Un omaggio all'Olanda. Un po' insolito, lo ammetto. Niente Gouda, patate o aringhe marinate. Pero' c'e' una componente essenziale della gastronomia olandese: la contaminazione. Quella culturale e culinaria, intendo Non storcete il naso, voi puristi. Cosa sarebbe la cucina italiana senza il pomodoro, il mais, il cacao o il caffe' delle Americhe? Dimmi cosa mangi e ti diro' chi sei, scrive Brillat-Savarin nel suo trattato "La fisiologia del gusto". Bene: quel che mangiano gli Olandesi, dice molto di loro, del loro territorio, della loro cultura, della loro storia. Prima di tutto parla di mare, di una terra non sempre generosa e di un clima spesso ostile. Poi ci dice che la religione calvinista considera i piaceri terreni, inclusi quelli della tavola, come peccati che conducono alla perdizione. Ci racconta di viaggi, conquiste e commerci con terre lontane. E ancora ci parla di accoglienza, apertura e tolleranza. Io vivo a Den Haag, quella che noi Italiani chiamiamo l'Aja. Il 40% della popolazione residente, non ha origini olandesi. Non chiedetemi quante culture differenti convivano, piu' o meno felicemente, qui, perche' credo che nessuno lo sappia con certezza. Ognuna ha portato e aggiunto qualcosa, senza nulla togliere all'identita' nazionale. Non mi sogno nemmeno di addentrarmi in valutazioni, analisi, considerazioni di carattere politico o sociologico. Mi limito al piu' pianeggiante e familiare terreno della gastronomia. Qui si puo' fare il giro del Mondo in una settimana. Non parlo solo di ristoranti, snack bar o fast food. Ci sono supermercati, delicatessen e negozi di alimentari che vendono prodotti specifici per ogni tipo di cucina: cinese, giapponese, islamica, caraibica, indonesiana, italiana, mediterranea, inglese, statunitense, sud americana, balcanica, russa...Sui banchi di alcuni mercati si trovano frutta e ortaggi provenienti dai quattro angoli del Globo...alla faccia del Km0...Chiunque qui, da qualunque parte del Mondo provenga, puo' ritrovare almeno alcuni dei sapori di casa sua. Oppure puo' approfittarne per fare incursioni nel gusto altrui. Come ho fatto io, che ho voluto mischiare un po' di tutto in un "melting dish" caleidoscopico, variopinto e interessante. Come la mia Olanda. Perche' la bellezza e' negli occhi di chi guarda.
Budino di fave e piselli
Ingredienti:
200 g di fave fresche
300 g di piselli freschi sgranati
1 cipolla o 2 scalogni
1 uovo
100 ml di panna fresca
sale e pepe
olio d'oliva
burro per gli stampi
In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai di olio d'oliva e fateci appassire una cipolla tagliata finemente. Aggiungete le fave e i piselli, lasciateli insaporire per un paio di minuti, mescolando bene, salate, pepate e coprite. Fate cuocere a fiamma bassisima, eventualmente aggiungendo poca acqua, per almeno 20 minuti o finche' le fave non saranno tenere. Togliete dal fuoco e fate raffreddare completamente.
Versate tutto nel frullatore. Unite l'uovo e la panna e frullate fino a ridurre tutto ad una purea fine. Passate il composto con un colino a maglie fitte, premendo bene con una spatola, per eliminare le bucce ed ottenere una crema piu' fine.
Imburrate bene gli stampini e, volendo, coprite il fondo di ognuno con fave e piselli crudi. Versate il composto negli stampi. Metteteli in una teglia, versate due dita di acqua molto calda e trasferite in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Togliete dal forno e lasciate intiepidire i budini nell'acqua del bagno maria prima di sformarli.
Gamberi fritti in crosta di cocco
Ingredienti
12 gamberi privati della testa e sgusciati
1 albume
maizena
farina di cocco
sale e pepe di Cayenne
olio di girasole per friggere
Lasciate le code ai gamberi, quando li sgusciate. Sbattete l'albume a schiuma: deve essere bianco, ma non montato a neve. Salate e pepate la farina di cocco. Tenendoli per le code, passate i gamberi nella maizena, poi nell'albume e infine nel cocco: devono essere ricoperti interamente, ma in modo uniforme, senza grumi. Friggeteli in abbondante olio, non devono toccare il fondo della pentola, per un minuto per parte, finche' non saranno leggermente dorati. Fateli asciugare su carta da cucina prima di servirli caldissimi.
