E cosi', a quanto pare, ho un motivo in piu' per essere riconoscente alla Dottoressa Estes: oltre che per il dono della Donna Selavaggia, anche per avermi resa meritevole di indossare le ambite corna. L'unico paio di corna che si portino con orgoglio: le corna di (st)Renna per un mese. Insieme a lei, devo ringraziare anche tutte le (st)Renne capo: Stefania, Ale e Dani, Anna Luisa e Fabio, Flavia e Maria Pia. Grazie per avermi considerata degna di tale onore. E per concludere il mio brevissimo discorso di accettazione, saluto con affetto le mie sorelle (st)Rennine, con le quali ho il grande piacere di condividere questo premio: Eleonora, Roberta, Mai e Patty. Buon lavoro care amiche!
lunedì 28 maggio 2012
domenica 27 maggio 2012
golosi anche senza glutine: polpette di pollo in crosta di pinoli con salsa allo zafferano
Oggi è la giornata dedicata alla celiachia, per questo io e un folto gruppo di blogger abbiamo deciso di contribuire dandovi un piccolo vademecum su come comportarsi con un celiaco a cena...
Premesso che la celiachia è una malattia e non un capriccio, l’unica cura possibile, ad oggi, è l’astensione dai cibi glutinosi! Dico ciò perché si capisca bene che chi è celiaco è COSTRETTO a mangiare senza glutine e non gli fa piacere, perché è molto dannoso per il suo organismo. Quindi ci sono cibi IN (permessi) e cibi OUT (vietati). La cosa più semplice da fare è preparare un menù che possa andare bene per tutti, così non vi stresserete a preparare più pietanze, con risultati, il più delle volte deludenti. Per preparare cibi che possano mangiare tutti, quindi anche i celiaci, bisogna sapere quali sono i cibi consentiti e quelli vietati. Qui troverete un elenco molto utile (http://saporiesaporifantasie.blogspot.it/p/celiachia-for-dummies.html)
Anche se l'elenco può sembrare lungo c'è un modo abbastanza semplice per capire se un cibo è senza glutine. Basta leggere attentamente le etichette! Adesso poi la normativa prevede che sia scritto a chiare lettere e, nei prodotti esteri, è sempre specificato se può contenere tracce di glutine. Infine, se un prodotto porta la spiga sbarrata sulla sua confezione è certificato dall’AIC ed è garantito per i celiaci.
REGOLE PER EVITARE CONTAMINAZIONI in casa
1. Lavare mani, superfici, utensili sporchi di farina, possibilmente in lavastoviglie e accuratamente;
2. Usare la carta forno per le teglie e tutti quegli utensili (come piastre) dove hanno cotto cibi col glutine;
3. Se volete cucinare la pasta per un celiaco, l’acqua deve essere pulita, il cucchiaio con il quale mescolate la pasta senza glutine a parte, il sale nuovo o comunque non quello contaminato dal cucchiaio “sporco” di acqua della pasta col glutine;
4. Evitare di infarinare i cibi, anche quelli degli altri, così eviterete grande fonti di stress; se proprio dovete non mettete nella stessa padella o teglia le due preparazioni;
5. se usate una griglia e avete della carne impanata, grigliate prima quella del celiaco (senza panatura) e poi tutto il resto;
6. non addensare salse, ecc. con farina. Usate la fecola per tutti e sarà più semplice!
7. non appoggiate il cibo su cibi col glutine o dove sia stato cibo col glutine. Ad esempio il pane del celiaco non mettetelo insieme a quello col glutine o nello stesso contenitore anche senza che l’altro sia presente;
8. anche per l’olio di frittura valgono le stesse regole, prima friggete il cibo senza glutine e poi tutto il resto; in ogni caso non utilizzate quello già usato in precedenza contaminato!
9. Se avete dei dubbi sulla composizione dei cibi… non usateli
Polpette di pollo e pinoli con salsa allo zafferano
Forse questa ricetta e' un po' lunga da fare, ma ha il vantaggio di poter essere preparata in anticipo, lasciando all'ultimo momento la cottura in forno. Anche la salsa non patisce se sta un giorno in frigorifero, anzi. E' un piatto di grande effetto, originale e insolito, che stupira' tutti e vi fara' fare un figurone, parola.
