Inverno + dieta = zucca!! E allora andiamo giu' di passati e gnocchi - si' cara!! se non ci metti le patate e li fai di sola zucca, si puo'- scusate: ho dovuto rispondere a mia figlia che sostiene che gli gnocchi siano banditi dalle diete. E ' peggio di una governante svizzera: ci comanda a bacchetta, ci controlla 24 ore al giorno e ci fa le paternali se proviamo a sgarrare. Avete presente il sergente Foley di Ufficiale e Gentiluomo? Ecco...Mi sembra di essere tornata a vivere con mia mamma! Comunque devo dire che il lavoro di squadra sta dando i suoi frutti: dopo una settimana di dieta abbiamo perso in media 3 kg a testa e qualcosa come 11 cm suddivisi tra i vari paralleli, si' perche' in questa dieta ci si misura dalla testa ai piedi...mah..., e sono molto contenta di vedere che il mio Equatore non e' piu' quello piu' lungo!! Se continua cosi' tra poco tornero' a vedermi le punte dei piedi.
mercoledì 30 novembre 2011
Spiedini di pollo, zucca e verza
Inverno + dieta = zucca!! E allora andiamo giu' di passati e gnocchi - si' cara!! se non ci metti le patate e li fai di sola zucca, si puo'- scusate: ho dovuto rispondere a mia figlia che sostiene che gli gnocchi siano banditi dalle diete. E ' peggio di una governante svizzera: ci comanda a bacchetta, ci controlla 24 ore al giorno e ci fa le paternali se proviamo a sgarrare. Avete presente il sergente Foley di Ufficiale e Gentiluomo? Ecco...Mi sembra di essere tornata a vivere con mia mamma! Comunque devo dire che il lavoro di squadra sta dando i suoi frutti: dopo una settimana di dieta abbiamo perso in media 3 kg a testa e qualcosa come 11 cm suddivisi tra i vari paralleli, si' perche' in questa dieta ci si misura dalla testa ai piedi...mah..., e sono molto contenta di vedere che il mio Equatore non e' piu' quello piu' lungo!! Se continua cosi' tra poco tornero' a vedermi le punte dei piedi.
martedì 29 novembre 2011
Aspettando Natale: Elisenlebkuchen!
sabato 26 novembre 2011
involtini di tacchino con prugne, cacao e noci
venerdì 25 novembre 2011
mini christmas puddings
Mamma toscana, papa' bergamasco, nata e cresciuta a Milano, marito e figlia bresciani, da quattro anni residente in Olanda. Se a questo background culturale aggiungiamo il mio amore viscerale per le tradizioni legate al Natale dei paesi del Nord Europa e del Nord America, si fa presto a capire perche', a casa nostra, il Natale si dilati nell'arco di due mesi buoni buoni. Si comincia a pensarci gia' a meta' Ottobre.
Zuppa di castagne, funghi e noci
Crema di marroni al cioccolato profumata all'arancia
Mini Christmas Puddings
INGREDIENTI:
300 gr di panettone raffermo
4 0 5 cucchiai di latte
2 cucchiai di vino dolce liquoroso
2 cucchiai di cacao amaro
2 cucchiai di zucchero a velo
1 arancia, solo la buccia grattugiata
60 gr di cioccolato fondente fuso
per decorare:
100 gr di cioccolato bianco fuso
marzapane rosso e verde
Sbriciolate il panettone in una ciotola, unite il latte e il vino poco alla volta, finche' avrete un impasto umido, ma non molliccio. Aggiungete anche tutti gli altri ingredienti e mescolate per amalgamarli perfettamente. Formate delle palline di impasto di circa due centimetri e mezzo di diametro. Mettetele su un vassio, copritele con un panno pulito e lasciatele asciugare per alcune ore o anche tutta la notte. Fate fondere a bagno maria il cioccolato bianco e versatene un cucchiaino su ogni mini pudding. Mentre il cioccolato si solidifica formate delle palline col marzapane rosso e delle foglioline con quello verde. Aiutandovi con uno stuzzicadente trasferite le decorazioni di marzapane su mini puddings.
