Toc toc...
Immagino gia' chi possa essere. La stavo aspettando. Guardare dall'occhiolino della porta e' un semplice scrupolo. Inspiro profondamente dal naso, espiro lentamente dalla bocca. Mano sulla maniglia. Apro.
"Buongiorno!" esclamo, cercando di sembrare allegra e cordiale in maniera convincente
"Sara' un buongiorno per lei, che si diverte tanto con le sue bloggamiche, come le chiama lei...per me non e' un buongiorno: e' un cattivo giorno...un giorno pessimo, direi..."
Su quella ppi di pessimo vengo investita da miliardi di minuscole goccioline...
" Davvero? Come mai?"
"Ho appena subito una sonora reprimenda da parte del dottor Ego".
Il dottor Ego Super, l'amministratore del condominio. Gli da del lei, con servile deferenza, ma lo chiama per nome, a sottolineare lo stretto rapporto di collaborazione che intercorre tra i due.
"Tutto per colpa sua, visto che si e' presa la liberta' di farli uscire!"
"Cosa avrei fatto uscire e da dove, scusi?...non capisco..."
"Non faccia finta di non capire!! Guardi che a me non mi si prende in giro, ha capito?
Quella,
il ragioniere e
Tragedy...lei li ha lasciati uscire dal condominio!!"
"Ah!...loro...Tecnicamente non sono usciti dal condominio..."
"Ma lei ne ha parlato sul suo...coso...li'...il blog!...e adesso tutti sono al corrente della loro esistenza."
"Tutti? Ohssignur, ma tutti chi?"
"Ma come chi? I suoi lettori, no?"
"Ah, ma allora potete stare tranquilli, lei e il dottor Super: sono talmente pochi i miei lettori..."
"Pochi o tanti che siano, non si doveva sapere! Lo sa che il dottor Ego e' categorico a riguardo. C'e' un regolamento di condominio e va rispettato."
"Non si preoccupi, me la vedo io con l'amministratore: mi assumo tutta la responsabilita' dell'accaduto"
"Ormai e' tardi, non crede? E gia' che ci siamo, lei la tovaglia fa il piacere di scuotersela in casa e non giu' dal balcone, che poi mi tocca scoparle a me, le sue briciole, se non voglio che mi si riempia il cortile di formiche"
"Ma io lo faccio per gli uccellini...e poi che fastidio vuole che diano due formichine in cortile?"
"Senta, se le piacciono tanto gli uccelli e le formiche, si compri due canarini e un terrario e se li tenga a casa sua! Guardi che la curo eh, stia attenta che IO la curo...."
Esistono ancora le portinaie? Anzi, le custodi di edifici, come vuole essere chiamata la mia? Eh gia': il mio condominio ha anche una portinaia, ovviamente. Se avessi avuto voce in capitolo, l'avrei scelta come la Renee dell'Eleganza del riccio: scorbutica e acida, siamo d'accordo, ma anche colta e persino un po' filosofa. Io sarei andata a trovarla con qualcosa di buono appena uscito dal forno, lei avrebbe messo su il te' e avremmo chiacchierato di questo e quello e lei avrebbe tentato di contagiarmi, inutilmente temo, con la sua passione per il cinema giapponese...Invece, con la fortuna che mi ritrovo, la mia portinaia si chiama Deboraconl'acca ed ha le sembianze di Giacomo Poretti di Aldo, Giovanni e Giacomo, nasone e baffi compresi...Inutile che ve lo dica, e' una gran rompipalle. Non si fa mai gli affari suoi, vede tutto e sente tutto e ho anche il fondato sospetto che mi legga la corrispondenza....meno male che ci sono le e-mail. Guai a lasciare una bicicletta nell'androne, a non rispettare le regole della raccolta differenziata, a far rumore nelle ore del silenzio o a far sgocciolare l'acqua dal balcone quando si annaffiano i fiori...E siccome io il mio condominio, inevitabilmente, me lo tiro dietro ovunque vada, lei e' sempre li' a controllare che mi comporti in modo che il mio passaggio su questa Terra arrechi il minimo fastidio al mio prossimo. Non lascio in giro immondizia, non alzo la voce sui mezzi pubblici, cedo il posto a sedere alle persone, ahime' sempre piu' rare, piu' anziane di me o alle donne incinte o con bambini piccoli in braccio; non blocco la fila alla cassa del supermercato prendendomi tutto il tempo per fare le borse con calma, ma rimetto tutto nel carrello con la stessa velocita' con cui la cassiera le passa allo scanner e mi sposto. Non ho la patente, ma se l'avessi non parcheggerei in doppia fila o su un passo carraio, lasciando i blinker accesi come a dire "Torno subito!" e quando arriviamo ad un casello dell'autostrada, io ho gia' i soldi in mano, anche se e' notte fonda e ci siamo solo noi. Non taglio le file, non sputo per terra, non faccio pipi' sui muri...si lo so che mi e' fisicamente impossibile, ma non lo farei nemmeno se non lo fosse...raccolgo le cacche del mio cane, non fumo nei luoghi chiusi e nemmeno all'aperto, se ci sono persone a cui da fastidio, e se proprio ho voglia di fumare, mi sposto dove non c'e' nessuno...e la "cicca", il mozzicone, la butto nei cestini dell'immondizia...Spengo il cellulare al cinema, a teatro...IN CHIESA!...persino al ristorante...Dico buongiorno e buonasera, per favore e grazie.. e non mi sono ancora tramutata in pietra! Tratto con rispetto anche la signora che pulisce i cessi pubblici e le sono grata per il suo ingrato lavoro...e ovviamento non sbatto la tovaglia dal balcone. Sono una persona bene educata e dotata di senso civico? No! Sono solo terrorizzata dalla sciura Deboraconl'acca!!
