parmentier tartufata con anatra confit

Vi ricordate il mio esperimento con il confit di anatra? Per il pranzo, anzi, il brunch di Pasqua ne abbiamo verificato la riuscita. Un tantinello troppo saporito, per i miei gusti: dovro' rivedere la salatura. Quindi ho pensato di servirlo accompagnato da qualcosa che ne smorzasse la sapidita'. Visto che ho in ballo questa cosa dei libri di cucina, mi sono ispirata ad una ricetta addocchiata in uno dei libri di cucina francese acquistati in un'area di servizio. Questo era scontato dai 19,80 euri del prezzo di copertina ai favolosi 5 euri sborsati dalla sottoscritta. E non sto parlando di un opuscolo, ma di un bel librone di 120 pagine, copertina rigida,  un centinaio di ricette a base di foie gras, tutte splendidamente fotografate.

 

La parmentier l'ho poi profumata con dei burrini al tartufo, preparati pe conservare la piccola produzione annuale della nostra mini-tartufaia in Francia. Secondo me, il burro al tartufo, e' il modo migliore per poter conservare tutto il profumo di questi meravigliosi frutti della terra. Si preparano in un batter d'occhio, semplicemente amalgamando le lamelle di tartufo a del burro ammorbidito, e si conservano fino a due mesi in freezer. Io suddivido il composto in vaschette per il ghiaccio, in questo caso a forma di cuore, finche' non e' ben indurito, poi lo sformo e  conservoi burrini in sacchetti da freezer, cosi' li ho pronti da squagliare secondo la necessita'. Sono ottimi con le uova, le patate, il riso, la pasta, la carne ai ferri o semplicemente spalmati su dei crostini e cosparsi con due o tre grani di fleur de sel.