E' troppo presto per augurarvi Buon Natale?
Con questa ricetta partecipo al contest di Pecorella di Marzapane, in collaborazione con Scelte di Gusto:
Minestra di sedano rapa quasi Viennese
Non servono molte parole per descrivere questa zuppa: squisita! Non sono una grande consumatrice di sedano rapa e fino ad ora lo avevo mangiato solo crudo. Veleggiando per il web in cerca di ispirazione, sono incappata nella ricetta della Minestra di patate alla Viennese. L'esecuzione mi ha molto incuriosita, cosi' ho deciso di sostituire il sedano rapa, comunque presente in piccola quantita' nella ricetta originale, alle patate e vedere cosa ne usciva. Il gusto fresco del sedano rapa bilancia all perfezione la dolcezza degli altri ingredienti e funghi e pancetta danno una svegliatina al sapore, altrimenti un po' blando, di questa zuppa di verdure. La farina, poi, e' il tocco magico che la rende cremosissima.
INGREDIENTI:
1/2 sedano rapa, circa 300 gr
1 carota
1 cipolla
1 porro piccolo
1 patata
60 gr di pancetta non affumicata
1 cucchiaio di olio
1 cucchiaio di farina
1 lt di brodo di pollo o vegetale
una manciata di funghi secchi ammollati e strizzati
timo, maggiorana, sale, pepe e prezzemolo tritato
Tagliate la pancetta a dadini e mettetela nella casseruola con un cucchiaio d'olio. Fate cuocere a fiamma dolce, finche' il grasso si sara' sciolto e la pancetta comincera' a rosolare. Nel frattempo lavate, pulite e tagliate tutte le verdure a dadini. Tenete da parte le patate. Quando la pancetta sara' pronta, versate tutte le verdure, tranne le patate, nella casseruola, mescolando perche' si insaporiscano. Aggiungete un pizzico di timo e di maggiorana e il sale, mescolando ancora per distribuirli bene. Lasciate andare le verdure, sempre a fuoco basso, per un paio di minuti, mescolando spesso. Spolverizzate di farina, sempre mescolando e poi coprite con il brodo caldo. Aggiungete anche i funghi e la patata tagliata a dadini. Coprite e fate cuocere per 30/40 minuti. Prima di servire, spolverizzate di prezzemolo tritato e scaglie di grana. Ovviamente anche questa e' una ricetta ante dietam!
lunedì 21 novembre 2011
Hutspot
INGREDIENTI:
1 kg di patate da puree tagliate in pezzi
500 g di carote a rondelle
250 g di cipolle in spicchi
1 kg di carne di manzo per brasato, tipo brione, tagliata in pezzi non troppo piccoli
1 cipolla grossa
2 o 3 pomodori da sugo o pelati in scatola
burro
alloro
sale e pepe
Mettete le patate in una capace casserruola, copritele d'acqua e sopra fate uno strato con le carote e uno con le cipolle. Fate cuocere finche' le verdure saranno tenere, circa 20 minuti. Scolate le verdure conservando il liquido di cottura, poi riducetele in purea non troppo fine, aggiungendo se occorre qualche cucchiaio del loro liquido o del latte. Salate, pepate e uniteci una noce di burro, se volete.
Tradizionalmente la carne per l'Hutspot si cuoce nella pentola in ghisa. Si fa soffriggere la cipolla con un po' di burro poi la si toglie dalla pentola e si fanno rosolare a fiamma viva i pezzi di carne da tutti i lati. Salare e pepare, poi aggiungere la cipolla rosolata, i pomodori, pelati, privati dei semi e spezzettati, e una foglia di alloro. Coprire e far cuocere a fuoco molto basso per 3 ore. Non dovrebbe esserci bisogno di aggiungere acqua, ma se serve fatelo per permettere la formazione di un bel sughetto. Al momento di servire mettete due o tre cucchiaiate di puree di verdure nel piatto, fate una fossetta nel centro e riempitela con un po' di sugo della carne. Sistemate uno o due pezzi di carne accanto al puree e servite subito. Eet smakelijk!
