sabato 31 dicembre 2011

charlotte di pandoro


Vi ricordate il SILENZIO di due giorni fa? Bene. Oggi non e' altro che un ricordo...Gia' dalle prime ore del mattino e' tutto uno susseguirsi di botti, schioppi, raffiche, lampi di luce e volute di fumo acre. Rumoroso preludio all' insana follia che si scatenera' allo scoccare della mezzanotte e durera' fino all'alba di domani. Non ho mai trascorso un ultimo dell'anno a Napoli, ma da quel che si dice pare che sia un delirio. Bene, gli Olandesi penso non abbiano nulla da invidiare ai Napoletani, in fatto di botti di fine d'anno! Il fatto, poi, che qui a Scheveningen ogni estate si svolga il Campionato Mondiale di fuochi di artificio, la dice lunga sulla passione degli Olandesi per queste rumorose e colorate esternazioni di gioia. Domani mattina, strade, marciapiedi, aiuole saranno ricoperti di bussolotti bruciacchiati.

giovedì 29 dicembre 2011

...a due giorni dalla fine...

...e questo cos'e'? ...ascolta...sembra proprio...eh gia'...e' davvero...SILENZIO! Nessuno parla, la televisione e' spenta, niente musica, assolutamente nessun rumore...la casa e' vuota....Oggi non ho cucinato, non ho impastato e infornato, non ho lavato piatti, pulito la cucina...non ho lavato e steso panni, non ho stirato...non ho nemmeno rifatto il letto...che vergogna!! Non ho fatto niente...ozio puro, lussuosissimo ozio totale.

Natalina la Tacchina


Ormai e' una tradizione. Non ci provo nemmeno, in fase di pianificazione del menu' di Natale, a proporre qualcosa di diverso. Posso sbizzarrirmi su aperitivi, antipasti e primi, ma il Secondo e il Dolce non si toccano: Tacchino ripieno e Charlotte di pandoro. Eh ma insomma!!, direte voi, queste contaminazione dal Nuovo Mondo...Niente affatto: questa e' una variante arricchita del tradizionale Tacchino di Natale che si usa servire nella Bassa Padana. Pare che la ricetta risalga al XVI secolo,  fin dalla comparsa del volatile originario delle Americhe sulle tavole degli Italiani.

lunedì 26 dicembre 2011

Cannoncini con gamberetti e caviale



E cosi' e' passato. Dopo averlo atteso, pianificato, preparato per settimane, e' arrivato e se ne e' andato in poche ore. Malinconia? Assolutamente no. E' come deve essere. Le cose belle, se durassero in eterno, non sarebbero altrettanto belle. Sarebbero noiose! E' stato un Natale perfetto. Trascorso serenamente e in allegria con la mia famiglia e la famiglia di mio cognato Dario. E' stato bellissimo averli qui. Certo, la nostra casetta sembrava sul punto di scoppiare, in certi momenti. Gia' riesce appena a contenere tre persone, figuratevi sette!!

mercoledì 21 dicembre 2011

Gingerbread house 2011: giorno 1

Ci stiamo riprendendo, la figliuola ed io, dalla delusione dei panettoni sgonfi...Per recuperare il nostro gioioso spirito natalizio, ci siamo dedicate all' edificazione della casetta di pan di zenzero, altra tradizione famigliare di vecchia data. Abbiamo anche deciso di cimentarci con un progetto diverso da quello degli altri anni, qualcosa di molto piu' complesso e ambizioso. Invece della solita semplice casetta a "A", abbiamo optato per un cottage con tanto di annesso. Forse metteremo anche un piccolo portico..

Fiskesuppe: la zuppa di pesce di Bergen


L'anno scorso abbiamo passato tutto il mese di luglio in Norvegia. Il maritino suonava quattro sere alla settimana in un pub di Stavanger, cita'/porto sulla costa occidentale. Paese splendido, la Norvegia...non saprei da che parte cominciare e raccontarlo. Unica nota negativa, il clima: troppo umido anche per noi "olandesi". Per contro il cibo e' stato una graditissima sorpresa. Una bella...e buona, sorpresa.

martedì 20 dicembre 2011

Panettone a lievitazione naturale: fine!

