Con un po’ di fortuna, una mano dal Cielo e tanto lavoro, il mio orto
dovrebbe rifornirmi di ottimo cibo, sano e saporito, per tutto l’anno. Ne farò
conserve che poi stiperò nella nostra utilissima cantina scavata nella roccia,
proprio sotto la cucina, che è bella asciutta e resta fresca anche nelle più
torride giornate di Agosto, mentre in inverno non scende mai sotto i 5°: in
pratica un frigorifero di classe AA+ + + +... A dire la verità, avremmo anche due piccole “caverne”, pure quelle
scavate nell’arenaria, ma sono in fondo al prato: non molto comodo se una sera
d’inverno ti vien voglia di due spaghetti al pomodoro...
La mia cucina! Mi piacerebbe farvela vedere, così com’è nella mia
immaginazione: 35 mq di pura cucina di campagna! Rustica, niente mobili
componibili, solo quelli che ho trovato
già qui e che ho decorato per svecchiarli un pò, ma mantenendo il loro
carattere di sani e onesti mobili campagnoli. Un grande camino, una cucina a
legna e una grande cucina a gas, un minimo di comodità concedetemelo!, con tre
forni. Il lavandino sotto la finestra, una credenza degli anni 30 con la vetrinetta nella
parte superiore, piattaie e mensole a vista alle pareti e ben due isole: una e’
ricavata da una grande e alta credenza (che originariamente era in legno scuro, tutta scolpita e modanata
che sembrava un sarcofago barocco!) che ho dipinto di avorio e celeste e che fa
anche da tavolo per la colazione, l’altra invece e’ un vecchissimo tavolo da
sarto, unmetroperdue, dei primi del novecento, che il mio papà idraulico aveva
nel suo laboratorio e che ha ancora la sua morsa attaccata ad un angolo. L’ho
messo davanti alle due cucine, come piano di lavoro, e sopra ho appoggiato un
grande tagliere di legno e una lastra di marmo bianco, per temprare il
cioccolato o raffreddare il fondant di zucchero o il semolino per gli gnocchi o
la polenta... Vicino al lavandino, così sarà più comodo sciacquare via via l’attrezzatura,
una bakery station, con il mio fido Piccolo aiutante di Babbo Natale, e una mensola, proprio sopra al calorifero,
che è l’ideale per far lievitare l’impasto del pane. Mattarelli, fruste,
“marise”, ciotole di ogni dimensione, rotelle tagliapasta, teglie e formine
tagliabiscotti saranno tutti a portata di mano e una grande asse estraibile mi
permetterà di preparare montagne di tortelli o tagliatelle in men che non si
dica...Stiamo sempre sognando, giusto?.... Tutto sarà bianco, avorio, azzurro
chiaro e legno naturale, per dare più luminosità all’ambiente, con qualche
tocco di rosso scuro per richiamare il colore dello smalto lustro della cucina
a gas. Il pavimento è in assi di pino massello, che ho personalmente posato e
dipinto di bianco, ma shabby, così è molto più pratico, come il soffitto con le rustiche travi a vista
alle quali ho appeso una grande pan rack da cui pendono pentole, padelle e
tegami. Davanti al camino un bellissimo tavolo in noce con le sinuose gambe in stile
Queen Ann, anch'esso trovato già qui ed adorabilmente lezioso in contrasto con la rusticità del resto, puo’
comodamente ospitare 8 persone. E se il tempo lo consente, si può mangiare in
terrazza, sotto la tettoia di tegole rosse sorretta dalla bella carpenteria in
stile perigordino che Monsieur Malmanche ha abilmente costruito per noi utilizzando il
legname dei suoi alberi...e mentre si cena, godersi il sole che tramonta dietro
i tetti delle case e l’alta torre campanaria, che tra poco si illuminerà e
resterà tutta la notte a vegliare sui sogni degli abitanti di Thiviers...
Fin qui, e anche molto piu’ in la’, il sogno...ma resta sempre il fatto che
io l’orto, per ora, non ce l’ho! Pero’ ho i fichi...decine e decine di chili di
fichi...da marmellare, sciroppare, seccare, congelare....cosa ne faro’ mai di
tutti questi fichi? C’e’ anche qualche noce, ancora nel mallo, e nocciole,
tante nocciole...E poi c’e l’orto di Monsieur Malmanche, il contadino che per
ora si pende cura del nostro terreno, e anche i formaggi, le carni e i salumi
del mercato... le farine biologiche, le mie marmellate, il latte crudo del
vicino allevatore...Vediamo cosa riusciamo a mettere insieme.....
E questo è il terzo ed ultimo capitolo del mio post per Sabina e il suo contest
in collaborazione con
Il club delle cuoche