domenica 20 novembre 2011
Tatin di indivia alle castagne
Shrimps Purloo, ovvero, Riso al forno con gamberetti e pancetta
INGREDIENTI:
100 gr di pancetta a dadini
1 cipolla media affettata
300 gr di riso
1 lt circa di brodo di pollo
1 cucchiaino di salsa Worcestershire
1 pizzico di pepe di cajenna
500 gr di gamberetti freschi, sgusciati e puliti
150 gr di pomodori pelati, privati dei semi e passati al passaverdura
1 cucchiaio di prezzemolo tritato.
Accendere il forno a 180.
In una casseruola che possa andare in forno, fate rosolare a fuco basso i dadini di pancetta. Quando saranno croccanti ed avranno rilasciato tutto il grasso, toglieteli dalla pentola e teneteli da parte. Versatela cipolla nel grasso della pacetta e fatela appassire, senza farla colorire. Aggiungete il riso e fatelo tostare per un minuto mescolando. Coprite con il brodo di pollo caldo, unite anche i pomodori passati, la salsa worcestershire, il pepe e il sale, se serve. Portate ad ebollizione, coprite e mettete in forno. Fate cuocere per circa 15 minuti, aggiungete i gamberi e la pancetta e proseguite la cottura finche' tutto il brodo sara' stato assorbito. Prima di servire aggiungete anche il prezzemolo tritato. Enjoy!
sabato 19 novembre 2011
Finalmente e' arrivato!
La torta alla fine e' uscita proprio come la volevo. Tre piani, una torta diversa per ogni piano. Lingue di cioccolato bianco intorno ad ogni torta, cinquanta tartufi in cinque gusti diversi, uno per ogni decade. Quattro cuori marmorizzati al cioccolato bianco e fondente a rappresentare la mia famiglia di origine. Cinque cuoricini di cioccolato piu' piccoli per i miei nipoti, il futuro. Tre rose di pasta di zucchero: il maritino, la figliuola ed io. Niente foto: orrende!!...vabbe', dai: metto le meno peggio....
venerdì 18 novembre 2011
Sinterklaas: San Nicola in Olanda
mercoledì 16 novembre 2011
Insalatona croccante con zenzero e lime
"Ma tu non cucini mai qualcosa di normale?" "Cosa vuol dire normale?" "Qualcosa tipo petto di pollo ai ferri e insalata"...dice lei tra un boccone e l'altro di arrosto di maiale con salsa di funghi e nocciole e puree di patate. Almeno non parla con la bocca piena. E' una delle poche buone maniere che ha conservato, nonostante la pessima influenza esercitata in questi 4 anni da parte delle cattive compagnie che ha frequentato nella sua vita di studente fuori sede e molto fuori corso...Ovviamente sto scherzando: VI VOGLIO BENE, GALLINELLE!!! Certo che cucino cose normali, ci mancherebbe. Capita anche che non cucini affatto: apro il frigo e mi infilo in bocca quello che capita. Oppure mi faccio un toast. O un panino...Comunque interpreto la domanda come una richiesta sottintesa di cibi piu' "normali" . Avere la nostra "bimba" con noi ci ha riportato indietro nel tempo e sono felice di vedere come certe vecchie abitudini abbiano ripreso piede in fretta, come se questi anni di lontananza e separazione non fossero esistiti. Una delle piu' belle e forse piu' rimpiante, e' quella di vedere padre e figlia passare del tempo insieme all'aria aperta. Quando io e il maritino eravamo novelli sposi, avevamo un piccolo maneggio e anche tre camerette spartane dove ospitavamo appassionati di equitazione: io mi occupavo della pensione, una specie di agriturismo quando ancora di queste realta' non ne esistevano e non se ne parlava, e lui insegnava e accompagnava cavalieri ed amazzoni in lunghe passeggiate lungo i sentieri