Ingredienti:
400 g di petti di pollo
200 g di pinoli ( o 100 g di pinoli e 100 g di mandorle pelate )
1 uovo
1 rametto di salvia
1 mazzetto di prezzemolo
1 piccola cipolla
1 vasetto di yogourt al naturale
4 cucchiai di panna fresca
1 bustina di zafferano
1/2 bicchiere di vino bianco
1 piccolo cespo di radicchio rosso
sale e pepe
Private i petti di pollo dell'osso e della cartilagine. Fateli a tocchetti e tritateli nel mixer. Unite l'uovo, la salvia tagliata a listarelle, il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e una macinata di pepe e tritate ancora finche' l'uovo non sara' amalgamato. Versate il contenuto in una terrina. Tritate anche i pinoli (pinoli e mandorle) e versateli in un piatto. Con le mani bagnate o unte d'olio, formate delle polpettine, a me ne vengono 12, che poi rotolerete nel trito di pinoli fino a coprirle completamente. Trasferitele sulla placca coperta di carta forno, schiacciatele leggermente e coprite con un altro foglio di carta forno, fermato ai lati da due coltelli in acciaio, perche' non si arricci col calore. Accendete il forno a 200° e fatele cuocere per 15 minuti. Togliete il foglio di carta forno che le copre e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Mentre le polpette cuociono, preparate la salsa: pelate la cipolla e affettatela molto fine, mettetela in un pentolino con il vino bianco e lo zafferano. Fate cuocere, coperto, fino a che il vino sara' evaporato quasi completamente. In una ciotolina mischiate lo yogourt con la panna, mi raccomando, non saltate questo passo, altrimenti la salsa impazzisce!! Fate cuocere ancora un paio di minuti e aggiustate di sale e di pepe. Quando le polpette sono pronte, trasferitele in un piatto dove possano stare in un solo strato, copritele con la salsa e guarnite con il radicchio rosso tagliato a striscioline sottili.
Qualche idea da aggiungere per realizzare un menu senza glutine:
antipasto
primo
dessert
elenco delle blogger che partecipano:
Cardamomo & co. Torta al cacao leggerissima http://saporiesaporifantasie.blogspot.com
TataNora - Riso, bisi e prosciutto cotto http://tatanora.blogspot.it/
Profumi & Sapori - Parfait alle mandorle http://noidueincucina.blogspot.com
Francesca Antonioli - Farinata http://scorribandeincucina.blogspot.com
Fabiola Palazzolo - semifreddo alla coppa del nonno, con cioccolato e
granella di mandorla http://www.olioeacetoblog.com/
granella di mandorla http://www.olioeacetoblog.com/
Simonetta Nepi: Torta alle pere http://glu-fri.blogspot.com.ar/
Carlotta Negro: biscotti con lemon curd http://ipasticciditotta.blogspot.com
Murzillo Saporito http://www.murzillosaporito.com/: Calici di yogurt variegati al gelso
Se cucino....sorrido: capresi all'olio EVO http://secucinosorrido.blogspot.it/
SexAndTheKitchen: menù gluten free http://sexandgiuliaskitchen.blogspot.it/
Giulia: http://sghimbesciespatasciati.blogspot.it/: torta di pesche (dolci)
cucchiaio e pentolone: risotto con riduzione al lambrusco e sfoglie
di salame http://cucchiaioepentolone.blogspot.it/
di salame http://cucchiaioepentolone.blogspot.it/
la cucina di mamma: gelato e biscotti ai fiori di sambuco http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.it/
In Gloria's kitchen: cupcakes alla ciliegia http://ingloriaskitchen.blogspot.com
Anna Lisa di Senza Glutine per tutti i gusti Focaccine salate alle ciliegie
e rosmarino http://senzaglutinepertuttiigusti.blogspot.it/
e rosmarino http://senzaglutinepertuttiigusti.blogspot.it/
Victoria sponge con crema di fragole: http://laginestraeilmare.blogspot.it/
Felix Un cuore di farina senza glutine Minestra di riso Asparagi http://uncuoredifarinasenzaglutine.blogspot.it/
Elisa Baker : pomodori verdi fritti www.cuocicucidici.blogspot.com
Silvia mazzoni: pancakes di zucchine e crumble di fragole http://aromadilimone.blogspot.com
Rosaria Orrù: Arachidi interrate http://www.sosidolcesalato.blogspot.it/
Il Gamberetto: Crumble di ciliegie http://ilgamberetto.blogspot.com
La Gaia Celiaca: Soffio di Amaretto http://lagaiaceliaca.blogspot.com/ Assaggi di viaggio: Pancakes con farina di mais http://assaggidiviaggio.blogspot.it/
Therese Caruana: Scaloppine gorgonzola e speck http://fornelliprofumati.blogspot.it/
@nna: Sfere di Ciocco-Cola... http:// unpodibricioleincucina.blogspot .it/
