Caro Matti,
non potevo non partecipare a questo contest. Primo per le
esplicite velate minacce ricevute dalla
tua mamma: ci tengo al mio collo! Secondo, perche' le merende mi piacciono un sacco: fosse per me camperei a colazioni e merende! Terzo, perche' cosi' ho una validissima scusa per fare e, soprattutto, mangiare i Bighelloni! Ora, devi sapere, ma forse lo saprai gia', che il termine bighellone e' sinonimo di fannullone, perdigiorno. Come si sia arrivati a dare questo nome a queste piccole delizie, proprio non lo so. Io penso che sia perche' sono talmente semplici e veloci che li puo' fare anche ...un bighellone, appunto! Sai che li nomina anche "la ditta" Fruttero e Lucentini in uno dei suoi/loro romanzi?
Comunque, quando la mamma ce li faceva era sempre una gran festa, anche perche', essendo fritti, non e' che si possano mangiare troppo spesso. Proprio il fatto che ce li preparasse solo due o tre volte all'anno, li rendeva tanto speciali. Questo e anche il loro paradisiaco sapore, ovviamente. Quando eravamo piccoli, la mia mamma non mancava mai di ritaglierne uno a forma di bambino, per mio fratello, e due a forma di bambina, per mia sorella e me.
Memorabili e inarrivabili, restano quelli di zia Mirella, ma lei parte avvantaggiata: vive in Toscana, in provincia di Grosseto, e si procura la pasta di pane dal suo fornaio, proprio quella del pane sciocco, senza sale,e poi li frigge nello strutto! Ma ti assicuro, caro Matti, che anche con l'impasto fatto in casa e fritti nell'olio, sono una vera bonta': belli gonfi, morbidi e soffici dentro, croccantini fuori, profumatissimi...
Io mi sono letta e riletta le regole del contest: si parla di merende genuine, fatte in casa. Da nessuna parte ho trovato la parola "sane"...forse mi e' sfuggita...sai com'e': con l'eta' la vista si indebolisce...Ma una volta ogni tanto, che male possono fare?
Noi li mangiamo con i salumi, che forse dove vivi tu non e' facile trovare, ma ci puoi mettere quello che ti pare: formaggi, verdure...anche la cioccolata, se non li sali. Sono buoni come e piu' del pane! Sai come diceva sempre la mia bisnonna Venusta?... che bel nome, vero?: vuol dire bellezza... diceva: "Fritta, e' buona anche una ciabatta!"
E cosa ci puoi bere, insieme? Beh, per noi "grandi" e' d'obbligo un bel bicchiere di vino, ma a te consiglierei del buon succo di mela fatto in casa: non troppo dolce e con quel giusto punto di acidita' che "sgrassa" la bocca.
Ora ti saluto, caro Matti, questa vecchia zia d'Olanda ti ha gia' annoiato abbastanza. Ti lascio la ricetta e, naturalmente,
buona merenda!
Bighelloni
Ingredienti per 4 persone
250 gr di farina 0
250 gr di farina manitoba
320 ml di acqua tiepida
25 gr di lievito di birra fresco o 1 bustina di lievito di birra secco
2 cucchiaini di zucchero
olio per friggere
sale
Se usi il lievito secco: setaccia le due farine insieme in una ciotola grande. Aggiungi il lievito e lo zucchero e mescola bene. Fai un buco nel centro della farina e versaci l'acqua tiepida.
Se invece usi il lievito fresco, fallo sciogliere prima nell'acqua tiepida insieme allo zucchero, poi versalo nel buco che avrai fatto nella farina, sempre setacciata.
Non mettere il sale: il pane toscano e' senza sale e comunque i bighelloni si salano dopo fritti e si accompagnano a cibi saporiti, non c'e' bisogno di salare anche l'impasto.
Una volta versato il liquido, comincia ad impastare, prima con una forchetta e poi a mano. Rovescia l'impasto su un piano infarinato e impasta ancora, per circa 10 minuti. Poi raccogli la pasta in una bella palla, mettila in una ciotola, coprila con un panno umido e tienila in un posticino caldo per circa un'ora, finche' non raddoppia di volume.
Dopo questo tempo, riprendi il tuo impasto, rovescialo di nuovo sul piano infarinato, impasta ancora per far uscire tutta l'aria e poi dividilo in 4 parti. Forma 4 filoncini e mettili su un vassoio infarinato, coprili con un panno umido e lasciali lievitare ancora un'ora o un'ora e mezza.
Metti sul fuoco una padella con tanto olio e fallo scaldare bene. Intanto taglia dai filoncini dei tocchetti un po' piu' grossi di un dito, tenendo la lama del coltello obliqua rispetto al filoncino. Quando l'olio e' caldo friggi i tocchetti, pochi alla volta, perche' gonfiano cuocendo. Ricorda che l'olio dovra' essere ben caldo, ma non bollente, altrimenti i bighelloni si coloriranno troppo prima di essere ben cotti. Quando sono diventati di un bel colore ambrato, toglili dalla padella e mettili sulla carta da cucina ad asciugare. Cospargili subito di sale fino e lasciali intiepidire un po', altrimenti ti scotti quando li apri! Mettici quello che ti pare e....lasciane qualcuno anche per gli altri!!
Succo di mela
Lava bene le mele, quante lo puoi decidere tu: dipende se vuoi farti il succo per una volta sola o se lo vuoi conservare. Dividile in spicchi, senza sbucciarle e senza togliere il torsolo, tanto poi si passa tutto al colino. Metti gli spicchi di mela in una pentola e aggiungi un po' d'acqua: non deve arrivare a coprire le mele. Copri la pentola e lascia cuocere tutto finche', toccandole con la forchetta, le mele non si disferanno facilmente. Metti un colino a maglie fitte sopra un recipiente. Versaci le mele cotte con il loro succo e premi, con una spatola o con il dorso di un cucchiaio, in modo da raccogliere piu' liquido possibile. Filtra il succo ottenuto passandolo attraverso un colino sul quale avrai messo un telo inumidito e strizzato. Assaggiaper sentire se e' abbastanza dolce, altrimenti aggiungici un po' di zucchero o, meglio, del miele. Lascia raffreddare completamente prima di berlo. Nessun succo di mela comprato al super mercato, potra' mai essere meglio di questo. Se vuoi puoi farne tanto e conservarlo in freezer. Oppure lo puoi mettere in barattoli di vetro che poi dovrai sterillizare facendoli bollire, coperti d'acqua, per 30 minuti.