di campagna della Val Camonica. Martina arrivo' quasi subito e mentre il maritino non avrebbe cambiato un pannolino o scaldato un biberon nemmeno sotto minaccia, non era insolito vederlo fare lezione o addirittura cavalcare al passo con la pestifera neonata che, placata e calmata dal dondolio, dormiva beata nel marsupio. Purtroppo a quei tempi equitazione e turismo equestre non erano un business redditizio, almeno non in Val Camonica. Cosi', quando Martina aveva circa tre anni, abbiamo optato per la "citta'", trasferendoci a Boario Terme. Il maritino ha cominciato a lavorare di giorno come rappresentante di commercio, e di sera come musicista. Nonostante il doppio lavoro, ha sempre trovato del tempo da dedicare alla bimba: la portava in bici sul "cioccolato", grazioso nomignolo che Martina ha dato alle strade sterrate che costeggiano il fiume Oglio dalle parti di Boario, perche' i tondeggianti ciottoli di fiume che spuntano qua e la' dalla superficie di terra battuta le ricordavano le nocciole del nocciolato; con i rollerblade sulle stradine secondarie; a nuotare a Capo di Lago, dove si prestava per ore a farle fare l'angelo come in Dirty Dancing; a cavallo ovunque ci fosse un sentiero percorribile tornando carichi di more o di castagne a seconda della stagione; a giocare a tennis o semplicemente a fare un giro in macchina. Quando poi ha deciso di lasciare il lavoro di giorno e di fare il musicista a tempo pieno, tutti i pomeriggi li dedicava a sua figlia. Tutto questo si e' bruscamente interrotto quando, otto anni fa, ha dovuto partire per l'Olanda, dato che in Italia c'erano sempre meno opportunita' di lavorare a cifre dignitose e spesso doveva subire la concorrenza di gente senza talento, nemmeno musicisti veri, che grazie all'elettronica e alle basi registrate, se ne andavano in giro a proporsi a prezzi ridicoli..vabbe', non amareggiamoci...Non so a chi dei due sia mancato di piu' l'altro...al papino credo, perche' Martina nel frattempo era cresciuta, aveva altri interessi, preferiva il motorino alla bicicletta e la compagnia dei suoi coetanei a quella del seppur giovane e dinamico papa'. E' stato bellissimo, ieri mattina, vederli prepararsi, prendere le biciclette e andare da Zander, il bellissimo Frisone intero di 20 anni che Paolo monta in mezza fida...o dovrei dire tripla fida...vabbe', son dettagli...
Ed e' stato ancora piu' bello vedere il sorrisone e le gote rosa, lei che e' sempre pallida, di Martina al ritorno. Intanto pero' si eran fatte le tre di pomeriggio, troppo tardi per pranzare, troppo tempo prima di cena...."Mi fai un'insalatona?"...e allora insalatona sia, ma a modo mio: cavolfiore e broccoletti verdi, crudi e tagliati sottili, carote, spinaci, belga, sedano,pomodori e mandorle. Come condimento olio d'oliva, aceto balsamico, un cucchiaino di miele, quattro o cinque fettine sottilissime di zenzero fresco e zeste di lime, poco sale. Questa insolita insalatona croccante, fresca, agro-dolce e piccantina ha anche una storia tutta sua...ma non volgio abusare del vostro tempo e della vostra pazienza. Alla prossima.
martedì 15 novembre 2011
Arrotolato di maiale con funghi e nocciole
domenica 13 novembre 2011
Sandwiches cookies con crema di marroni e cioccolato
INGREDIENTI:
1/4 di pasta frolla
2 cucchiai di crema di marroni
60 gr di burro ammorbidito
2 cucchiai di zucchero a velo setacciato
50 gr di cioccolato fondente
Accendete il forno a 180 gradi.
