lunedì 19 settembre 2011

La mia Francia: come trovare la casa perfetta

Con l'esperienza da professionisti dello house hunting acquisita quando cercavamo casa in Olanda, sapevamo gia' come procedere. Ricerca su internet, selezione, contatti con le agenzie, appuntamenti, visite delle proprieta'. Quello che non abbiamo considerato, c'e' sempre qualcosa che si tralascia, e' che la Francia non e' l'Olanda come dimensioni, o meglio, il Sud-Ovest della Francia, non e' Den Haag. E semmai doveste farvi prendere dall'irrefrenabile desiderio di cercare casa in un paese straniero e che quindi non conoscete affatto, tenete sempre ben presente che le distanze reali tra un punto e l'altro, sono moooolto piu' grandi di come appaiono su Google map. Altra dritta che voglio darvi, assolutamente gratis, e' che gli agenti immobiliari sono abilissimi fotografi: sanno rendere bello anche quello che bello non e'. Quindi, se uno piu' uno fa due, il primo giro di visite alle proprieta', nell'ottobre del 2009, e' stato un francesissimo tour de force in cui abbiamo macinato chilometri su chilometri, non solo su scorrevolissime superstrade prive di traffico, ma anche su tortuose stradine di campagna, alcune delle quali non asfaltate, rimbalzando come palline da flipper da un villaggio all'altro della Charente, da una casa all'altra...una piu' deludente dell'altra. Oltretutto, altra cosa da evitare, avevamo prenotato tutte e tre le notti in un bellissimo agriturismo dove, con 18 euro a testa avevamo a disposizione una gite a due piani, piu' avanti vi spiego cosa siano le gites, inclusa la meravigliosa colazione con pane e marmellate fatti in casa, caffe', latte, te', yogourt e cereali...insomma, un vero banchetto mattutino. Solo che li' dovevamo tornare tutte le sere e da li' dovevamo partire tutte le mattine. Meglio farsi un itinerario e fermarsi a dormire ogni notte a meta' strada tra l'ultima proprieta' del giorno e la prima del giorno dopo. In ogni caso, non tutto il male vien per nuocere: alla fine dei quattro giorni di caccia, conoscevamo meglio la zona, le effettive distanze, la dimensione dei vari villaggi, paesi, cittadine e i relativi servizi. Avevamo anche un'idea piu' precisa di quello che stavamo cercando e sicuramente eravamo sempre piu' convinti di aver fatto la scelta giusta. Per non trascurare il fatto che avevamo anche trovato un paio di case che ci piacevano e per le quali avremmo anche potuto fare un'offerta: non capita mai al primo giro! Soprattutto una, una "longere": i Francesi chiamano cosi' le case a base rettangolare, piu' lunghe che alte, in genere solo due piani, che sono un susseguirsi di ambienti diversi, casa, fienile, rimessa per trattori, stalla, e che ben si prestano ad essere ristrutturate in piu' unita' abitative indipendenti. Si', perche' l'idea iniziale era quella di trovare qualcosa che fosse gia' in parte abitabile, ma che avesse anche delle potenzialita' di sviluppo future in una piccola struttura ospitativa, con appartamenti indipendenti, le gites di cui parlavo prima, da  affittare ai turisti, in modo da poter disporre di una piccola entrata che andasse a coprire le spese per quisquilie come tasse e bollette. Questa casa, di proprieta' di una simpaticissima signora inglese, Felicity, oltre ad avere due appartamenti gia' piu' che dignitosamente ristrutturati, disponeva anche di alcuni annessi ancora da ristrutturare ed era circondata da quasi 5 ettari di terreno pianeggiante. Questo compensava il fatto che fosse a due chilometri dal villaggio piu' vicino e a una decina dalla cittadina di Confolens. Ma, se devo essere sincera, quello che personalmente trovavo assolutamente irresistibile in quella casa, era altro. E' stata la prima cosa che ho visto appena ho varcato la soglia della cucina: nella bocca di quello che doveva essere stato un grande camino di campagna, sotto una bella cappa in muratura, se ne stava, in tutto il suo placido, caldo, domestico, rassicurante splendore una AGA-RAYBURN di un elegantissimo verde bottiglia. Credo di non essere mai stata piu' vicina di cosi' a perdere la dignita', non so che espressione avessi dipinta sulla faccia, ma ricordo che sia Suzanne, l'agente immobiliare, che Felicity scoppiarono a ridere. Io guardo Felicity incapace di parlare, ma con gli occhi che evidentemente parlano per me, perche' lei, sempre ridendo dice:" Si' si', quella resta. Mi costerebbe di piu' portarmela dietro, tanto in Inghilterra ne ho un' altra" Non potevo credere alle mie orecchie. Mio marito e mia figlia, che si erano attardati a fotografare l'esterno della casa, sono entrati in quel momento, giusto in tempo per vedermi superare con un balzo felino la distanza tra me e l'oggetto del mio piu' sfrenato e lussurioso desiderio e chinarmi ad accarezzare e baciare quella meraviglia di smalto e ghisa. Penso sia stato uno dei momenti piu' imbarazzanti della loro vita. Purtroppo, e nel dirlo devo trattenere le lacrime, la mia storia d'amore con la meravigliosa AGA verde bottiglia e' tristemente finita prima ancora di cominciare. Gia', perche' non e' che ce ne andiamo in giro con valigie piene di contanti, tutt'altro. Per poter fare un'offerta bisognava prima vendere la casa in Italia che ormai nessuno piu' utilizzava. Pensavamo anche di essere stati fortunati, perche' abbiamo avuto un'offerta equa proprio un paio di mesi dopo e quindi, tutti felici, abbiamo chiamato l'agente francese, solo per venire a sapere che Felicity aveva firmato appena due giorni prima con un altro acquirente. Non so dirvi la delusione. Siamo andati ancora due volte a caccia di case, spostandoci man mano un po' piu' a sud, in Dordogna. E qui, in un bel paesino di tremila anime che si chiama Thiviers, abbiamo finalmente trovato la casa perfetta. Ma, ormai lo sapete, anche questa e' un'altra storia....

5 commenti:

  1. Cavolo, che peccato! Però sono sicura che quella che avete poi comprato sia bellissima! :)

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  2. @Ale:
    sara' bella quando sara' finita....almeno lo spero, con tutta la fatica che stiamo facendo!

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  3. cavolo!! è che qui non c'è una AGA! però ci sono tante altre cosine, cosucce, ecc. ecc....

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  4. acc..ma io una stufa di quel genere ce l'ho in cantina: che cominci ad acquisire valore???

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    1. Se è una AGA non puoi tenerla in cantina!!!...credo sia reato....E anche se non fosse una AGA ma comunque una cucina economica in ghisa, sarebbe lo stesso un crimine....

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