Marilena: Torta kinder pinguì rivisitata http:// saporiglutenfree.blogspot.com/
http://uncastelloingiardino.blogspot.it/2012/05/golosi-anche-senza-glutine.html?spref=fb
sabato 26 maggio 2012
estratto di vaniglia fatto in casa
All'inizio era la vanillina. Oppure le fialette di aroma alla vaniglia. Fatto sta che, ogniqualvolta la ricetta richiedeva la vaniglia, io la evitavo accuratamente: proprio non mi piaceva quel sapore chimico e quel retrogusto di sapone che vanillina o aroma lasciavano nei mie dolci. Poi, finalmente, anche nel paesino del profondo Nord dove abitavano, arrivarono i baccelli di vaniglia del Madagascar. Non il massimo in fatto di qualita', ora lo so, ma gia' un notevole passo in avanti. Da quando vivo in Olanda, reperire l'estratto della Nielsen-Massey non e' piu' un problema...se non per il portafoglio. D'accordo che la qualita' si paghi e, in fin dei conti, se ne utilizza talmente poco in ogni dolce, che una bottiglietta da 50 ml dura mesi. Pero' io cerco sempre di risparmiare, quando posso, per principio oltre che per necessita'. Cosi', adesso, i baccelli di vaniglia li compro on line, un etto alla volta, e l'estratto me lo faccio in casa. Facile, veloce ed economico. E ci scappa anche qualche prezioso regalino per le amiche che, come me, amano fare dolci.
La ricetta l'ho presa qui. Certo, bisogna aspettare almeno tre mesi, meglio sei, prima di cominciare ad utilizzare il vostro estratto, ma con un etto di baccelli se ne fa un litro! Prima che sia finito ci sara' tutto il tempo necessario a prepararne dell'altro. Io non lo filtro, perche' i semini in vista nelle creme e nei dolci non mi disturbano. Nelle foto dell'estratto appena fatto, vedete i baccelli in pezzi piuttosto lunghi. Voi tagliateli in pezzetti piu' piccoli: questo facilita l'estrazione degli olii.
E cosi' e' come si presenta dopo appena una settimana:
martedì 22 maggio 2012
budino salato di fave e piselli, gamberi al cocco e salsa di yogurt al curry
Un omaggio all'Olanda. Un po' insolito, lo ammetto. Niente Gouda, patate o aringhe marinate. Pero' c'e' una componente essenziale della gastronomia olandese: la contaminazione. Quella culturale e culinaria, intendo Non storcete il naso, voi puristi. Cosa sarebbe la cucina italiana senza il pomodoro, il mais, il cacao o il caffe' delle Americhe? Dimmi cosa mangi e ti diro' chi sei, scrive Brillat-Savarin nel suo trattato "La fisiologia del gusto". Bene: quel che mangiano gli Olandesi, dice molto di loro, del loro territorio, della loro cultura, della loro storia. Prima di tutto parla di mare, di una terra non sempre generosa e di un clima spesso ostile. Poi ci dice che la religione calvinista considera i piaceri terreni, inclusi quelli della tavola, come peccati che conducono alla perdizione. Ci racconta di viaggi, conquiste e commerci con terre lontane. E ancora ci parla di accoglienza, apertura e tolleranza. Io vivo a Den Haag, quella che noi Italiani chiamiamo l'Aja. Il 40% della popolazione residente, non ha origini olandesi. Non chiedetemi quante culture differenti convivano, piu' o meno felicemente, qui, perche' credo che nessuno lo sappia con certezza. Ognuna ha portato e aggiunto qualcosa, senza nulla togliere all'identita' nazionale. Non mi sogno nemmeno di addentrarmi in valutazioni, analisi, considerazioni di carattere politico o sociologico. Mi limito al piu' pianeggiante e familiare terreno della gastronomia. Qui si puo' fare il giro del Mondo in una settimana. Non parlo solo di ristoranti, snack bar o fast food. Ci sono supermercati, delicatessen e negozi di alimentari che vendono prodotti specifici per ogni tipo di cucina: cinese, giapponese, islamica, caraibica, indonesiana, italiana, mediterranea, inglese, statunitense, sud americana, balcanica, russa...Sui banchi di alcuni mercati si trovano frutta e ortaggi provenienti dai quattro angoli del Globo...alla faccia del Km0...Chiunque qui, da qualunque parte del Mondo provenga, puo' ritrovare almeno alcuni dei sapori di casa sua. Oppure puo' approfittarne per fare incursioni nel gusto altrui. Come ho fatto io, che ho voluto mischiare un po' di tutto in un "melting dish" caleidoscopico, variopinto e interessante. Come la mia Olanda. Perche' la bellezza e' negli occhi di chi guarda.