Stendete la pasta frolla in una sfoglia sottile circa 3 mm e ritagliatela con un tagliabiscotti rotondo di 5 cm di diametro. Trasferite i dischi di frolla su una teglia rivestita di carta forno. Infornate a meta' altezza per circa 10 minuti o finche' i bordi dei biscotti cominciano a colorirsi. Sfornate i biscotti, lasciateli qualche minuto sulla teglia e poi metteteli su una gratella a raffreddare completamente. Intanto preparate il ripieno: lavorate il burro ammorbidito fino a renderlo spumoso, uniteci lo zucchero a velo setacciato e mescolate energicamente fino ad incorporarlo perfettamente. Per ultima unite la crema di marroni. Con un cucchiaino o una tasca da pasticcere distribuite il ripieno su meta' dei biscotti.
Coprite ogni biscotto con un altro e premete delicatamente per saldare le due parti. Mettete i sandwiches in freezer per qualche minuto, mentre fate sciogliere il cioccolato fondente a bagno maria. Immergete i biscotti nel cioccolato fino a ricoprirli a meta'. Deponeteli su un foglio di carta forno e lasciateli asciugare a temperatura ambiente.
zuppa di castagne, funghi e noci
ZUPPA DI CASTAGNE, FUNGHI E NOCI
INGREDIENTI:
30 castagne
200 gr di funghi freschi
10 noci
1 carota
2 scalogni
1,5 lt di brodo di pollo o vegetale
olio extravergine d'oliva
sale e pepe
maggiorana
1 noce di burro
4 fette di pane in cassetta
Togliete la buccia alle castagne, tuffatele per qualche minuto in acqua bollente e levate anche la pellicina interna...oppure comprate quelle surgelate o sottovuoto, che sono gia' pelate...Fate un soffritto con 4 cucchiai d'olio, la carota e gli scalogni tritati finemente. Aggiungete le castagne, i funghi puliti ed affettati, i gherigli di noce grossolanamente sbriciolati e lasciate insaporire tutto per un paio di minuti, mescolando spesso. Coprite con il brodo caldo e fate cuocere a fuoco moderato finche' le castagne saranno cotte e morbide, circa mezz'ora. Intanto preparate dei crostini facendo rosolare in padella dei dadini di pane con il burro e un cucchiaino di maggiorana. Quando la zuppa sara' cotta, frullatela e aggiungeteci un bicchiere di latte. Aggiustate di sale e pepe. Riportate a bollore per qualche secondo, mescolando. Servite la zuppa ben calda accompagnata dai crostini e a piacere guarnite con un cucchiaino di panna acida, dei funghi freschi tagliati sottili, delle noci sbriciolate e qualche scaglia di pecorino o parmigiano.
sabato 12 novembre 2011
crema di marroni al cioccolato profumata all'arancia
Sono tornata dall'Italia con, tra le altre cose, due chili di marroni. Ho dovuto comprarli, perche' nelle zone dove abitualmente andiamo a raccoglierli quest'anno non se ne trovavano, a causa del caldo torrido di fine estate e dei danni provocati dal Cinnipede. Non potevo comunque rinunciarci, dato che due dei miei piatti tradizionali di Natale, il tacchino ripieno e la charlotte di pandoro, richiedono le castagne. La crema di marroni fatta in casa non ha nulla a che vedere con quella industriale e da quando l'ho fatta la prima volta, circa una decina di anni fa, non siamo piu' riusciti a tornare al prodotto confezionato. Certo, richiede tempo e una buona dose di pazienza, ma alla fine si e' ricompensati da un gusto e una consistenza unici. Poi Martina, mia figlia, qualche anno fa, di ritorno da uno stage in Provenza, mi ha portato un vasetto di crema di marroni al cioccolato profumata all'arancia: amore al primo assaggio! Da allora, ogni volta che marmello marroni e castagne, ne riservo una piccola quantita' per fare questa delizia. Poca, solo due o tre vasetti, perche' non si conserva a lungo e anche perche' deve rimanere una di quelle cose che si aspettano tutto l'anno e che si godono appieno proprio perche' sono rare e speciali.
