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AI MINORI DI ANNI 18. PER IL SUO CONTENUTO E LE IMMAGINE PROPOSTE, SE NE
SCONSIGLIA LA LETTURA A PERSONE FACILMENTE IMPRESSIONABILI. CHIUNQUE,
NONOSTANTE GLI AVVERTIMENTI, LEGGA UGUALMENTE, LO FA’ A PROPRIO RISCHIO E
PERICOLO. L’AUTRICE DECLINA OGNI RESPONSABILITA’ PER DANNI DI QUALSIVOGLIA
ORDINE E GRADO, CAUSATI DA IMPROVVISI AUMENTI DELLA PRESSIONE SANGUIGNA.
Io sono milanese. Nonostante il papa’ bergamasco e la mamma
toscana. Nonostante abbia vissuto per 20 anni in Val Camonica. Nonostante viva
da 4 anni in Olanda. Io sono milanese. Della provincia, ma sempre di Milano.
Ogni tanto ho un po’ di nostalgia. Certo, la Milano della quale sento la
nostalgia, e’ quella che ancora vive nei miei ricordi. Quella delle domeniche
di Dicembre, quando mamma e papa’ ci vestivano “eleganti” e ci portavano a
vedere la citta’ illuminata a festa e le vetrine scintillanti e rigurgitanti di
cose belle e buone e di tutti quei giocattoli tra i quali avremmo scelto il
solo e unico che poi avremmo chiesto a Gesu’ Bambino. Quella ovattata dalla
nebbia “che non si vede a un passo”...Dove sei?...Sono qui!...Non ti vedo...Ma
sono qui!!...Quella delle prime uscite serali con le amiche, del cinema in
Vittorio Emanuele e dell’affogato al caffe’ al Bar Basso. Quella delle mattine
in cui si “bigiava”, delle passeggiate al parco Sempione, tra tigli secolari,
eroinomani, platani maestosi ed esibizionisti di mezza eta’. Quella di “Citta’
Studi”. Quella delle camminate mano nella mano, sotto la pioggia di Aprile,
senza ombrello...Sta piovendo...Davvero? Non me ne ero accorta...Cara Milano,
ti chiedo scusa. Chiedo scusa a tutti i milanesi per quello che, lo so, ai
vostri occhi apparira’ come un oltraggio, un atto di vile e vergognosa profanazione
ad uno dei simboli della vostra, della nostra citta’. Ad uno dei classici della
gastronomia meneghina, conosciuto e rinomato in tutto il Mondo. Non chiedo il
vostro perdono, non lo merito, ma a mia parziale discolpa, devo dire che ho
fatto quello che ho fatto, presa dal desiderio di giocare e divertirmi con la
mia bloggamica Cinzia ed il suo contest, suo e di Valentina, Colors and food.
