giovedì 18 ottobre 2012

zucca vuota e testa di rapa: li fa e poi li accoppia


Noi viviamo a Den Haag, quella che in Italia chiamiamo L'Aja, capitale amministrativa dei Paesi Bassi, sede del Parlamento e di tutti i ministeri e residenza principale della famiglia reale. Non solo, a L'Aja si trovano anche tutte le ambasciate dei Paesi accreditati, le sedi di molte organizzazioni non governative, come l'ONU e il Tribunale Penale Internazionale, e anche molti quartier generali di societa' multinazionali e compagnie petrolifere. Questo, unitamente al fatto che l'Olanda aveva possedimenti e colonie un po' in tutto il Mondo, fa si' che la popolazione residente di questa citta', sia composta per il 40% da non Olandesi, provenienti da tutti i continenti. Poco dopo essermi stabilita qui, ho pensato di approfittare della cosa e di conoscere altri expats , figologismo che sta per immigrati, con cui scambiare informazioni sulle nostre culture di origine e sulla nostra esperienza in questo Paese. Cosi' mi sono iscritta a vari forum on line, per avere un primo contatto. Risultato dell'operazione: meglio sola che male accompagnata! Mamma mia...questi non fanno altro che lamentarsi dell'Olanda e degli Olandesi. Non c'e' nulla che piaccia loro, criticano tutto: dal clima, al cibo, alle abitudini-usi-costumi locali. Non si salva nemmeno la bellissima tradizione della festa di Sinterklaas, il Babbo Natale olandese: e gli Olandesi sono razzisti, perche' Sinterklaas ha un aiutante con la faccia nera; e gli Olandesi sono tirchi, perche' si costruiscono le scatole che contengono i regali, le cosiddette Surprise....e chi piu' ne ha piu' ne metta! Ho sentito una Finlandese lamentarsi perche' in Olanda non si trova della feta decente (!!!!!!) o perche' il detersivo dei piatti fa troppa schiuma e si fa fatica a sciacquarlo. A sentir loro per andare in giro a piedi devi essere un acrobata del circo o un personaggio di Matrix, visto che devi schivare contemporaneamente biciclette, tram, cacche di cane e gente che sputa per terra. Non parliamo poi quando si arriva a descrivere l'Olandese in se': tirchio, maleducato e arrogante sono gli aggettivi piu' frequenti...per non dire gli unici...E il paesaggio? Piatto! E il cielo? Dai, il cielo d'Olanda!! Immortalato in quei meravigliosi  dipinti dai grandi maestri fiamminghi....Grigio!! E si va avanti cosi', passando con lo schiacciasassi su politica, sanita', assistenza sociale, assicurazione sanitaria, istruzione, polizia, commercio, industria, artigianato, edilizia, colleghi di lavoro, vicini di casa, supermercati, ristoranti, strade, chiese, giardini pubblici....eeeeeeeelamadonnaincoronata!! Ma se proprio ti ci trovi cosi' male qui, se davvero dove vivevi prima stavi tanto meglio, se provieni dal Paradiso Terrestre...perche' non ci ritorni? Chi te l'ha fatto fare di venire qui? E perche' ci resti?....eeeeee...vabbbeeee'.....qui si guadagna di piu'....Ah! E ti pare poco? Quindi non solo sputi nel piatto in cui mangi, ma il piatto in questione e' pure piu' pieno di quello che ti trovavi davanti al paesello tuo? Il vero, grosso, irrisolvibile problema e' che la madre dei cretini e' sempre incinta. E in tutto il Mondo, per giunta....
Anch'io mi lamento, certo: mi lamento perche' trovo raramente i finocchi e i carciofi, mai il radicchio rosso e la catalogna e per comprare un pezzo di grana di dubbia provenienza, dovrei fare un mutuo...ma e' un lamentarsi cosi', per gioco, dettato dalla nostalgia. Mica ne faccio una colpa all'Olanda o agli Olandesi. In compenso ho scoperto tutta una serie di alimenti che non conoscevo o che in Italia snobbavo, date le molte alternative. Le rape, ad esempio! La rutabaga in particolare, che qui si chiama Koolraap. Nome scientifico Brassica Napobrassica o Brassica Napus, che gia' me la rende simpatica. E' piuttosto grossa, intorno ai 400g di media, ha una buccia bellissima che sfuma dal fuchsia al bianco burro. La polpa e' di un bel color giallo arancio chiaro, che diventa piu' intenso con la bollitura e invece schiarisce con la cottura al forno. Ha un sapore che e' un incrocio tra cavolo e rapa, quindi un perfetto equilibrio tra dolce e amarognolo piccantino e una consistenza soda e corposa, che la rende adatta anche per  creme e puree. La uso spesso nelle zuppe, unendola semplicemente al resto degli ingredienti, ma questa volta ho voluto provare a variare un po' e l'ho cotta la forno, insieme a una barbabietola, ed ho poi aggiunto entrambe ad una meravigliosa zuppa di zucca Hokkaido, altro ortaggio scoperto qui in Olanda e davvero notevole: polpa soda, asciutta, farinosa e saporitissima. Assomiglia ad una patata dolce, tanto e' consistente, ed e' sicuramente la zucca con la piu' alta resa in polpa, una volta cotta, il che la rende perfetta anche per i dolci o per gli gnocchi. Ho sentito che si puo' mangiarne perfino la buccia, ma io ancora non mi sono fidata. Comunque queste zucche sono pratiche anche perche' sono di dimensioni piuttosto contenute e quindi si possono acquistare intere e si mantengono a lungo. Io di solito, al momento di utilizzarle, le taglio in grossi spicchi che poi metto in una teglia coperta con un foglio di alluminio. Metto la teglia nel forno freddo, lo accendo portandolo a 180°, lo lascio in temperatura per una quindicina di minuti, poi lo spengo, lasciando dentro la teglia con la zucca finche' non si raffredda abbastanza da poterla maneggiare senza scottarmi. A questo punto la buccia la si puo' eliminare con un pelapatate ed avrete una bella quantita' di polpa asciutta e profumata. Ah, ovviamente vanno eliminati anche semi e filamenti. Un' ultima cosa: consiglio a chi non ama la barbabietola, ma ha la fortuna di poterla acquistare ancora cruda, di cuocerla al forno e darle una chance; il sapore varia molto rispetto a quelle cotte al vapore o bollite che si trovano in commercio: la cottura in forno caramellizza gli zuccheri accentuando la nota amarognola e riduce molto i liquidi, conferendo una consistenza piu' morbida e asciutta.

