Non giudicatela dal primo morso. Aspettate il secondo. Dal terzo in poi non riuscirete piu' a fermarvi e in men che non si dica vi troverete a servirvene una terza fetta. Parola. Avevo sbirciato questa ricetta su una rivista di cucina "vaderetro" light, ma prevedeva le castagne fresche, cotte nel latte e unite all'indivia prima di coprire con la pasta sfoglia. Io le castagne fresche non le avevo e invece della pasta sfoglia ho usato il mio pie crust, sostituendo parte della farina con farina di castagne. Avevo paura che l'amarognolo dell'indivia unito a quello della farina di castagne rendessero il tutto immangiabile. Avevo paura che il formaggio di capra avrebbe fatto a pugni col resto. Avevo paura che le mele non cuocessero e risultassero acide. Ma ho voluto provare lo stesso, piuttosto che tenermi il dubbio. Ho cominciato col tagliare un pezzo di gambo duro all'indivia e toglierle le foglie piu' esterne. Ho diviso in due per la lunga ogni cespo. Ho sciolto in una larga padella un cucchiaio scarso di miele con una noce di burro e ci ho messo i cespi con la parte tagliata in basso. Ho salato e pepato, ho messo il coperchio, abbassato la fiamma e lasciato cuocere a fiamma bassa per mezz'ora circa, finche' l'indivia non ha piu' rilasciato liquido e si e' ben caramellizzata. Mentre l'indivia cuoceva ho preparato l' impasto del pie crust, ma con 200gr di farina bianca e 150 gr di farina di castagne. Ho anche preso il coraggio a due mani, superato il timore reverenziale che mi bloccava da due giorni e utilizzato per la prima volta il mio nuovo amico rosso fiammante per fare l'impasto. Appena lui ha finito di fare il suo dovere, io ho schiacciato la pasta in un disco di circa 3 cm di spessore e l'ho avvolta nella pellicola e l'ho messa in frigo a raffreddare. Intanto ho pelato e tagliato a cubetti una bella mela croccante. Ho trasferito con delicatezza i cespi di indivia in uno stampo da crostata, non di quelli a cerchio apribile, ho riempito gli spazi vuoti con i cubetti di mela e ho sbriciolato sopra a tutto del formaggio di capra fresco. Ho steso la pasta in una sfoglia sottile circa mezzo centimetro, ho ritagliato un disco appena piu' largo del diametro della tortiera e l'ho steso sopra all'indivia, rincalzando bene i bordi. Ho infornato nel forno caldo a 180 gradi e fatto cuocere per circa mezz'ora. Appena tolto dal forno ho capovolto la tatin sul piatto di portata. Al primo morso ero ancora dubbiosa, ma in un batter d'occhio mi sono ritrovata a scofanarmi la terza fetta!! Da domani DIETA!!
mmm...buonaaaa!!! qui siamo a stecchetto e queste tue ricettine ci fanno venire la bavetta all'angolino della bocca!!! ;-)
RispondiElimina@Valentina: anche noi abbiamo deciso di metterci a dieta...che tristezza!! Quindi non e' escluso che cominci a postare qualche ricettina light. Comunque anche questa l'ho presa da una rivista di cucina light e ha 315 kcal a porzione...solo non devi mangiarne tre fette come ho fatto io!! Buona settimana, un abbraccio
RispondiEliminaUau, che ricetta spettacolare. Un mix di sapori che mi piace troppo!!!! E grazie mille per la tua visita, da oggi ti seguo con piacere!!!
RispondiElimina@Arianna: Ciao, benvenuta! Grazie mille per i complimenti. Ti garantisco: il gusto e' davvero unico, penso che diventera' uno dei piatti piu' gettonati in casa mia...
RispondiEliminaMa che bella idea...alla dieta ci pensiamo domani. Dì la verità, com'è stato il primo approccio con il tuo red friend? Fantastico, vero???? Non se ne può più fare a meno.
RispondiEliminaBaci
Sabina