Salsa di yogurt al curry
Ingredienti:
1 cipolla
1 pezzetto di zenzero
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini di curry
1 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
200 ml di yogurt naturale
2 cucchiai di panna liquida
olio di mais o di oliva leggero
Tritate finemente la cipolla, l'aglio e lo zenzero e fateli appassire in poco olio. Unite le spezie, mescolando bene. In una ciotola, mescolate lo yogurt con la panna e versatelo nella pentola insieme al resto degli ingredienti. Fate scaldare fino al primo bollore. Volendo passate al colino e tenete in caldo fino al momento di servire.
Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di Maggio
dei blog Menu Turistico e Acquolina
Ricetta splendida, cara Roberta! Quei gamberi al cocco mi fanno una gola!! :)
RispondiEliminaBacione
Non li avevo mai assaggiti prima: sono meravigliosi, sicuramente li faro' ancora...e ancora...e ancora... Un abbraccione cara e grazie!
Eliminacara roberta, chapeau, davvero una ricetta con i fiocchi!!!!
RispondiEliminami piace assolutamente tutto di questo post, dall'introduzione, alle splendide foto, alla salsina finale.
brava, brava, brava :)))
Grazie di cuore Cristina. Ti abbraccio.
EliminaBrava per aver portato in questo post un Olanda diversa.
RispondiEliminaNon solo mulini a vento, zoccoli di legno e intere distese di papaveri.
Ma un insieme di sapori e aromi.
Come se l'Olanda ospitasse alla sua tavola tanti alti paesi.
La cucina che unisce popoli.
Il cibo come scambio di opinioni.
Prodotti tipici come carta d'idendità da presentare agli altri.
Perchê comunque "l'unione fà la forza".
Carissima Annamaria, sai che una delle cose che piu' mi piacciono del vivere in Olanda, e' che spesso mi rendo conto di aver seduto a tavola insieme a me mezzo mondo. Ti abbraccio forte, carissima.
EliminaSono svenuta! Ho adorato l'introduzione del tuo post e questa bella dichiarazione d'amore al paese che ti ha adottata e fatta in parte sua. Per quanto riguarda il budino, sono rientrata dal Molise con due chili di fave e piselli da sgranare ed un pensierino ce lo avevo fatto, ma credo che virerò verso altri lidi dopo aver visto la tua meravigliosa interpretazione. Quei gamberi fritti nel cocco mi toglieranno il sonno, lo so!
RispondiEliminaQuesta tua proposta mi piace se possibile, più della prima. Ti abbraccio forte. Pat
Patty Pat, le tue ricette non temono il confronto. Sicuramente non con le mie!! Sono sicura che qualunque cosa tu abbia in mente, sara' originale, raffinata e squisita, come tutto quello che fai tu. Non c'e' bisogno di perderci il sonno su questi gamberi: sono facilissimi e velocissimi da preparare...e davvero davvero squisiti! Una scoperta anche per me. Ricambio l'abbraccio tesora.
EliminaMi piace questa Olanda non stereotipata,mi piace l'insieme dei sapori che unisce varie terre, trasporta in posti esotici, ma riporta alla nostra Italia con fave e piselli...insomma un gran bell'abbinamento, come sempre, per le tue ricette!
RispondiEliminaQuei gamberi e quella salsa li sto già copiando! ;)
ciao loredana
Uuuuuh...quanto detesto gli stereotipi!! Anche in fatto di idee ed opinioni mi piace il "fai da te". Sono sicura che ad un'avventurosa del gusto, come te, questi gamberi e questa salsa non potranno non piacere. Un abbraccio, Loredana, e grazie di cuore.
RispondiEliminaAccidenti....che dire,concordo col fatto che oltre alle foto golosissime e la bontà dei tuoi piatti,le introduzioni fungono da nastro trasportatore verso il piacere :-) Io che da poco mi arrischio nell'arte dello "stegamare" e qualche volta resto persino soddisfatta del risultato dei miei sforzi,resto sempre allibita davanti a codesti voli pindarici culinari... O.o
RispondiEliminaDevi farmi un corso! :-)
Valentina
Abbiamo due giorni prima che parta e un altro paio quando torno, giusto? Sono piu' che sufficienti!...Un bacione Vale...Ti aspettiamo!!