Crema di zucca
con rutabaga, barbabietola
e salvia croccante



Ingredienti per due:
300 g di zucca pulita e a pezzi non troppo piccoli
1 cipolla
1 carota
2 gambi di sedano
2 cucchiai di passata di pomodoro, meglio se fatta in casa
2 cucchiai d'olio extra vergine d'oliva
1 foglia di alloro
sale, pepe, noce moscata grattugiata al momento
2 fette biscottate o pane grattugiato
1 cucchiai di mandorle pelate e leggermente tostate
1 noce di burro
1 barbabietola
150 g di rutabaga 
6 foglie di salvia
2 cucchiai d'olio per friggere

Mettete la zucca e tutte le verdure tagliate a dadini in una casseruola. Copritele con un dito d'acqua, salate con poco sale grosso, aggiungete la foglia di alloro, mettete il coperchio e portate ad ebollizione. Abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura per 30 o 40 minuti, finche' tutte le verdure saranno cotte e tenere. Nel frattempo, pelate la barbabietola e la rutabaga e tagliatele a spicchi o a pezzi non troppo piccoli, conditele, separatamente, con un filo d'olio, salate, pepate, mescolate bene e poi disponetele in un solo strato e ben distanziate in una pirofila: Mettete in forno gia' caldo a 180° per circa mezz'ora, rigirandole un paio di volte ad una ad una con una forchetta. Tritate le mandorle nel mixer insieme alle fette biscottate e ad un pizzico di sale. Fate sciogliere il burro in un padellino antiaderente, uniteci il trito di pane e mandorle e fatelo dorare mescolando spesso. Cospargetelo di noce moscata grattugiata a piacere, toglietelo dal padellino e mettete da parte. Pulite il padellino con un pezzo di carta da cucina, versateci l'olio per friggere e quando sara' ben caldo unite le fogli di salvia, assicurandovi che siano ben asciutte. Lasciatele friggere per un minuto o due e quando saranno belle croccanti, trasferitele su della carta assorbente. Quando le verdure della zuppa saranno cotte, eliminate la foglia di alloro, unite i due cucchiai d'olio extravergine e passate tutto al minipimer o al passaverdure con il disco a fori piccoli oppure frullate tutto nel frullatore. Deve risultarne una crema piuttosto densa, se fosse ancora liquida, riportate al fuoco e fate sobbollire dolcemente per alcuni minuti mescolando spesso. Al momento di servire aggiustate di sale e pepe, versate la zuppa nei piatti, cospargete ogni piatto con parte del trito alle mandorle e decorate con la barbabietola, la rutabaga tagliata a cubetti piccoli e le foglie di salvia. 