Ma in nessun modo le due ignare donne si possono ritenere responsabili, ne’
tantomeno complici, dell’insano gesto del quale rivendico piena ed esclusiva
paternita’. Essendo lo zafferano il protagonista della sfida per il mese di
Febbraio, io, da milanese, non ho potuto fare altro che pensare a sua maesta’
Il Risotto! Ma come presentarlo? Classico ed accademico? Con opulenza
marchesiana o oldanesca originalita’? E’ stata questione di un attimo, non sono
riuscita ad oppormi e, prima di rendermi conto di quello che stavo facendo, ero
gia’ ai fornelli. E, che il Cielo mi perdoni, mi sono pure divertita! E quando
l’ho assaggiato, l’ho trovato di mio gusto. Anche il maritino ha gradito,
arrivando a leccare i residui di salsa dal piatto! Ma lui e’ giustificato: non
e' milanese, lui. E’ quindi a capo chino, paonazza per la vergogna,
sinceramente pentita e col fermo proposito di non farlo mai piu’, che passo a
descrivervi la ricetta del mio:
Risotto dolce allo zafferano con caramelle di cipolla
Ingredienti per 2 persone
100 g di riso
750 ml circa di latte
80 gr di zucchero
2 cucchiai di vino bianco
1/2 stecca di vaniglia
1 bustina di zafferano o 1 gr di pistilli
5 gr di maizena
1 cipolla
50 gr di burro
sale
Pelare la cipolla e tagliarla a fette di circa 1/2 cm di spessore. Separare gli anelli e metterli in una ciotola sotto il rubinetto dell'acqua fredda aperto a filo per circa un'ora. Togliere gli anelli di cipolla dall'acqua e farli asciugare su carta da cucina. In un pentolino sciogliere un cucchiaio abbondante di zucchero con due cucchiai di acqua. Far bollire lo sciroppo, a fiamma dolce, per un minuto, poi aggiungere gli anelli di cipolla. Quando lo zucchero comincia a prendere colore e gli anelli sono trasparenti, toglierli delicatamente dallo sciroppo e metterli ad asciugare su un foglio di carta forno. Scaldare, senza farlo bollire, il latte con mezza stecca di vaniglia tagliata in due per il senso della lunghezza. In una padella antiaderente far tostare il riso per un minuto, poi cominciare a bagnarlo con il latte, poco alla volta, come si farebbe per un risotto. A meta' cottura aggiungere 2 cucchiai di zucchero e poco, pochissimo sale, meno di un pizzico. Nel frattempo preparare la salsa allo zafferano: sciogliere 50 gr di zucchero in 100 ml di acqua e portare ad ebollizione, lasciando bollire lo sciroppo per tre minuti, a fiamma bassissima. Fuori dal fuoco unire la maizena sciolta in pochissima acqua. Riportare al fuoco, sempre dolcissimo, finche' la maizena non sara' completamente sciolta. Aggiungere lo zafferano e mescolare con delicatezza. Togliere dal fuoco ed unire due cucchiai di vino bianco secco, appena un'idea di sale e meta' del burro.
Quando il riso e' cotto, mantecarlo con il burro rimanente e lasciarlo riposare qualche minuto nella padella. Servirlo in piatti piani, cospargendolo con la slasa fatta cadere a filo da un cucchiaio e decorandolo con le caramelle di cipolla.
Con questa ignobile ricetta, queste orrende foto e la mia faccia di bronzo, partecipo al contest di ESSENZA IN CUCINA e My Taste for Food: Colors and Food: what else? del mese di febbraio
...geniale! Fantastiche le cipolle caramellate!! e io cmq sono maggiorenne e non mi scandalizzo di fronte a nulla, in cucina poi! La salsina la trovo troppo troppo bella, Grazie !! Questo lo potrò provare al più presto :))
RispondiElimina...devo dire che ci contavo su questa tua apertura mentale! La salsina e' davvero interessante emolto versatile, si presta amolti utilizzi. Un abbraccio e grazie per l'approvazione!!
EliminaMa che ignobile ricetta, orrende foto e faccia di bronzo...ma sei stupefacente. Stavo per scriverti di quanto trovassi bella la foto prima ancora di leggere la ricetta. Bellissime questa caramelle di cipolla. Brava, brava, brava. E ci credo che il maritino si è ripulito ben benino il piatto!!! Bella la Milano che descrivi, mi piace.
RispondiEliminaTi abbraccio
Grazie, grazie, grazie...ma ero davvero convinta che mi avreste dato della pazza sacrilega! Si', bella Milano...peccato che non esista piu'...Bacio!
EliminaA me piacerebbe un sacco!!! :-) e sono milanese!!! (...più di questo bellissimo risotto ;-)
RispondiEliminaDavvero?!?!...peccato!!...ho promesso di non farlo piu'!!...Un bacione, amorino bello della zia, ci vediamo settimana prossima!
EliminaE' bellissimo invece!!!! Brava!
RispondiEliminaUn'altra pazza!! Bene, mal comune mezzo gaudio!! Grazie, cara!