Budino di fave e piselli
Ingredienti:
200 g di fave fresche
300 g di piselli freschi sgranati
1 cipolla o 2 scalogni
1 uovo
100 ml di panna fresca
sale e pepe
olio d'oliva
burro per gli stampi
In una padella antiaderente, scaldate due cucchiai di olio d'oliva e fateci appassire una cipolla tagliata finemente. Aggiungete le fave e i piselli, lasciateli insaporire per un paio di minuti, mescolando bene, salate, pepate e coprite. Fate cuocere a fiamma bassisima, eventualmente aggiungendo poca acqua, per almeno 20 minuti o finche' le fave non saranno tenere. Togliete dal fuoco e fate raffreddare completamente.
Versate tutto nel frullatore. Unite l'uovo e la panna e frullate fino a ridurre tutto ad una purea fine. Passate il composto con un colino a maglie fitte, premendo bene con una spatola, per eliminare le bucce ed ottenere una crema piu' fine.
Imburrate bene gli stampini e, volendo, coprite il fondo di ognuno con fave e piselli crudi. Versate il composto negli stampi. Metteteli in una teglia, versate due dita di acqua molto calda e trasferite in forno caldo a 180° per circa 30 minuti. Togliete dal forno e lasciate intiepidire i budini nell'acqua del bagno maria prima di sformarli.
Gamberi fritti in crosta di cocco
Ingredienti
12 gamberi privati della testa e sgusciati
1 albume
maizena
farina di cocco
sale e pepe di Cayenne
olio di girasole per friggere
Lasciate le code ai gamberi, quando li sgusciate. Sbattete l'albume a schiuma: deve essere bianco, ma non montato a neve. Salate e pepate la farina di cocco. Tenendoli per le code, passate i gamberi nella maizena, poi nell'albume e infine nel cocco: devono essere ricoperti interamente, ma in modo uniforme, senza grumi. Friggeteli in abbondante olio, non devono toccare il fondo della pentola, per un minuto per parte, finche' non saranno leggermente dorati. Fateli asciugare su carta da cucina prima di servirli caldissimi.
Salsa di yogurt al curry
Ingredienti:
1 cipolla
1 pezzetto di zenzero
1 spicchio d'aglio
2 cucchiaini di curry
1 cucchiaino di curcuma
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
200 ml di yogurt naturale
2 cucchiai di panna liquida
olio di mais o di oliva leggero
Tritate finemente la cipolla, l'aglio e lo zenzero e fateli appassire in poco olio. Unite le spezie, mescolando bene. In una ciotola, mescolate lo yogurt con la panna e versatelo nella pentola insieme al resto degli ingredienti. Fate scaldare fino al primo bollore. Volendo passate al colino e tenete in caldo fino al momento di servire.
Con questa ricetta partecipo all'MT Challenge di Maggio
dei blog Menu Turistico e Acquolina
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lunedì 21 maggio 2012
Filetto di maiale alla lavanda e falsa ortica
Non sopporto i profumi. Soprattutto quelli forti, dolci e speziati. Credo che in parte dipenda dal fatto che per andare a scuola, fin dalle medie, dovevo prendere i mezzi pubblici, sui quali stavamo stipati come sardine. Di primissimo mattino, tutti quegli odori e profumi mescolati insieme, mi davano la nausea. Il colpo di grazia e' arrivato con la gravidanza: ho dovuto sostituire tutti i prodotti di igiene personale e per la pulizia della casa, perche' non ne sopportavo piu' le profumazioni. Unica eccezione: la lavanda. Da allora e' il profumo di casa mia: detergenti, ammorbidenti, profuma biancheria, deodoranti per ambienti e armadi. Solo lavanda.
martedì 15 maggio 2012
budino salato di indivia con sorbetto di barbabietola e salsa chevre
Dico la verita': mai fatto un budino salato in vita mia. Mai nemmeno assaggiato. A dirla tutta non ho mai fatto nemmeno un budino dolce e non ho mai cotto niente a bagno maria in forno. Ci voleva l'MT Challenge perche' mi cimentassi in una simile preparazione. Non che sia difficile, complicato o lungo da fare. Semplicemente non ci avevo mai pensato. Cosa non mi sono persa! Devo proprio ringraziare Francesca per la splendida idea di proporre la sua ricetta per la sfida di questo mese.
domenica 13 maggio 2012
Cheesecake al lampone senza cottura...e con lo zucchero verde: la stevia!
