaciuto vedervi sorridere a vicenda, sentire parlare tuo marito di te e dia tua figlia, del suo essere padre...una forte emozione...non mollate!!!! Un abbraccio grande cri

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  17. Commento incasinato...spero ti sia arrivato il senso!

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    1. Il senso e' arrivato. Io, colpita e affondata!! Cri, ma quante belle cose che mi hai detto....Devo dire che il nostro brevissimo incontro a Roma mi ha lasciata con la voglia di conoscerti meglio e di poter passare un po' piu' di tempo con te. Sei una donna in gamba e quindi le tue parole mi fanno ancora piu' piacere. Hai ragione su tutto, ovviamente: oggi la felicita' sembra passata di moda, fuori tempo e fuori luogo. Invece il mondo ha disperatamente bisogno di piu' persone felici.
      Passando a cose piu' prosaiche: falla tranquillamente con le mele la ricetta. Io ho fatto lo stinco al forno con il sidro e le mele ed era fantastico. Trovi anche questa ricetta sul blog, se ti serve. Altrimenti puoi sostituire la pastinaca con il sedano rapa e magari aggiungere una carota o una mela per la nota dolce. Grazie infinite per la visita e il commento Cristiana. Ti abbraccio forte, a presto!

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  18. In sostanza hai comprato la casa con un piccolo tesoro dentro. Questo si è c...fortuna :-) Ma la fortuna non tutti l'avrebbero apprezzata. Pensa a quanti avrebbero buttato un bel po' di roba o avrebbero venduto il tutto in stock. Invece tu hai giustamente conservato tutti questi piccoli tesori. Lo spezzatino parla, da solo. Da titolo della ricetta non ci avevo capito granché, ho avuto bisogno "del disegnino" e ho capito tutto, cioè che è un piatto spettacolare.

    F.D.
    (si, volevo fare il figo con le iniziali :-D)

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    1. Ormai anche il mio modo di esprimermi e' fusion! Scusatemi, ci staro' piu' attenta d'ora in avanti....Sai che ho pensato spesso che moltissime persone avrebbero chiamato un'impresa di pulizie che li liberasse in fretta di tutta la paccottiglia. Per me invece il fatto che qualcuno si sia preso tanta briga per conservarle quelle cose me le rende preziose, indipendentemente dal fatto che io abbia un'insana passione per le cose vecchie. Grazie di cuore per il commento Fabio. Fighissime le iniziali!...fossi in te me le farei ricamare sulle camicie!! :)

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  19. Ho visto i tuoi spezzatini e sono uno più bello dell'altro anche se ci sono ingredienti per me alieni :-) ovvero sconosciuti totalmente...
    P.S. Scusami... sempre che non stia facendo una gaffe pazzesca... non eri tu quella che aveva un intero condominio in testa?? Che fine hanno fatto tutti gli altri?
    Bye Debora

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    1. Sai, per me sono alieni il radicchio rosso o i pistacchi di Bronte o la mozzarella di bufala....ecco, fai conto che qui la pastinaca e la rutabaga siano l'equivalente di queste cose. Nessuna gaffe, cara Debora, sono proprio io...siamo proprio noi....si' insomma, ci siamo capite.....

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  20. solo io mi sono commossa? ma ben bene...
    perchè in fondo è vero che le cose hanno un'anima. E quelle nascoste nella casina francese erano lì ad aspettare voi.
    Nessun altro le avrebbe sapute valorizzare ed amare come hai fatto tu.
    sono così intenerita che ti perdono pure il nome di battesimo dello spezzatino, anzi: next time, mettimici direttamente il codice fiscale :-)
    favoloso, favoloso, favoloso. Ma il pot non lo fanno coi piselli, dalle tue parti?

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    1. Eh si', cara Alessandra, capita alle signore un po' agèe come noi di non riuscire a controllare l'emotivita'....
      Le cose hanno un'anima, certo...e quelle vecchie raccontano storie, stimolano la fantasia e l'immaginazione.
      Uffa, ma tutti a criticare il titolo del post!!...a me piace chiamare le cose con il loro nome, ma mica li scelgo io i nomi delle cose!
      Che sappia io con i piselli ci si fa la Erwetensoep, mentre gli stomppot si fanno con patate e altre verdure, a volte anche mele e uvetta....l'Hutspot, invece, e' un piatto completo di carne e verdure schiacciate.....

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  21. roberta leggere i tuoi post e le tue ricette è sempre un piacere per l'anima e per lo stomaco !!! ahahha....a parte gli scherzi sei stata fortunata a trovare i tuoi tesori ma ancor più lo sono stati loro. penso a tutti quegli oggetti considerati così cari e preziosi dai loro proprietari e messi via con tanta cura che sono stati tutto quel tempo abbandonati ad aspettare qualcuno come te...
    anche io credo nella fortuna e anche nel destino e anche io ho avuto la fortuna di scoprire una soffitta piena di regali forse è per questo che il tuo post mi ha così commosso
    ricetta strepitosa tutta da provare c'è sempre da imparare qualcosa a passare qui da te e io mi mangio le mani di essermi lasciata sfuggire l'occasione di incontrarti a Roma colpa del mio poco frequentare FB ahimè

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    1. La prossima volta che vengo a Roma, ti mando un messaggio!! Grazie a te di tutto cuore per questi bellissimi complimenti che mi lusingano moltissimo, sapendo da chi vengono....

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  22. ma come? Non mi fa piangere mio marito con un post sdolcinato, che mi fai piangere tu?
    Il destino, il tuo condominio e le tue manine sono oltre ogni pronostico, io mi astengo di qualsiasi commento, perché potrei soltanto dirne uno...."numberuan"

    besos!

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    1. Credo anch'io che quella casa stesse aspettando noi.....Grazie infinite Mai, ti adoro anch'io!

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  23. Curiosa questa storia! bellissima storia! E' come se tutto fosse li ad aspettarti. Sicuramente è una coincidenza ma a me piace vedere la "serendipidità" nella vita :)
    Meraviglioso questo spettatino per l'MTC Roby! Complimenti!
    non so assolutamente cosa sia la rutabaga ma mi sono innamorata di quel pane e credimi, lo rifarò molto presto!
    un abbraccio
    Frankie

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