EliminaHai inventato un piatto stupefacente!
RispondiElimina...mmmhhh...dato cha abito in Olanda quella parola puo' dare adito ad errate supposizioni....Grazie mille del complimento!! Sapendo da chi viene e' un vero onore.
EliminaAnch'io ho nostalgia della milano da bere che citava una famosa pubblicità... ma adesso la città mi piace un po' meno.... mentre questo risotto rielaborato mi piacerebbe un sacco! Ma la prova del nove la dovresti fare con tuo cognato milanese doc!!!!
RispondiEliminaNon ci penso nemmeno a sottoporlo al suo giudizio...fossi matta!!
Eliminaadoro Milano (io ci sono nata e poi partita e poi tornata in quel di Città Studi per l'università) e adoro questo piatto, bellissimi i colori e le consistenze!
RispondiEliminabene, la lista delle pazze si allunga!..piu' si e', meglio si sta! Grazie mille!
Eliminama daiiiii...,milanese che bello!!! E pure della provincia, magari vicina mia di casa...
RispondiEliminaquesto risotto lo trovo stupendo, una rivisitazione del classico con tocchi molto chic, mia cara!
baci
Nata a Monza, vissuta a Senago fino al matrimonio...e tu? Grazie dei complimenti, Simo. Baci
EliminaStupendo! Complimenti! :-)
RispondiEliminaGrazie!! Benvenuta nel mio blog. A presto, spero...
EliminaMia nonno e mia nonna erano di Brugherio alle porte di Milano; io sono di Sesto S.G. e praticamente ci divide da Milano la tariffa extraurbana della metropolitana e un cartello in alluminio. Sono cresciuta a risotti e devo dire che la tue versione mi sembra molto originale (anche se ti devo confidare che prima di leggere il post mi stavo chiedendo cosa fossero quelle cose trasparenti sull'onda del riso...). Brava però!
RispondiEliminaElementari, medie e meta' delle superiori a Monza: meta' delle mie compagne di classe erano si Brugherio. A Sesto venivamo sempre a mangiare il gelato...Grazie dei complimenti...
EliminaChe bellezza questo piatto!!non deve mica essere il classico risutin per essere buono, guarda che delizia che hai preparato,frutto della tua mente scatenata! grazie per l'eroico gesto:))
RispondiEliminaVale
Ciao Valentina, benvenuta!! Scusa, sono un po' cafona...avrei dovuto venire io da te...Grazie a te per gli entusiastici complimenti!!
Eliminapensavo di aver rasentato la follia e l'azzardo ma....anche tu sei messa bene vedo...MA SEI IMPAZZITAAAA!!!! IL RISUTIN ALLA MILANESEEEE....ahahahaah mi hai fatto morire dal ridere alla fine e vivere il tuo racconto come se lo avessi vissuto anche io...brava brava! anche io milanese e mantovana e girovaga....bè..dopo questo post...blogghine milanesi perchè non ci troviamo a fare una bella risottata insieme???? :-))))
RispondiEliminaCi sto!...e il dolce lo porto io! ahahahahah Benvenuta Antonella e grazie per la visita e i complimenti. Mi faccio un giro tra le tue follie...A presto.
Eliminaahhah!!!! che bello essere folli in questa maniera¨!! scrivimi se vuoi combinare un incontro culinario¨!!!!:-)))) ciaoooo
EliminaMa che chiedere perdono.
RispondiEliminaCredo che la tua Milano, quella di oggi, ti dovrebbe semplicemente osannare per la magnificenza di questo risotto.
Lo sai come ho visto le foto ho avuto subito la sensazione dell'oro.
Un richiamo forte a un caldo color oro, quello della madonnina del duomo di Milano.
Si vede che è una ricetta fatta con il cuore.
Bacioni.
Grazie Annamaria, sei sempre troppo buona con me. Ricambio il bacio e ci aggiungo un abbraccio.