...e una brutta fine, mi tocca ammettere! Nonostante un'apparente perfetta lievitazione, con l'impasto che superava di due centimentri abbondanti il bordo dei pirottini dopo meno di 7 ore, in cottura i miei panettoni si sono afflosciati al centro e quando ho provato a capovolgerli, dopo averli infilzati con i ferri da calza, sono andati in pezzi!! Ne ho ricercato le possibili cause su internet e pare che sia un problema abbastanza frequente, determinato dalla non sufficiente incordatura dell'impasto. Ora: mi rifiuto di credere che ci sia piu' forza nelle mie mani che nelle pale di Piccolo aiutante di Babbo Natale! Quindi sono piu' propensa a credere che la causa sia nella qualita' della farina, che e' l'unica differenza, oltre all'utilizzo del KithenAid per impastare, rispetto all'anno scorso. Se mai voleste cimentarvi nella produzione di panettone con lievito naturale, utilizzate una farina con titolo W 400 o superiore. Io lo faro' senz'altro, d'ora in poi. E mi procurero' anche il malto e il latte in polvere, anche se non li avevo nemmeno l'anno scorso e la loro mancanza non aveva influito piu'di tanto. Questa e' la ricetta che ho seguito, per chi volesse cimentarsi nella produzione del panettone con lievito naturale. Io comunque, anche l'anno scorso, li ho cotti piu' a lungo: circa 1 ora a 175 gradi. Siccome il panettone alto rischia di bruciarsi io metto una delle teglie del forno, quella piu' profonda, sul piano superiore del forno, capovolta, in modo che il calore della serpentina non arrivi troppo direttamente: puo' darsi che questo influisca sui tempi di cottura.

sabato 17 dicembre 2011

Panettone a lievitazione naturale: giorno 5

Ore 11: secondo impasto

270 gr farina manitoba
100 gr di latte
140 gr di burro morbido
50 gr di zucchero350 gr di uvetta sultanina ammollata in un po' di marsala o vino dolce liquoroso.
100 gr di buccia d'arancia candita
50 gr di cedro candito
10 gr di sale
20 gr di miele
6 tuorli
la buccia grattugiata di un'arancia
i semi di una stecca di vaniglia
tutto il primo impasto

Io ho diviso il primo impasto in due e l' ho lavorato in due tempi, ovviamente con meta' degli ingredienti per volta. I semini di vaniglia sono molto appiccicosi e difficili da sciogliere. Quindi io di solito li amalgamo allo zucchero, sfregando con le punta delle dita. Infarinate leggermente sia i canditi che l' uvetta, una volta scolata dal liquido di macerazione. La ricetta originale prevede 10 gr di malto e 25 di latte in polvere. Non avendo ne' l'uno ne' latro, l' ho un po' modificata. Entrambe le volte ho proceduto cosi':
ho fatto intiepidire il latte, poi l' ho versato nella ciotola della planetaria insieme allo zucchero e ai tuorli d' uovo. Ho mescolato con la frusta a filo e, con il mixer in funzione ho aggiunto il miele, il sale, la buccia di arancia grattuggiata e la farina. Quando tutto era ben amalgamato, ho sostituito la frusta a filo con il gancio per impastare ed ho versato nella ciotola il primo impasto. A velocita' due ho aspettato che si incordasse, prima di aggiungere il burro a pezzetti. Ho fatto incordare di nuovo, c'e' voluto un po'..., poi ho aggiunto prima l' uvetta e poi i canditi. Qunado di nuovo l'impasto si e' raccolto a palla sul gancio, ho lasciato lavorare il mixer, sempre a velocita' 2, per altri due minuti. Ho versato l' impasto nei pirottini, i miei fatti in casa, e l' ho messo a lievitare nel forno con la luce accesa. Ci vorranno circa 7/8 ore. Non mi resta che aspettare...

...dopo solo tre ore di lievitazione...




Panettone a lievitazione naturale: giorno 4

Ore 8,30: Primo rinfresco

Ho prelevato 50 gr di pasta madre dalla parte morbida, all'interno del "salamotto". Ci ho aggiunto 100 gr di farina manitoba e 50 gr di acqua tiepida. Ho impastato per circa 10 minuti e poi ho messo il panetto a lievitare nel forno spento con la luce accesa per tre ore e a temperatura ambiente per ancora un'ora.

Ore 12,30: secondo rinfresco

Ho aggiunto 100 gr di farina e 50 gr di acqua tiepida a 100 gr del precendente impasto. Ho impastato per 10 minuti e poi di nuovo a lievitare nel forno con la luce accesa per tre ore e poi per un'ora a temperatura ambiente.

Ore 16,30: terzo rinfresco

Ho proceduto come per il precedente: 100 gr di impasto, 100 gr di farina manitoba e 50 gr di acqua tiepida. Altre 4 ore di lievitazione...che poi sono diventate 6!! Nel frattempo ho tirato fuori dal frigorifero le uova e il burro, per averli a temperatura ambiente al momento del primo impasto.