Come a dire: io da oggi mi coltivo lo zucchero sul balcone! No, non la canna da zucchero. Nemmeno la barbabietola. La Stevia!! Magica piantina dalle foglie zuccherine! Mi sono imbattuta in questa pianta piu' di una volta, nei miei vagabondaggi su internet alla ricerca di testimonianze di persone che hanno scelto uno stile di vita autosufficiente. Produrre da soli tutto quello che serve al vivere quotidiano non e' assolutamente facile. A volte e' necessario fare delle rinunce.
cucina per single: insalata di patate in salsa verde, barbabietole al forno e trota affumicata
Il recente amore per la barbabietola e' solo uno dei tanti motivi per i quali devo essere grata all'Olanda. Mio padre ne era goloso e mia madre, quindi, le cucinava con una certa frequenza, ma io, fin da piccola, non l'ho mai potuta soffrire: troppo dolce, addirittura nauseante. Finche' ho vissuto in Italia, non mi e' mai passato per la testa di dare alla barbabietola una seconda chance, ma dovendo fare i conti con la scarsa e ripetitiva offerta di ortaggi che trovo qui, per poter variare un po', mi sono dovuta orientare anche su quelli che non erano mai entrati a far parte dei miei abituali menu.
sabato 12 maggio 2012
Gazpacho ai fiori di timo
Con questa ricetta pensavo di partecipare al contest Colors and Food, what else del mese di Maggio. Ovviamente il colore scelto da Valentina e Cinzia, questa volta, e' il ROSSO. Purtroppo Cinzia mi ha battuto sul tempo, ed ha pubblicato una ricetta quasi identica. Questa cosa ha dell'incredibile!! Oltretutto qui ci sono 10 gradi. Come mi sia venuto in mente di fare una zuppa fredda, proprio non lo so. Telepatia? Vabbe'...ormai e' fatto, fotografato e mangiato. Mica lo vorremo buttare, giusto? Mi sto gia' pregustando le risate che si fara' Cinzia, quando vedra' che abbiamo realizzato la stessa ricetta quasi contemporaneamente.
lunedì 7 maggio 2012
Sabina, Roberta e il ladro di anatre ripiene.
Ma com'e' che se si tratta di sparare cavolate, non ho nessuna difficolta' e adesso, invece, che vorrei parlare di una cosa che mi sta molto a cuore, non mi vengono le parole? Ho talmente tante cose da dire che non so proprio da dove cominciare...Mi sa che comincero' dalla fine. Grazie! Mille volte grazie, Sabina!
Aprendo questo blog, non avevo aspettative. L'ho fatto d'impulso, senza rifletterci troppo. Con leggerezza. Doveva essere un passatempo, ed e' diventato un impegno. Doveva essere un diario personale, ed e' diventato un momento di scambio e di condivisione. Pensavo che saremmo rimasti soli, lui ed io, ed e' diventato un luogo di incontro. E' gia' molto cambiato, dall'inizio. Sta crescendo. E io cambio e cresco, ogni giorno, insieme a lui . Sto imparando. Io che mi metto in gioco e mi apro al confronto? Ma quando mai? L'ho fatto. E ho vinto! Sono (st)Renna per un mese... Ho vinto Colors and Food di Aprile...Mi sono meritata un premio di Menu Turistico...e un altro se l'e' meritato anche la figliuola, per le sue foto...Devo continuare a ripetermelo, perche' ancora non ci credo. E' tutto talmente inaspettato, da sembrarmi irreale...E se, aprendo questo blog, non mi aspettavo di ricevere soddisfazioni, gratificazioni e riconoscimenti, potevo mai pensare che vi avrei trovato affetto, stima, simpatia...in una parola: amicizia? Invece e' successo.
sabato 5 maggio 2012
Bollito misto con mostarda home made di pere e kiwi e la salsa verde della mia mamma
Chi mi segue da un po', sa gia' quanto io sia appassionata del fatto in casa: dai saponi allo yogurt, dalle marmellate alle conserve di carne. Preparare con le mie mani prodotti che abitualmente si acquistano al supermercato confezionati industrialmente, mi da una grande soddisfazione. Saro' matta, anzi, sicuramente lo sono, ma il "plop" del coperchio di un vasetto di marmellata che va in sotto vuoto, mi da un senso di serenita' e di gratificazione immensi.
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