EliminaLa prossima volte che dici che non partecipi a un contest perchè non sei all'altezza di strozzo!
RispondiEliminae..parlando di quello che mi dicevi stammattina...qundo è che cominciamo a vivere insieme???
genio!!! sei un genio faccia di bronzo!
ecco!
e ti adoro!
ahahahahah...Non tentarmi...comincio ad essere stufa di questo freddo...Grazie per i complimenti. Un bacione gelato dalla gelida Ollandia!
EliminaNo, ma questo è genio puro! Io devo provarlo questo piatto!!!
RispondiEliminaBeh, guarda: da te melo aspettavo, visto che sei la pazza piu' divertente della blogsfera! Grazie del complimento, a presto.
EliminaCiao,volevo invitarti, se ti va e se hai tempo fra un viaggio e l'altro, a partecipare al mio primo contest. Grazie e a presto.
RispondiEliminahttp://ritroviamociincucina.blogspot.com/2012/02/il-1-contest-di-ritroviamoci-in-cucina.html
Come dirti di no? Faccio un salto da te a vedere di cosa si tratta...
EliminaIo non sono di Milano, seppur l'ho visitata spesso con uno zio che vive li in pianta stabile ormai da sempre.
RispondiEliminaHo assaggiato il famoso risotto. Buono ovvio, tanto che io lo propongo di quando in quando.
Però non mi scandalizza la fantasia e la cura che hai messo. In punta di piedi e cortese hai presentato un piatto invece originale e profumato.
e credo che più che volentieri magari la prossima volta anche io mi divertirò a cambiare il classico con un nuovo così sfizioso.
Gia' mi immagino la faccia dei tuoi commensali quando si vedranno presentare un piatto di risotto a fine pasto!! Grazie mille per i tuoi delicatissimi complimenti. Ti abbraccio, a presto.
EliminaDiventi ogni giorno piu' brava. Sono orgogliosa!
RispondiEliminaQuando scendi mi fai anche questo??
Sono sicura che nessuno se ne avra' a male se dico che questo e' il piu' gradito di tutti i complimenti...cuore di mamma...
EliminaBELLO!
RispondiEliminaGRAZIE!...benvenuta nel mio blog.
Eliminama come "ignobile"? È geniale e molto creativo, mi piace un sacco!!! Anche i milanesi doc apprezzeranno , troppo brava!
RispondiEliminaSo che dal tono ironico del post era difficile capirlo, ma io ero sinceremante preoccupata per le reazioni che questa ricetta avrebbe scatenato....Sono felice di scoprire che in giro c'e' piu' di una pazza scatenata che apprezza la follia altrui! Grazie della visita e dei complimenti. A presto.
EliminaMa che strana questa ricetta!! Pero' deve essere troppo buono!!!!
RispondiEliminaStrano a dir poco, Arianna, ma davvero buono, garantisce il maritino! Ciao cara, a presto.
EliminaHo scoperto di essere facilmente impressionabile...sono basita, ma che cosa hai fatto del risuttin?????? ;))))))))))))
RispondiEliminaComplimenti, un'opera di originalità...ma chi è Oldani????
Mi sarebbe piaciuto assaggiarlo, quando mi inviti? L'Olanda mi piace assai.... meglio della nebbia della Pianura Padana, ti assicuro...
Piacere di averti conosciuto, mi iscrivo tra i tuoi sostenitori....fai per me!!! un bacio!
ahahahah!! Piacere mio, ti assicuro! Guarda che il clima dell'Olanda non e' poi tanto diverso da quello della nostra Padania. Comunque vieni quando vuoi: sei piu' che benvenuta!! Ricambio la visita e l'iscrizione. Ti abbraccio, a presto. E grazie!
RispondiEliminaMeravigliosa! Nient'altro.
RispondiEliminaGrazie! :-)))
EliminaNo il risotto dolce è uno spettacolo, ma quei ricordi... favolosi ..in altre città ma uguali e bellissimi !
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