Ore 22,30: primo impasto

550 gr di farina manitoba
130 gr di zucchero
140 gr di burro ammorbidito
250 gr di acqua tiepida
6 tuorli
225 gr di lievito naturale

Ho messo nella ciotola della planetaria l' acqua e i tuorli e li ho mescolati con la frusta a filo.Ho aggiunto anche lo zucchero e meta' della farina e ho mescolato brevemente. Ho sostituito la frusta a filo con il gancio per impastare. Con il mixer a velocita' 2, ho aspettato che tutta la farina fosse amalgamata, poi ho aggiunto a pioggia anche il resto. Dopo un minuto ho aggiunto anche il lievito. Ho aspettato che l'impasto si incordasse prima di aggiungere il burro a pezzetti. Ho aspettato che incordasse di nuovo e ho impastato ancora due minuti.
Ho rovesciato l'impasto in una grossa ciotola unta di burro, ce l'ho rotolato dentro, l' ho raccolto a palla e coperto la citola con un piatto da portata. L' ho messa nel forno con la luce accesa, circa 28/30 gradi di temperatura, per due ore. Ho lasciato l'impasto nel forno, con la luce spenta, per tutta la notte. Deve lievitare ancora 10 o 12 ore...Buonanotte!! 





venerdì 16 dicembre 2011

Panettone a lievitazione naturale: giorno 3

Ieri mattina ho trovato il mio panetto che faceva capolino dal contenitore. Aveva sollevato il coperchio e stava dando un'occhiatina in giro...l'ho rimesso al suo posto, in attesa di avere tempo di fare il primo rinfresco.

martedì 13 dicembre 2011

Petto d'anatra con mele e confettura di fichi

Di solito tendo a diffidare dei piatti per i quali ci vuole piu' tempo a prononciarne il nome che a mangiarli. Quindi in questo caso ho voluto tagliare corto. A onore del vero il nome esatto sarebbe: Petto d'anatra con mele e confettura di fichi e pesche noce al pepe. L'idea me l'ha messa in testa Federica del blog Note di Cioccolato, con il suo appassionato post di denuncia per la situazione assurda nella quale si trova il S. Lucia.

panettone a lievitazione naturale: giorno 1



Non c'e' nulla da fare. Ci ho provato in tutti i modi. Ho utilizzato una decina di metodi diversi. Ho sperimentato altrettanti starters. Soda, semisoda, liquida...La pasta madre in Olanda non sopravvive piu' di tre o quattro settimane. E io saro' anche troppo sentimentale, ma mi si stringe il cuore a vederla morire e a doverla buttare via...Farina? Acqua? Clima? Non so che dire. Ho chiesto ad un paio di pizzaioli amici miei e pare che anche loro abbiano desistito. L' unico modo per tenerla in vita un po' piu' a lungo e' quello di fare i rinfreschi con la manitoba. Si', ma io me la devo portare dall' Italia, tre o quattro pacchi alla volta, nel bagaglio a mano...se la uso tutta per fare i rinfreschi, poi non ne ho piu' per rinforzare le farine che compro qui...

domenica 11 dicembre 2011

Sonni Profondi




Prendo spunto dal bel post di Simo, per  una cosa che mi ripromettevo di fare fin da quando ho aperto questo blog. Visto che in questo periodo siamo in cerca di idee per fare regali ad amici e famigliari, permettetemi un piccolo "consiglio per gli acquisti".
Greta, l'autrice di questo libro, e Valentina, la piu' grande dei miei nipoti, sono amiche sin dall'infanzia. Io, pero', che negli ultimi 24 anni ho sempre vissuto lontano dalla mia famiglia, non l'avevo mai conosciuta. Si', ci siamo incrociate in un paio di occasioni...a dir la verita' e' venuta anche un paio di giorni a casa nostra a Boario, insieme a mia nipote, tanti anni fa, ma non avrei potuto certo dire che la conoscevo, quando ho letto il suo libro. L'ho conosciuta diversi mesi piu' tardi.

kerststol, il dolce di Natale olandese




L' anno scorso ho fatto il panettone a lievitazione naturale a mano. L' impasto finale pesava poco piu' di tre chili. Ho avuto mani, polsi, gomiti e spalle indolenzite fino a  Pasqua!! Quest' anno ho il mio Piccolo Aiutante di Babbo Natale, il mio nuovo amico rosso fiammante. Dovro' dividere l' impasto, e' ovvio, ma sicuramente la mia salute psicofisca ne trarra' enorme giovamento. Pero' ci conosciamo da poco, stiamo ancora facendo amicizia.

sabato 10 dicembre 2011

La tisana Notte di Natale


Abbiamo tutte un'amica, una collega, una sorella, una cognata con la passione per le tisane. Ne hanno di tutti i tipi: rilassanti, digestive, drenanti, diuretiche, lassative, astringenti, depurative. Nominate una qualsiasi pianta officinale e loro sanno elencarvene tuti i benefici, se della pianta in questione si usi la foglia, il fiore o la radice, come e quando vada assunta, se in infuso o in decotto...Inutile giocare a "celo-manca" con loro: partite gia' sconfitte.

