Il primo "driiin" mi sorprende con le mani a mollo nell'acqua dei piatti, cosi' nel tempo che mi occorre per sciacquarle, asciugarle e raggiungere l'ingresso...
Driiin driiin driiiiiiiiin...drin driiin...toctoc toctoc toctoc toctoc....
Driiin driiin driiiiiiiiin...drin driii....
"Signora Luisa!"...esclamo spalancando la porta ed interrompendo la sinfonia
"Cosi' parlo' Zarathustra, giusto?"
"Carissima figliola, lei mi da' sempre delle soddisfazioni"
Due occhietti tondi fanno capolino da sopra le lenti da presbite posate sulla punta del naso a patata. I corti riccioli grigi, le guance che nulla possono contro le dure leggi della forza di gravita', le labbra sottili e un leggero prognatismo, le conferiscono una sorprendente somiglianza con Lino Toffolo: potrebbe essere la sua gemella! Ma sono sicura che ai suoi studenti ricordasse piu' un bulldog, che l'amabile comico. Proporzioni perfette, un metro e mezzo per un metro e mezzo, tailleur di tweed verde bosco, camicetta di seta ecru' con il piccolo colletto con le punte arrotondate, mocassini di pelle marrone. E' la signora Luisa, anzi, la professoressa Mazzani, come la chiama ancora la Deborah, nonostante sia in pensione da piu' di dieci anni.