La ricetta per la crema di marroni l'ho presa, come molte altre, dal libro di Anna Baslini, mentre per la versione al cioccolato, mi sono regolata a mio gusto, giocando ogni volta con le quantita', finche' non ho trovato un equilibrio tra i vari sapori, senza che uno prevalga sull'altro. Per quanto riguarda il profumo di arancia, dopo vari tentativi con zeste, succo, canditi e sciroppo, pur con molte riserve e qualche rimorso, mi sono dovuta arrendere all'aroma artificiale: solo due o tre gocce e il gioco e' fatto.
INGREDIENTI:
per la crema di marroni:
marroni o castagne, zucchero, sale, una stecca di vaniglia e tanta, tanta pazienza! Le dosi sceglietele voi, in base a quanto tempo e voglia di lavorare avete.
Togliete alle castagne la prima buccia. Tuffatele per qualche minuto in acqua bollente e togliete anche la pellicina interna. Mettetele in una casserruola con abbodante acqua leggermente salata e fatele cuocere fino a quando saranno tenere. Passatele al setaccio e pesate la polpa ottenuta. Aggiungete pari quantita' di zucchero e un decilitro di acqua per ogni chilo di polpa e zucchero. Uniteci anche la stecca di vaniglia tagliata in due per il senso della lunghezza. Fate cuocere a fuoco moderato, mescolando spesso, fino a quando la crema si sara' rassodata e mescolando si scoprira' il fondo della pentola. Versate la crema in vasetti puliti ed asciutti. Fate raffreddare, coprendo con un panno pulito, prima di chiudere i vasetti con i loro coperchi.
per la crema di marroni al cioccolato:
una volta cotta la crema, togliete dal fuoco, pesatela e aggiungete circa il 15% del suo peso di cioccolato fondente, sciogliendolo direttamente nella crema calda, e due o tre gocce di aroma di arancia. Ovviamente queste dosi sono indicative, potete variare la quantita' di cioccolato a vostro gusto e sostituire l'aroma artificiale con buccia di arancia grattugiata. Utilizzate vasetti piccoli, da circa 200/210 ml, e non fatene piu' di tre o quattro. Lasciate raffreddare completamente prima di chiudere coi coperchi, altrimenti la condensa che si formerebbe, farebbe ammuffire la crema in pochi giorni.
venerdì 11 novembre 2011
la Pastiera "light" di Marianna
Eccomi di nuovo, sentivate la mia mancanza? E' passato piu' di un mese dall'ultimo post, un mese piuttosto movimentato, impegnativo e ricco di avvenimenti, viaggi, spostamenti, cambi di programma...il solito, insomma...almeno per me. Sono stata prima in Francia per fare qualche lavoretto alla casina, raccogliere i fichi e marmellarli sul posto. Poi in Italia, a casa di nonna Sole, dove ho festeggiato il mio cinquantesimo compleanno con tutta la mia famiglia. Ora sono di nuovo in Olanda, ma con una differenza: nostra figlia Martina ha deciso di lasciare casa e lavoro a Bergamo e di trasferirsi da noi fino alla laurea che, se tutto va bene, e deve andare bene, sara' il prossimo marzo. Sara' un bel cambiamento per lei, dopo quattro anni di vita indipendente. E sara' un gran bel cambiamento anche per noi, per me soprattutto, che dovro' rinunciare alle mie ore di beata solitutide, ma in cambio avro' una giovane amica sempre a disposizione per un giro in centro, una passeggiata al parco o...cucinare. Per rendere meno traumatico il distacco, ci siamo fatte accompagnare da due delle sue ex-coinquiline, anzi, tre: Marianna, Martina, detta Cioppi per distinguerla da mia figlia, e il suo spassosissimo, politicamente scorretto, cinico e simpaticamente volgare alter-ego che in piu' di un'occasione ha rischiato di far collassare dalle risate la dolce Marianna e provocare imbarazzanti incidenti alla sottoscritta. Di questo inquietante individuo posso dire solo che di professione guida un TIR e che non ha un nome: pare che non sia stato battezzato, perche' alla nascita era talmente brutto che la sua famiglia ha cercato di affogarlo, ma lui e' sopravvissuto e questa esperienza l'ha dotato di poteri soprannaturali...Abbiamo passato una bellissima settimana di chiacchiere, risate, code per il bagno, allegro disordine e abbuffate. Ora tutto sta lentamente tornando alla normalita', quindi e' tempo di rimettere mano al mio negletto blogghino e mi piace farlo con la pastiera che Marianna ha amorevolmente sfornato per noi seguendo la ricetta di mamma Michela. Non e' la tradizionale pastiera napoletana, con crema pasticcera, canditi e tonnellate di zucchero, ma una versione piu' leggera e delicata.