venerdì 9 dicembre 2011

La mia Francia: Le clos Saint Jacques, parte seconda

Ci eravamo lasciati con le ghiandaie che si andavano a nascondere tra i rami. Dovevamo visitare altre due proprieta', in Charente questa volta. Durante il viaggio, durato circa un'ora, non abbiamo smesso un solo minuto di valutare i pro e i contro della casa che avevamo appena visto. Certo: la casina da sola era un po' piccola e con poco terreno. Le due proprieta' insieme facevano una buona metratura, ma il prezzo era al di sopra delle nostre possibilita'...

giovedì 8 dicembre 2011

Aspettando Natale: regalini anticrisi


Qui in Olanda sono gia' arrivati i primi regalini. Li ha portati Sinterklaas. E visto che, nonostante la crisi, e' bello poter fare un piccolo dono a tutte le persone a cui vogliamo bene e che ci accompagnano nella nostra vita quotidina, rimbocchiamoci le maniche e creiamo qualcosa di carino con le nostre mani, partendo da ingredienti semplici, cose che abbiamo gia' in casa o facilmente reperibili. 

mercoledì 7 dicembre 2011

Aspettando Natale: i cioccolatini della zia Roby-parte seconda


Ecco la ricetta delle Palline al cioccolato al latte:

Ingredienti:
50 gr di fichi secchi
50 gr di albicocche secche
30 gr di datteri snocciolati
40 gr di gherigli di noce
20 gr di buccia d'arancia candita
1 cucchiaio di liquore all'arancia, facoltativo
100 gr di cioccolato al latte sciolto a bagno maria
20 gr di nocciole tritate
zucchero a velo per il piano di lavoro

Accendere il forno a 120 gradi. Scottare i fichi e le albicocche per un paio di minuti in acqua bollente. Pastorizzarli in forno a 120 gradi per cinque minuti, sistemandoli sulla griglia, in modo che asciughino uniformemente.
Tritare finemente la buccia d' arancia. Tritare le noci con i datteri. Tritare anche i fichi e le albicocche. Unire tutti gli ingredienti, anche il liquore se si e' deciso di metterlo. Mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene il tutto. 
Rovesciare il composto sul piano di lavoro cosparso di zucchero a velo. Dividerlo in due parti e ricavare da ogni pezzo un rotolo di circa due centimetri e mezzo di spessore. Con un coltello affilato tagliarlo in circa 15 pezzetti uguali. Con le mani inumidite, formate ogni pezzetto di composto in palline delle dimensioni di una nocciola. Tuffate ogni pallina nel cioccolato al latte, ricoprendola completamente. Deponete le palline ricoperte su un vassoio ricoperto di carta da forno o di alluminio. Cospargete le palline di nocciole tritate e lasciate solidificare a temperatura ambiente. 
Enjoy!!

Con queste dosi dovreste ricavare una trentina di dolcetti...preparatevi a farne molti di piu'!!

domenica 4 dicembre 2011

Aspettando Natale: i cioccolatini della zia Roby!



Forse chiamarli cioccolatini e' un po' presuntuoso, pero' e' cosi' che li chiamano i miei nipoti: i cioccolatini della zia Roby. Non importa quanti dolci circolino a Natale; per quanti panettoni-pandori-torroni-panforti-ricciarelli-andcompany ci siano in giro, loro li aspettano e se li aspettano. Ormai fanno parte delle tradizioni natalizie della nostra famiglia, e io sono felicissima di passare giorni...anche qualche notte, a prepararli. Di solito aspetto gli ultimi giorni. Come dicevo, non sono veri e propri cioccolatini e il cioccolato che li ricopre non e' temprato, quindi piu' delicato e molto sensibile agli sbalzi di temperatura. Preferisco non tenerli troppo in giro, per quanto chiusi nelle loro scatole, per evitare che il cioccolato si ricopra di quella patina bianca che li rende cosi' antiestetici. Quest' anno ne ho fatti alcuni con un po' di anticipo, perche' qui in Olanda si festeggia Sinterklaas il 6 di Dicembre, ma di questo parlero' piu' avanti.

venerdì 2 dicembre 2011

Aspettando Natale: i biscottelli di Anna Baslini

Eccola! Era da un po' che non la nominavo. E quale migliore occasione dei preparativi per Natale. Mentre sto scrivendo mi rendo conto che, quest'anno, i biscottelli di Natale della Signora Baslini ed io, festeggiamo il nostro ventesimo anniversario! Correva dunque l' anno 1991....