mercoledì 5 ottobre 2011

Non c'e' trippa per gatti!

E invece si'...anzi, no...perche' ai gatti la trippa non piace...non a quelli della mia famiglia, almeno. La trippa c'e' per noi umani. E' quella in umido, alla toscana, quella di nonna Sole, per intenderci. Nonostante sia tornata dal mare, dove ha passato un paio di settimane insieme ad altre ragazze della sua eta', con un bel raffreddore complicato da tosse e mal di gola, stamattina la mia mamma ha approfittato di un attimo di distrazione della sottoscritta e si e' messa a cucinare per tutta la famiglia. Lunedi siamo andate a fare la spesa insieme e, dal suo macellaio, abbiamo trovato della bella trippa appena arrivata: "Saranno almeno 10 anni che non la mangio" ho esclamato senza riflettere, dimenticandomi che ogni osservazione del genere lei la interpreta come una accorata supplica. Infatti non avevo ancora finito la frase, che già due chili abbondanti di trippa mista erano impacchettati e sulla via del carrello. Non che mi lamenti, tutt'altro. Oltre ad essere davvero trascorso moltissimo tempo dall'ultima volta che l'ho mangiata, la trippa non l'avevo mai nemmeno cucinata, prima di stamattina. E' uno di quei piatti, come la zuppa di pesce o il riso con le cozze e le patate e molti altri ancora, che non mi sognerei mai di ordinare al ristorante e che non ho mai mangiato se non cucinati da mia mamma. Ho pensato che fosse ora di imparare. Mi illudevo anche che, visto che, come ho detto, in questi giorni non sta bene, mi avrebbe lasciato il comando, limitandosi a dirigere le operazioni comodamente seduta li' accanto. Invece, la malfidente, prima mi ha allontano con la scusa che le piante del terrazzo avevano bisogno di essere innaffiate, e stiamo parlando di qualcosa come trenta vasi sparsi su 220 metri quadrati di superficie, poi si e' messa all'opera da sola. Quando sono rientrata era già a metà procedimento...ma dico io...Si vede, pero', che proprio non e' in forma, perché' appena sono arrivata si e' ritirata in buon ordine, concedendomi l'onore di portare a termine la ricetta.

Ed eccola qui:

Trippa in umido alla toscana, alla maniera di nonna Sole

Ingredienti per 6 persone:

2 kg di trippa mista

olio extravergine d'oliva

1 grossa cipolla

2 carote

200 gr di macinato per sugo

2 bicchieri di vino rosso

concentrato di pomodoro

acqua bollente

sale e peperoncino q.b.

parmigiano grattugiato

Mettete al fuoco una grossa pentola piena a metà d'acqua e portatela a bollore. Tagliate la trippa a listarelle e, quando l'acqua bolle, versatela nella pentola e sbollentatela per una decina di minuti. Scolate la trippa e mettetela da parte, mentre in una casseruola capiente fate rosolare la cipolla e le carote, tritate finemente, in 6 cucchiai d'olio evo. Quando il soffritto e' pronto, uniteci anche la carne trita, sgranandola bene col cucchiaio di legno. Lasciate rosolare il tutto per una decina di minuti, mescolando spesso, a fuoco moderato. Aggiungete anche la trippa, poco per volta. Salate con circa meta' cucchiaio di sale grosso. Lasciate cuocere, sempre a fuoco moderato, per circa un quarto d'ora o finche' l'acqua rilasciata dalla trippa non sarà completamente evaporata. Bagnate con i due bicchieri di vino rosso  e fateli ritirare mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo mettete al fuoco un litro e mezzo circa d'acqua, portate a bollore e tenetela in caldo. Quando tutto il vino sarà' evaporato, unite il concentrato di pomodoro, mescolando bene. Lasciate insaporire qualche minuto e poi cominciate a versare l'acqua bollente un mestolo alla volta, possibilmente lungo i bordi della pentola, per non slavaggiare la trippa, dice nonna Sole. L'acqua dovra' arrivare a velare appena la carne. Aggiustate di sale, unite anche il peperoncino, coprite e lasciate cuocere a fuoco bassissimo per almeno un'ora e mezza. Servite con abbondante parmigiano grattugiato e, a piacere, delle fette di pane leggermente tostato. Buon appetito anche da parte della mia mamma!

lunedì 3 ottobre 2011

Gnocchi di patate con zola, mele e castagne

Non vado spesso al ristorante. Primo: con quello che spendiamo in tre, io ci faccio la spesa per una settimana. Secondo: mio marito, per lavoro, cena fuori 5 sere a settimana. Terzo: mica sempre mangio meglio che a casa mia...ma qualche volta si'! Come quando siamo andati alla Trattoria Parietti, a Bergamo. Anzi, sul colle di Citta' Alta, a Bergamo, che e' anche meglio! E' qui che ho assaggiato per la prima volta questi deliziosi gnocchi. Mia figlia e mia nipote mi hanno sfidato a riprodurli e io, incosciente come sempre, ho accettato la sfida. Ovviamente non sono venuti nemmeno lontanamente buoni come i loro, ci devo lavorare ancora un po', ma per questa volta ci possiamo accontentare...e comunque mia figlia se n'e' spazzolata due piatti...