per la pasta frolla:
300 gr di farina per dolci
150 gr di burro
150 gr di zucchero
1 uovo intero piu' 1 tuorlo
1 pizzico di sale
buccia d'arancia grattuggiata - facoltativa
per il ripieno:
300 gr di grano cotto scolato
300 gr di latte
100 gr di zucchero piu' 3 cucchiai
1 baccello di vaniglia
zeste di mezza arancia e mezzo limone
aroma di fiori d'arancia
250 gr di ricotta fresca
3 uova
100 gr di gocce di cioccolato o cioccolato fondente sminuzzato
Setacciate la farina in una ciotola e uniteci lo zucchero, il burro freddo a dadini e un pizzico di sale. Lavorate l'impasto con le dita per incorporare il burro. Aggiungete anche l'uovo intero, il tuorlo e la scorza d'arancia grattugiata. Lavorate ancora l'impasto con le mani finche' le uova saranno assorbite, poi trasferitelo sul piano di lavoro e continuate ad impastare fino a renderlo omogeneo, Formatelo a palla e mettetelo in frigorifero avvolto nella pellicola trasparente. Nel frattempo cuocete il grano, risciacquato dalla salamoia e ben scolato, nel latte con 3 cucchiai di zucchero, , la stecca di vaniglia e le bucce di arancia e limone. Fate cuocere per una ventina di minuti, a fuoco moderato e mescolando spesso, finche' il grano avra' assorbito tutto il latte. Togliete dal fuoco, eliminate le scorze e la vaniglia e trasferitelo in una terrina a raffreddare. Separate i tuorli dagli albumi, lavorate i primi con 100 gr di zucchero e montate a neve ben ferma gli albumi. Unite la ricotta ai rossi d'uovo montati con lo zucchero, aggiungete anche il grano freddo, mezza fialetta di aroma di fiori d'arancia e il cioccolato a pezzetti o in gocce. Per ultimi unite gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Accendete il forno e portatelo a 180 gradi. Togliete la frolla dal frigo e stendetela in una sfoglia sottile. Imburrate e infarinate uno stampo da 28 cm e rivestitene il fondo e i bordi con la pasta frolla, tagliando l'eccesso lungo il bordo dello stampo. Versate il ripieno nella tortiera e livellatelo bene con il dorso di un cucchiaio. Impastate di nuovo i ritagli di pasta, stendeteli e ricavatene delle striscie con le quali decorerete la superficie della torta. Ripiegate i bordi della frolla sul ripieno. Infornate a meta' altezza e cuocete a 180 gradi per un'ora, un'ora e dieci, finche' la pastiera avra' un bel colore dorato. Togliete dal forno e fatela raffreddare nello stampo. Prima di servire spolverizzate di zucchero a velo.