E stavolta l'ho proprio fatta arrabbiare...Meno male che
la Vitto ci ha insegnato a fare la vera torta
pasqualina genovese, cosi' adesso ne preparo una e gliela porto, per farmi perdonare. Solo che io le bietole non le trovo, in Olanda, e nemmeno trovo la prescinseua ligure...Allora sapete che si fa? NON LA SI CHIAMA PASQUALINA!! Io la mia la chiamo pak-choilina, torta salata di verdure con pak-choi e latte cagliato. Pero' un ingrediente ligure ce l'ho: l'olio extravergine che mi hanno portato i miei amici William e Saskia da Ventimiglia!
Pak-choilina
Ingredienti
per una tortiera da 20 cm
per la pasta:
300 g di farina 0, meglio se manitoba
un pizzico di sale
30 g di olio d'oliva extravergine
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 bicchiere d'acqua fredda
altro olio per ungere la teglia e la pasta
per il ripieno:
600 g di pak-choi
300 g di di spinaci
1 spring onion
2 cucchiai di butter milk
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 uova
2 cucchiai di olio d'oliva extravergine
sale e pepe
maggiorana fresca
Impastare la farina con il sale, l'olio, il vino e l'acqua e lavorarla per ottenere un impasto morbido. Dividerlo in 10 palline e lasciarle riposare, coperte con un telo pulitissimo, per un paio d'ore.
Eliminare il fondo del pak-choi, tagliarlo a striscioline sottili e lavarlo sotto l'acqua corrente. Mettere l'olio in una padella e farci rosolare la sping onion, tagliata a tocchetti, a fiamma dolce. Unire il pak-choi ben sgocciolato, salare e pepare e far cuoere per una venitna di minuti. Lavare gli spinaci, scolarli per bene ed aggiungerli al pak-choi. Far cuocere per altri 5 minuti. Toglier dal fuoco e far raffreddare completamente.
Stendere una pallina di impasto in uno strato molto sottile, quasi trasparente, cercando di non romperlo. Ungere d'olio una teglia e adagiarci il primo strato di pasta, lasciando che i bordi fuoriescano dalla teglia. Stendere altri tre strati e adagiarli nella tortiera, sempre ungendo d'olio prima di coprire con il successivo. Versare le verdure sopra alla pasta. Mescolare i latte cagliato con il butter milk, il parmigiano e la maggiorana. Salare e pepare e distribuirlo sopra le verdure. Con il dorso di un cucchiaio, creare due fossette nel formaggio e rompere un uovo in ciascuna fossetta. Coprire con i restanti 6 veli di pasta, sempre ungendo bene con l'olio ogni strato prima di coprire con il successivo. A dire la verita' i miei sono solo 5: l'ultimo me lo sono dimenticato sotto il telo!...Spennellare d'olio anche l'ultimo strato. Inserire una cannuccia sotto l'ultimo strato ed arrotolare i bordi di pasta a cordoncino, in modo da sigillare per bene. Soffiare delicatamente dentro la cannuccia, finche' l'ultimo strato si sara' gonfiato a palloncino. Estrarre delicatamente la cannuccia e sigillare subito il buco. Mettere in forno a 180° per 45/50 minuti o finche' la pasta sara' ben dorata. Togliere dal forno, spennellare la superficie con altro olio e lasciar raffreddare completamente prima di servire. La pasta si ammorbidira' e la cupoletta si abbassera', ma e' proprio cosi' che deve essere.
Il pak-choi, bok choi o bok choy, come vi pare, e' una verdura a foglia di origini asiatiche appartenente alla famiglia del cavolo, le crucifere. Ha un sapore che e' una via di mezzo tra il cavolo e gli spinaci, ma piu' delicato.
Potete sostituire il latte cagliato con della ricotta mescolata a yogurt, meglio se greco, per aggiustarne il grado di acidita' e renderlo simile a quello della prescinseua ligure.
Queste torte sono migliori se servite fredde, a temperatura ambiente, e si conservano bene per un paio di giorni, quindi si possono preparare anche in anticipo.
Con la mia pak-choilina partecipo all' MT challenge di settembre:
LA PASQUALINA!