La rivincita dei senza sapore!!



13 commenti:

  1. Mi hai fatto morir dal ridere!!!
    Mi ispira parecchio la tua crema ^_^

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    1. E' davvero buona, te lo garantisco. Il croccantino delle mandorle ci sta d'incanto e le foglie di salvia...chettelodicoaffa'?...se poi vuoi dare una chance anche alle povere bistrattate rape, e' l'apoteosi delle zuppe!!

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  2. Ahahah! Mi hai fatta ridere su una cosa che mi farebbe troppo incavolare: non sopporto quelli che si lamentano così :P
    Che buona la tua crema: mi piace un sacco la zucca e questa è da provare! :)

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    1. Ma guarda, ho dovuto smettere di frequentare certi forum e, ovviamente, mi sono guardata bene dal fare amicizia con certa gente: anche a me si ingrossa il fegato a sentirli...Allora meglio ridergli dietro, che se lo meritano!!

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  3. qua però li troverò questi ingredienti? i colori sono bellissimi :-D
    comunque hai ragione, la gente non è mai contenta e poi è meglio cervare dei lati positivi in tutto, tanto più nel posto in cui vivi.
    ciao!

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    1. Si', anche se non e' piu' estate non e' difficile portare in tavola colori caldi e brillanti, con questi ortaggi meravigliosi. Mah...io non ricordo di averla mai vista la rutabaga, hai ragione...forse qualche fattoria biologica?....Sai cosa Francesca, qui in Olanda i lati positivi sono talmente tanti, che devi proprio essere cieco per non vederli...o forse non c'e' peggior cieco di chi non vuol vedere....

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  4. bella olanda........ io ci vivrei.... mmmhhhh la zuppa sembra bbbuonissima!!!!

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  5. ecco...sulla barbabietola (e pure sulla rutabaga!!)..sono completamente ignorante nel senso che non la conosco e non l'ho mai mangiata!
    Ma questo piatto mi intriga tanto, sai Roby?
    E poi mi piacciono da matti i suoi colori...

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    1. La barbabietola divide, eccome se divide: o la ami, o la odi! Io l'ho odiata fino ad un paio, forse tre anni fa: l'avevo assaggiata da bambina e mi aveva disgustato, cosi' dolciastra e terrosa...si', sa un po' di terra....Invece adesso l'adoro! Prima compravo quelle precotte, ora preferisco prenderla cruda e cuocerla a seconda del desiderio del momento: in forno e' veramente deliziosa...

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  6. cara Roby, e a quelli che si lamentano tu rispondi 'please, go to Italy!!'. Avremo pure il grana e i carciofi ma non di solo pane vive l'uomo come diceva qualcuno 2000 e torri anni fa...
    C'è gente pagherebbe per essere dalle tue parti in questo momento, anche con il detersivo schiumoso e la feta introvabile :-)
    Brava!! Raccontaci queste cose e l'eterno lamento dell'essere umano... :-)
    un abbraccio

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    1. Che poi guarda, la feta che trovi qui e' la stessa che trovi in qualunque posto che non sia la Grecia!! e anche in Grecia non tutta la feta e' uguale!!...e il detersivo e' una favola, ne basta la punta di un cucchiaino per ogni lavaggio. Ce la manderei si' in Italia, anzi no: mandiamola in Grecia, cosi' puo' mangiarsi tutta la feta che vuole...e magari, con un po' di fortuna, ci si strozza pure....Ti abbraccio anch'io, buon fine settimana!

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