Questa pastiera profumatissima non e' l'unica cosa per la quale devo ringraziare Marianna: le sono molto riconoscente per l'affetto e l'amicizia che ha riservato a Martina in questi quattro anni, per essere stata, con la sua dolcezza e la sua maturita', un punto di riferimento fermo ed importante nella vita di mia figlia, arrivando quasi, nonostante abbiano la stessa eta', a farle da mamma. A me, sempre lontana, dava tranquillita' sapere che Martina poteva contare su una persona dolce, assennata, accomodante e generosa come lei, sempre pronta al sorriso e ... a una gustosa cenetta in compagnia...Grazie di cuore Maria', tu si doce comm o zucchero! Ce vedimm ambress, ti voglio bene,
mamma Roby.
La Pastiera "light" di Marianna
INGREDIENTI:
per la pasta frolla:
300 gr di farina per dolci
150 gr di burro
150 gr di zucchero
1 uovo intero piu' 1 tuorlo
1 pizzico di sale
buccia d'arancia grattuggiata - facoltativa
per il ripieno:
300 gr di grano cotto scolato
300 gr di latte
100 gr di zucchero piu' 3 cucchiai
1 baccello di vaniglia
zeste di mezza arancia e mezzo limone
aroma di fiori d'arancia
250 gr di ricotta fresca
3 uova
100 gr di gocce di cioccolato o cioccolato fondente sminuzzato
Setacciate la farina in una ciotola e uniteci lo zucchero, il burro freddo a dadini e un pizzico di sale. Lavorate l'impasto con le dita per incorporare il burro. Aggiungete anche l'uovo intero, il tuorlo e la scorza d'arancia grattugiata. Lavorate ancora l'impasto con le mani finche' le uova saranno assorbite, poi trasferitelo sul piano di lavoro e continuate ad impastare fino a renderlo omogeneo, Formatelo a palla e mettetelo in frigorifero avvolto nella pellicola trasparente. Nel frattempo cuocete il grano, risciacquato dalla salamoia e ben scolato, nel latte con 3 cucchiai di zucchero, , la stecca di vaniglia e le bucce di arancia e limone. Fate cuocere per una ventina di minuti, a fuoco moderato e mescolando spesso, finche' il grano avra' assorbito tutto il latte. Togliete dal fuoco, eliminate le scorze e la vaniglia e trasferitelo in una terrina a raffreddare. Separate i tuorli dagli albumi, lavorate i primi con 100 gr di zucchero e montate a neve ben ferma gli albumi. Unite la ricotta ai rossi d'uovo montati con lo zucchero, aggiungete anche il grano freddo, mezza fialetta di aroma di fiori d'arancia e il cioccolato a pezzetti o in gocce. Per ultimi unite gli albumi, mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Accendete il forno e portatelo a 180 gradi. Togliete la frolla dal frigo e stendetela in una sfoglia sottile. Imburrate e infarinate uno stampo da 28 cm e rivestitene il fondo e i bordi con la pasta frolla, tagliando l'eccesso lungo il bordo dello stampo. Versate il ripieno nella tortiera e livellatelo bene con il dorso di un cucchiaio. Impastate di nuovo i ritagli di pasta, stendeteli e ricavatene delle striscie con le quali decorerete la superficie della torta. Ripiegate i bordi della frolla sul ripieno. Infornate a meta' altezza e cuocete a 180 gradi per un'ora, un'ora e dieci, finche' la pastiera avra' un bel colore dorato. Togliete dal forno e fatela raffreddare nello stampo. Prima di servire spolverizzate di zucchero a velo.
Questa pastiera profumatissima non e' l'unica cosa per la quale devo ringraziare Marianna: le sono molto riconoscente per l'affetto e l'amicizia che ha riservato a Martina in questi quattro anni, per essere stata, con la sua dolcezza e la sua maturita', un punto di riferimento fermo ed importante nella vita di mia figlia, arrivando quasi, nonostante abbiano la stessa eta', a farle da mamma. A me, sempre lontana, dava tranquillita' sapere che Martina poteva contare su una persona dolce, assennata, accomodante e generosa come lei, sempre pronta al sorriso e ... a una gustosa cenetta in compagnia...Grazie di cuore Maria', tu si doce comm o zucchero! Ce vedimm ambress, ti voglio bene,
mamma Roby.