INGREDIENTI:

per gli gnocchi:

700 gr di patate

220 gr circa di farina

1 uovo

1 cucchiaino di lievito per torte salate

1 pizzico di sale

per il condimento:

30 castagne

2 mele renette

250 gr di gorgonzola dolce

burro

Preparate gli gnocchi seguendo la vostra ricetta preferita. Io sciolgo un cucchiaino di lievito nell'uovo, così gli gnocchi rimangono soffici e gonfi.

Togliete la prima buccia alle castagne. Tuffatele per un minuto in acqua bollente, scolatele e togliete anche la pellicine. Mettetele in una casseruola coperte d'acqua e lasciatele cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti. Lavate, sbucciate e tagliate a dadini le due mele. Mettetele in una padella antiaderente con una noce di burro e un pizzico di sale. Fatele cuocere a fiamma bassa per circa 5 minuti, poi copritele con mezzo bicchiere d'acqua e proseguite la cottura per altri 10 minuti o finche' saranno tenere, ma non sfatte. In un pentolino sciogliete il gorgonzola, sempre a fiamma bassissima, con una noce di burro. Uniteci sia le mele che le castagne, scolate e sbriciolate grossolanamente. Usate la salsa ottenuta per condire gli gnocchi.

domenica 2 ottobre 2011

Lasagne radicchio e scamorza

E' più forte di me: appena arrivata in Italia, la prima cosa che compro, cucino e mangio e' il radicchio rosso di Treviso. Mi piace tantissimo semplicemente grigliato, condito con un filo d'olio e un pizzico di sale, come accompagnamento di una bella mozzarella di bufala fresca. Questa volta, per inaugurare le ricette che posterò dal suolo natio, ho optato per qualcosa di più elaborato. La pasta delle lasagne l'ho fatta in casa, con l'aiuto della vecchia Titania di nonna Sole, ma potrà' essere egregiamente sostituita da quelle confezionate, se non avete tempo. La besciamella del ripieno e' stata sostituita da una crema di ricotta profumata con una grattatina di noce moscata. Il ragù' e' delicato, bianco, di pollo e prosciutto, per non coprire il sapore del radicchio. Scamorza affumicata e fontina ci stanno benissimo e una generosa spolverata di parmigiano garantisce una perfetta gratinatura. Cominciamo?



 

INGREDIENTI per 6/8 porzioni.

lasagne, 1 confezione se usate quelle pronte da infornare

600 gr di radicchio di Treviso

2 scalogni

300 gr di prosciutto cotto tritato al coltello

300 gr di petto di pollo tritato

500 gr di ricotta fresca

1 scamorza affumicata

300 gr di fontina affettata sottile

salvia, sale, pepe e noce moscata q.b.

300 ml circa di latte

1 bicchiere di vino bianco

Pulite e affettate il radicchio e gli scalogni. Versate due cucchiai d'olio in una padella capiente, fateci imbiondire uno scalogno a fuoco dolce, aggiungete il radicchio, salate, coprite e lasciate stufare per una ventina di minuti. In un'altra padella fate imbiondire l'altro scalogno, unite il prosciutto e dopo qualche minuto aggiungete anche il petto di pollo tritato e la salvia. Lasciate rosolare a fuoco medio per una decina di minuti, bagnate col vino, fatelo ritirare e aggiustate si sale e pepe. Proseguite la cottura per altri 10 minuti, bagnando con un po' di latte se dovesse asciugare troppo. Nel frattempo, versate la ricotta in una terrina e lavoratela un po' con una forchetta. Aggiungete il latte poco per volta, finche' raggiungete la stessa consistenza della besciamella. Aggiustate di sale e grattateci circa mezza noce moscata. Quando la carne avrà finito di cuocere, unitela al radicchio e mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Sul fondo della teglia di cottura delle lasagne distribuite un paio di cucchiaiate di ragù. Coprite con la pasta e su questa distribuite prima il ragù, poi la ricotta e per ultimi i formaggi affettati sottilmente. Ricoprite di nuovo con la pasta e continuate così fino ad esaurimento degli ingredienti. Finite con uno strato di pasta, ricopritelo di ricotta e spolveratelo con abbondante parmigiano grattugiato. Coprite la teglia con un foglio di alluminio e mettete in forno già caldo a 225°. Cuocete per 30 minuti, poi togliete l'alluminio e proseguite la cottura per altri 15 minuti o finche' sarà gratinato a vostro gusto. Lasciate riposare 10 minuti fuori dal forno, prima di servire. Buon appetito!