EliminaChe bel mix di sapori! La farina di cocco mi fa pensare alle Mauritius, la salsa con il curry all'Indonesia, ed il budino con i piselli un pò alla Francia.
RispondiEliminaCredo che ogni nazione abbia delle chicche culinarie.
Vorrei dire una cosa sulla Germania, ma non posso. Non qui di certo.
Va beh. Vedo di farmela passare ...
Un abbraccio
Eh no!!..adesso mi hai stuzzicato e la dici la cosa sulla Germania!!
EliminaE' che ... insomma ... senza offendere nessuno ... non vorrei che qualcuno si urtasse ... ma io avrei un problemino ... non anzi un problemone ... uffaaa ... Ok. Lo dico. Ma tu sei mia complice. Ok? Il mio ex marito è tedesco e la Germania me l'ha fatta (dis)gustare al peggio. Sia in ambito culinario che in ambito di relazioni fra le persone. Ti dirò di più. Due anni fa dovetti fare lo stesso viaggio in Germania che dovrò rifare a luglio - anzi a luglio sarà pure peggio :( - e quando arrivammo (io ed i miei bimbi) in aeroporto per il rientro in Italia ... iniziai a canticchiare l'Inno di Mameli e poi per non farmi prendere per matta chiamai mia mamma ed iniziai a dire ITALIA ITALIA ITALIA. Insomma fu un incubo.
Eliminaahahahahah...in tanti viaggi fatti, una cosa cosi' non mi e' mai capitata di vederla!! Brava Ema, un po' di patriottismo non fa mai male. Non vedo chi ti potrebbe criticare: e' normale prendersela con un'intera categoria, anche con un intero popolo se un suo appartenente ti ha ferita. Non sara' razionale e nemmeno giusto, ma e' umano. A me succede la stessa cosa con la Val Camonica e ho giurato che non ci mettero' mai piu' piede. Pero' devo dirtelo: io ho mangiato benissimo anche in Germania!! Un abbraccio, a presto.
Eliminache piacevole mix di accostamenti e sapori...e poi che bello da vedere!
RispondiEliminavengo lì.........?! ;)
Ma quando vuoi Simo!! Ne sarei felicissima!! Va che ti aspetto, ne'? Grazie carissima, un abbraccio.
EliminaRobbbi, ma tu non ce la racconti giusta!! Dopo la visita di Sabina la qualità e la ricercatezza delle tue ricette si è impennata e ha preso una velocità supersonica (non che prima non fossero degne ma queste sono davvero da gourmet). Quindi mi devi spiegare cosa è successo veramente con Sabina...!!!! :-)
RispondiEliminaComplimentissimi per varietà e abbinamenti. Baciuz
Intanto faccio copiaincolla del tuo commento alla Sabi, che ne sara' giustamente lusingata. E poi...sai che mi hai fatto pensare? Con Sabina abbiamo cucinato cose molto tradizionali, perche' l'occasione lo richiedeva, pero' penso che l'esperienza mi sia servita molto proprio per acquisire maggiore sicurezza nei miei mezzi e nelle mie capacita'. Diciamo che mi sento piu' disinibita, va...e di questo devo ringraziare anche Sabina, sicuramente. Grazie mille anche a te tesora. Bacioni.
EliminaAhahahaha Roberta....la Roby non si tiene più ed è tutto merito suo!!!!
EliminaBaci
bella foto, roby e bello l'insieme dei sapori e delle consistenze che hai messo nel piatto , compreso il racconto di una filosofia, culinaria o no, che mi affascina. Bel risultato davvero!!
RispondiEliminaDani
Ecco...quando mi fate i complimenti per le foto, non so mai se dite sul serio o mi prendete in giro...Scherzo, ovviamente, Dani. Grazie mille per i bei complimenti. Non e' tutto rose e fiori nemmeno qui, ma, sara' che han cominciato prima di noi ad aprirsi ad altre culture, ma qui sono un pochino piu' avanti...Poi, naturalmente, il discorso sarebbe mooooolto piu' ampio...
EliminaQuesto è il motivo che me l'ha fatta amare venti anni fa e non me l'ha fatta mai dimenticare e tu la rappresenti degnamente... anzi di più!
RispondiEliminaTi adoro non sai quanto!
Maddai...cosi' mi fai commuovere, Ste...Sentimento del tutto corrisposto. Baci tanti.
Eliminamammamia Roberta, questo piatto mi ha incantata!
RispondiEliminaGUARDAMI, GURADAMI, GUARDAMI...QUANDO LO DIRO' IO, SOLO QUANDO LO DIRO' IO....
Eliminaahahahahah...Grazie Francesca, sei carinissima. Un abbraccio, a presto.
Una ricetta strepitosa!!!!
RispondiEliminaGrazie Arianna!! Ti abbraccio.
Eliminaragazza, questo piatto è quasi (forse) anche più bello dell'altro! I passati nel cocco io li trovo paradisiaci, rubo l'idea per farli a mio figlio, che ama sia l'uno che l'altro :) e che dire dell'insieme? tra piselli e cremina al curry dico che l'Olanda l'amerei anch'io: mi piacciono le contaminazioni!
RispondiElimina>E sai che il preambolo del tuo post mi ha fatto ripensare a quel vecchio film che ho amato tanto: "il pranzo di Babette" :) bello!
un abbraccione, cara, anche stavolta da te ho imparato qualcosa
Occhio ai gamberi al cocco!! Uno tira l'altro, non si smetterebbe mai di mangiarli. Caspita: Il pranzo di Babette, addirittura...sono lusingatissima Ci!Quand'e' che vieni in Olanda a...contaminarti? Ti abbraccio forte socia.
Eliminale tue presentazioni sono sempre più belle! bellissimo il post come la ricetta, che bello avere tanti stimoli gastronomici a portata di mano, davvero complimenti!!!
RispondiEliminaciao!
Francesca
Ciao cara, passata l'influenza? Sai che a volte puo' diventare un problema? Soprattutto quando c'e' qui mia figlia che comincia alle due del pomeriggio a chiedermi:" Maaaaami...cosa mangiamo stasera? Cinese?...Thai?....Messicano?..."
EliminaGrazie di cuore per i complimenti. A presto.
passata, grazie, ma il raffreddore è durato un sacco, bacioni!
Eliminacon questo tris...sei arrivata dritta dritta in zona cesarini, io penso che copierò tutto! i budini con i piselli..ce li ho già ;P la salsa al curry la proverò presto e la panatura al cocco ancor prima! bella introduzione, per un piatto ancora meglio..ed una foto invitantissima!
RispondiEliminaCiao e bisou bisou
Ciao carissima, grazie di cuore per tutti questi complimenti. Tu prova tutto e poi mi dici. Baci tanti anche a te, a presto!
EliminaSo che l'elemento principale sarebbe il budino, ma mi sono letteralmente innamorata di quei gamberi! Non credo resisterò: dovrò assolutamente provarli!! :)
RispondiEliminaCiao, benvenuta e grazie della visita e del commento. Questi gamberi sono davvero irresistibili: la panatura al cocco resta asciutta e croccante anche da fredda. Se decidi di provarli, fammi sapere cosa ne pensi.
Eliminaquoto, quoto e straquoto. conosco poco l'olanda, ma bene amsterdam e i ristoranti di Leidseplein sono l'equivalente della felicità, per mia figlia. Però, abbiamo anche provato la cucina olandese, proprio con queste ricchiessime zuppe di piselli e di pane, che ad agosto non sono proprio il massimo della vita, ma lasciano intuire quanto possano essere confortevoli, appena si abbassano le temperature.
RispondiEliminaBello il tuo racconto, bellissimo il tuo piatto, anche dal punto di vista della presentazione. Un tributo in linea con il Paese che ti ospita, che per noi è un grande esempio di tolleranza e di integrazione.
grazie ancora
Ecco...sarai anche arrivata, giustificatissima, in ritardo, ma, come sempre, col botto!! Che meraviglia sapere di un'adolescente italiana che ad Amsterdam non trova la felicita' nei coffee shops, ma nei ristoranti: tua figlia ha qualcosa in comune con la mia. Grazie mille per il bellissimo commento. Un abbraccio.
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